Firenze, Forza Italia: "Degrado fuori dal Cimitero degli Inglesi, Comune ripristini pulizia e decoro"
Erbacce alte e sporco lungo i marciapiedi che contornano il muro che delimita il cimitero, cartelli stradali buttati o addirittura appoggiati sul cancello d'ingresso. Cumuli di pietre addossati al muro. Non è un bello spettacolo quello che si presenta in piazzale Donatello nella zona del Cimitero degli Inglesi, che oltre a luogo di sepoltura è un vero e proprio monumento, parte integrante della cultura e dell'identità di questa città". Lo affermano il capogruppo di Forza Italia al Consiglio regionale della Toscana, Marco Stella, insieme al vicecoordinatore provinciale del partito fiorentino, Giampaolo Giannelli e alla vicecoordinatrice regionale, Maria Grazia Interno'.
"Quello del decoro urbano è uno dei tasti dolenti di questa amministrazione, e lo denunciamo da anni - osservano Stella, Giannelli e Interno' -. Chiediamo a Palazzo Vecchio di intervenire subito e ripulire l'area circostante il muro perimetrale del Cimitero degli Inglesi. Un intervento che tanti residenti della zona ci hanno chiesto, contattandoci, e allegandoci anche delle foto. Con la riapertura, inoltre sono numerosi i turisti che torneranno nelle prossime settimane a Firenze, e lo stato di degrado del Cimitero degli Inglesi non è un bel biglietto da visita".
Toscana, Stella: "Forza Italia non partecipa a Commissione Speciale Vaccini, Pd non vuole fare chiarezza"
Forza Italia non partecipa alla Commissione speciale vaccini, una commissione che era nata per fare chiarezza sulla vicenda del piano vaccinale, una chiarezza che il Pd non sembra intenzionato a fare. La maggioranza è spaccata, Italia Viva non ha votato il presidente proposto dal Partito Democratico. Noi, per ora, non prendiamo parte alla Commissione, a meno che il Pd non torni sui suoi passi". Lo afferma il capogruppo di Forza Italia al Consiglio regionale della Toscana, Marco Stella, dopo che oggi pomeriggio la Commissione Speciale vaccini non è riuscita ad eleggere il presidente. Il Pd aveva proposto Enrico Sostegni.
"Il nome proposto dal Pd per la presidenza della Commissione Speciale è irricevibile - spiega Stella -. Nulla contro la persona del collega Sostegni, ma non è accettabile che per i vertici di una Commissione Speciale vengano riproposti i vertici della Commissione Sanità. Serve un cambio di passo, non possono dirci che la questione vaccini va bene: in Toscana ci sono ancora 100.000 fragili in attesa di vaccinazione (oltre ai loro caregiver); oggi il portale per le prenotazioni dell vaccino riservate alla fascia 65-69 anni è andato in tilt".
"Serve chiarezza, e fino a quando il Partito Democratico non ci spiegherà qual è il suo orientamento, noi non prenderemo parte ai lavori della Commissione Speciale - sottolinea il capogruppo di Forza Italia -. Noi avevamo detto sì a questa commissione, a patto che sulla questione vaccinale in Toscana ci fossero chiarezza e trasparenza. Per questo, al momento siamo indisponibili e diciamo 'no' a ogni consociativismo vecchia maniera. E chiediamo ai gruppi di centrosinistra di venire martedì in aula a dirci se esiste ancora una maggioranza".
Prato, mozione Stella (FI): "Regione conceda subito contributi a operaia morta sul lavoro"
La Regione Toscana conceda subito i contributi previsti dalla legge regionale n. 57 alla giovane morta sul lavoro in un'orditura di Montemurlo. La legge 57 del 27/10/2008 istituisce il Fondo di solidarietà per le famiglie delle vittime di incidenti mortali sul luogo di lavoro, e nel caso di Luana d'Orazio questa necessità si rende ancora più manifesta, per la giovane età della vittima, che lascia un figlio di cinque anni. Chiediamo alla Regione di attivarsi subito per lo sblocco immediato dei fondi". Lo chiede in una mozione il capogruppo di Forza Italia al Consiglio regionale della Toscana, Marco Stella.
