Toscana, Stella (FI): "Porto in Consiglio regionale le segnalazioni dei cittadini"

575 giorni in consiglio regionale numeri

"La politica a fianco dei cittadini non è uno slogan, io rivendico con orgoglio che l'80% dei miei atti consiliari nascono da segnalazioni e proposte che mi arrivano da cittadini e categorie professionali". Con queste parole il vicepresidente del Consiglio regionale della Toscana, Marco Stella (Forza Italia) ha presentato il suo bilancio di 18 mesi di attività da consigliere, illustrando dati, numeri e atti politici che hanno caratterizzato la sua azione istituzionale in questo primo scorcio di legislatura a Palazzo del Pegaso.

"Ho preso parte all'89% delle sedute consiliari - spiega Stella - e al 71% di quelle di commissione. Ho presentato 201 interrogazioni, 43 mozioni e 9 proposte di legge. Di queste ultime, mi sono state approvate quelle sul divieto di fumo nei parchi e vicino alle scuole, sul servizio civile regionale a tutela dei monumenti, e sulle piscine di comunità. Tra le mozioni che hanno ricevuto il via libera in aula mi piace ricordare quella per abbattere i costi delle utenze telefoniche intestate a società sportive dilettantistiche, quella per la difesa dell'olio toscano, la mozione per togliere il segreto di Stato sugli anni di piombo o quella dell'altro giorno sui bandi comunali per gli ambulanti".

Stella, che nell'Ufficio di Presidenza ha le deleghe a fiere, categorie economiche e ordini professionali, ha partecipato a 12 fiere, incontrando 480 aziende. "In un tempo in cui trionfa l'antipolitica qualunquista - afferma - io rivendico con orgoglio il mio lavoro a servizio dei cittadini. Non è vero che chi fa politica scalda la sedia: io mi impegno perché credo in quello che faccio, e i numeri sono lì a testimoniarlo. E come me tanti colleghi, di maggioranza come di opposizione, si impegnano con convinzione".

Il vicepresidente dell'Assemblea toscana, che ha un seguito servizio Whatsapp (331/5279611), presenta molte sue proposte e atti "in base alle segnalazioni dei cittadini sul telefonino o sui social media. Credo sia fondamentale - ha osservato - ascoltare sempre le istanze che vengono dalla base. E proprio per illustrare quanto fatto finora e ricevere altri suggerimenti dalla gente, da sabato prossimo 21 gennaio distribuiremo materiale informativo ai gazebo (10:00-13:00)". Primo appuntamento in via Roma, nei weekend successivi in altre zone del centro di Firenze.


Bolkestein: approvata mozione Stella-Donzelli, bandi commercio ambulante rimandati a fine 2018

"Tutti i Comuni toscani devono allinearsi alla proroga di due anni"

01.18 Bolkestein mozione approvata

I Comuni toscani dovranno rimandare a fine 2018 i bandi per gli ambulanti, e allinearsi alla proroga prevista dal Governo sulle concessioni per l’esercizio del commercio su area pubblica, che rimanda il tutto al 31 dicembre del prossimo anno. E' quanto prevede una mozione a firma Marco Stella (Forza Italia) e Giovanni Donzelli (Fratelli d’Italia), approvata a larga maggioranza al Consiglio regionale della Toscana, dopo l’accoglimento di alcuni emendamenti del Partito democratico. La mozione impegna la Giunta regionale "di concerto con Anci" ad attivare "tutte le procedure necessarie, affinché i Comuni si allineino in maniera uniforme" alla scadenza prevista dal decreto, per il quale si attende la conversione in legge, "per la stesura dei bandi relativi alle concessioni per l’esercizio del commercio in aree pubbliche". E in particolare "ad attivarsi fornendo ogni possibile supporto e indirizzo", affinché "le amministrazioni che non hanno ancora provveduto all’approvazione e alla pubblicazione dei bandi possano auspicabilmente attendere, prima di procedere, la conversione del decreto legge" e che anche le amministrazioni che all’entrata in vigore del citato decreto legge avevano già provveduto a pubblicare bandi e i termini per la presentazione delle domande erano già scaduti “non procedano all'assegnazione fintanto che non saranno maggiormente chiariti i termini".

