Nardella nomina da ‘Gattopardo’, stessa linea politica di Renzi e stessi problemi irrisolti

Stella (FI): “Nardella nomina da ‘Gattopardo’, stessa linea politica di Renzi e stessi problemi irrisolti: dehors, ambulanti, artisti di strada, luna park e movida”
“Ma il sindaco non era contrario ai rimpasti? Il nuovo vicesindaco in Comune e Saccardi in Regione cosa sono?”

Questo l'intervento del capogruppo di Forza Italia Marco Stella

“Se vogliamo che tutto rimanga come è, bisogna che tutto cambi” ecco cosa potrebbe aver detto Renzi a Nardella prima della sua nomina a Vice Sindaco.
La nomina di “Gattopardo” Nardella a Vice Sindaco significa per Firenze stessa linea politica di Renzi e stessi identici problemi.
Nardella esattamente un anno fa aveva deciso di abbandonare Firenze, ora costretto al suo ritorno dall’imposizione di Renzi trova gli stessi problemi che non era stato in grado di risolvere in tre anni da assessore.
Dopo un concorso internazionale che ha confuso più che semplificare, facendo sembrare l’installazione di un dehors a Firenze una specie di battaglia navale, dopo convegni e workshop, dopo due anni a Firenze la situazione è ancora critica, ci sono centinaia di aziende che aspettano le autorizzazioni per mettersi in regola ed avere la possibilità di lavorare, per questo occorre immediatamente autorizzare i progetti presentati che rispettano il regolamento, non si può pensare di tornare a nessun tipo di discrezionalità nel rilascio delle autorizzazioni.
Su San Lorenzo e San Firenze Renzi ha deciso insieme a Nardella, quando era ancora assessore, di spostare gli ambulanti, esiste un problema vero di mantenimento dei livelli occupazionali, di licenziamenti e di impossibilità di lavorare per coloro che sono oggetto dello spostamento, continuerà sulla stessa linea anche Nardella come sindaco ‘reggente’?
Nell’agosto del 2009 l’allora vicesindaco e assessore al commercio Nardella prometteva, parlando degli artisti di strada, più spazi e semplicità nel disciplinare, intendeva valorizzarli e creare una tessera per quelli regolari, dopo quattro anni ancora siamo al punto di partenza.
Per non parlare del luna park. Nel febbraio del 2011 Nardella annunciava trionfante in merito alla sistemazione alle Cascine: “Si tratta comunque di una sistemazione provvisoria: ora partirà un nuovo tavolo di lavoro per arrivare ad una collocazione definitiva e condivisa. Il nostro obiettivo è creare un vero e proprio polo dello spettacolo viaggiante, un parco ‘a tema’ con un moderno ed attrezzato luna park”. Ad oggi siamo ancora alla ricerca non solo del luogo definitivo ma anche del tavolo…
Per finire con la movida: siamo passati dall’inutile patto per la notte di Nardella al ‘pacco per la notte’ del suo sostituto al commercio Biagiotti, che come primo atto ha tolto la patente a punti per i commercianti introdotta da Nardella. Ora che sono in giunta insieme cosa faranno?
Tutti punti irrisolti prima, con Nardella, che continueranno a rimanere tali.
Renzi, avendo letto il celebre libro di Giuseppe Tomasi di Lampedusa, ha visto bene di nominare “Gattopardo” Nardella nella speranza che “Se vogliamo che tutto rimanga come è, bisogna che tutto cambi”.