"Il contributo previsto dalla legge 57 - ricorda Stella - non risponde a finalità di carattere risarcitorio, ma esprime una manifestazione di solidarietà da parte della comunità regionale verso le famiglie colpite dall'evento luttuoso, quale sostegno per le più immediate necessità, anche quelle di una adeguata assistenza legale". Nella mozione, Stella Chiede che la Regione Toscana promuova "iniziative informative atte a sensibilizzare sulla tematica della sicurezza nei luoghi di lavoro" e "favorisca l'adozione di nuove tecnologie per garantire la sicurezza nei luoghi di lavoro e nelle imprese della Toscana
Fidi Toscana, Stella (FI): "Negli ultimi 10 anni persi 47 milioni € e bruciati 60 milioni di capitalizzazione"
Negli ultimi dieci anni, Fidi Toscana ha perso 47 milioni di euro e ne ha bruciati 60 di capitalizzazione. Ringrazio il consiglio di amministrazione e il presidente Petretto per il lavoro svolto e per essere stato sempre disponibile nei confronti del Consiglio e della Commissione. Bisogna però che la politica si chieda cosa vuol farne di Fidi Toscana. Che perde soldi, non ha patrimonio e non è competitiva sul mercato. Va cambiata in fretta, è l'unica soluzione". Lo ha detto in aula il capogruppo di Forza Italia al Consiglio regionale della Toscana, Marco Stella, durante il dibattito seguito alla comunicazione della Giunta.
"Fidi Toscana non può essere lasciata così - ha proseguito Stella - perché se noi la lasciamo così, Fidi Toscana perderà ogni anno una cifra annuale tra i 3.5 e i 5 milioni di euro. Sappiamo che le commissioni scendono, dai 5 milioni ai circa 1.8 milioni di euro; le svalutazioni ci sono costate circa 33 milioni die euro, e complessivamente il patrimonio scende da 180 a circa 100 milioni di euro. Questa è la fotografia degli ultimi anni di Fidi Toscana".
"Io sono dell'idea che Fidi Toscana debba fare utili, perché le nostre aziende hanno bisogno di una finanziaria regionale sana - ha aggiunto Stella, rivolgendosi all'assessore Marras -. Ho una certezza: che dai dati 'fotografati' oggi, Fidi Toscana non la possiamo lasciare così, dobbiamo cambiarla senza perdere ulteriore tempo, ed è positivo che sia cominciata una discussione a inizio legislatura. Sarà un percorso difficile, assessore, sappia che può contare sulla parte politica che rappresento".
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Toscana, approvato odg Stella (FI): "Oltre 3mila euro per due pranzi e 40.000 € annui per attività, vigilare su spese Difensore Civico"
Oltre 3mila euro per due light lunch offerti al termine di convegni, 40.000 € annui per attività varie e spese di comunicazione. Sono le spese del Difensore Civico Regionale finite nel mirino del capogruppo di Forza Italia all'Assemblea toscana, Marco Stella, a seguito della pubblicazione della Relazione dell'attività del Difensore Civico 2020. Stella ha presentato un ordine del giorno collegato alla Proposta di Risoluzione n. 73, odg approvato all'unanimità. Nel documento approvato in aula si invita "l'Ufficio di presidenza del Consiglio Regionale a vagliare attentamente nel prossimo bilancio le risorse destinate all'attività del Difensore Civico"; "l'Ufficio di Presidenza del Consiglio Regionale a sollecitare il Difensore Civico a non spendere risorse pubbliche per light Lunch o buffet" e "il Presidente della Prima Commissione e il Presidente della Commissione Controllo, per gli aspetti che investono la loro competenza, ad audire il Difensore Civico in merito alle spese sostenute relative all'attività di comunicazione".
