“24 ore con voi”. La nostra non è una campagna elettorale, è amore per Firenze.
COMUNICATO STAMPA
Del Candidato Sindaco del Comune di Firenze Marco Stella
Stella: “24 ore con voi”. La nostra non è una campagna elettorale, è amore per Firenze.
Domani, venerdì 11 aprile, alle ore 7 del mattino si apre ufficialmente la campagna elettorale del Candidato Sindaco Marco Stella.
“Ho scelto di aprire la campagna elettorale come sono abituato a fare politica da sempre, tra la gente, sarà un viaggio di una intera giornata attraverso la città e tra i fiorentini, un viaggio a bordo di un pulmino che inizierà alle 7 e che toccherà tutti e 5 i quartieri di Firenze – ha dichiarato Stella –. Abbiamo sempre creduto che debba essere la politica ad andare dai cittadini e non il contrario, per questo attraverseremo Firenze toccando alcuni punti importanti della città ed ascolteremo le esigenze dei residenti ai quali proporremo il nostro programma.
Partiremo alle 7 incontrando i lavoratori della Mercafir, uno dei mercati più importanti del centro Italia, interessati da una grande trasformazione urbanistica che potrebbe essere una vera opportunità per tutta la città con la costruzione del nuovo stadio, trasformazione che deve però andare di pari passo con la valorizzazione del mercato ed il mantenimento dei posti di lavoro. Al Mercato illustreremo anche il nostro nuovo piano per la distribuzione delle merci all’interno del centro storico.
Andremo poi all’università, al tribunale di Firenze ed incontreremo i lavoratori dell’Aeroporto di Firenze a testimonianza della nostra battaglia per la nuova pista e del nostro impegno al fianco dei lavoratori di Adf.
Andremo nelle periferie di Firenze, Brozzi Peretola e Quaracchi, al Galluzzo e all’Isolotto perché per noi le periferie sono il centro della città. All’Isolotto parleremo con gli inquilini delle case popolari per ribadire la nostra ferma posizione per la vendita degli alloggi agli assegnatari.
Pranzeremo nel cuore di Firenze al mercato centrale di San Lorenzo, per poi passeggiare tra gli artigiani dell’Oltrarno ai quali spiegheremo il nostro progetto di fare dell’ex tribunale di Piazza San Firenze la “Casa dell’artigianato artistico fiorentino”
Incontreremo i commercianti del centro storico ai quali spiegheremo le nostro proposte per commercio e mobilità, a partire dall’abolizione della ztl il sabato pomeriggio e dall’accorciamento dell’orario.
Nel tardo pomeriggio incontreremo i comitati di Sant’Ambrogio, ai quali illustreremo le nostre proposte per la vivibilità nelle ore notturne nel centro di Firenze.
Chiuderemo cenando in centro e saremo alle 23 ai varchi della ztl notturna.
Alle ore 13.30 è prevista una conferenza stampa per i giornalisti
Di seguito il dettaglio della giornata.
7.00 Mercafir
8.15 Scuola Vamba via Torre Agli
9.00 Polo Universitario Novoli incontro con giovani
10.00 Palazzo di Giustizia Novoli
10.45 Aeroporto di Firenze
11.30 Piagge – Brozzi- Peretola
12.15 Isolotto, case popolari
13.30 Pranzo San Lorenzo - Piazza del Mercato CONFERENZA STAMPA PER I GIORNALISTI
14.30 Santissima Annunziata
15.00 Oltrarno Piazza Pitti – Piazza Passera
16.00 Due Strade pasticceria Fabiani
16.45 Piazza Galluzzo
17.00 5 vie gastronomia Micheli
17.30 Viale Europa
18.00 Viale dei Mille
18.30 Via Marconi
19.00 Stadio Franchi
19.30 Largo Annigoni – Sant’Ambrogio
21.00 Cena Centro Storico – Santo Spirito
23.00 Telecamera ztl Piazza Ferrucci
“Movida in trasloco, chiusura dei minimarket, telecamere e presidi fissi, Nardella copia e incolla le nostre idee
Questo l’intervento del capogruppo di Forza Italia Marco Stella
“Apprendiamo con piacere e senza stupore che il vicesindaco Nardella ha proposto per combattere degrado e movida molesta quello che noi sosteniamo da anni: movida in trasloco, limitazione di orari e controlli sulla vendita degli alcolici per i minimarket, telecamere e presidi fissi nelle piazze più calde. Un vero e proprio copia e incolla delle nostre proposte presentate in questi anni in consiglio comunale.
