Bergamini e Brunetta sul voto: “Il centrodestra unito vince”

01.30 Tasse con Brunetta

In Toscana la tassazione media negli ultimi tre anni è raddoppiata, è passata da 525 a 964 euro e in molte realtà è addirittura triplicata. Ormai la pressione fiscale nella nostra regione è insostenibile e danneggia il sistema economico locale, penalizzandolo pesantemente”. La denuncia è del vicepresidente del Consiglio regionale della Toscana, Marco Stella (FI) e arriva dal convegno su “Banche, tasse e risparmio” organizzato dal coordinamento cittadino del partito azzurro. “Occorre abbassare le imposte locali per dare respiro a imprese e famiglie – ha proseguito Stella – tanto per fare un esempio, la media della Tari corrisposta nei Comuni toscani è la più alta d’Italia con 992 euro pro capite annui. In Toscana, dove non a caso governa la sinistra da decenni, le tasse hanno raggiunto livelli record. Noi da tempo chiediamo sgravi fiscali per famiglie e imprese, inascoltati”.

Sul fronte delle banche, invece, è intervenuto il capogruppo di FI alla Camera, Renato Brunetta: ” E’ stato ignobile usare Monte Paschi per la strategia del terrore. Si poteva salvare Mps 6-8-10 mesi fa, il Parlamento era pronto. Renzi ha voluto tenere in piedi la soluzione di mercato, che non esisteva, per drammatizzare la situazione a fini referendari.” Insomma “su Mps sono stati fatti tanti pasticci – insiste Brunetta – i 20 miliardi, il decreto del governo, vediamo se Padoan lo cambiera tenendo in considerazione anche le posizioni di Forza Italia. Bene il salvataggio di Mps, ma salviamo anche le altre quattro banche in crisi. Non ci devono essere figli e figliastri.

Ma il convengo è stato anche l’occasione per fare il punto sulle posizioni del centrodestra dopo la sentenza della Consulta. “Il nostro imperativo è che il centrodestra si rafforzi – ha detto la responsabile nazionale comunicazione di Forza Italia, l’onorevole Deborah Bergamini – e noi già governiamo insieme a Meloni e Salvini in Lombardia, Veneto e Liguria. Ora serve una piattaforma comune per i nostri elettori. Poi, dopo aver armonizzato i sistemi elettorali con una legge in Parlamento si deve tornare a votare.”