Agroalimentare, Stella e Giannelli (FI): "Tutelare allevatori e produttori di latte toscano"
"Tutelare gli allevatori e salvaguardare le produzioni di latte toscano". E' quanto chiedono Marco Stella, vicepresidente del Consiglio regionale della Toscana e Giampaolo Giannelli, Vice Coordinatore Provinciale Forza Italia Firenze. "Il mese scorso - ricordano - avevamo già posto l'attenzione sui problemi dei produttori di latte toscano. Infatti, a causa del calo dei consumi dovuto alla chiusura di bar, ristoranti, gelaterie, mense e alberghi, si era riscontrata una fisiologica contrazione del consumo, stimabile almeno in un 10-15 %. Oltre a questo, avevamo anche posto particolare attenzione a quanto stava accadendo sul piano locale ad una eccellenza come la Mukki. Ricordiamo infatti che Centrale del latte d'Italia, nata dalla fusione tra Centrale del Latte di Torino e Centrale del Latte di Firenze, Pistoia e Livorno, è passata sotto il controllo della famiglia Mastrolia. Il passaggio di consegne, poteva essere una opportunità oppure un problema; purtroppo, stanno già emergendo i primi problemi".
"E' di questi giorni infatti - sottolinea stella - la notizia che Il prezzo del latte vaccino viene pagato già 5 centesimi in meno al litro (da 0,41 a 0,36) agli allevatori toscani per il periodo 1 aprile–31 dicembre 2020. E' la prima conseguenza del cambio di proprietà della Mukki e senza più un 'peso' ed attenzione del territorio, dopo il passaggio delle quote (che erano della Centrale del Latte di Torino) all'azienda emiliana Newlat di proprietà della famiglia Mastrolia. Emerge quindi la forte preoccupazione che l'abbassamento del prezzo di acquisto del latte sia il primo passo di scelte di tipo industriale senza più alcune legame con il territorio di origine".
"Avevamo rimarcato - precisa Giannelli - che doveva esserci, da parte della politica tutta, in particolare dell'Amministrazione Regionale, particolare attenzione affinché, anche con la nuova proprietà, si continuasse a guardare all'utilizzo di latte locale, garanzia di qualità e di controllo di un prodotto sano. Qualità, filiera corta, mantenimento del patrimonio produttivo interno devono essere il faro anche per la nuova proprietà. Ecco che invece il segnale dato dall'abbassamento del prezzo del latte, ovviamente deciso univocamente dalla nuova proprietà Newlat, può rappresentare di fatto la fine di una grande azienda agroalimentare toscana per come l’abbiamo sempre conosciuta, di un marchio storico, che può condurre all'abbandono di molte aree rurali. Agiremo quindi immediatamente - concludono i due esponenti azzurri - in ogni modo affinché venga garantita una corretta ed equa remunerazione ai conferitori, oltre ad una tutela dei consumatori finali, che sono garantiti soltanto se consumano un prodotto a filiera corta e di qualità.
Coronavirus/Firenze, Stella (FI): "Pieno sostegno ai ristoratori, Enti Locali aboliscano imposte"
Siamo totalmente a fianco della battaglia dei ristoratori fiorentini e toscani. Perché le loro attività possano riprendere a pieno regime, occorre che gli Enti Locali, Regione Toscana e Comune, aboliscano le numerose imposte che gravano su di loro, fino a quando la situazione economica non sarà tornata alla completa normalità. Altrimenti queste attività rischiano di chiudere poco dopo aver riaperto, oppure di non riaprire più, e questa sarebbe una tragedia, perché i ristoranti danno da lavorare a migliaia di persone solo a Firenze, e hanno un indotto importantissimo, a cominciare dalla filiera dell'agroalimentare: si innescherebbe un 'effetto domino' disastroso". Lo chiede il vicepresidente del Consiglio regionale della Toscana, Marco Stella (Forza Italia).
"Chiediamo inoltre - prosegue Stella - che la Regione Toscana stanzi finanziamenti a fondo perduto per i ristoratori, come hanno già fatto altre regioni italiane. Serve poi che venga concessa la possibilità alle attività di somministrazione cibi e bevande, di poter disporre i tavolini all'aperto senza dover passare dal nulla osta della Soprintendenza, e in generale occorre una semplificazione amministrativa, che faccia ripartire queste imprese che rischiano di morire soffocate anche di burocrazia. Per questo chiediamo al governatore Rossi e al sindaco Nardella di convocare subito un tavolo con le associazioni di categoria, per far ripartire davvero questi locali.
