“Ancora una volta la sinistra arriva in ritardo. Si mettano d’accordo tra renziani”.
“Leggiamo con piacevole stupore della proposta del sindaco di Firenze, Dario Nardella, che ammette una cosa che noi diciamo da sempre, e cioè che ‘per la graduatoria ordinaria degli alloggi popolari finiamo per avere un terzo di italiani e due terzi di immigrati’, e propone una soglia di 10 anni di residenza in Italia per riequilibrare il rapporto tra stranieri e toscani. Peccato che l’attuale legge regionale (che limita a 5 gli anni di residenza nel nostro Paese) sia stata voluta dal Pd, il suo partito, nel marzo 2015, e che sempre il suo partito – su indicazione dell’allora assessore regionale alla Casa Stefania Saccardi – abbia bocciato la proposta di Forza Italia che chiedeva proprio di innalzare a dieci anni la soglia di residenza. Almeno tra renziani, dovrebbero parlarsi”. Lo affermano i consiglieri regionali di Forza Italia Stefano Mugnai e Marco Stella.
“All’epoca, si parla di due anni fa – ricordano Stella e Mugnai – la proposta del nostro gruppo consiliare era volta a ‘premiare significativamente i nuclei familiari legati, per residenza o per lavoro, ad uno specifico comune’, e a riequilibrare il rapporto tra stranieri e italiani nell’accesso agli alloggi popolari, proprio per evitare che continuasse ad avvenire ciò di cui si accorge soltanto ora il sindaco Nardella, che denuncia la ‘trasformazione dei nostri complessi immobiliari in ghetti’. Noi, per aver presentato quella proposta, fummo tacciati come al solito di xenofobia e intenti discriminatori. Ora, forti del sostegno del sindaco di Firenze, ripresenteremo una proposta di legge regionale a cui allegheremo – ironizzano i due esponenti azzurri – una lettera di accompagnamento che siamo sicuri Nardella non ci farà mancare”.