Caso Marò, "La politica dimostri unità e gesti di vicinanza ai due militari. Si esponga foto in palazzo Vecchio"

Caso Marò, Gruppo PdL: "La politica dimostri unità e gesti di vicinanza ai due militari. Si esponga foto in palazzo Vecchio"
 

Questo l’intervento dei consiglieri del Gruppo PdL insieme al coordinatore cittadino Gabriele Toccafondi

“La politica sia unita, facciamo sentire la vicinanza ai due militari fatti rientrare in India, chiediamo che a Firenze sia esposta la foto dei militari dei Marò.
Un anno fa il Pd disse 'no' a tutte le nostre proposte perché il Governo stava lavorando bene. Dopo quanto accaduto in questi giorni e dopo la lettera scritta ai politici italiani dai due militari fatti rientrare in India è urgente fare tutto quello che è possibile. Dimostrare affetto e vicinanza, per esempio, è una semplice cosa che le istituzioni possono fare. Esporre la foto dei due militari fuori da Palazzo Vecchio non può essere respinto dal Pd con la motivazione che "il Governo se ne sta occupando" per il semplice motivo che non è vero”.
“Chiediamo alla sinistra - concludono gli esponenti del PdL - di scrollarsi di dosso l'ideologia che si porta dietro e di valutare le proposte del PdL serenamente, senza chiusure preconcette, come invece non accadde un anno fa”.


taxi, “L’Assessore Giachi ha speso 2mila euro nel 2012”

Spese taxi, Stella (PdL): “L’Assessore Giachi ha speso 2mila euro nel 2012”
“Tutte le corse fatte erano necessarie? Perché non ha usato il trasporto pubblico o la sua auto?”

Questo l’intervento del capogruppo PdL Marco Stella

“Mi domando: ma come si può spendere 2mila euro in un solo anno di taxi e raccontare che è tutto normale, che il taxi serve per la funzione di assessore, che siccome le deleghe sono importanti e si devono raggiungere sedi istituzionali il taxi è necessario?
Ecco la risposta che abbiamo avuto oggi in consiglio comunale dall’assessore Giachi rispetto alla nostra legittima richiesta di sapere come aveva fatto a spendere 2mila euro di taxi nel corso dell’anno 2012.
A noi non sembra normale che un assessore spenda 2mila euro di taxi in un solo anno, che se dividiamo per 365 giorni significa 5,61 euro al giorno.
Chiediamo chiarezza e trasparenza sui costi, vogliamo sapere quante corse sono state effettuate e dove si è recata l’assessore, oggi ci è stato detto che tra le corse figurano le corse verso l’Università europea che ha sede a Fiesole e che essendo fuori dal comune di Firenze la corsa costa 30 euro. Vi sono altre corse costose? L’Assessore Giachi per muoversi non poteva usare la sua auto o il trasporto pubblico? Tutte le corse fatte erano assolutamente necessarie?
Ci rimane un’ultima curiosità: ma tutti gli altri assessori con deleghe più o meno importanti come fanno senza usare il taxi, forse usano la propria auto?”.

(fdr)


Firenze Mobilità: “54 milioni di investimento, 12 milioni di costi in più e 1577 posti auto in meno.

Firenze Mobilità, Stella (PdL): “54 milioni di investimento, 12 milioni di costi in più e 1577 posti auto in meno. Ora la commissione di indagine”
“Il blocco dei conti della Firenze Parcheggi non metta in pericolo gli stipendi dei lavoratori”