"Adesso occorre utilizzare il tempo che il decreto legge concede con questa proroga, per elaborare un testo di legge che escluda dalla direttiva Bolkestein il commercio su area pubblica e gli stabilimenti balneari, vera risorsa economica per il nostro Paese - commentano Stella e Donzelli -. Le attività economiche non possono continuare ad operare in un quadro di incertezza legislativa che non consente loro di programmare in maniera serena il futuro delle attività stesse e delle migliaia di famiglie che ci lavorano. La Toscana è la regione del centro-nord con la più elevata densità di esercizi ambulanti rispetto alla popolazione residente: un giro d’affari di oltre un miliardo di euro, 14.000 esercizi, 650 mercati, 1.720 fiere, con diverse migliaia di addetti. Un mondo che crea ricchezza e occupazione, ma che rischia di essere travolto da questa direttiva europea. Siamo categoricamente contrari a rimettere a bando tutte le concessioni, con la prospettiva che fondi di investimento e multinazionali arrivino a Firenze e in Toscana ad accaparrarsi banchi e chioschi".

I due esponenti del centrodestra hanno ringraziato la maggioranza "per la collaborazione su un tema così importante. Abbiamo lavorato tutti insieme per il bene di una categoria che riveste una grande rilevanza a livello occupazionale e produttivo. È una occasione da non perdere - hanno sottolineato Stella e Donzelli - che non tutti i Comuni hanno ancora ben capito".

 


Ue: Stella (Forza Italia), con Tajani premiati capacità e merito

01.18 Tajani Presidente Parlamento Europeo

"L'elezione di Antonio Tajani alla presidenza del Parlamento Europeo ci riempie di orgoglio, perché vuol dire che la capacità e il merito vengono riconosciute e premiate. Da anni Tajani si dedica con serietà e ottimi risultati a costruire un'Europa diversa, più vicina alle istanze dei cittadini e delle imprese". Lo afferma il vicepresidente del Consiglio regionale della Toscana, il coordinatore fiorentino di Forza Italia Marco Stella.

"Con Tajani, i valori popolari, cristiani, liberali e riformisti troveranno ancora di più cittadinanza ai vertici delle istituzioni comunitarie – aggiunge Stella -. La sua elezione è anche un riconoscimento prestigioso per Forza Italia, di cui Tajani è stato nel 1994 uno dei cinque fondatori insieme al presidente Berlusconi. All'amico Antonio, a nome personale e del partito fiorentino, mando un sentito augurio di buon lavoro".


Migranti occupano palazzo a Firenze, Stella (FI): "Basta illegalità, Nardella sgomberi l’immobile"

01.17 occupazione migranti immobile via spaventa

"Ormai a Firenze le occupazioni di edifici si susseguono a ritmo preoccupante. Il sindaco Dario Nardella faccia rispettare la legalità, e intervenga celermente, facendo sgomberare la struttura di via Spaventa in cui si sono sistemati con la forza una novantina di immigrati, insieme al Movimento di Lotta per la casa". Lo afferma il vicepresidente del Consiglio regionale della Toscana, Marco Stella, coordinatore fiorentino di Forza Italia, dopo che nel primo pomeriggio di oggi diverse decine di migranti hanno occupato un palazzo dei Padri Gesuiti in via Silvio Spaventa a Firenze.

"Si tratta, per la maggiorparte - ricorda Stella - di migranti provenienti dal capannone occupato di Sesto Fiorentino, nel cui rogo di giovedì scorso ha perso la vita Alì Muse. Non è possibile andare avanti così, nella più totale illegalità: quando non si rispettano regole e norme, spesso accadono tragedie come quella di giovedì scorso. L'emergenza abitativa deve privilegiare gli italiani bisognosi, e non è pensabile accogliere tutti i migranti che vengono in Italia, perché ormai le nostre strutture sono al collasso".

