Bici, Gruppo PdL: “In tre anni nessuna politica di questa amministrazione per i ciclisti, un vero fallimento”

Stella e Tenerani: “L’unica proposta in campo è il nostro piano della ciclabilità ‘Firenze città ciclabile’: ora una cabina di regia con le associazioni e tutte le forze politiche”

 Questo l’intervento del capogruppo PdL Marco Stella insieme al consigliere Mario Tenerani

“In tre anni nessuna politica per i ciclisti è stata attuata da questa amministrazione, un totale fallimento per Firenze e per la mobilità sostenibile.
L’incidente mortale accaduto martedì scorso in viale Lavagnini, che ha fatto perdere la vita a una giovane ciclista, ripropone con forza il tema della mobilità su due ruote all’interno della nostra città.
Lo scorso mese di novembre il gruppo del PdL aveva organizzato un convegno a Palazzo Vecchio sulla mobilità in bici, al quale avevano partecipato il vice sindaco Nardella e le associazioni che si occupano di questo tema, ed avevamo messo al centro del dibattito la necessità di far diventare Firenze una città per le due ruote.
Siamo sempre partiti da un punto: occorre far diventare tutte le strade ciclabili e mettere in campo tutti gli sforzi per tutelare i ciclisti, favorendo i sistemi di mobilità non inquinanti.
Oggi siamo di fronte al fallimento di questa amministrazione che non ha avuto nessuna iniziativa per le due ruote; soltanto noi abbiamo proposto in consiglio un piano vero e articolato per la bicicletta, un piano per ‘Firenze città ciclabile’.
Nel piano proponevamo la creazione di un Ufficio mobilità ciclabile che deve porsi tra i suoi obiettivi anche l’individuazione di diversi tipi di itinerari (interamente ciclabili, promiscui, turistici), la messa a punto di un nuovo piano della sosta per le bici, l’introduzione contro il furto di un nuovo sistema di identificazione della bicicletta che consenta di risalire al proprietario, la realizzazione di percorsi casa-scuola in bici, l’incentivazione dell’uso della bici come completamento del trasporto pubblico, la promozione di campagne educative e di informazione per bambini e adulti e lo sviluppo dell’intermodalità.
L’obiettivo di questo Piano, redatto insieme ad alcuni ciclisti fiorentini, non è costruire piste ciclabili ovunque, ma rendere ciclabili tutte le strade urbane, rendendole sicure per i ciclisti, che a Firenze sono oltre 32 mila.
Il nostro gruppo ha deciso di redigere il Piano della ciclabilità perché ci sta a cuore la mobilità ciclabile, che può ridurre sia il traffico cittadino che l’inquinamento, e perché ci siamo resi conto che in due anni questa amministrazione non ha fatto niente sul fronte delle piste ciclabili e della mobilità sulle due ruote.
La prima azione prevista dal Piano è l’istituzione di un Ufficio mobilità ciclabile, struttura che attualmente non esiste e che dovrà essere interna all’amministrazione: l’obiettivo che l’ufficio si pone è l’incentivazione dell’uso della bicicletta come mezzo di trasporto privato realmente alternativo all’uso dell’auto. A tale scopo dovrà mettere in campo azioni di promozione e comunicazione, nonché collaborare con uffici tecnici. Il nuovo ufficio fornirà anche un elenco dei negozi e delle officine per la manutenzione e la riparazione delle bici.
Il Piano, poi, prevede anche l’aumento del numero delle rastrelliere presenti in città. Nel documento si legge che “servirà obbligare gli esercizi commerciali, almeno quelli di grosse dimensioni, a installare un certo numero di rastrelliere”, (pensando anche di inserire uno standard di parcheggi per bici nelle norme edilizie).
Contro i furti, invece, il Piano prevede di individuare un nuovo sistema di identificazione della bicicletta che consenta di risalire al legittimo proprietario. La novità del sistema è di imprimere in modo indelebile, attraverso una marcatura a micropunti, direttamente il codice fiscale del proprietario sul telaio della bicicletta e di consegnare un badge di verifica con i dati personali e della bicicletta, da esibire in caso di controllo. Inoltre, prevede anche l’inserimento nel sito web del Comune di una sezione speciale dedicata alle biciclette, dove sarà possibile prenotare la punzonatura compilando un apposito modulo e la creazione presso il Comune di un pubblico registro delle biciclette.
Questo piano è innovativo e riguarda un settore, quello della mobilità ciclabile, oggetto della campagna elettorale del sindaco Renzi, ma di cui però abbiamo perso le tracce. Molti gli slogan ma poco di concreto, se non la nomina da parte del sindaco di un consigliere speciale per la bici. Noi riteniamo che la bicicletta debba essere vissuta come completamento del trasporto pubblico.
E nel tentativo di incentivare l’uso della bici come completamento del trasporto pubblico, il Piano prevede l’introduzione del progetto del “bike sharing”, già funzionante in altre città, che mira a coprire lo spazio mancante tra vari mezzi di trasporto pubblico: treno, tram, bus.
Il nostro Piano è un progetto concreto che si oppone agli spot sull’uso della bicicletta fatti dal sindaco Renzi. Prossimamente sarà presentato al Consiglio comunale e se la maggioranza ha buon senso e intenzione di migliorare veramente la mobilità ciclabile non potrà che recepirlo”.
Il consigliere Tenerani, per incentivare l’uso della bicicletta, al pari di altre città europee, ha proposto anche di cercare un accordo con l’Eti (Ente teatrale italiano) e i teatri cittadini per dare la possibilità di avere uno sconto sul biglietto a coloro che decidono di andare a teatro in bici.