Questo l’intervento del capogruppo PdL Marco Stella

“Abbiamo sempre sostenuto che quello del project financing sia l’unico strumento, in un momento di crisi per i bilanci degli enti pubblici, che consente di realizzare opere indispensabili per la collettività, grazie al sostegno dei privati. Bisogna però che questo strumento sia studiato bene e realizzato meglio, altrimenti, come successo a Firenze, si pagano pesanti conseguenze.
A Firenze, il valore complessivo del project è stato di 54,8 milioni; a fronte di questa cifra, quali sono stati i benefici per i fiorentini? Ad oggi sappiamo soltanto che il parcheggio della Fortezza doveva avere 878 posti auto e invece ne ha soltanto 556, e il costo della sua costruzione è passato da 15 milioni a 20 milioni di euro, quindi 5 milioni in più del previsto. Il parcheggio Beccaria doveva avere 370 posti auto e invece ne sono stati realizzati solo 200. Inoltre non sono stati costruiti i parcheggi di Carmine e Vittorio Veneto – che dovevano avere 821 posti auto – e per i quali il Comune ha comunque dovuto sborsare oltre 4 milioni di euro. Se oltre a questo aggiungiamo che il costo del sottopasso alla Fortezza è passato da 8 a 11 milioni di euro, ci rendiamo conto di come, rispetto ai costi preventivati, l’amministrazione comunale abbia versato oltre 12 milioni di euro in più ed abbia perso complessivamente 1577 posti auto.
Davanti all’evidenza di questi numeri, chiediamo che venga istituita una commissione speciale sulla finanza di progetto che analizzi i contratti tra Comune e Firenze Mobilità, e che verifichi la rispondenza tra i progetti e le opere costruite; non vi possono essere dubbi sulla correttezza delle procedure amministrative e non vi deve essere nessun equivoco sul fatto che il Comune abbia esercitato fino in fondo il suo ruolo di controllore.
Siamo molto preoccupati per il futuro di Firenze Parcheggi e soprattutto per il futuro dei dipendenti. Auspichiamo che il blocco dei conti correnti non provochi il blocco degli stipendi: sarebbe grave ed irresponsabile in un momento così difficile per le famiglie come questo.
Ci rimane un’ultima curiosità. Se il 26 ottobre 2009, in un comunicato stampa, il sindaco dava per già fatto l’accordo per l’acquisizione da parte di Firenze Parcheggi delle quote di Project Costruzioni in Firenze Mobilità, perché oggi siamo arrivati a questo punto?”.


Firenze Mobilità,“54 milioni di investimento, 12 milioni di costi in più e 1577 posti auto in meno.

12/03/2013
Firenze Mobilità, Stella (PdL): “54 milioni di investimento, 12 milioni di costi in più e 1577 posti auto in meno. Ora la commissione di indagine”
“Il blocco dei conti della Firenze Parcheggi non metta in pericolo gli stipendi dei lavoratori”

Questo l’intervento del capogruppo PdL Marco Stella

“Abbiamo sempre sostenuto che quello del project financing sia l’unico strumento, in un momento di crisi per i bilanci degli enti pubblici, che consente di realizzare opere indispensabili per la collettività, grazie al sostegno dei privati. Bisogna però che questo strumento sia studiato bene e realizzato meglio, altrimenti, come successo a Firenze, si pagano pesanti conseguenze.
A Firenze, il valore complessivo del project è stato di 54,8 milioni; a fronte di questa cifra, quali sono stati i benefici per i fiorentini? Ad oggi sappiamo soltanto che il parcheggio della Fortezza doveva avere 878 posti auto e invece ne ha soltanto 556, e il costo della sua costruzione è passato da 15 milioni a 20 milioni di euro, quindi 5 milioni in più del previsto. Il parcheggio Beccaria doveva avere 370 posti auto e invece ne sono stati realizzati solo 200. Inoltre non sono stati costruiti i parcheggi di Carmine e Vittorio Veneto – che dovevano avere 821 posti auto – e per i quali il Comune ha comunque dovuto sborsare oltre 4 milioni di euro. Se oltre a questo aggiungiamo che il costo del sottopasso alla Fortezza è passato da 8 a 11 milioni di euro, ci rendiamo conto di come, rispetto ai costi preventivati, l’amministrazione comunale abbia versato oltre 12 milioni di euro in più ed abbia perso complessivamente 1577 posti auto.
Davanti all’evidenza di questi numeri, chiediamo che venga istituita una commissione speciale sulla finanza di progetto che analizzi i contratti tra Comune e Firenze Mobilità, e che verifichi la rispondenza tra i progetti e le opere costruite; non vi possono essere dubbi sulla correttezza delle procedure amministrative e non vi deve essere nessun equivoco sul fatto che il Comune abbia esercitato fino in fondo il suo ruolo di controllore.
Siamo molto preoccupati per il futuro di Firenze Parcheggi e soprattutto per il futuro dei dipendenti. Auspichiamo che il blocco dei conti correnti non provochi il blocco degli stipendi: sarebbe grave ed irresponsabile in un momento così difficile per le famiglie come questo.
Ci rimane un’ultima curiosità. Se il 26 ottobre 2009, in un comunicato stampa, il sindaco dava per già fatto l’accordo per l’acquisizione da parte di Firenze Parcheggi delle quote di Project Costruzioni in Firenze Mobilità, perché oggi siamo arrivati a questo punto?”.