 


Firenze, Stella (FI): "Si revochi alloggio popolare a nigeriano che ha accoltellato poliziotto"

"Solidarietà all'agente ferito, tolleranza zero verso i violenti"

01.16 coltello-lite

"Tolleranza zero verso i violenti. Apprezziamo l'annuncio dell'assessore Funaro che dice di aver avviato le pratiche per revocare l'alloggio popolare al nigeriano che ha accoltellato al volto un agente di polizia nelle case Erp di via Toscanini a Firenze: verificheremo e vigileremo perché il provvedimento venga applicato celermente". Lo afferma il coordinatore fiorentino di Forza Italia, il vicepresidente del Consiglio regionale della Toscana, Marco Stella.

"I provvedimenti punitivi verso questi soggetti devono essere duri - chiede Stella - perché siano di esempio per tutte quelle persone che pensano di potersi comportare a piacimento violando la legge, ed essere ospitate in strutture abitative pubbliche. Intanto esprimiamo la nostra vicinanza all'agente ferito, auspicando che possa rimettersi presto, e ringraziamo le forze dell'ordine per il loro lavoro prezioso a tutela della sicurezza".


Firenze, Stella (FI): "Grave atteggiamento immigrati, intollerabile attacco alle forze dell'ordine"

Accoglienza così non va, sta passando il concetto che tutto è dovuto"

01.16 Tentativo immigranti in prefettura

"I fatti accaduti oggi davanti alla Prefettura di Firenze sono gravissimi e non sono giustificabili neanche a seguito della tragica morte di un somalo nel rogo dell'altra notte. Stiamo perdendo una sfida culturale, che porta i migranti a dare per scontata e anzi a pretendere l'accoglienza, supportati in questa convinzione da decenni di ideologia di sinistra e terzomondista". Lo afferma il vicepresidente del Consiglio regionale della Toscana, il coordinatore fiorentino di Forza Italia Marco Stella.
"È intollerabile l'aggressione alle forze dell'ordine per entrare in Prefettura - accusa Stella - come sono intollerabili gli slogan gridati dai manifestanti, che accusano lo Stato per la morte di Ali Muse ed esigono 'case subito'. Le case subito non le hanno neanche, purtroppo, molti italiani bisognosi. Non vedo in base a quale principio i migranti debbano avere trattamenti di favore rispetto agli italiani. Quanto alla tragedia di Sesto Fiorentino, andrebbe ricordato che questi migranti occupavano abusivamente da anni uno stabile di proprietà di un privato".
"Noi ci siamo stancati di questo buonismo deresponsabilizzante - conclude l'esponente di Forza Italia - e auspichiamo che le politiche di accoglienza cambino in maniera drastica. Sappiano però i fiorentini e tutti gli italiani che questo cambiamento potrà avvenire solo quando il centrodestra tornerà a governare il Paese".

 

 


FOCUS LEGGE ELETTORALE: DICCI LA TUA

TesseraElettorale

Dopo la bocciatura del referendum costituzionale, e la conseguente caduta del Governo Renzi, a tenere banco sullo scenario politico italiano è il dibattito sulla legge elettorale. La principale indicazione data dal capo dello Stato Sergio Mattarella al neo premier Gentiloni per la formazione del nuovo esecutivo e la prosecuzione della legislatura, è stata proprio quella di lavorare a una legge elettorale omogenea per Camera e Senato. In attesa del pronunciamento della Corte Costituzionale sui ricorsi riguardanti l'Italicum, si stanno affacciando diverse ipotesi tra i partiti: il Mattarellum, l'Italicum corretto, il sistema tedesco. Tu quale preferisci? Dicci la tua scrivendo a: segreteria.stella@consiglio.regione.toscana.it

 