Elezioni a Firenze, Stella (FI): “Dopo Renzi un sindaco che rimedi ai suoi errori”

Elezioni a Firenze, Stella (FI): “Dopo Renzi un sindaco che rimedi ai suoi errori”
“Attenzione alle periferie, rilancio del settore del commercio e turismo, aeroporto, Cascine e sicurezza: ecco la ricetta”

Questo l’intervento del capogruppo di Forza Italia Marco Stella

“A Firenze occorre un sindaco che rimedi agli errori di Renzi, alle partite lasciate aperte, alla politica degli annunci mai realizzati. Finalmente Firenze dopo 5 anni potrà avere un sindaco a tempo pieno che pensa alla città e non ai propri interessi.
Occorre mettere subito rimedio agli errori compiuti da Renzi, alle scelte sbagliate che danneggiano i fiorentini e peggiorano la loro vita.
Togliere la pedonalizzazione di Piazza Pitti rendendo nuovamente fruibile ed attraversabile il centro storico senza dover fare il viale dei Colli passando da piazzale Michelangelo, rimettere gli ambulanti in piazza San Lorenzo e in piazza San Firenze allontanati da Renzi provocando licenziamenti e chiusure di attività, togliere l’ingresso pagando 1 euro per gli artigiani, allungare di 1 ora la possibilità per i padroncini di scaricare le merci in centro storico.
Occorre mettere al centro dell’azione del nuovo sindaco le periferie abbandonate da Renzi, Firenze deve diventare la città delle periferie, non si vive solo in centro storico.
Il nuovo sindaco dovrà mettere al centro della propria azione il commercio, oggi penalizzato soprattutto da scelte sbagliate sulla mobilità, ed il turismo.
Le infrastrutture promesse e mai realizzate come lo sviluppo dell’aeroporto e la fruibilità definitiva giorno e notte delle Cascine.
Per finire, la sicurezza con la presenza costante delle forze dell’ordine, della polizia municipale a presidio di piazze e centro storico, con la creazione anche di task force contro l’abusivismo coordinate finalmente da un assessore alla sicurezza.
Firenze non ha bisogno di niente di eccezionale, ha bisogno di normalità e buona gestione, oltre ad un sindaco che stia a Firenze, tutte cose che sono mancate in questi 5 anni”

(fdr)


Lando Conti: “Subito chiarezza sulla via dedicata all’ex Sindaco, non si offenda la memoria”

Lando Conti, Stella (FI): “Subito chiarezza sulla via dedicata all’ex Sindaco, non si offenda la memoria”
“Sono tre anni che aspetto l’intitolazione di una sala a Palazzo vecchio, è una vergogna”

Questo l’intervento del capogruppo di Forza Italia Marco Stella

“Il Comune faccia subito chiarezza su largo Lando Conti, cosa è successo? Perché è stata tolta la targa toponomastica? Cosa sono quelle recinzioni? Non vogliamo pensare che possa sparire così Largo Lando Conti, non si offenda la memoria dell’ex Sindaco di Firenze, sarebbe inaccettabile.
Sono tre anni che aspetto che a Palazzo vecchio venga intitolata una stanza a Lando Conti.
Nel febbraio del 2011, a 25 anni dalla tragica scomparsa dell’ex Sindaco di Firenze, presentai una mozione che chiedeva l’intitolazione di una stanza a Lando Conti. Ci ho messo un anno per discuterla in consiglio comunale, infatti il 2 febbraio 2013 il consiglio finalmente votava la mia mozione.
Oggi a due anni dalla votazione della mozione ancora non è stata scelta dal Sindaco una sala per ricordare la memoria di Lando Conti, ex Sindaco di Firenze trucidato alle cinque del pomeriggio del 10 febbraio 1986, in via Faentina, da un gruppo delle Brigate Rosse che fece fuoco diciotto volte con una calibro 7,65 stroncando la vita di un uomo ancora giovane, che fino a pochi mesi prima era stato Sindaco di Firenze, di un uomo che era anche un marito e un padre affettuoso.
Lando Conti quel giorno stava venendo in Palazzo Vecchio per partecipare ad una seduta del Consiglio Comunale.
E’ una vergogna per tutti noi che ci vogliano tre anni per dedicare una stanza a Lando Conti, un luogo che ricordi non solo la figura di Conti, che era il Sindaco del dialogo, che parlava e ragionava più che come un politico di professione, come un cittadino che fa politica, che credeva nella certezza del diritto, nella tolleranza e nel corretto agire, sino ad affermare il primato della morale ad ogni livello, un luogo che ricordi tutte le vittime del terrorismo.
Lunedì porterò nuovamente la vicenda di Lando Conti in Consiglio Comunale”.


