“Io credo che ci sia un errore di impostazione culturale. Quando andiamo a trattare questi temi, prima di tutto dobbiamo chiederci se quel rigassificatore serve al Paese, se serve alla comunità toscana, se serve a Piombino, o se il rigassificatore è semplicemente una toppa rispetto a un processo più complesso che richiede più competenza e più visione. Occorre, dunque, più approfondimento, più rispetto da parte del Governo. Fino a quando non avremo i dati tecnici, non potremo esprimere nessun tipo di posizione, sarebbe sbagliato, e avrebbe anche poco senso esprimere una posizione su una questione così delicata senza esaminare le questioni specifiche. Siamo aperti al confronto, non tifiamo né per il partito del sì né per il partito del no, ma tifiamo per la Toscana”. Lo ha detto, in un passaggio del suo intervento in aula, il capogruppo di Forza Italia al Consiglio regionale della Toscana, Marco Stella.
“La prima domanda da farsi, sul rigassificatore, è: quale beneficio porta questa infrastruttura alle nostre imprese e al territorio, quali sono i benefici per la nostra regione? Ancora prima di questa scelta – ha evidenziato Stella – bisogna tenere in considerazione e non sottovalutare le valutazioni e gli elementi critici espressi dagli amministratori locali. Non credo sia giusto dividerci tra fronte del sì e fronte del no, fra chi è contro lo sviluppo e chi è contro lo sviluppo; non è su questo che deve incentrarsi la discussione”.
“Credo che il governo, se vuole affrontare la questione del rigassificatore di Piombino in maniera seria, e vuole convincere i territori delle sue scelte – ha proseguito il capogruppo di Forza Italia – deve spiegare ai territori quali sono le prospettive e le scelte industriali, cosa vuole fare a livello di politiche energetiche, ad esempio se vuole le centrali a carbone e le centrali nucleari. Allora sì, la scelta industriale diventa una scelta energetica e non diventa solo una scelta su dove posizionare un rigassificatore. La scelta del sito mi sembra quasi una scelta a caso, non una scelta mirata o concordata, non una scelta oculata, né tantomeno concertata con l’amministrazione regionale, provinciale e comunale. “Non si tratta, quindi, di dover dire sì o no al rigassificatore a Piombino, si tratta di capire che politica energetica ha in mente il Governo nazionale”.