L’esperienza delle Regioni Piemonte e Liguria, che stanno affrontando la peste suina con serietà ed efficacia, ci fornisce gli strumenti per anticipare i tempi delle decisioni e non ritardarli ulteriormente. La Regione Toscana metta in atto misure celeri e chiare per combattere il fenomeno”. Lo afferma il capogruppo di Forza Italia al Consiglio regionale della Toscana, Marco Stella. “A parte quanto stabilito nell’ordinanza numero 4 del 17 gennaio, che fornisce alcune misure di massima, come ci si intende muovere? L’assessore all’Agricoltura Saccardi e alla Sanità Bezzini, da quanto tempo erano a conoscenza del problema?”, prosegue Stella, che poi aggiunge: “Nelle zone  ricadenti nel territorio delle Province di Massa e di Lucca, su disposizione dell’azienda sanitaria, è consentita la macellazione a domicilio di suini per autoconsumo, fino al 15 febbraio 2022. Questo significa che il problema esiste”.

Chi intende eseguire la  macellazione domiciliare per uso familiare degli animali consentiti, deve dare comunicazione all’Unità di Sicurezza Alimentare e Sanità Pubblica Veterinaria con almeno 72 ore di anticipo sulla macellazione: “Quanto stabilito dal Dipartimento di prevenzione Area Omogenea Sicurezza Alimentare e Sanità Pubblica Veterinaria è importante, ma adesso – avverte Stella – servono anche risposte politiche. Non è pensabile che tutte le decisioni siano demandate ai tecnici, che certamente devono dare supporto scientifico, ma non posso essere delegati in toto”.

“Fino a nuove disposizioni – ricorda il capogruppo di Forza Italia – sono vietate l’attività venatoria vagante con l’ausilio del cane, l’attività venatoria collettiva al cinghiale e l’attività di controllo e contenimento della specie cinghiale eseguita in modalità collettiva. Occorre promuovere il rafforzamento della sorveglianza passiva, attraverso l’esecuzione di battute di ricerca attiva delle carcasse di cinghiale, accelerare la macellazione dei suini negli allevamenti familiari, intensificare e rafforzare la vigilanza sulle movimentazioni degli animali sensibili e rafforzare la vigilanza e la verifica delle condizioni di biosicurezza degli allevamenti.