Dimissioni Brotini: “Fallimento totale per la linea di rilancio di Renzi”

30/01/2014
Dimissioni Brotini, Stella (FI): “Fallimento totale per la linea di rilancio di Renzi”
“Ora governance fuori dalla politica, basta con gli ‘amici degli amici’ e nuovo Piano Industriale, abbiamo già perso troppo tempo”

Questo l’intervento del capogruppo di Forza Italia Marco Stella

“A Firenze Fiera nessuno sentirà la mancanza di Brotini, questo è certo. Le sue dimissioni, se pur tardive, sono un atto dovuto rispetto al voto in consiglio comunale dell’ottobre scorso, quando tutto il consiglio votò un ordine del giorno con cui esprimeva la sua sfiducia nei confronti del presidente di Firenze Fiera.
Il peso politico delle dimissioni di Brotini non sfugge a nessuno, ma a noi non basta: chiediamo l’immediato azzeramento del cda della società.
Ribadiamo che, accanto alle responsabilità gestionali, esistono responsabilità politiche da parte di chi lo ha voluto ai vertici di una società strategica per il nostro territorio, ottenendo in cambio risultati disastrosi. Questo è il fallimento di Renzi, il suo piano di risanamento e rilancio è completamente fallito.
Solo grazie a manager che rendano le nostre realtà economiche credibili e competitive si salvaguardano i posti di lavoro e si garantisce la tenuta e il rilancio della nostra economia: è giunta l’ora di un deciso cambio di passo.
Si nomini una nuova governance fuori dalla politica, basta con gli amici degli amici, si scelgano persone competenti con alta professionalità in grado di predisporre un nuovo piano industriale di rilancio della società.
Un piano che scelga di investire sulla Fortezza, metterla in sicurezza e rilanciare il ruolo di centro fieristico espositivo e motore di sviluppo per la nostra città.
Firenze ha bisogno di un centro espositivo congressuale che funzioni al meglio e che sia vero motore economico per il tessuto della città”.


“Traffico in tilt, lavori al rilento, la solita improvvisazione, chi pagherà per tutto questo?”

30/01/2014
Sottopasso viale Talenti, Stella e Pieraccioni (FI): “Dopo 45 giorni i cittadini vogliono sapere la verità, il sottopasso potrebbe crollare?”
“Traffico in tilt, lavori al rilento, la solita improvvisazione, chi pagherà per tutto questo?”

Questo l’intervento del capogruppo di Forza Italia Marco Stella insieme alla consigliera al Q4 Roberta Pieraccioni

“Dopo 45 giorni dalla chiusura del sottopasso in viale Talenti i cittadini devono sapere la verità.
Cosa è successo veramente al sottopasso? Qual è la causa del cedimento?
Addirittura dopo oltre un mese dall’inizio dei lavori si è ritenuto improvvisamente necessario chiudere al traffico il tratto di viale Talenti soprastante il muro del sottopasso, vi sono pericoli di crollo?
Ci domandiamo se alla luce di quanto sta accadendo, si possano ancora ritenere adeguati i lavori svolti fino ad oggi nell’intenzione di risolvere le criticità del sottopasso di Viale Talenti.
E’ vero o no che l’intervento definito “di precauzione” è diventato nel corso di questo mese un intervento che dovrà addirittura scongiurare il cedimento della parete del sottopasso e quindi il crollo della strada soprastante?
Dagli inizi di dicembre viviamo “l’incubo del sottopasso” e proprio mentre aspettavamo la sua riapertura, ci siamo visti chiudere anche la strada soprastante.
Per quanto tempo ancora dobbiamo sopportare?
Queste sono le domande più frequenti degli abitanti del quartiere che ogni giorno si trovano costretti ad interminabili file nel traffico.
L’assessore deve riferire i dati e la realtà di quello che sta succedendo.
Vogliamo sapere nel dettaglio quali modifiche sono state fatte al sottopasso per permettere il passaggio della tramvia, e se al momento della costruzione o degli interventi fatti in seguito tutto è stato fatto a regola d’arte. Se furono fatti i dovuti collaudi per stabilire se il passaggio della linea tramviaria e l’intensificarsi del traffico soprastante non avrebbero messo a rischio la sicurezza dei cittadini. Di chi è la responsabilità di quanto sta succedendo. Cosa intende fare l’amministrazione comunale per risolvere questa vergogna. Quanto dovranno ancora sopportare i cittadini del quartiere prima di tornare alla normalità”.

