Trecento milioni di tagli lineari alla sanità, liste d’attesa più lunghe, niente nuove assunzioni, chiusura di alcuni presidi ospedalieri. Questo è il modello di sanità del Pd toscano. Altro che ‘una variazione di bilancio da 65 mln di euro per mettere in sicurezza i conti della sanità regionale’, come ha detto il governatore nel presentare la nuova delibera di Giunta. Qui si congelano le assunzioni, si stoppa il pagamento degli straordinari, gli acquisti vengono rimandati. Ogni anno si taglia il 3% degli oltre 7 miliardi di bilancio, di questo passo il sistema sanitario toscano rischia il default”. Lo afferma il capogruppo di Forza Italia al Consiglio regionale della Toscana, Marco Stella.

“La variazione di bilancio da 65 mln € deliberata ieri dalla Giunta – sottolinea Stella – è, oltretutto, un atto che potrebbe non essere certificato dal Ministero dell’Economia nei prossimi mesi. E in tal caso, come si evince dal DEF, Documento di economia e finanza, la Regione sarebbe costretta a varare di un piano di rientro fino a 30 anni. Ma non è finita qui. Il piano straordinario richiesto dalla Regione alle aziende sanitarie e ospedaliero-universitarie per abbattere le liste d’attesa, si sta rivelando un flop. A nove settimane dal varo del piano, le liste d’attesa anziché essere snellite, sono lievitate. Troppo comodo, come fa la Regione, dare la colpa al Covid. Il punto è che la gestione sanitaria in Toscana è ancora caotica, e il ripianamento del buco di bilancio, dopo i sacrifici dello scorso anno, ricadrà ancora sul personale e quindi sui servizi offerti ai cittadini”.