Coronavirus, Stella (FI): "Gratis parcheggi ospedali, negli altri tariffa massima 1 € l'ora"
Chiediamo che in questa fase emergenziale, per venire incontro alle esigenze dei cittadini già provati economicamente e psicologicamente dalla pandemia, si adottino provvedimenti di buon senso che facilitino la quotidianità: per questo proponiamo che i parcheggi degli ospedali siano gratuiti e gli altri parcheggi abbiano una tariffa massima di 1 Euro l'ora". Lo chiede il vicepresidente del Consiglio regionale della Toscana, Marco Stella (Forza Italia).
"Nel febbraio 2017 - ricorda Stella - il Consiglio regionale della Toscana aveva approvato all'unanimità la mia mozione, sottoscritta dal centrodestra, che impegna la giunta ad attivarsi presso le direzioni degli ospedali, i Comuni e i gestori, per valutare l'introduzione della prima ora gratuita per i parcheggi utilizzati da visitatori e pazienti delle strutture ospedaliere. La nostra mozione prevedeva la gratuità totale, all'epoca il Pd chiese che venisse inserita la gratuità solo per la prima ora di parcheggio, e pur non essendo soddisfatti per questa riduzione, preferimmo approvare una mozione emendata".
"Adesso che le condizioni generali sono cambiate e la situazione è peggiorata - aggiunge Stella - crediamo che adottare un provvedimento che abolisca il pagamento del parcheggio negli ospedali sia sacrosanto. Non è pensabile continuare a fare cassa sulla pelle della gente. Questa è una vera e propria tassa sulla salute, inaccettabile.
Coronavirus, Stella (FI): "Al via raccolta firme per aprire ZTL Firenze durante emergenza"
Abbiamo deciso di lanciare una raccolta di firme on line e sui social media per chiedere al sindaco di Firenze e all'assessore alla Mobilità Giorgetti, di aprire la ZTL in questo periodo emergenziale. Molte delle attività commerciali che ripartiranno il 4 maggio sono in centro, e non è giusto che vengano discriminate in questa fase così difficile. La necessità di aprire la ZTL è poi dettata anche da ragioni di sicurezza, la città è deserta e in più di un'occasione sono state denunciate aggressioni in pieno centro". A lanciare l'iniziativa, il vicepresidente del Consiglio regionale della Toscana, Marco Stella (Forza Italia).
"Alcune categorie di persone, soprattutto chi presta servizio all'ospedale di Santa Maria Nuova e nei presìdi Asl del centro, devono comunque venire a lavorare in centro - aggiunge poi Stella - e va consentito loro di raggiungere il posto di lavoro con mezzi privati, anche per motivi di sicurezza personale. Ci chiediamo poi che fine abbia fatto il sondaggio-questionario lanciato lo scorso 17 marzo dal sindaco Nardella per chiedere ai fiorentini come stiano vivendo questa situazione emergenziale. Un altro annuncio spot? Noi chiediamo di abolire la ZTL fino al ritorno alla normalità: per firmare basta andare sul sito http://chng.it/VzD54WqByx".
Coronavirus, Stella (FI): "Riaprire parrucchieri ed estetisti, ingiusta discriminazione"
Riaprire i parrucchieri e gli estetisti, nel rispetto della distanza di sicurezza e di tutte le norme previste dall'emergenza. Si può fare, si deve fare. Non è comprensibile questa ingiusta discriminazione, nel momento in cui a tutte le altre attività viene concesso di ripartire: si può andare su un bus o al supermercato con decine di persone, e non si può andare dal barbiere o nei centri estetici, dove si entrerebbe invece uno alla volta, su appuntamento e con gli strumenti del mestiere sterilizzati dopo ogni trattamento". Lo chiede il vicepresidente del Consiglio regionale della Toscana, Marco Stella (Forza Italia).
