Quello presentato dai vertici di Beko Europe è un piano inaccettabile”. Lo dichiarano il capogruppo di Forza Italia al Consiglio regionale della Toscana, Marco Stella, e la capogruppo di FI-Udc-Nuovo Psi al Comune di Siena, Lorenza Bondi, in merito alla decisione di chiudere anche il sito produttivo di Siena. “Purtroppo questo territorio, oltre a questa drammatica vicenda occupazionale – denunciano Stella e Bondi – sconta decenni di miopia politico-industriale, per cui negli anni d’oro in cui sarebbe stato possibile attrarre investimenti che si radicassero sul territorio, non c’è stata una visione a medio/lungo termine di sviluppo produttivo. E questa triste vicenda è uno degli effetti di quella miopia”.
“Le logiche di mercato non possono asfaltare quelle del vivere delle famiglie – sottolineano i due esponenti azzurri -. Nel particolare momento sociale in cui ci troviamo, la perdita anche di un singolo stipendio al mese non impatta solo su quella famiglia che disgraziatamente deve subirla. Il venire meno di quel potere di acquisto si incardina in un meccanismo più ampio che è quello dell’impoverimento dell’economia reale. In questo caso, sul solo stabilimento di Siena gli esuberi sono 300. Quegli stessi 300 che hanno dovuto dire alle proprie famiglie che dalla fine del 2025 l’azienda non garantirà loro più un posto di lavoro”.
“Nel tempo è stata dismessa, incomprensibilmente, anche la produzione di pezzi come il K20 e il K40, prodotti di eccellenza nella produzione del ghiaccio, sui quali l’azienda avrebbe potuto fare investimenti con buoni margini di ritorno – osservano Stella e Bondi -. Da parte nostra proseguiamo il nostro impegno mettendoci a disposizione, nei consessi istituzionali in cui sediamo, per tenere alta l’attenzione su quella che, purtroppo, può definirsi una macelleria sociale ad opera della multinazionale Beko Europe. La nostra priorità è la salvaguardia di tutti i livelli occupazionali per l’ottenimento della quale occorre una riflessione più ampia possibile, per capire come poter reindustrializzare il sito senese”.