(fdr)


Commissione speciale sulla Finanza di progetto.

Firenze Mobilità, Stella (PdL): “Proposta una commissione speciale sulla Finanza di progetto. Lunedì Petretto relazioni al Consiglio”
 

“Istituire subito una Commissione Speciale sulla finanza di progetto, ecco la proposta che porteremo all’attenzione del Consiglio Comunale. L’istituzione della commissione speciale è prevista dal l’articolo 28 dello Statuto del Comune di Firenze, comma 2: “Il Consiglio comunale delibera la costituzione di commissioni speciali per l’esame di particolari questioni o problemi”: arrivati ad oggi non vediamo altra alternativa per fare chiarezza”. Lo dichiara il capogruppo PdL Marco Stella.
“La vicenda in cui è stata coinvolta la Firenze Parcheggi con il blocco dei conti correnti riapre con forza il capitolo dei project financing costruiti a Firenze, non vi possono essere più dubbi su cosa è successo, ecco perché è necessario aprire un nuovo capitolo in Comune attraverso una commissione specifica, per capire attraverso i documenti come si sono costruite le opere, chi ha vigilato, quali sono i prezzi di costruzione e cosa prevedono contratti e scritture – ha aggiunto il consigliere di centrodestra –. Non vogliamo che, se sono stati commessi degli errori, questi ricadano sulle spalle dei fiorentini. Altrove in Italia lo strumento del project financing ha funzionato. A Firenze è stato invece gestito nel peggiore dei modi. Appena fatto il contratto tra privati e Comune, si è subito proceduto ai primi cambiamenti. In quattro anni sono stati stilati ben cinque “verbali di ricognizione”, ma soprattutto si sono accumulati 8 milioni di costi aggiuntivi, e rispetto ai progetti originari si sono persi 500 posti auto.
Lo strumento della finanza di progetto è uno strumento innovativo, indispensabile per realizzare opere pubbliche in carenza di risorse, ma per funzionare ha bisogno di progetti certi, tempi di esecuzione certi e di costi certi; vogliamo capire se a Firenze queste condizioni si sono verificate, a noi sembra di no. I fiorentini hanno diritto di sapere di chi sono le responsabilità, e il consiglio comunale ha il dovere di fare chiarezza all’interno dell’amministrazione, così come la magistratura accerterà le eventuali responsabilità penali. Il PdL ha intenzione di svolgere fino in fondo il suo ruolo di controllo, ruolo che gli spetta come opposizione, coinvolgendo in questa operazione di trasparenza anche i consiglieri della maggioranza”.
“Siamo inoltre molto preoccupati per le ripercussioni che il blocco dei conti correnti alla Firenze Parcheggi potrebbe avere per la società e per i dipendenti, per questo chiediamo che lunedì l’Assessore Petretto relazioni al Consiglio Comunale” ha concluso Stella.

(fdr)


FIRMA ANCHE TU PER AIUTARE LA PICCOLA SOFIA A CURARSI!!!

Caso Sofia, Stella (PdL): “Aderisco all’appello, sia data alla piccola la possibilità di curarsi”
“Lunedì chiederò l’adesione al Consiglio Comunale di Firenze”
Questo l’intervento del capogruppo PdL Marco Stella

“Io aderisco all’appello rivolto dai genitori della piccola Sofia diretto al ministro della salute.
E’ urgente consentire a Sof...ia la possibilità di continuare le proprie cure attraverso... le cellule staminali con la terapia del professor Davide Vannoni, il metodo Stamina, possibilità ad oggi negata dal Tribunale di Firenze.
Rispetto la decisione del Tribunale, ma occorre trovare una soluzione ed il ministro deve intervenire subito, ogni giorno perso è un giorno tolto alla cure per Sofia.
Ad oggi in Italia esistono tribunali che consentono di continuare le cure, e invece tribunali che vietano la possibilità di continuare a curarsi attraverso le cellule staminali con la cura del professor Vannoni, e purtroppo non ci sono i tempi necessari per fare ricorso contro le decisioni perché le condizioni dei piccoli affetti dalla malattia peggiorano di giorno in giorno; la politica si assuma le sue responsabilità e il ministro consenta la cura.
Esprimo tutta la mia vicinanza alla famiglia e a Sofia, e lunedì chiederò che il Consiglio Comunale di Firenze aderisca formalmente all’appello


“Mentre la sinistra discute, il titolo in borsa di AdF ha perso oltre 7 euro dal 2009, passando da 18,10 agli attuali 9,90