"Confartigianato ha calcolato che l'effetto combinato di mancati ricavi a causa della chiusura e della concorrenza sleale degli abusivi nei mesi di marzo, aprile e maggio causerà alle imprese di acconciatura e di estetica una perdita economica di 1.078 milioni di euro, pari al 18,1% del fatturato annuo - spiega Stella -. Sarà molto difficile evitare ripercussioni sull'occupazione: i mancati ricavi mettono a rischio il lavoro di 49mila addetti del settore. A giugno potrebbero esserci due ipotesi: da una parte, c'è il rischio che alcune attività non ce la facciano e quindi non riaprano del tutto; dall'altra, invece, chi riapre, riparte con forti difficoltà economiche. E non dimentichiamo il rischio di perdere la clientela, a causa degli abusivi che sono cresciuti in questo periodo, fanno il servizio a domicilio senza che nessuno li controlli".
Coronavirus, Stella e Giannelli (FI): "Regione Toscana consenta riapertura centri toelettatura animali"
L'assurda assegnazione di un codice Ateco attualmente equiparato ai parrucchieri e alle estetiste, sta impedendo, in Regione Toscana come in altre, la riapertura dei centri toelettatura animali domestici, che sono stati tra i primi a chiudere e allo stato attuale sarebbero tra gli ultimi a riaprire; chiediamo l'assegnazione di un codice consono affinché questo servizio, importante anche e soprattutto per la salute degli animali, sia ripreso al più presto". Lo affermano il vicepresidente del Consiglio Regionale della Toscana, Marco Stella, e il vicecoordinatore provinciale di Forza Italia Firenze, Giampaolo Giannelli.
"Molti pensano che la toelettatura animali domestici sia un’attività di lusso - continuano Stella e Giannelli - ma in realtà è indispensabile per la manutenzione degli animali che spesso non possono essere gestiti autonomamente. Un lavoro non solo estetico, ma con risvolti soprattutto salutari (vedi bagni medicati, taglio delle unghie, pulizia delle orecchie, etc) in armonia con i veterinari, insieme ai quali questi centri collaborano quotidianamente in modo da verificare immediatamente, dallo stato del manto peloso, la presenza di problemi alla salute delle bestiole. Inoltre, all'interno di ogni Toeletta, si utilizzano da sempre (ancor prima dell'emergenza) presìdi volti all'igiene degli operatori e degli animali, come guanti, mascherine, sanificazione degli ambienti e anche camici monouso".
"Si tratta poi di un'attività che non prevede assembramenti, in quanto - sottolineano i due esponenti azzurri - cani e gatti vengono consegnati previo appuntamento e successivamente ripresi ad un orario concordato tra proprietario e operatore professionale. In un momento come questo, nel quale è fondamentale, oltre alla riapertura delle attività economiche in piena sicurezza, la massima igiene, sia personale che degli animali tenuti in casa, chiediamo con forza la riapertura dei centri di toelettatura, così da poter permettere il ripristino di una attività che fornisce tutte le cure necessarie volte al benessere degli animali e a quello dei loro proprietari, garantendo l’utilizzo di tutti i presidi necessari per una salvaguardia della salute".
Coronavirus, Stella (FI): "Riaprire edifici religiosi al culto pubblico con regole chiare"
Con tutte le dovute precauzioni e regole chiare di sicurezza sanitaria, credo che sia arrivato il momento di riaprire al culto pubblico le chiese e tutti gli edifici religiosi, di qualsiasi confessione. La libertà di culto è una libertà garantita dalla Costituzione Italiana, e non si capisce perché si possa andare in parchi e giardini, andare a giocare alle slot machine e non andare a Messa". Lo afferma il vicepresidente del Consiglio regionale della Toscana, Marco Stella (Forza Italia).
"Finora i credenti e i loro pastori hanno fatto un sacrificio per diverse settimane, in vista di un bene più grande quale quello della tutela della salute di tutti - sottolinea Stella -. Ora però la scelta del premier si configura come miope e non comprensibile. Giustamente la Cei parla del DPCM di ieri sera come di un provvedimento che esclude arbitrariamente la possibilità di celebrare la Messa con il popolo. Ci auguriamo che il Governo individui già nelle prossime ore una soluzione: in Polonia ad esempio è stato aumentato il numero delle celebrazioni, in modo da consentire a tutti di andare a Messa mantenendo il distanziamento.