ITALICUM

L'Italicum è un sistema di base proporzionale con una soglia di sbarramento unico, fissato al 3%, ma corretto da un premio di maggioranza che scatta per il partito (tecnicamente detto ‘lista’) più votato, al primo turno, se supera il 40% dei voti validi, e con possibile ballottaggio tra i due partiti (‘liste’) più votati se nessuno supera quella soglia. In entrambi i casi, primo o secondo turno, il premio di maggioranza assicura al partito o ‘lista’ vincente il 55% dei seggi in Parlamento (Camera dei Deputati), e cioè 340 seggi. Oltre alla soglia di sbarramento fissata al 3% le altre norme previste dalla legge riguardano le liste, che sono parzialmente ‘bloccate’: in ognuno dei 100 collegi in cui è diviso il territorio italiano, i capilista (che possono candidarsi anche in 10 collegi: fenomeno detto delle ‘pluricandidature’, con possibilità di scelta su quale collegio essere eletti) vengono eletti immediatamente, mentre per tutti gli altri candidati valgono le preferenze (e cioè l’ordine di gradimento libero degli elettori), rispettando l’obbligo di alternanza di genere, quella uomo-donna, pena l’invalidità.

 

MATTARELLUM

Il Mattarellum è stato in vigore dal 1993 al 2005. Ha quindi regolato le elezioni politiche del 1994, del 1996 e del 2001. Il Mattarellum (che prende il nome dall'attuale Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, all'epoca parlamentare e primo firmatario della proposta di legge) prevede che il territorio nazionale sia diviso in 475 collegi per la Camera, e in 232 per il Senato: ognuna di queste porzioni di territorio elegge un deputato o un senatore, votato direttamente dagli elettori (per questo si parla di collegi uninominali). Il Mattarellum non prevede ballottaggi nei singoli collegi: ogni partito candida una persona e la persona che ottiene un voto più degli altri, vince il seggio. Ai candidati non è permesso candidarsi in più collegi. È un sistema simile a quello in vigore negli Stati Uniti.

Con il sistema dei collegi uninominali, nel Mattarellum, si eleggono circa il 75 per cento dei deputati e dei senatori. I rimanenti 155 deputati – un quarto – vengono eletti con un sistema proporzionale, e solo tra i partiti che hanno superato la soglia di sbarramento del 4%. I candidati eletti con la quota proporzionale sono “bloccati”, cioè scelti dai partiti, e distribuiti in 26 circoscrizioni plurinominali (che cioè eleggono più di un parlamentare) sul territorio nazionale. È però prevista una sorta di compensazione per non sfavorire troppo i piccoli partiti, per i quali è più difficile fare eleggere un deputato in un collegio uninominale.

Al Senato, l’assegnazione degli 83 seggi rimanenti è fatta su base regionale, come previsto dalla Costituzione. Anche in questo caso è previsto uno scorporo, che però a differenza della Camera è “totale”. Ogni regione corrisponde a una circoscrizione unica: dopo l’assegnazione uninominale dei seggi, a tutte le liste elettorali vengono tolti interamente i voti serviti a fare eleggere i propri candidati collegati (e non solo quelli di scarto). Ottenuti i voti di tutte le liste, vengono distribuiti i seggi, assegnati ai candidati che non sono stati eletti con il sistema uninominale. Per la Camera, nelle elezioni svolte con il Mattarellum, erano disponibili due schede (una per il collegio uninominale, una per votare un partito per i seggi proporzionali), mentre per il Senato ce n’era una sola.

 

SISTEMA TEDESCO

Il sistema elettorale tedesco è di tipo proporzionale con collegi uninominali. Gli elettori esprimono la propria preferenza tramite due voti: con il primo scelgono il politico che vogliono mandare in Parlamento come rappresentante della propria regione col sistema uninominale. Con il secondo invece scelgono il partito. Tra i due è il più importante perchè determina proporzionalmente le percentuali con cui i partiti saranno rappresentati nel prossimo parlamento, chi avrà la maggioranza e quindi la possibilità di eleggere il proprio candidato come Cancelliere Federale.