Non chiediamo i diritti d’autore, ma non vogliamo nemmeno passare per fessi, queste sono le nostre ricette.
Nessuno può smentirci, nel consiglio del 3 giugno 2013 durante il dibattito sul Patto per la notte il Consiglio comunale ha approvato un mio ordine del giorno (n.00504/2013) che chiedeva la movida in trasloco, cioè un sistema di premialità per i locali del centro storico che decidevano di dislocare la propria attività alle Cascine chiudendo prima quella in centro.
Nell’ottobre del 2011 ho presentato una mozione in undici punti per la valorizzazione del commercio che chiedeva l’installazione di un sistema di telesorveglianza sul territorio.
Sono anni che chiediamo il rafforzamento dei presidi di polizia in centro per controllare le piazze, e nel piano strutturale abbiamo fatto una battaglia per regolamentare l’apertura indiscriminata dei minimarket, chiedendo controlli contro la vendita di alcolici ai minori ed in orari notturni.
Immaginiamo che sia stata la foga da campagna elettorale del vice sindaco Nardella, e forse la sua assenza da Firenze, che lo hanno portato a fare questa brutta figura da copia e incolla senza citare la fonte.
Noi abbiamo sempre messo Firenze davanti ai piccoli interessi di bottega della politica, per questo se Nardella porterà queste nostre proposte in Consiglio comunale noi le voteremo con la consapevolezza di aver fatto una cosa positiva per la nostra città.
Comunque si consoli Nardella, a maggio Firenze avrà un Sindaco di centrodestra che realizzerà le proposte originali per Firenze e non la loro brutta copia”.
(fdr)
Brand Firenze, Stella (FI): “Referendum tra i fiorentini per decidere”
Un referendum per scegliere il nuovo brand di Firenze, ecco l’idea del capogruppo di Forza Italia Marco Stella.
“Lunedì porterò una mozione urgente in consiglio comunale per chiedere che siano i fiorentini a decidere quale deve essere il nuovo brand per commercializzare Firenze nel mondo – ha annunciato Stella –. Il futuro della nostra città, la sua immagine ed il nuovo logo non possono essere scelti nelle segrete stanze di Palazzo Vecchio senza nessun criterio, devono essere i fiorentini a scegliere, quale miglior giudice dei nostri concittadini?
L’idea è quella di organizzare un referendum on line in modo da non impegnare risorse pubbliche, una due giorni sabato e domenica per scegliere insieme il nuovo logo.
Tutto fatto attraverso il sito del Comune, anche in collaborazione con i quotidiani locali. La giuria sarebbe popolare, e sarebbero così i fiorentini a scegliere quale sarà il nuovo brand, ma soprattutto a decidere se effettivamente occorra un nuovo brand oppure se non basti il nostro amato giglio in campo bianco”.
“Per noi Firenze ha già un suo brand ed un suo logo, che sono il nome e il giglio rosso in campo bianco: ecco il brand Firenze, gli unici che sembrano non averlo ancora capito purtroppo sono proprio Renzi e Nardella, ma chiederlo ai fiorentini ci sembra la soluzione migliore” ha concluso il capogruppo.
(fdr)
Nardella nomina da ‘Gattopardo’, stessa linea politica di Renzi e stessi problemi irrisolti
Questo l'intervento del capogruppo di Forza Italia Marco Stella
“Se vogliamo che tutto rimanga come è, bisogna che tutto cambi” ecco cosa potrebbe aver detto Renzi a Nardella prima della sua nomina a Vice Sindaco.
La nomina di “Gattopardo” Nardella a Vice Sindaco significa per Firenze stessa linea politica di Renzi e stessi identici problemi.
Nardella esattamente un anno fa aveva deciso di abbandonare Firenze, ora costretto al suo ritorno dall’imposizione di Renzi trova gli stessi problemi che non era stato in grado di risolvere in tre anni da assessore.