Nello specifico, "nell'ambito di tre incontri programmati per la promozione della figura del Difensore Civico, il 12 Settembre 2019 presso la Provincia di Arezzo è stato organizzato un light lunch al termine dell'iniziativa per un costo di € 990 - illustra Stella -. Sempre nell'ambito di tre incontri programmati per la promozione della figura del Difensore Civico, il giorno 27 Settembre 2019 presso la Camera di Commercio di Siena al termine dell'iniziativa è stato offerto un light lunch a circa 100 partecipanti per un importo di € 2.134. Negli ultimi anni, inoltre, lo stanziamento per l'attività di comunicazione del Difensore Civico ha subito un notevole incremento passando dai 2.475 € del 2017 a uno stanziamento di 40.000 euro del 2019, a cui si aggiungono 9.747 euro affidati nel settembre 2020 a una società il servizio per un piano della comunicazione istituzionale a supporto delle iniziative del Difensore Civico. Per questo chiediamo l'audizione del Difensore Civico in merito alle spese sostenute, a nostro avviso non giustificabili".
Covid, Stella (FI): "Partite Iva non possono più aspettare, parola d'ordine è riaprire in sicurezza"
Il tempo è scaduto, siamo a metà aprile, e a questo punto la parola d'ordine, oltre a 'vaccinare il più in fretta possibile', è 'riaprire in sicurezza tutte le attività commerciali'. Riaprire con regole certe ma con date altrettanto certe. Anche perché, come si è visto in questi ultimi mesi, non è certo chiudendo negozi e ristoranti che i contagi sono diminuiti. Le partite Iva, i negozi, i bar e tutte le altre attività non ce la fanno più, sono in grande sofferenza, migliaia hanno già chiuso in tutta la Regione, e molte altre rischiano di non riaprire". Lo afferma il capogruppo di Forza Italia al Consiglio regionale della Toscana, Marco Stella.
"Si moltiplicano proteste, manifestazioni e cortei delle categorie produttive - sottolinea Stella -. L'ipotesi ventilata dai manifestanti di riaprire unilateralmente le attività se il Governo non darà a breve un calendario per le riaperture, è indice della gravità della situazione. Si ascolti la voce del mondo produttivo, che ha obbedito finora a tutte le richieste, ha speso soldi per adeguare gli spazi delle proprie attività, e da mesi si vede rimandare la riapertura. Purtroppo oggi in aula il Pd ha bocciato la mia mozione sulla riapertura di palestre e piscine, lo ritengo un gesto molto miope. Confidiamo nella lungimiranza del Governo nazionale".
Protesta ristoratori e partite Iva, Montemagni (Lega)-Torselli (FdI)-Stella (FI): "Serve data certa per riaprire attività"
Siamo solidali con le ragioni della manifestazione di ristoratori, chef, ambulanti, titolari di bar, palestre e attività commerciali, estetiste, parrucchieri e partite Iva di tutta la Toscana che oggi hanno fatto sentire le loro richieste al Governo, sotto la sede della Prefettura di Firenze. Occorrono date certe per riaprire le imprese in sicurezza. Le attività sono chiuse da mesi, sono in grande sofferenza, migliaia hanno già chiuso in tutta la Regione, e molte altre rischiano di non riaprire più". E' quanto affermano in una nota congiunta i capigruppo dei partiti del centrodestra al Consiglio regionale della Toscana, Elisa Montemagni (Lega), Francesco Torselli (Fratelli d'Italia) e Marco Stella (Forza Italia).
"L'ipotesi ventilata dai manifestanti di riaprire unilateralmente le attività se il Governo non darà a breve un calendario per le riaperture - osservano Montemagni, Torselli e Stella - è indice della gravità della situazione. La misura è colma, lavorare è un diritto. La nostra Regione e l'Italia intera rischiano il tracollo economico, sociale e lavorativo, e questo non possiamo permettercelo. Bisogna che il diritto alla salute e il diritto al lavoro siano messi sullo stesso piano. Servono ristori adeguati, e soprattutto occorre che alle attività commerciali sia consentito di riaprire in sicurezza, con regole certe ma con date altrettanto certe. Anche perché, come si è visto in questi ultimi mesi, non è certo chiudendo negozi e ristoranti che i contagi sono diminuiti".