La soglia di sbarramento è del 5%. I seggi del Parlamento tedesco sono 598, di questi 299 vengono assegnati ai candidati eletti direttamente con la maggioranza dei voti (il primo voto). L’altra metà viene assegnata tramite i listini bloccati, le cosiddette “Landeslisten”, o liste regionali. Queste liste sono redatte e definite a livello regionale dai singoli partiti prima delle elezioni. I posti in cima alla lista sono generalmente considerati sicuri, con elezione probabile. Una volta stabilita la ripartizione tra i partiti, i candidati vincitori nei collegi uninominali vengono eletti fino al raggiungimento dei seggi conquistati dal partito di appartenenza.

Se il partito ha eletto nei collegi un numero inferiore di candidati rispetto ai seggi vinti, gli altri vengono eletti dal listino bloccato. Per esempio, se ha diritto a 100 seggi e ha vinto 60 collegi uninominali, avrà diritto a altri 40 rappresentanti eletti nelle liste. Se viceversa ha eletto più candidati uninominali rispetto al numero di seggi conquistati, si aumenta la composizione del Bundestag fino a contenere tutti i vincitori nei collegi uninominali. Attualmente il Bundestag è formato da 622 membri.


Moschea Firenze, Stella (FI): "No a Villa Basilewsky. Non venga concesso cambio di destinazione d'uso"

"Mi chiedo dove la Comunità islamica troverà 18 milioni di euro"

moschea villa basilesky

Siamo fermamente contrari alla possibilità di realizzare la moschea di Firenze a Villa Basilewky, una struttura di proprietà della Regione Toscana. La villa sorge a pochi passi dal centro storico e dal polo fieristico, non ha certo le caratteristiche per ospitare un edificio adibito al culto islamico, con migliaia di persone che si riverserebbero in un'area della città urbanisticamente delicata". Lo afferma il coordinatore fiorentino di Forza Italia, e vicepresidente del Consiglio regionale della Toscana, Marco Stella.

"Chiediamo - prosegue l'esponente di Forza Italia - che non venga concesso il cambio di destinazione d'uso per Villa Basilewsky. Occorre poi verificare da dove vengono i soldi per l'eventuale acquisto dello stabile, considerato che il prezzo si aggira sui 10 milioni di euro, e che per la ristrutturazione sono stati calcolati altri 8 milioni. Servirebbe una legge nazionale che consenta ai sindaci di verificare da dove vengono i finanziamenti per gli edifici di culto islamico".

Stella si dice "fermamente convinto della necessità di una consultazione cittadina su un tema così delicato. Lo prevede lo Statuto comunale. Non si tratta di slogan elettorale o di una proposta populista. Piaccia o no, il tema della moschea e del rapporto con l'Islam divide la cittadinanza, che deve poter dire la sua: siamo in democrazia. Senza contare - conclude il vicepresidente dell'Assemblea toscana - che un eventuale tempio musulmano non dovrà confliggere con l'impianto architettonico e urbanistico di Firenze, patrimonio Unesco. Anche di questo si dovrà tenere conto".


Ambulanti, mozione Stella (FI) e Donzelli (FdI): "La Regione Toscana obblighi i Comuni a revocare i bandi"

Le amministrazioni rispettino il ddl che proroga le concessioni
fino al 31/12/2018

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"La Regione Toscana obblighi al rispetto della legge i Comuni che hanno fatto bandi per il commercio su area pubblica. Questi Comuni devono rispettare il decreto legge n. 244 firmato dal Presidente della Repubblica in vigore dal 30 dicembre 2016, che prevede la proroga per le concessioni su area pubblica fino al 31 dicembre 2018". È quanto chiedono in una mozione il vicepresidente del Consiglio regionale della Toscana, Marco Stella (Forza Italia) e il capogruppo di Fratelli d’Italia, Giovanni Donzelli.

"Abbiamo sempre sostenuto – ricordano - la necessità di prorogare le concessioni del commercio su area pubblica, ci era stato detto che in attesa di un provvedimento legislativo non era possibile fare niente. Ora che c'è il decreto si blocchino immediatamente i bandi, e i Comuni che in Toscana li hanno emanati li ritirino subito, non può esserci difformità di applicazione da Comune a Comune. Con la mozione presentata, chiediamo che la Regione Toscana, di concerto con Anci, intervenga per evitare abusi da parte di amministrazioni che non vogliono rispettare la legge".