Dopo un concorso internazionale che ha confuso più che semplificare, facendo sembrare l’installazione di un dehors a Firenze una specie di battaglia navale, dopo convegni e workshop, dopo due anni a Firenze la situazione è ancora critica, ci sono centinaia di aziende che aspettano le autorizzazioni per mettersi in regola ed avere la possibilità di lavorare, per questo occorre immediatamente autorizzare i progetti presentati che rispettano il regolamento, non si può pensare di tornare a nessun tipo di discrezionalità nel rilascio delle autorizzazioni.
Su San Lorenzo e San Firenze Renzi ha deciso insieme a Nardella, quando era ancora assessore, di spostare gli ambulanti, esiste un problema vero di mantenimento dei livelli occupazionali, di licenziamenti e di impossibilità di lavorare per coloro che sono oggetto dello spostamento, continuerà sulla stessa linea anche Nardella come sindaco ‘reggente’?
Nell’agosto del 2009 l’allora vicesindaco e assessore al commercio Nardella prometteva, parlando degli artisti di strada, più spazi e semplicità nel disciplinare, intendeva valorizzarli e creare una tessera per quelli regolari, dopo quattro anni ancora siamo al punto di partenza.
Per non parlare del luna park. Nel febbraio del 2011 Nardella annunciava trionfante in merito alla sistemazione alle Cascine: “Si tratta comunque di una sistemazione provvisoria: ora partirà un nuovo tavolo di lavoro per arrivare ad una collocazione definitiva e condivisa. Il nostro obiettivo è creare un vero e proprio polo dello spettacolo viaggiante, un parco ‘a tema’ con un moderno ed attrezzato luna park”. Ad oggi siamo ancora alla ricerca non solo del luogo definitivo ma anche del tavolo…
Per finire con la movida: siamo passati dall’inutile patto per la notte di Nardella al ‘pacco per la notte’ del suo sostituto al commercio Biagiotti, che come primo atto ha tolto la patente a punti per i commercianti introdotta da Nardella. Ora che sono in giunta insieme cosa faranno?
Tutti punti irrisolti prima, con Nardella, che continueranno a rimanere tali.
Renzi, avendo letto il celebre libro di Giuseppe Tomasi di Lampedusa, ha visto bene di nominare “Gattopardo” Nardella nella speranza che “Se vogliamo che tutto rimanga come è, bisogna che tutto cambi”.
Elezioni a Firenze, Stella (FI): “Dopo Renzi un sindaco che rimedi ai suoi errori”
Questo l’intervento del capogruppo di Forza Italia Marco Stella
“A Firenze occorre un sindaco che rimedi agli errori di Renzi, alle partite lasciate aperte, alla politica degli annunci mai realizzati. Finalmente Firenze dopo 5 anni potrà avere un sindaco a tempo pieno che pensa alla città e non ai propri interessi.
Occorre mettere subito rimedio agli errori compiuti da Renzi, alle scelte sbagliate che danneggiano i fiorentini e peggiorano la loro vita.
Togliere la pedonalizzazione di Piazza Pitti rendendo nuovamente fruibile ed attraversabile il centro storico senza dover fare il viale dei Colli passando da piazzale Michelangelo, rimettere gli ambulanti in piazza San Lorenzo e in piazza San Firenze allontanati da Renzi provocando licenziamenti e chiusure di attività, togliere l’ingresso pagando 1 euro per gli artigiani, allungare di 1 ora la possibilità per i padroncini di scaricare le merci in centro storico.
Occorre mettere al centro dell’azione del nuovo sindaco le periferie abbandonate da Renzi, Firenze deve diventare la città delle periferie, non si vive solo in centro storico.
Il nuovo sindaco dovrà mettere al centro della propria azione il commercio, oggi penalizzato soprattutto da scelte sbagliate sulla mobilità, ed il turismo.
Le infrastrutture promesse e mai realizzate come lo sviluppo dell’aeroporto e la fruibilità definitiva giorno e notte delle Cascine.
Per finire, la sicurezza con la presenza costante delle forze dell’ordine, della polizia municipale a presidio di piazze e centro storico, con la creazione anche di task force contro l’abusivismo coordinate finalmente da un assessore alla sicurezza.
