Chiudete gli ospedali in montagna, private i cittadini di medici e pediatri in montagna, non fornite i cittadini di banda larga in montagna, non fate manutenzione strade e poi ci venite a dire che con questa legge, che dà 5.000 euro annuali a chi vuole aprire un’attività commerciale, riuscirete a salvare negozi e locali nelle aree montane della nostra regione? La proposta di legge del Pd è intitolata ‘Custodi della montagna’, un titolo ironico visto che la cifra stanziata, 5.000 euro annui, non serve nemmeno a pagare un custode. Ma davvero pensate che 5.000 euro all’anno possano servire a tenere aperta un’attività commerciale? Non bastano nemmeno a pagare il notaio, o l’imposta sull’insegna”. Lo ha detto il capogruppo di Forza Italia al Consiglio regionale della Toscana, Marco Stella, intervenendo in aula.

“La montagna significa turismo, agricoltura, attività produttive. Si sarebbe dovuta affrontare la questione con un lavoro serio, con uno sguardo che comprendesse tutti i fattori in campo – osserva Stella – e invece ci si lava la coscienza dando 5.000 euro per 5 anni a chi vuole aprire un’attività commerciale. Nessuno si è posto il problema se queste attività sono appetibili economicamente. La gente va via e questi territori si spopolano anche perché le attività commerciali non sono appetibili. Occorreva ragionare in termini di promozione della montagna, e di defiscalizzazione delle attività commerciali in quelle zone. Non basta dire ‘Ti do 5mila euro e stai aperto'”.

Il capogruppo di Forza Italia ha infine replicato al capogruppo del Pd, Vincenzo Ceccarelli, che lo aveva accusato di conoscere poco le esigenze di chi vive in montagna in quanto residente a Firenze. “Io ho grande rispetto per le opinioni di tutti, ma Ceccarelli ha espresso posizioni offensive – ha detto Stella -. Non credo che ognuno di noi abbia il diritto di parlare solo del collegio elettorale da cui proviene. Io non le ho mai detto che non conosce la costa o Firenze. Prima di parlare della storia degli altri, bisognerebbe conoscerla”