Stella e Donzelli invitano le forze politiche a utilizzare "il tempo che il decreto legge concede con questa proroga, per elaborare un testo di legge che escluda dalla direttiva Bolkestein il commercio su area pubblica e gli stabilimenti balneari, vera risorsa economica per il nostro Paese. Le attività economiche – evidenziano - non possono continuare ad operare in un quadro di incertezza legislativa che non consente loro di programmare in maniera serena il futuro delle attività stesse e delle migliaia di famiglie che ci lavorano".

La Toscana è la regione del centro-nord con la più elevata densità di esercizi ambulanti rispetto alla popolazione residente: un giro d’affari di oltre un miliardo di euro, 14.000 esercizi, 650 mercati, 1.720 fiere, con diverse migliaia di addetti. "Un mondo che crea ricchezza e occupazione, ma che rischia di essere travolto dalla direttiva europea Bolkestein. Noi – sottolineano i due esponenti del centrodestra - siamo categoricamente contrari a rimettere a bando tutte le concessioni, con la prospettiva che fondi di investimento e multinazionali arrivino a Firenze e in Toscana a fare shopping di banchi e chioschi".


Stangata caldaie, il bollino lievita. Stella: "Decisione Inaccettabile"

La tassa passa da 10 a 20 euro. Pagheremo 1.5 milioni in più

Stangata Caldaie

Controllare che la caldaia sia in regola quest'anno costa almeno 10 euro in più. "Colpa" della Regione che ha appena deciso di aumentare l'importo del bollino da 10 euro, quello che già accompagna la onerosa revisione, a esattamente il doppio.

A Firenze le caldaie che ogni due anni necessitano del controllo e della relativa certificazione sono 150mila. Vuol dire che i fiorentini pagheranno un milione e cinquecentomila euro in più rispetto agli altri anni. Soldi che finiranno nelle casse della Regione.

A condannare la decisione ("in un momento di crisi così grave la Regione aumenta le tasse invece di aiutare i cittadini toscani") è il Vicepresidente del Consiglio Regionale e coordinatore cittadino di Forza Italia Marco Stella.

La delibera che stabilisce l'aumento è stata votata nella giunta del 27 dicembre scorso, un bel regalo post natalizio per tutti i toscani. A Firenze (ma anche in numerosi altri comuni della Regione) l'aumento corrisponderebbe al raddoppio secco del balzello.

Sul punto Stella chiede con chiarezza: "Perchè la stangata? - insiste - Per cosa stanno pagando i cittadini toscani? Non vogliamo pensare che i soldi chiesti in più servano per tirare il solito carrozzone e magari pagare qualche stipendio ai soliti noti".

Nella delibera regionale si spiega che in seguito all'acquisizione della nuova funzione di verifica e controllo degli impianti termici e di climatizzazione sull'intero territorio nei comuni con più di 40mila abitanti (dove finora la funzione era affidata al Comune) l'intenzione è quella di "rafforzare l'attività di verifica e controllo a tutela della sicurezza dei cittadini rispetto a possibili incidenti e come strumento fondamentale per combattere l'inquinamento atmosferico visto che il riscaldamento delle abitazioni, sul territorio toscano, ha un'incidenza del 70 percento rispetto al totale delle emissioni di Pm10. Così come è specificato che, a norma di legge, tutti i soldi del "bollino" devono essere impiegati nella gestione del servizio del controllo. A questo riguardo la Regione ha deciso di istituire un servizio informativo e di estendere il servizio anche a quei territori che ad oggi risutlano parzialmente coperti.

Per i fiorentini la sostanza non cambia: il balzello amministrativo è raddoppiato e andrà a sommarsi al costo "consigliato" di 100 euro che deve essere sostenuto per la revisione biennale della caldaia. Un avvertimento: dal primo gennaio 2017 i vecchi bollini finora in possesso dei manutentori non sono più validi. Meglio quindi controllare che il vostro tecnico sia a conoscenza della variazione e sappia come applicarla."