Firenze non ha bisogno di niente di eccezionale, ha bisogno di normalità e buona gestione, oltre ad un sindaco che stia a Firenze, tutte cose che sono mancate in questi 5 anni”
(fdr)
Lando Conti: “Subito chiarezza sulla via dedicata all’ex Sindaco, non si offenda la memoria”
Questo l’intervento del capogruppo di Forza Italia Marco Stella
“Il Comune faccia subito chiarezza su largo Lando Conti, cosa è successo? Perché è stata tolta la targa toponomastica? Cosa sono quelle recinzioni? Non vogliamo pensare che possa sparire così Largo Lando Conti, non si offenda la memoria dell’ex Sindaco di Firenze, sarebbe inaccettabile.
Sono tre anni che aspetto che a Palazzo vecchio venga intitolata una stanza a Lando Conti.
Nel febbraio del 2011, a 25 anni dalla tragica scomparsa dell’ex Sindaco di Firenze, presentai una mozione che chiedeva l’intitolazione di una stanza a Lando Conti. Ci ho messo un anno per discuterla in consiglio comunale, infatti il 2 febbraio 2013 il consiglio finalmente votava la mia mozione.
Oggi a due anni dalla votazione della mozione ancora non è stata scelta dal Sindaco una sala per ricordare la memoria di Lando Conti, ex Sindaco di Firenze trucidato alle cinque del pomeriggio del 10 febbraio 1986, in via Faentina, da un gruppo delle Brigate Rosse che fece fuoco diciotto volte con una calibro 7,65 stroncando la vita di un uomo ancora giovane, che fino a pochi mesi prima era stato Sindaco di Firenze, di un uomo che era anche un marito e un padre affettuoso.
Lando Conti quel giorno stava venendo in Palazzo Vecchio per partecipare ad una seduta del Consiglio Comunale.
E’ una vergogna per tutti noi che ci vogliano tre anni per dedicare una stanza a Lando Conti, un luogo che ricordi non solo la figura di Conti, che era il Sindaco del dialogo, che parlava e ragionava più che come un politico di professione, come un cittadino che fa politica, che credeva nella certezza del diritto, nella tolleranza e nel corretto agire, sino ad affermare il primato della morale ad ogni livello, un luogo che ricordi tutte le vittime del terrorismo.
Lunedì porterò nuovamente la vicenda di Lando Conti in Consiglio Comunale”.
Dimissioni Brotini: “Fallimento totale per la linea di rilancio di Renzi”
Questo l’intervento del capogruppo di Forza Italia Marco Stella
“A Firenze Fiera nessuno sentirà la mancanza di Brotini, questo è certo. Le sue dimissioni, se pur tardive, sono un atto dovuto rispetto al voto in consiglio comunale dell’ottobre scorso, quando tutto il consiglio votò un ordine del giorno con cui esprimeva la sua sfiducia nei confronti del presidente di Firenze Fiera.
Il peso politico delle dimissioni di Brotini non sfugge a nessuno, ma a noi non basta: chiediamo l’immediato azzeramento del cda della società.
Ribadiamo che, accanto alle responsabilità gestionali, esistono responsabilità politiche da parte di chi lo ha voluto ai vertici di una società strategica per il nostro territorio, ottenendo in cambio risultati disastrosi. Questo è il fallimento di Renzi, il suo piano di risanamento e rilancio è completamente fallito.
Solo grazie a manager che rendano le nostre realtà economiche credibili e competitive si salvaguardano i posti di lavoro e si garantisce la tenuta e il rilancio della nostra economia: è giunta l’ora di un deciso cambio di passo.
Si nomini una nuova governance fuori dalla politica, basta con gli amici degli amici, si scelgano persone competenti con alta professionalità in grado di predisporre un nuovo piano industriale di rilancio della società.
Un piano che scelga di investire sulla Fortezza, metterla in sicurezza e rilanciare il ruolo di centro fieristico espositivo e motore di sviluppo per la nostra città.
Firenze ha bisogno di un centro espositivo congressuale che funzioni al meglio e che sia vero motore economico per il tessuto della città”.
“Traffico in tilt, lavori al rilento, la solita improvvisazione, chi pagherà per tutto questo?”
