Fratelli d’Italia, Lega, Forza Italia, M5stelle e Gruppo misto Toscana Domani hanno lasciato l’aula dell’Assemblea consiliare prima dell’informativa dell’assessore all’Ambiente Monni sul piano regionale di gestione dei rifiuti. Le Opposizioni hanno voluto protestare per le modalità con cui la Giunta ha gestito la presentazione dell’informativa. “Non c’erano le condizioni perché le Opposizioni rimanessero in aula! La Giunta sta andando avanti a testa bassa con questo piano rifiuti, pur sapendo che è viziato dal principio. Che cosa dirà Giani ai cittadini quando il piano sarà impugnato? Abbiamo lasciato l’aula perché si è verificato un fatto estremamente grave! E’ stato chiesto il parere del Segretario generale sulla pregiudiziale sull’articolo 48 dello Statuto, ovvero la Giunta ha sbagliato l’iter avviando formalmente il procedimento in maniera contestuale all’informativa inviata al Consiglio; avrebbe dovuto, invece, aspettare che l’Assemblea consiliare, ricevuta l’informativa, desse gli indirizzi. Quando il segretario generale ci ha dato ragione ne abbiamo chiesto conto ma il Pd ha ritenuto di procedere a colpi di maggioranza sulla base di una delibera della Giunta fatta dal dirigente dell’ufficio Ambiente Edo Bernini. Si tratta di uno scavalcamento della Giunta rispetto al Consiglio ed uno scavalcamento tecnico degli uffici della Giunta rispetto all’Ufficio legislativo del Consiglio. E’ inaccettabile!” sostiene il Gruppo consiliare di Fratelli d’Italia.
“Un Piano rifiuti –sottolinea il Gruppo della Lega- che nasce probabilmente già viziato dal punto di vista procedurale, in quanto risulterebbero violate le normative in materia di pianificazione (LR 1/2015) e di conseguenza dell’articolo 48 dello Statuto che regola la partecipazione. Una informativa quindi non solo monca, in quanto manca di descrivere la strategia impiantistica, ma anche formalmente difettosa dal punto di vista amministrativo. Ma ciò che più fa arrabbiare sono due aspetti focali: il primo, che lo stesso documento non recepisce gli indirizzi già votati all’unanimità dal Consiglio regionale, che prevedono, qualora indispensabili, anche la realizzazione di termovalorizzatori; oltre a ciò, il giudizio circa la legittimità del provvedimento è stato, poi, dato a firma di un dirigente, Edo Bernini, che dovrebbe essere sollevato dalle materie riguardanti i rifiuti e le autorizzazioni ambientali, dato che è tuttora sotto inchiesta.”
“La Giunta ha chiesto il voto di fiducia sul piano rifiuti. Tra le poltrone e la coerenza, noi abbiamo scelto la coerenza, per questo siamo usciti dall’aula; la maggioranza di Centrosinistra, invece, ha scelto le poltrone. Noi siamo pronti a votare anche domattina, ma deve essere ben chiaro che le prerogative dei consiglieri regionali non possono essere calpestate da nessuno, neanche dalla Giunta e dagli assessori. Questo concetto elementare deve essere rispettato. Noi avevamo chiesto la fondatezza delle pregiudiziali al segretario generale, e invece ci siamo visti arrivare come risposta il parere scritto della Giunta: è inaccettabile e scorretto. Ormai risultano evidenti a tutti le fratture tra Giunta e Consiglio, e questo va a discapito dei toscani e del buon funzionamento delle istituzioni democratiche” fa notare Forza Italia.
“In un solo colpo – attacca il M5stelle- si è minata gravemente l’autonomia del Consiglio regionale rispetto alla Giunta, e facendo questo si è mancato di rispetto non solo alle opposizioni, ma all’intero consesso che rappresentiamo, quindi anche alla stessa maggioranza. E’ stato scavalcato quel soggetto che rappresenta il vertice legislativo e autonomo, deputato ad indicare l’indirizzo alla Giunta. La comunicazione sui rifiuti, presentata in aula, doveva servire a dare contezza al Consiglio regionale delle intenzioni della Giunta e consentire a tutte le forze di opposizione, ma anche di maggioranza, di dare il proprio contributo presentando atti mirati a rappresentare varie istanze della cittadinanza. Ma quegli atti che avremmo presentato oggi sono in realtà già carta straccia, perché gli indirizzi sono già stati dati nel momento stesso in cui sono stati presentati i bandi, ormai mesi fa. La Giunta ci sta imponendo delle forme e dei modi che non ci sono propri, lesivi della nostra dignità e di quella dei toscani che questa istituzione rappresenta.”
“Riteniamo il procedimento viziato e l’atteggiamento della Giunta nei confronti del Consiglio formalmente e sostanzialmente intollerabile –fa sapere il Gruppo Toscana domani- La cosa più grave, però, è che siamo in forte ritardo rispetto agli obiettivi della programmazione regionale nonché a ciò che succede in Italia, in Europa, nel mondo: di fronte alla più grave crisi energetica che si ricordi dagli anni ’70 in poi, ci siamo fatti trovare del tutto impreparati. Se c’è una grave responsabilità della Giunta, del Presidente e di chi li sostiene, non sta soltanto nei gravi errori procedurali che ci hanno portato a uscire dall’aula. Ma anche e soprattutto nel ritardo con cui ci siamo mossi rispetto alle carenze nella gestione dei rifiuti, alle inefficienze nel loro recupero energetico e alle grandi possibilità offerte dal Pnrr. Ci auguriamo che questi ritardi non comportino il rischio di perdere l’occasione irripetibile del Recovery Plan”.