Emergenza nella filiera del Vino, occorrono interventi immediati. Forza Italia chiede un piano straordinario a sostegno delle aziende. “La contrazione del mercato vitivinicolo dovuta alle misure restrittive adottate dal governo a partire dalle prime settimane del mese di marzo – sottolineano il vicepresidente del Consiglio regionale della Toscana, Marco Stella e il vicecoordinatore provinciale di Forza Italia Firenze, Giampaolo Giannelli – ha messo in ginocchio la filiera nazionale della produzione vitivinicola, dal momento che molte attività di sbocco per la vendita al dettaglio (ristoranti, pizzerie, pub, enoteche e locali simili) sono chiusi da fine febbraio e stanno riprendendo solo ora la loro attività, con numeri però estremamente bassi e che non consentono una ripresa sufficiente del settore. Un settore, specie in Toscana, dove si concentra una produzione di alta qualità (11 vini Docg, 41 vini Doc e 6 vini Igt con un valore delle esportazioni che si aggira sui 2 miliardi di euro) che sta soffrendo terribilmente del calo dell’export”.
“Occorre un piano straordinario a sostegno delle nostre aziende – proseguono i due esponenti toscani di Forza Italia -. Il settore vitivinicolo, come tutto il comparto agricolo, è un comparto che non può interrompere l’attività, una attività che è proseguita quindi anche nei mesi di lockdown, ma l’azzeramento del flusso turistico ed enoturistico (che non sono compensati dall’aumento delle vendite nei supermercati dove l’offerta è più orientata a prezzi bassi e su prodotti di più largo consumo) e la mancata vendita agli esercizi al dettaglio hanno portato, secondo Coldiretti, a un taglio di ben oltre il 50% del valore delle vendite di vino. In Toscana la superficie vitata è pari a circa 60mila ettari, con una produzione totale vino di 2.657.000 ettolitri con una quota di vini rossi e rosati pari all’85 per cento e di vini bianchi del 15 per cento, la gran parte di questi numeri sono legati ad una viticoltura di qualità; numeri, quindi, molto importanti”.
“La situazione è estremamente grave – sottolineano Stella e Giannelli -. Occorre un piano straordinario, un ‘pacchetto vino’ che garantisca la conservazione delle aziende vinicole e delle loro finanze, al quale si accompagni la ricostruzione dei mercati del vino e il recupero delle quote di mercato. Per salvare le nostre aziende regionali quindi attivare con urgenza un piano che, assieme ad indennizzi a fondo perduto per gli imprenditori del vino, porti a tutte le necessarie semplificazioni burocratiche, inclusa una modulazione dell’Ocm vino che destini le risorse 2020 e 2021 alle cantine per il potenziamento dello stoccaggio, per rispondere alla filiera del vigneto Toscana in modo coerente. C’è una distanza abissale tra i tanti annunci fatti dal governo, tramite le conferenze stampa quasi quotidiane, e la realtà con la quale le nostre aziende sono costrette a fare i conti giorno dopo giorno; liquidità immediata, minore burocrazia, un piano che consenta di riprendere gli investimenti e una maggiore promozione, quest’ultima anche a livello regionale, sono i primi interventi, da realizzare immediatamente”.