Questo l’intervento del capogruppo di Forza Italia Marco Stella insieme alla consigliera al Q4 Roberta Pieraccioni
“Dopo 45 giorni dalla chiusura del sottopasso in viale Talenti i cittadini devono sapere la verità.
Cosa è successo veramente al sottopasso? Qual è la causa del cedimento?
Addirittura dopo oltre un mese dall’inizio dei lavori si è ritenuto improvvisamente necessario chiudere al traffico il tratto di viale Talenti soprastante il muro del sottopasso, vi sono pericoli di crollo?
Ci domandiamo se alla luce di quanto sta accadendo, si possano ancora ritenere adeguati i lavori svolti fino ad oggi nell’intenzione di risolvere le criticità del sottopasso di Viale Talenti.
E’ vero o no che l’intervento definito “di precauzione” è diventato nel corso di questo mese un intervento che dovrà addirittura scongiurare il cedimento della parete del sottopasso e quindi il crollo della strada soprastante?
Dagli inizi di dicembre viviamo “l’incubo del sottopasso” e proprio mentre aspettavamo la sua riapertura, ci siamo visti chiudere anche la strada soprastante.
Per quanto tempo ancora dobbiamo sopportare?
Queste sono le domande più frequenti degli abitanti del quartiere che ogni giorno si trovano costretti ad interminabili file nel traffico.
L’assessore deve riferire i dati e la realtà di quello che sta succedendo.
Vogliamo sapere nel dettaglio quali modifiche sono state fatte al sottopasso per permettere il passaggio della tramvia, e se al momento della costruzione o degli interventi fatti in seguito tutto è stato fatto a regola d’arte. Se furono fatti i dovuti collaudi per stabilire se il passaggio della linea tramviaria e l’intensificarsi del traffico soprastante non avrebbero messo a rischio la sicurezza dei cittadini. Di chi è la responsabilità di quanto sta succedendo. Cosa intende fare l’amministrazione comunale per risolvere questa vergogna. Quanto dovranno ancora sopportare i cittadini del quartiere prima di tornare alla normalità”.
(fdr)
San Lorenzo, Stella (FI): “Accanimento ideologico di Renzi contro gli ambulanti”
Questo l’intervento del capogruppo di Forza Italia Marco Stella
“Quello che è successo stamani è la dimostrazione dell’arroganza di Renzi nell’amministrare la città, il sindaco vive un delirio di onnipotenza credendo di poter far tutto senza dover rendere conto a nessuno.
Agli ambulanti di San Lorenzo, tramite le associazioni di categoria, è stato detto che l’amministrazione comunale sposterà in maniera temporanea tutte le attività in piazza San Lorenzo per lavori di rifacimento del manto stradale. Provvedimento che comprende tutte le attività già interessate dai precedenti atti sui quali manca ancora la sentenza definitiva del TAR. Casualmente, la data di spostamento temporaneo coincide con quella più volte annunciata dall’amministrazione nel corso degli ultimi mesi, ovvero il 24 gennaio.
Dopo stamani è evidente che esiste un vero accanimento ideologico da parte di Renzi e della sua maggioranza in Consiglio Comunale contro gli ambulanti. Come si può parlare di urgenza per lavori di semplice manutenzione? E come si può spostare 80 attività, guarda caso tutte quelle che vorrebbe spostare Renzi, per rimettere in ordine tre pietre per strada? Credo che questa volta si sia superato il limite di tolleranza anche per le persone civili e di buon senso.
Ho sempre auspicato che si arrivasse ad una soluzione il più possibile condivisa tra l’esigenza dell’amministrazione e quella di preservare lo storico mercato di San Lorenzo e i posti di lavoro.
Fin dal momento della richiesta da parte dell’Amministrazione di liberare la facciata della basilica di San Lorenzo e la piazza, gli operatori avevano presentato al Comune un progetto di riorganizzazione complessiva della piazza che coinvolge gli ambulanti, che erano disposti nel loro progetto a ridurre la misura di suolo pubblico occupato da ogni singolo esercente, a rivedere la tipologia di merce venduta, a fare il banco architettonico, fino - come chiesto dall’amministrazione - a riorganizzare i banchi per dare la possibilità al bussino di passare da piazza San Lorenzo.
Avevo immaginato che il progetto potesse rappresentare un punto di equilibrio tra le diverse esigenze, ma oggi ho perso ogni speranza.
