“In Toscana oltre il 60% delle prestazioni sanitarie sforano i tempi prestabiliti per le liste d’attesa. Dati che stanno peggiorando nel tempo, sia per gli esami strumentali che per le visite specialistiche: in due casi su tre la tempistica non è rispettata. Le performance del sistema sanitario toscano stanno andando peggio del passato e le liste si allungano. I settori inadeguati dal punto di vista della tempistica, sono diventati 29 su 47, il 62%, in aumento rispetto allo scorso anno. E’ un tema rilevante, il più importante per i cittadini, che spesso a causa di attese lunghissime vedono peggiorare le loro condizioni di salute, in molti casi in maniera irreparabile”. Lo afferma il capogruppo di Forza Italia al Consiglio regionale della Toscana, Marco Stella.
“Le indicazioni nazionali – ricorda Stella – stabiliscono che un sistema sanitario è ‘promosso’ se l’80% delle prestazioni richieste viene erogato nei tempi corretti; in Toscana, invece, questo avviene solo per il 38% delle prestazioni, meno della metà, e questo è un bel problema. Ci sono alcuni casi limite come i 24 mesi per la mastectomia o i 20 per una protesi d’anca artificiale a Careggi. E’ vero che nel 2020, causa Covid, sono saltati 63mila interventi chirurgici in tutta la regione, a cui sommare quelli dei primi mesi del 2021, ma la situazione è preoccupante e il sistema è in crisi da molti anni”.
“Per quel che riguarda le visite specialistiche ambulatoriali – osserva Stella – ci sono insufficenze su visite cardiologiche (73%), allergologiche (69%), pneumologiche (77%) e dermatologiche (78%). Per quanto riguarda le risonanze magnetiche, i dati variano tra il 71% e 72% per le risonanze muscolo-scheletriche, encefaliche e urinarie, il 73% per la colonscopia, e addirittura 67% per l’elettromiografia. Pessime performance anche per la sigmodoiscopia con il 54% e la spirometria con il 65%. I dati parlano chiaro, così un sistema sanitario non regge. Ringraziamo il personale sanitario toscano per la grande dedizione al lavoro, ma è evidente che servono nuove assunzioni per poter soddisfare in tempi decenti la richiesta di prestazioni da parte dei pazienti: nella nostra regione mancano 1200 tra infermieri e Oss, e circa 700 medici”.