Neanche 8 euro al giorno, per l’esattezza 7,5 €: a questo ammonta il contributo della Regione Toscana per ristoranti, bar ma anche pasticcerie e imprese del divertimento come locali notturni e da ballo, che hanno patito pesanti danni durante i mesi di lockdown prima e poi per le restrizioni imposte per contenere il rischio di contagi da coronavirus. Messa così, è una presa in giro, inutile girarci intorno. Davvero si pensa che con nemmeno 8 euro di ristoro al giorno, un imprenditore possa decidere di rimanere aperto e di non chiudere l’attività?”. Lo chiede il capogruppo di Forza Italia al Consiglio regionale della Toscana, Marco Stella. Il bando mette a disposizione circa 19 milioni e 543 mila euro, per presentare domanda c’è tempo fino alle 17:00 del prossimo 25 gennaio.
“Per godere dei 2500 euro di contributo a fondo perduto per ogni impresa del settore, la Regione Toscana – sottolinea Stella – ci ricorda che l’unica condizione richiesta è che dal 1° gennaio 2020 al 30 novembre dello stesso anno il fatturato generato sia inferiore di almeno il 40 per cento rispetto a quello dei mesi corrispondenti del 2019. Bene, messa così, può sembrare un’iniziativa di grande aiuto per bar, ristoranti e locali notturni. Poi, se andiamo ad analizzare nello specifico i numeri, emerge ben altro: il ristoro di 2500 euro è su 11 mesi del 2020, quindi 334 giorni. Si tratta dunque di 7,48 euro al giorno per ogni attività. Come si può pensare di aiutare, anche parzialmente, ristoratori e titolari di bar e locali con una cifra del genere? Siamo basiti e delusi