Di fronte al muro eretto dall’amministrazione non restano che gesti clamorosi, ecco perché sono pronto anche ad incatenarmi ai banchi di piazza San Lorenzo per cercare di far ragionare l’amministrazione e portare avanti le ragioni degli operatori”.
"Doveva fare cento cose in cento giorni, ne ha fatte 25 in 1700"
"Altro che cento punti in cento giorni. La realtà dice altri numeri, ben poco lusinghieri per il sindaco di Firenze. Venticinque punti in millesettecento giorni: appena un quarto delle famigerate “cento cose concrete” di Matteo Renzi è stato realizzato, mentre il restante 75% è rimasto sulla carta".
A mettere in evidenza il mancato mantenimento degli impegni elettorali il gruppo di Forza Italia a Palazzo Vecchio, al termine di un accurato lavoro di analisi dell’operato della Giunta comunale. "Mancate promesse comprovate in taluni casi dall’evidenza dei fatti, ma nella maggior parte fondate su risposte ad interrogazioni puntuali", come hanno sostenuto questa mattina nel corso di una conferenza stampa il capogruppo Marco Stella e i consiglieri comunali Jacopo Cellai e Marco Semplici. Ad introdurre quella che gli esponenti di Forza Italia hanno ribattezzato “Operazione verità” il coordinatore regionale del partito Massimo Parisi: «Preso atto della passione di Renzi per i numeri, quando un politico propone la sua immagine di “uomo del fare”, occorre verificare il suo operato. Così ha fatto il gruppo, ma sarebbe opportuno che anche qualche istituto di ricerca o università lo facesse, così come accadde nel 2006 con il Governo Berlusconi. Anche se – precisa il coordinatore regionale – i fiorentini, anche coloro che lo hanno recentemente votato alle primarie, sanno già che ben pochi dei punti sono stati realizzati, così come sanno che sono aumentate le tariffe. Firenze è ferma, basti pensare alle infrastrutture: dalle linee 2 e 3 della tramvia, al cantiere dell’Alta velocità all’aeroporto», conclude Parisi, prima di lasciare spazio all’illustrazione del lavoro svolto dai consiglieri.
«Dai ricevimenti dei cittadini alla “trasparenza” sulle multe, dal report sull’avanzamento dei cantieri alla diminuzione dei verbali contro chi sporca, dai parcheggi gratuiti negli ospedali all’azzeramento delle liste d’attesa negli asili nido agli stanziamenti del fondo per le giovani coppie. Queste – incalza il capogruppo Marco Stella – sono solo alcune delle promesse non mantenute dal sindaco. Aveva promesso che avrebbe realizzato cento cose concrete in cento giorni: gli abbiamo concesso 1600 giorni in più, ma gran parte degli obiettivi non sono stati realizzati. Renzi continua a sfruttare la nostra città per le sue ambizioni personali: se nel 2009 il suo slogan era “Prima Firenze”, oggi gli suggeriamo il prossimo: “Prima Renzi, poi Firenze”», attacca Stella.
«Alcuni dei 25 punti realizzati – aggiunge Jacopo Cellai – sono peraltro frutto di proposta avanzate dall’opposizione, come ad esempio i semafori all’entrata della ZTL, altri sono stati trattati dilettantisticamente – come la vicenda legata al Forte Belvedere, mentre niente si sa, ad esempio, della holding unica delle partecipate o del piano della sosta, o degli affitti calmierati per le botteghe del centro. Per non dire delle molte questione demandate all’Avvocatura: c’è un’assenza politica disarmante, un inquietante metodo di amministrare», accusa Cellai.
«A ciò si aggiunga – chiosa Marco Semplici – che l’operato della Giunta e del sindaco è carente anche sui temi di più stretta attualità, come dimostrano le vicende della “movida”. Anche su questo, oltre che sui “cento punti” Renzi e i suoi assessori latitano».
«Non si tratta – ribadiscono in conclusione i consiglieri – di giudizi politici lanciati per gusto di polemica, ma di valutazioni basate su fatti concreti e su risposte date dalla stessa Giunta. Un lavoro di monitoraggio che abbiamo avviato sin dal primo giorno di consiliatura e che terminerà con le prossime elezioni».