“Quando la politica è intervenuta su Mps, ha fatto disastri. Avete un gran coraggio, amici del Pd, a intervenire sul Monte dei Paschi di Siena. Se c’è una responsabilità negli oltre 30 miliardi di euro dei cittadini italiani serviti a risanare Mps, questa è di chi quella vicenda l’ha governata, di chi ha messo alla guida di Mps un uomo che ha portato al disastro la banca, che ha depauperato un patrimonio incredibile, facendo fallire imprese e famiglie. Avreste dovuto venire qui e chiedere scusa. Quando la politica ha voluto individuare un percorso, come con l’acquisizione di Antonveneta e Banca 121, ha portato al disastro e al fallimento del Monte dei Paschi”. Lo affermano il capogruppo di Forza Italia al Consiglio regionale della Toscana, Marco Stella, e il commissario di Forza Italia Toscana, sen. Massimo Mallegni.
“Ma prima ancora di parlare di fusioni o acquisizioni – premettono Stella e Mallegni – occorre guardare al Sistema Paese, che è sotto attacco, e da tempo. Questo è un Paese senza politica industriale, e mi auguro che il nuovo Governo metta al centro la politica industriale dell’Italia, quali asset strategici tutelare. Se Mps finisce in mani straniere, anche aziende e asset italiani finiranno in mani straniere. Quando si parla di fusioni o ricapitalizzazioni, bisogna tenere conto di tutto questo. Paesi e aziende straniere pensano di venire in Italia a fare quello che vogliono. Questo non è sovranismo, è buonsenso: significa la tutela e la difesa delle nostre aziende e delle nostre famiglie”.
“Nello specifico – hanno argomentato gli esponenti di Forza Italia – crediamo che su tre punti occorra essere chiari: il mantenimento della presenza pubblica, la tutela dei posti di lavoro, e il mantenimento in Toscana della Direzione Generale della Banca. Mps non può essere banca del territorio da sola. Oggi una banca deve stare sul mercato ed essere competitiva. Crediamo che sia fondamentale una politica industriale che mantenga i nostri asset, altrimenti diventeremo una colonia delle multinazionali estere”. In aula Stella ha votato a favore della risoluzione bipartisan, “per senso di responsabilità, nonostante alcuni punti del documento ci trovino contrari”, ha specificato.