Coronavirus, Stella (FI): "Riaprire palestre e piscine osservando protocolli di sicurezza"
In modo graduale, e osservando tutti i protocolli di sicurezza sanitaria, crediamo sia arrivato il momento di pensare alla riapertura di palestre e piscine. Il governo non può auspicare attività fisica da una parte e poi dall'altra tenerle chiuse per chissà quanto altro tempo. Il Covid-19 e le misure restrittive per fronteggiare la crisi sanitaria hanno avuto un forte impatto negativo sull'industria dello Sport&Wellness, un mercato che rappresenta il 5,3% dell'economia globale, che vale in Italia circa 10 miliardi di euro e che vede 20 milioni di italiani (uno su tre, dati Istat) praticare attività sportive con un impegno più o meno regolare". Lo afferma il vicepresidente del Consiglio regionale della Toscana, Marco Stella (Forza Italia).
"Il lockdown - premette Stella - finora è stato utile, ma adesso con la riapertura programmata di numerose aziende e tipologie di attività, anche palestre e piscine devono poter riaprire con gradualità, anche se non subito, e chiaramente con tutte le precauzioni del caso. Le possibili soluzioni non mancano: personal trainer a distanza di sicurezza, corsi con poche persone ben distanziate, sanificazione degli attrezzi dopo ogni uso, in piscina una persona per corsia utilizzando una corsia sì e una no. Non dimentichiamo che l'industria dello sport ha subito un calo di attività del 35%, rispetto ai giorni prima della crisi: non possiamo lasciare indietro nessun settore della nostra economia".
Coronavirus, Stella (FI): "Ancora caos mascherine in Toscana, e nessuno risponde a nostre domande"
In Toscana è ancora caos sulla distribuzione delle mascherine. Il governatore Rossi annuncia che da lunedì prossimo la distribuzione continuerà solo tramite le farmacie e i Comuni. Purtroppo nessuno sta risolvendo la questione dell'accaparramento, per cui ci sono persone, soggetti deboli, anziani e anche pazienti oncologici che a oggi non sono riusciti a trovare i dispositivi di protezione, e questo è inaccettabile. Attendiamo risposte". Lo afferma il vicepresidente del Consiglio regionale della Toscana Marco Stella (Forza Italia)
"Così come attendiamo ancora risposte - sottolinea Stella - sull'interrogazione urgente presentata alcuni giorni fa, in chiedevamo chi ha certificato le mascherine distribuite dalla Regione Toscana, qual è il vero potere filtrante di questi dispositivi di protezione, e chi è in grado di certificarlo. Chi ha scelto le aziende, e quanto è costata ai contribuenti la realizzazione di queste mascherine di cui non conosciamo neppure la reale efficacia? Eppure, finora, nessuno si è preso la briga di rispondere, nonostante molti cittadini ci chiedano di essere informati".
Coronavirus/Tessile, Stella (FI): "Pd affossa economia toscana e crea disoccupazione"
Di questo passo Rossi e il Pd si dovranno prendere le loro responsabilità: stanno affossando l'economia toscane, creando disoccupazione. Mentre domani le aziende tessili di Biella, in Piemonte, potranno riaprire l'attività in forza di un accordo trovato tra industriali e Enti Locali, in Toscana siamo ancora al palo, anzi addirittura si mandano le forze dell'ordine a fare i controlli per verificare che nessuno riapra i capannoni. E' assurdo, grave e senza senso". Lo afferma il vicepresidente del Consiglio regionale della Toscana,Marco Stella (Forza Italia).
"Appoggiamo in modo incondizionato gli industriali pratesi e toscani in generale che vogliono tornare a produrre, sostenuti in questo dai loro dipendenti - sottolinea Stella -. In Piemonte il Coronavirus ha colpito e sta colpendo molto più duramente di quanto ha fatto a Prato e in Toscana, ma i piemontesi (dove governa un Presidente di Regione di Forza Italia) giustamente sono preoccupati delle ricadute del Covid-19 sull'economia e sulla società, e si sono attrezzati per far ripartire la produzione, osservando alcune regole di sicurezza sanitarie. Perché Rossi e la Toscana non seguono il loro esempio?".