(fdr)


San Lorenzo, Stella (FI): “Accanimento ideologico di Renzi contro gli ambulanti”

San Lorenzo, Stella (FI): “Accanimento ideologico di Renzi contro gli ambulanti”
“Disposto ad incatenarmi per portare avanti le ragioni degli operatori”

Questo l’intervento del capogruppo di Forza Italia Marco Stella

“Quello che è successo stamani è la dimostrazione dell’arroganza di Renzi nell’amministrare la città, il sindaco vive un delirio di onnipotenza credendo di poter far tutto senza dover rendere conto a nessuno.
Agli ambulanti di San Lorenzo, tramite le associazioni di categoria, è stato detto che l’amministrazione comunale sposterà in maniera temporanea tutte le attività in piazza San Lorenzo per lavori di rifacimento del manto stradale. Provvedimento che comprende tutte le attività già interessate dai precedenti atti sui quali manca ancora la sentenza definitiva del TAR. Casualmente, la data di spostamento temporaneo coincide con quella più volte annunciata dall’amministrazione nel corso degli ultimi mesi, ovvero il 24 gennaio.
Dopo stamani è evidente che esiste un vero accanimento ideologico da parte di Renzi e della sua maggioranza in Consiglio Comunale contro gli ambulanti. Come si può parlare di urgenza per lavori di semplice manutenzione? E come si può spostare 80 attività, guarda caso tutte quelle che vorrebbe spostare Renzi, per rimettere in ordine tre pietre per strada? Credo che questa volta si sia superato il limite di tolleranza anche per le persone civili e di buon senso.
Ho sempre auspicato che si arrivasse ad una soluzione il più possibile condivisa tra l’esigenza dell’amministrazione e quella di preservare lo storico mercato di San Lorenzo e i posti di lavoro.
Fin dal momento della richiesta da parte dell’Amministrazione di liberare la facciata della basilica di San Lorenzo e la piazza, gli operatori avevano presentato al Comune un progetto di riorganizzazione complessiva della piazza che coinvolge gli ambulanti, che erano disposti nel loro progetto a ridurre la misura di suolo pubblico occupato da ogni singolo esercente, a rivedere la tipologia di merce venduta, a fare il banco architettonico, fino - come chiesto dall’amministrazione - a riorganizzare i banchi per dare la possibilità al bussino di passare da piazza San Lorenzo.
Avevo immaginato che il progetto potesse rappresentare un punto di equilibrio tra le diverse esigenze, ma oggi ho perso ogni speranza.
Di fronte al muro eretto dall’amministrazione non restano che gesti clamorosi, ecco perché sono pronto anche ad incatenarmi ai banchi di piazza San Lorenzo per cercare di far ragionare l’amministrazione e portare avanti le ragioni degli operatori”.


"Doveva fare cento cose in cento giorni, ne ha fatte 25 in 1700"

Renzi, Forza Italia: "Il sindaco part-time che fa un quarto delle cose che promette"
"Doveva fare cento cose in cento giorni, ne ha fatte 25 in 1700"

"Altro che cento punti in cento giorni. La realtà dice altri numeri, ben poco lusinghieri per il sindaco di Firenze. Venticinque punti in millesettecento giorni: appena un quarto delle famigerate “cento cose concrete” di Matteo Renzi è stato realizzato, mentre il restante 75% è rimasto sulla carta".

