“E’ ora di mettere uno stop ai ritardi e ai rimpalli di responsabilità, e far conoscere ai fiorentini cosa ne sarà del nodo cittadino dell’Alta velocità ferroviaria. Il ministro Toninelli, invece di dirci le sue idee su come completare i cantieri, getta benzina sul fuoco, non capendo che senza Tav Firenze verrebbe bypassata. Visto che al Ministero si parla di analisi comparativa di costi e benefici, ci viene da dire che il costo è Toninelli, e il beneficio per le grandi opere sarebbero le sue dimissioni”. Lo afferma il vicepresidente del Consiglio regionale della Toscana, , coordinatore fiorentino di Forza Italia.
“Questa città ha assolutamente bisogno di un moderno sistema di alta velocità ferroviaria – osserva Stella – e per questo da tempo sosteniamo che occorra abbandonare il progetto della stazione sotterranea e pensare a sviluppare l’attraversamento cittadino in superficie, con gli opportuni aggiustamenti. E’ assolutamente necessario, allo stesso tempo, liberare binari per il trasporto regionale: chiediamo che i soldi risparmiati in caso di No alla Foster (circa 500 milioni di euro) vengano investiti per portare a compimento una rete ferroviaria metropolitana di superficie degna di questo nome, e potenziare i treni dei pendolari”.
“Spendere 350 milioni per costruire una mega stazione che di fatto sarebbe stata una semplice fermata – ribadisce Stella – è un azzardo. Ora però bisogna andare fino in fondo e azzerare anche i due tunnel. La soluzione preferibile, sia in termini di fattibilità che di costi, resta quella dell’aggiunta dei binari di superficie valutata a suo tempo dalla Facoltà di Ingegneria di Firenze. La separazione dei flussi di cui tanto si parla verrebbe garantita, il tutto con una spesa di 300 milioni contro i 2 miliardi del progetto originario”.
Quanto all’aeroporto di Firenze, “chiediamo al governatore Rossi di tutelare gli interessi dei toscani. La Regione – ricorda il vicepresidente del Consiglio regionale della Toscana – ha il 5% delle quote di Toscana Aeroporti. Sono soldi pubblici, che rischiano di subire danni dalle dichiarazioni del ministro Toninelli sui fondi destinati all’ammodernamento dello scalo fiorentino. Ci sono fondi già approvati per la realizzazione dell’opera, nella misura di 150 milioni di euro (50 milioni di euro dal Dl “SbloccaItalia” e 100 milioni di euro da Enac). Il Governo non può mettere in discussione finanziamenti già previsti dai protocolli precedenti. Visto che Toscana Aeroporti è quotata in borsa, Rossi vigili che l’atteggiamento del ministro non stia danneggiando la società che gestisce gli scali toscani”.