Gli Enti locali e la Commissione Ue devono intervenire con urgenza per combattere concorrenza sleale, evasione fiscale e contraffazione nella produzione tessile cinese a Prato. Si è creata, in uno dei distretti tessili più importanti d’Europa, una forza economica parallela che pratica dumping commerciale sistematico ai danni delle imprese italiane ed europee del settore”. Lo chiede il vicepresidente del Consiglio regionale della Toscana, Marco Stella (FI), in un’interrogazione che prende spunto da quella fatta al Parlamento Europeo dall’on. Antonio Tajani.
“Sono sempre più numerosi i reati e le violazioni della legge nella produzione tessile cinese in Italia, in particolare nella provincia di Prato – osserva Stella -. Non solo contraffazione delle merci, ma anche sfruttamento della manodopera, smaltimento illecito di rifiuti e flusso di denaro non tracciabile verso la Cina. L’ultimo rapporto dell’Ufficio dell’Unione europea per la proprietà intellettuale registra 438 milioni di articoli sequestrati dal 2013 al 2017, per un valore pari a 12 miliardi di euro. Per questo chiediamo alle Istituzioni locali ed europee come intendano intervenire per arginare questo fenomeno criminale”.