Covid/Toscana: approvata mozione Stella (FI): Estendere priorità vaccinale a pazienti oncologici in follow up"
Estendere la priorità vaccinale a tutti i pazienti oncologici che sono nei cinque anni di follow up. E' quanto chiede una mozione del capogruppo di Forza Italia al Consiglio regionale della Toscana, Marco Stella, che è stata approvata dall'aula. "Tra le priorità, in relazione al Piano vaccinale anti Covid 19 - ha spiegato Stella - sono state inserite le persone estremamente vulnerabili. Fra queste sono ovviamente ricomprese le persone con patologie oncologiche, ovvero i pazienti con patologica tumorale maligna in fase avanzata non in remissione e i pazienti oncologici e onco-ematologici in trattamento con farmaci immunosoppressivi, mielosoppressivi o a meno di sei mesi dalla sospensione delle cure. Questa decisione è prevista dalle tabelle pubblicate e approvate dal Ministero della Sanità".
"Da paziente oncologico - ha proseguito Stella - ho pensato che la scelta di escludere dalla platea vaccinale tutti i pazienti oncologici in follow up, ovvero coloro i quali abbiano ricevuto una diagnosi di tumore e abbiano affrontato i trattamenti per cercare di eliminare la malattia nei precedenti cinque anni, rischiava di arrecare loro un grave danno, esponendoli alla possibilità di contrarre il Covid con tutte le conseguenze del caso. La fase del follow up riveste infatti un’enorme importanza, perché grazie a questi esami e a questo percorso è possibile, per esempio, riuscire a identificare eventuali recidive in fase precoce e migliorare alcuni sintomi che a lungo termine potrebbero avere un impatto negativo sulla qualità di vita del paziente".
"Secondo i dati del Ministero della Sanità, i malati cronici sono quelli più a rischio di sviluppare forme gravi di Covid - ha evidenziato Stella -. Il report dell'Istituto Superiore di Sanità chiarisce inoltre come, fra le più comuni malattie croniche diagnosticate prima di contrarre l'infezione da SARS-CoV-2 nei pazienti deceduti, ci siano i tumori attivi negli ultimi cinque anni, in una percentuale pari al 16,7%. Quella percentuale rappresenta più concretamente un altissimo numero di persone che rischia di perdere la vita e questo, noi, non possiamo permettercelo. Per questo, ringrazio tutti i colleghi, di maggioranza come dell'opposizione, che approvando questa mozione, hanno sanato una grave ingiustizia".
Covid, Stella (FI) scrive a ministro Speranza: "Estendere priorità vaccinale a pazienti oncologici in follow up"
Estendere la priorità vaccinale a tutti i pazienti oncologici in follow up. E' quanto chiede il capogruppo di Forza Italia al Consiglio regionale della Toscana, Marco Stella in una lettera al ministro della Sanità, Roberto Speranza, nella sua duplice veste di consigliere regionale e malato oncologico. "Anche nella mia Regione, fra le priorità, in relazione al Piano vaccinale anti Covid 19 - scrive Stella al ministro Speranza - sono state inserite le persone estremamente vulnerabili. Fra queste sono ovviamente ricomprese le persone con patologie oncologiche, ovvero i pazienti con patologica tumorale maligna in fase avanzata non in remissione e i pazienti oncologici e onco-ematologici in trattamento con farmaci immunosoppressivi, mielosoppressivi o a meno di sei mesi dalla sospensione delle cure. Proprio questo ultimo aspetto, relativo ai sei mesi dalla soppressione delle cure, mi ha particolarmente colpito e spinto a verificare se si trattasse di una scelta della mia Regione o di una decisione precedentemente compiuta a livello nazionale e successivamente mutuata dalla Toscana. Ad una successiva verifica ho potuto quindi appurare come tale decisione fosse già prevista dalle tabelle pubblicate e approvate dal Ministero della Sanità".
