“Nel 2023 la Toscana ha chiuso il bilancio sanitario con un passivo di 251 milioni di euro. Un rosso che è stato ripianato soltanto grazie alle tasse, cioè all’aumento dell’Irpef deciso un anno fa dal presidente Eugenio Giani, aumento che il governatore aveva promesso sarebbe stato cancellato dopo un anno, e che invece non è stato toccato: i toscani inizieranno adesso, cioè dal primo stipendio del 2025, a pagare questo aumento delle tasse. E a dire tutto questo, a certificare i dati non è l’opposizione di centrodestra, ma la Ragioneria dello Stato”. Lo dichiara il capogruppo di Forza Italia al Consiglio regionale della Toscana, Marco Stella.

“Era stato detto che si trattava solo di una decisione una tantum per coprire i buchi di bilancio della sanità, invece ci rendiamo conto che quest’aumento ormai è strutturale”, afferma Stella, evidenziando che “tra l’altro, a questo aumento non corrisponde neppure un miglioramento dei servizi sanitari. Rispetto ai tempi medi previsti per legge, per l’erogazione delle prestazioni in Toscana c’è una disomogeneità abissale, alcune zone sono dei veri e propri buchi rossi in cui viene soddisfatto solo il 10% delle persone. Questo è inaccettabile in generale, a maggior ragione – aggiunge – se vengono aumentate le tasse di oltre 250 milioni per coprire la spesa sanitaria”.

“Nessuna delle altre grandi Regioni italiane ha avuto un risultato negativo come quello della Toscana – evidenzia il capogruppo di Forza Italia -. Il Mef rende noto che nel 2023 la Toscana era stata diffidata, perché mancavano le coperture del rosso nel bilancio sanitario. C’è da chiedersi come si sia potuti passare, in Toscana, dal bilancio sanitario in attivo per 7 milioni, ai 251 milioni di passivo del 2023. Dalla prima busta paga di quest’anno i lavoratori toscani potranno vedere gli effetti di questa pessima gestione della sanità da parte della sinistra”.