A mettere in evidenza il mancato mantenimento degli impegni elettorali il gruppo di Forza Italia a Palazzo Vecchio, al termine di un accurato lavoro di analisi dell’operato della Giunta comunale. "Mancate promesse comprovate in taluni casi dall’evidenza dei fatti, ma nella maggior parte fondate su risposte ad interrogazioni puntuali", come hanno sostenuto questa mattina nel corso di una conferenza stampa il capogruppo Marco Stella e i consiglieri comunali Jacopo Cellai e Marco Semplici. Ad introdurre quella che gli esponenti di Forza Italia hanno ribattezzato “Operazione verità” il coordinatore regionale del partito Massimo Parisi: «Preso atto della passione di Renzi per i numeri, quando un politico propone la sua immagine di “uomo del fare”, occorre verificare il suo operato. Così ha fatto il gruppo, ma sarebbe opportuno che anche qualche istituto di ricerca o università lo facesse, così come accadde nel 2006 con il Governo Berlusconi. Anche se – precisa il coordinatore regionale – i fiorentini, anche coloro che lo hanno recentemente votato alle primarie, sanno già che ben pochi dei punti sono stati realizzati, così come sanno che sono aumentate le tariffe. Firenze è ferma, basti pensare alle infrastrutture: dalle linee 2 e 3 della tramvia, al cantiere dell’Alta velocità all’aeroporto», conclude Parisi, prima di lasciare spazio all’illustrazione del lavoro svolto dai consiglieri.

«Dai ricevimenti dei cittadini alla “trasparenza” sulle multe, dal report sull’avanzamento dei cantieri alla diminuzione dei verbali contro chi sporca, dai parcheggi gratuiti negli ospedali all’azzeramento delle liste d’attesa negli asili nido agli stanziamenti del fondo per le giovani coppie. Queste – incalza il capogruppo Marco Stella – sono solo alcune delle promesse non mantenute dal sindaco. Aveva promesso che avrebbe realizzato cento cose concrete in cento giorni: gli abbiamo concesso 1600 giorni in più, ma gran parte degli obiettivi non sono stati realizzati. Renzi continua a sfruttare la nostra città per le sue ambizioni personali: se nel 2009 il suo slogan era “Prima Firenze”, oggi gli suggeriamo il prossimo: “Prima Renzi, poi Firenze”», attacca Stella.

«Alcuni dei 25 punti realizzati – aggiunge Jacopo Cellai – sono peraltro frutto di proposta avanzate dall’opposizione, come ad esempio i semafori all’entrata della ZTL, altri sono stati trattati dilettantisticamente – come la vicenda legata al Forte Belvedere, mentre niente si sa, ad esempio, della holding unica delle partecipate o del piano della sosta, o degli affitti calmierati per le botteghe del centro. Per non dire delle molte questione demandate all’Avvocatura: c’è un’assenza politica disarmante, un inquietante metodo di amministrare», accusa Cellai.

«A ciò si aggiunga – chiosa Marco Semplici – che l’operato della Giunta e del sindaco è carente anche sui temi di più stretta attualità, come dimostrano le vicende della “movida”. Anche su questo, oltre che sui “cento punti” Renzi e i suoi assessori latitano».

«Non si tratta – ribadiscono in conclusione i consiglieri – di giudizi politici lanciati per gusto di polemica, ma di valutazioni basate su fatti concreti e su risposte date dalla stessa Giunta. Un lavoro di monitoraggio che abbiamo avviato sin dal primo giorno di consiliatura e che terminerà con le prossime elezioni».