Aeroporto, gruppo PdL: “Senza sviluppo persi 1.600 posti di lavoro e 20milioni di ricavi”
Stella: “Mentre la sinistra discute, il titolo in borsa di AdF ha perso oltre 7 euro dal 2009, passando da 18,10 agli attuali 9,90”

Questo l’intervento del capogruppo PdL Marco Stella

“I ritardi e le continue discussioni interne al centrosinistra toscano e fiorentino hanno fatto perdere al nostro territorio oltre 1.600 posti di lavoro ed oltre 20 milioni di ricavi per la società che gestisce lo scalo fiorentino, un danno di proporzioni colossali per la nostra regione e per Firenze, sia in termini occupazionali che di competitività.
Secondo alcuni studi, e come confermato anche da Renzi, ogni milione di passeggeri in più sono circa 800/900 posti di lavoro che vengono assicurati al territorio; oltre al dato occupazionale vi è anche un dato puramente economico, infatti ogni milione di passeggeri in più porterebbe 10 milioni di ricavi per la società che gestisce lo scalo di Firenze, suddivisi tra ricavi aeronautici e non aeronautici.
Basta fare due conti per capire cosa abbiamo perso in questi anni e cosa rischiamo di perdere se non si cambia la direzione della pista dell’aeroporto di Firenze.
Oggi i passeggeri che arrivano in città sono circa 1.900.000, secondo i dati forniti con la nuova pista potrebbero arrivare a Firenze 2 milioni di passeggeri in più, arrivando a circa 4 milioni di passeggeri. Con queste stime si creerebbero 1.600 posti di lavoro sul nostro territorio e 20 milioni di ricavi in più.
Non solo stiamo perdendo una grande occasione occupazionale e di sviluppo per il territorio, ma l’indecisione della sinistra e l’instabilità hanno creato anche ripercussioni sul titolo azionario di Aeroporti di Firenze spa. Infatti dal 2009 ad oggi le quotazioni del titolo sono crollate, passando da € 18,10 del 2009 agli attuali € 9,90 della quotazione di ieri.
Un danno incredibile, basti fare l’esempio del’Ente Cassa di risparmio di Firenze, che nel 2009 ha comprato il 17,50% di Adf spendendo oltre 28 milioni di euro con il titolo quotato a € 18,10, ed oggi invece le azioni valgono soltanto € 9,90.
Non abbiamo più tempo, il nostro territorio non può più aspettare, gli investitori chiedono certezze, la politica ha l’obbligo di dare risposte.
Ci domandiamo, in base anche a questi dati, come sia possibile vincolare lo sviluppo di Peretola alla costituzione della Holding unica tra Firenze e Pisa: l’aeroporto di Firenze ha bisogno di cambiare la pista a prescindere.
Crediamo che sia necessaria una integrazione tra i due aeroporti per costituire un polo toscano dove vincano le sinergie e non le appartenenze, ma se Peretola non si sviluppa a perdere sarà la Toscana”.

(fdr)


AEROPORTO: Noi siamo pronti a sostenere chi vuole lo sviluppo per la nostra città senza preconcetti ideologici

Aeroporto, gruppo PdL: “La holding tra Firenze e Pisa non sia un ricatto, la nuova pista deve essere fatta a prescindere”
Stella: “Noi siamo pronti a sostenere chi vuole lo sviluppo per la nostra città senza preconcetti ideologici”

