“La Corte dei Conti boccia i conti del Comune di Firenze, ed in particolare sulle spese finanziate con i proventi delle multe il giudizio è severissimo.
Scrivono i magistrati contabili: «si rileva il mancato rispetto del vincolo di destinazione dei proventi dalle multe, con particolare riferimento a 5 milioni per spese di notifica e a 7 milioni per servizi aggiuntivi al Tpl». Non è possibile infatti, a norma di legge, utilizzare i soldi delle multe né per inviare le multe stesse, né per finanziare il trasporto pubblico locale.
Oltre 10 milioni di euro sono contestati dalla Corte dei conti.
Abbiamo sempre sostenuto che il Comune non spendeva i soldi come la legge impone, e soprattutto le risorse vere dedicate alla sicurezza stradale erano insufficienti.
I dati dimostrano che avevamo ragione, ora anche la Corte dei conti ci dà ragione.
Nel 2011 solo 30mila euro all’anno, lo 0,09% del totale dei proventi dalle multe, viene utilizzato dall’amministrazione comunale per educare i giovani alla guida e al rispetto del Codice della strada.
Il Comune di Firenze ha incassato nel 2011 oltre 51 milioni di euro dalle sanzioni per infrazioni al codice della strada, e dispiace dover constatare ancora una volta come, allo stesso modo che negli anni precedenti, una percentuale ridicola sia stata dedicata a quella che a nostro parere dovrebbe essere una delle voci fondamentali di utilizzo di questi soldi dei cittadini: l’educazione alla sicurezza sulla strada che ogni anno miete decine di giovani vittime.
Leggendo i numeri inseriti in bilancio consuntivo del 2011 si vede esattamente in quale inaccettabile maniera siano stati spesi i soldi, infatti vi sono voci quantomeno discutibili come il pagamento di “prestazioni di servizi per servizi aggiuntivi di trasporto pubblico locale” per 8.369.998 euro, oppure “prestazioni di servizi per oneri gestione della tramvia” per 4.010.000 euro, o gli oltre 800.000 euro dati alla società partecipata SAS per gli assistenti al territorio.
La legge fissa termini ben precisi per l’utilizzo dei proventi dalle multe, indicando di privilegiare la manutenzione stradale, studi, ricerche e propaganda per la sicurezza stradale, oltre alla realizzazione di interventi a favore della mobilità ciclistica e degli utenti deboli (pedoni, ciclisti, bambini, anziani e disabili).
E’ arrivato il momento di investire veramente in sicurezza stradale e usare i proventi delle multe come dice la legge e come viene richiamato dalla Corte dei conti.
L’assessore Mattei smetta di prendere in giro i fiorentini e chieda scusa, con la sicurezza stradale non si scherza”.