“Lanciamo ufficialmente la richiesta di fare a Firenze gli Stati Generali contro la violenza sulle donne. C’è un clima culturale ancora preoccupante, che i fatti di cronaca confermano drammaticamente. Solo lavorando a livello culturale ed educativo, parallelamente ad azioni repressive sul territorio, potremo sperare di invertire una tendenza negativa, che vede le donne vittime di violenze fisiche, psicologiche e verbali: occorre debellare questa piaga. Tutti i settori della società, insieme alla politica, devono sentirsi impegnati in questa battaglia di civiltà”. E’ l’appello lanciato dall’on. Deborah Bergamini, responsabile nazionale Comunicazione di Forza Italia, e da Marco Stella, vicepresidente del Consiglio regionale della Toscana, coordinatore fiorentino di FI.
“L’obiettivo – spiegano – è di qualificare Firenze come la città capofila in Italia per combattere il fenomeno, sempre più grave, della violenza contro le donne. Un fenomeno che, come sancito chiaramente anche dalla Convenzione di Istanbul che l’Italia è stata tra i primi paesi a ratificare, non è un fattore privato, ma pubblico, ed è soprattutto un fenomeno strutturale e non episodico che dunque deve essere affrontato con interventi strutturali: in primis la sensibilizzazione delle nuove generazioni. Il cambio di mentalità è il primo passo per combattere un fenomeno che è atavico ed ha chiare radici culturali. Al contempo occorre inasprire le pene, e considerare nuove misure che facciano da deterrente”.
“Vogliamo ricordare, che su questo delicato tema – aggiungono Bergamini e Stella – sono stati i governi Berlusconi a fare importanti provvedimenti normativi, in particolare con i ministri Prestigiacomo e Carfagna. Siamo stati noi a fare la legge contro lo stalking per proteggere le donne, ed è stato il nostro Governo a introdurre per legge l’obbligo di prevedere almeno il 30% di donne nei cda delle aziende pubbliche e quotate in Borsa. Senza dimenticare che grazie all’impegno di Forza Italia in Parlamento, da quest’anno ci saranno le risorse per sostenere gli orfani delle donne vittime di femminicidio. Un approccio ben diverso da quello del Pd, la cui azione di governo sui temi delle politiche femminili si è limitata a roboanti dichiarazioni, alle quali non è seguito nulla di concreto”.