Questo l’intervento del capogruppo PdL Marco Stella

“Se la costituzione della holding tra Firenze e Pisa è un ricatto noi non ci stiamo, l'aeroporto di Firenze ha bisogno di una nuova pista a prescindere da quale sarà la compagine sociale.
Firenze non può più aspettare, sono decenni che si parla della nuova pista e non è mai stato fatto niente, ora basta.
Dobbiamo liberare la zona di Brozzi, Peretola e Quaracchi dal sorvolo continuo degli aerei rendendo tranquillità a chi lì abita, e mettere in sicurezza l'aeroporto con una nuova pista.
Firenze ha bisogno di un aeroporto moderno e funzionale, questa è l'ultima occasione, non possiamo perderla.
Noi siamo pronti a fare la nostra parte senza condizionamenti ideologici al fianco di chi sceglierà lo sviluppo di Peretola e Firenze, sostenendo la nuova pista.
Sono 30 anni che Firenze e la Toscana sentono soltanto chiacchiere da parte degli amministratori del centrosinistra sullo sviluppo dello scalo fiorentino, ora basta, è arrivato il momento di decidere. Le condizioni ci sono tutte, Adf ha presentato i progetti, Enac ha individuato la soluzione migliore nella pista convergente parallela, ed ora spetta alla Regione Toscana inserire la pista nel PIT e far partire i lavori, cosa si aspetta? Siamo stanchi dei soliti giochini politici e degli scaricabarile, il centrosinistra governa Regione, Provincia e Comune di Firenze, scelga in fretta per lo sviluppo dell’aeroporto di Peretola e per la nuova pista o ne decreterà la fine. È in gioco il futuro della Toscana e di Firenze, si smetta di affrontare le questioni in termini ideologici e si pensi a fare il bene per i cittadini. Sviluppare lo scalo di Peretola significa salvaguardare anche i livelli occupazionali. Tante compagnie aeree farebbero carte false per venire al Vespucci, ma Firenze senza una pista adeguata diventa utopia. Lo sviluppo dello scalo di Peretola rappresenta una opportunità straordinaria anche per la regione tutta che potrebbe attraverso una sinergia tra gli aeroporti di Firenze e Pisa sviluppare un sistema aeroportuale regionale moderno, efficiente e competitivo”.


"Firenze città ciclabile" ecco la proposta del PDL. In tre anni nessuna politica di questa amministrazione per i ciclisti, un vero fallimento!

Bici, Gruppo PdL: “In tre anni nessuna politica di questa amministrazione per i ciclisti, un vero fallimento”

Stella e Tenerani: “L’unica proposta in campo è il nostro piano della ciclabilità ‘Firenze città ciclabile’: ora una cabina di regia con le associazioni e tutte le forze politiche”

 Questo l’intervento del capogruppo PdL Marco Stella insieme al consigliere Mario Tenerani

“In tre anni nessuna politica per i ciclisti è stata attuata da questa amministrazione, un totale fallimento per Firenze e per la mobilità sostenibile.
L’incidente mortale accaduto martedì scorso in viale Lavagnini, che ha fatto perdere la vita a una giovane ciclista, ripropone con forza il tema della mobilità su due ruote all’interno della nostra città.
Lo scorso mese di novembre il gruppo del PdL aveva organizzato un convegno a Palazzo Vecchio sulla mobilità in bici, al quale avevano partecipato il vice sindaco Nardella e le associazioni che si occupano di questo tema, ed avevamo messo al centro del dibattito la necessità di far diventare Firenze una città per le due ruote.
Siamo sempre partiti da un punto: occorre far diventare tutte le strade ciclabili e mettere in campo tutti gli sforzi per tutelare i ciclisti, favorendo i sistemi di mobilità non inquinanti.
Oggi siamo di fronte al fallimento di questa amministrazione che non ha avuto nessuna iniziativa per le due ruote; soltanto noi abbiamo proposto in consiglio un piano vero e articolato per la bicicletta, un piano per ‘Firenze città ciclabile’.
Nel piano proponevamo la creazione di un Ufficio mobilità ciclabile che deve porsi tra i suoi obiettivi anche l’individuazione di diversi tipi di itinerari (interamente ciclabili, promiscui, turistici), la messa a punto di un nuovo piano della sosta per le bici, l’introduzione contro il furto di un nuovo sistema di identificazione della bicicletta che consenta di risalire al proprietario, la realizzazione di percorsi casa-scuola in bici, l’incentivazione dell’uso della bici come completamento del trasporto pubblico, la promozione di campagne educative e di informazione per bambini e adulti e lo sviluppo dell’intermodalità.
L’obiettivo di questo Piano, redatto insieme ad alcuni ciclisti fiorentini, non è costruire piste ciclabili ovunque, ma rendere ciclabili tutte le strade urbane, rendendole sicure per i ciclisti, che a Firenze sono oltre 32 mila.
Il nostro gruppo ha deciso di redigere il Piano della ciclabilità perché ci sta a cuore la mobilità ciclabile, che può ridurre sia il traffico cittadino che l’inquinamento, e perché ci siamo resi conto che in due anni questa amministrazione non ha fatto niente sul fronte delle piste ciclabili e della mobilità sulle due ruote.
La prima azione prevista dal Piano è l’istituzione di un Ufficio mobilità ciclabile, struttura che attualmente non esiste e che dovrà essere interna all’amministrazione: l’obiettivo che l’ufficio si pone è l’incentivazione dell’uso della bicicletta come mezzo di trasporto privato realmente alternativo all’uso dell’auto. A tale scopo dovrà mettere in campo azioni di promozione e comunicazione, nonché collaborare con uffici tecnici. Il nuovo ufficio fornirà anche un elenco dei negozi e delle officine per la manutenzione e la riparazione delle bici.
Il Piano, poi, prevede anche l’aumento del numero delle rastrelliere presenti in città. Nel documento si legge che “servirà obbligare gli esercizi commerciali, almeno quelli di grosse dimensioni, a installare un certo numero di rastrelliere”, (pensando anche di inserire uno standard di parcheggi per bici nelle norme edilizie).
Contro i furti, invece, il Piano prevede di individuare un nuovo sistema di identificazione della bicicletta che consenta di risalire al legittimo proprietario. La novità del sistema è di imprimere in modo indelebile, attraverso una marcatura a micropunti, direttamente il codice fiscale del proprietario sul telaio della bicicletta e di consegnare un badge di verifica con i dati personali e della bicicletta, da esibire in caso di controllo. Inoltre, prevede anche l’inserimento nel sito web del Comune di una sezione speciale dedicata alle biciclette, dove sarà possibile prenotare la punzonatura compilando un apposito modulo e la creazione presso il Comune di un pubblico registro delle biciclette.
Questo piano è innovativo e riguarda un settore, quello della mobilità ciclabile, oggetto della campagna elettorale del sindaco Renzi, ma di cui però abbiamo perso le tracce. Molti gli slogan ma poco di concreto, se non la nomina da parte del sindaco di un consigliere speciale per la bici. Noi riteniamo che la bicicletta debba essere vissuta come completamento del trasporto pubblico.
E nel tentativo di incentivare l’uso della bici come completamento del trasporto pubblico, il Piano prevede l’introduzione del progetto del “bike sharing”, già funzionante in altre città, che mira a coprire lo spazio mancante tra vari mezzi di trasporto pubblico: treno, tram, bus.
Il nostro Piano è un progetto concreto che si oppone agli spot sull’uso della bicicletta fatti dal sindaco Renzi. Prossimamente sarà presentato al Consiglio comunale e se la maggioranza ha buon senso e intenzione di migliorare veramente la mobilità ciclabile non potrà che recepirlo”.
Il consigliere Tenerani, per incentivare l’uso della bicicletta, al pari di altre città europee, ha proposto anche di cercare un accordo con l’Eti (Ente teatrale italiano) e i teatri cittadini per dare la possibilità di avere uno sconto sul biglietto a coloro che decidono di andare a teatro in bici.


