Un bando pubblicato sul Burt il 1° aprile, poi sospeso il 9 aprile e riaperto il 18 maggio, quindi richiuso il 20 maggio, e infine riaperto il 3 giugno in modo parziale, con strascichi burocratici che stanno penalizzando chi vi ha partecipato. Sul tema ho presentato un’interrogazione urgente, in cui chiedo alla Regione Toscana risposte convincenti e non evasive. La trasparenza è fondamentale nel rapporto tra istituzioni pubbliche e cittadini”. Lo annuncia il vicepresidente del Consiglio regionale della Toscana, Marco Stella (Forza Italia), in merito al bando pubblicato sul Burt il 1° aprile scorso, rivolto a sostenere imprenditori e liberi professionisti che svolgono attività di tipo intellettuale attraverso voucher per la loro partecipazione a percorsi formativi tesi a sviluppare, rafforzare e aggiornare le competenze necessarie per la gestione e la conduzione dell’azienda o dell’attività professionale.
“Il bando è finanziato per 1.844.603,92 €, di cui 960.240 euro di risorse del Por Fse 2014-2022 – ricorda Stella -. Con il decreto 5238 del 9 aprile 2020 la Regione Toscana ha sospeso il bando in oggetto dalle ore 23.59 del giorno di adozione del decreto stesso, con riapertura alle ore 00.00 del 18 maggio 2020; ma in data 18 maggio 2020 alle ore 00.00 il portale non ha potuto ricevere correttamente le domande inoltrate per errore tecnico nel sistema. Poi, con decreto dirigenziale 7199 del 20 maggio 2020, la Regione ha disposto la chiusura dell’avviso pubblico a partire dalle ore 23:59 del 20 maggio 2020 e ha dato atto che sarebbero state finanziate le domande presentate fino alle 23:59 del 20 maggio 2020 risultate ammissibili”.
“Ma la telenovela burocratica non si ferma qui: con decreto dirigenziale 8219 del 3 giugno 2020 – illustra Stella – la Regione Toscana ha riaperto il bando e revocato parzialmente il decreto 5238 del 9 aprile 2020 limitatamente alla parte che prevedeva la riapertura dell’Avviso pubblico in oggetto alle ore 00.00 del 18 maggio, e in conseguenza le domande presentate dal 18 maggio al 20 maggio non saranno oggetto di valutazione; e revocato il decreto dirigenziale 7199 del 20 maggio di chiusura dell’Avviso pubblico. Una vera e propria gestione caotica del bando che fa sorgere molte domande, e che ci porta a chiedere chiarezza e trasparenza alla Regione Toscana”.