"Mi permetto di osservare - prosegue Stella - come la scelta di escludere dalla platea vaccinale tutti i pazienti oncologici in follow up, ovvero coloro i quali abbiano ricevuto una diagnosi di tumore e abbiano affrontato i trattamenti per cercare di eliminare la malattia nei precedenti cinque anni, rischi di arrecare loro un grave danno, esponendoli al rischio di contrarre il Covid con tutte le conseguenze del caso. La fase del follow up riveste infatti un’enorme importanza, perché grazie a questi esami e a questo percorso è possibile, per esempio, riuscire a identificare eventuali recidive in fase precoce e migliorare alcuni sintomi che a lungo termine potrebbero avere un impatto negativo sulla qualità di vita del paziente".
"Secondo i dati del Ministero della Sanità, i malati cronici sono quelli più a rischio di sviluppare forme gravi di Covid - evidenzia Stella -. Il report dell'Istituto Superiore di Sanità chiarisce inoltre come, fra le più comuni malattie croniche diagnosticate prima di contrarre l'infezione da SARS-CoV-2 nei pazienti deceduti, ci siano i tumori attivi negli ultimi cinque anni, in una percentuale pari al 16,7%. Quella percentuale rappresenta più concretamente un altissimo numero di persone che rischia di perdere la vita e questo, noi, non possiamo permettercelo. Confido nella Sua sensibilità e nel Suo aiuto per sanare quella che, a mio avviso, è e sarebbe una grave ingiustizia se non fosse corretta in itinere. Lo chiedono i tantissimi pazienti oncologici italiani e lo chiede il diritto alla salute che, in una fase tanto delicata come quella che stiamo vivendo, deve essere, a maggior ragione ed ancor di più, tutelato per tutti e per ognuno".
Covid, Stella (FI): "Partite Iva e imprese sono allo stremo. Serve esenzione Tari, Irpef e Irap"
"Partite Iva e imprese, in particolare quelle del commercio e del turismo che sono tra le più colpite dalla crisi legata alla pandemia, sono ormai allo stremo, ma nonostante questo Stato ed Enti Locali continuano a pretendere il pagamento delle tasse. A parte alcuni contributi a fondo perduto e qualche mini-condono sulle cartelle esattoriali e qualche sconto di imposta, il grosso della tassazione è non solo rimasto invariato, ma aumentato: noi chiediamo l'esenzione di Tari, Irpef e Irap per tutto il 2021, perché così non si può andare avanti". E' quanto chiede Marco Stella, capogruppo di Forza Italia al Consiglio regionale della Toscana.
"Oltre al danno, la beffa, è proprio il caso di dirlo - commenta Stella -. Chi ha un'attività deve stare chiuso, ma Stato ed Enti Locali continuano a incassare soldi come se non ci fosse nessuna emergenza Covid. È il caso della Tari, ad esempio. Nel 2020, secondo l'Osservatorio tasse locali di Confcommercio, il costo totale della tassa sui rifiuti ha raggiunto il livello record di 9,73 miliardi di euro, con un incremento dell'80% negli ultimi 10 anni. Giustamente le associazioni di categoria chiedono per il 2021 l'esenzione della Tari per le attività costrette a chiusure o riduzione d'orario. Ma la Tari non è l'unico adempimento fiscale che pesa sulle imprese, ci sono anche Irpef e Irap con le addizionali comunali e regionali. Anche in questo caso serve l'esenzione per l'anno in corso".
"Poi - aggiunge il capogruppo di Forza Italia - a livello locale c'è l'Imu, che vale ben 22 miliardi di euro all'anno. Senza dimenticare il problema degli affitti, una vera mazzata per le attività in crisi. Giustamente Confedilizia ha chiesto l'estensione del credito di imposta sul 60% dei canoni di locazione commerciale, che per i primi mesi del 2021 è stato previsto solo per il comparto turistico. Stesso discorso per l'esenzione dal Nuovo canone unico (che ha assorbito Tosap e imposta sulla pubblicità) e che dovrebbe essere estesa a tutti e non solo a pubblici esercizi e commercianti ambulanti. Gli sconti fiscali e i tagli alle bollette non possono bastare, servono esenzioni, o milioni di attività scompariranno entro l'estate o al massimo entro fine anno".