ANALISI (SEMISERIA) DEL VOTO

ANALISI (SEMISERIA) DEL VOTO

 

Berlusconi      un guerriero, l’unico a credere nella vittoria da subito (se ci avessero creduto tutti oggi avremmo vinto). Monumento alla libertà, alla voglia di vincere, alla voglia di vivere, Io sto con Silvio.

Bersani           “siamo arrivati primi ma non abbiamo vinto”, meglio l’imitazione degli sgommati che l’originale. Ha ragione quando dice a quelli del PD: ma cosa volete da me, mi avete scelto voi con le primarie, io smacchiavo giaguari.

Casini             Casini, Casini chi?.

 Di Pietro        ma che c’azzecca lui con queste elezioni, e con la politica.

Fini                 non ha più il seggio in Parlamento, non ha più la casa (a Montecarlo), non ha più la moglie (scappata con un grillino), non ha vergogna perché prenderà € 6.200 al mese di pensione per tutto quello che non ha fatto in Parlamento.

Giannino        indaffarato per i preparativi della sua festa di Laurea si è dimenticato di andare a votare. Bere per fermare il declino.

Grillo              ci sono i grillini (in buona fede) eppoi c’è Grillo e Casaleggio, (due ricchi sessantenni provenienti dalle industrie dell’entertainment e del marketing). Deriva populista.

Monti             dalle stelle alle stalle. Doveva essere il salvatore della patria, ricordategli che è italiano e non tedesco.

Ingoria          il simpatico eroe dei due monti ha dichiarato dopo l’epocale batosta elettorale che «la nostra rivoluzione civile non si ferma qui”, gli hanno già fatto il biglietto solo andata per il Guatemala. Ci mancherà solo l’imitazione di Crozza, dell’originale ne facciamo volentieri a meno.

Vendola         dopo il risultato elettorale ha dovuto rimandare le nozze a data da destinarsi, aveva già comprato abito bianco e fedi.