San Lorenzo,“Chiederò al Consiglio Comunale di esprimersi sul progetto degli operatori”

15/01/2014
San Lorenzo, Stella (FI): “Chiederò al Consiglio Comunale di esprimersi sul progetto degli operatori”
“Questa la sinistra a Firenze, chiede i soldi indietro ai dipendenti comunali, non gli interessa dei licenziamenti e vende Ataf”

Questo l’intervento del capogruppo di Forza Italia Marco Stella

“Chiederò al Consiglio Comunale di esprimersi sul progetto di riqualificazione di Piazza San Lorenzo proposto dalle associazioni di categoria e dagli operatori.
Dal momento della richiesta da parte dell’Amministrazione di liberare la facciata della basilica di San Lorenzo e la piazza, gli operatori hanno presentato al comune un progetto di riorganizzazione complessiva della piazza che coinvolge gli ambulanti, che erano disposti nel loro progetto a ridurre la misura di suolo pubblico occupato da ogni singolo esercente, a rivedere la tipologia di merce venduta, a fare il banco architettonico, fino -come chiesto dall’amministrazione- a riorganizzare i banchi per dare la possibilità al bussino di passare da piazza San Lorenzo.
A fronte di tutto ciò la richiesta degli operatori era soltanto e semplicemente una, rimanere nel loro posto di lavoro in piazza San Lorenzo per poter continuare la propria attività e salvaguardare i livelli occupazionali e la loro impresa.
Il comune ha sempre risposto no, ed ecco che sono arrivati i licenziamenti, le aziende che forse chiuderanno, un intero indotto messo in ginocchio.
Avevamo detto fin dall’approvazione della delibera che ci sarebbero stati problemi per le imprese se fossero state spostate.
Oggi a fronte di una procedura aperta in provincia per oltre 40 licenziamenti legati allo spostamento voluto dal comune qual è la risposta dell’amministrazione? Non ci interessa, sono problemi vostri noi vogliamo la piazza libera.
E’ inaccettabile il comportamento del comune, ora dobbiamo rivedere il progetto evitare i licenziamenti e trovare un punto di equilibrio tra le esigenze legittime dell’amministrazione e quelle degli operatori, soprattutto dobbiamo mantenere i livelli occupazionali ed in un momento di crisi come questo evitare chiusure e licenziamenti.
Purtroppo questa sinistra a Firenze in questi anni ci ha abituato ad essere lontana dai problemi veri delle persone, delle imprese e dei lavoratori, questa è la sinistra che a Firenze ha chiesto i soldi indietro ai dipendenti comunali andando a toccare le buste paga, che non fa niente per evitare i licenziamenti e la perdita di posti di lavoro, ma anzi grazie ai suoi provvedimenti agevola i licenziamenti, e che ha venduto l’azienda di trasporto pubblica partecipata dal comune di Firenze Ataf”.


San Lorenzo, i 35 licenziamenti sono nel job act di Renzi? così l’Italia chiude

San Lorenzo, Stella(FI): i 35 licenziamenti sono nel job act di Renzi? così l’Italia chiude

Non abbandoniamo il confronto, il progetto presentato dagli operatori è un punto di equilibrio tra le varie esigenze

 

Sarà Renzi ad assumersi la responsabilità di 35 licenziamenti tra gli ambulanti di San Lorenzo?

I licenziamenti rientrano nel job act che Renzi ha presentato ieri? Perche con le politiche attuate fino ad ora da Renzi a Firenze l’Itali non riparte ma chiude.

Come si può non aver pensato alle conseguenze sui livelli occupazioni quando si è progettato lo spostamento di 80 attività?

Ora occorre buon senso ed evitare i licenziamenti e possibili chiusure di attività.

Renzi non sia irresponsabile riapra il dialogo con gli operatori.

Nel 2012 gli ambulanti di San Lorenzo presentarono un  progetto che potrebbe rappresentare un punto di equilibrio tra esigenze dell'amministrazione comunale e mantenimento delle attività e livelli occupazionali.

Perché non è stata data nessuna risposta? Ora l?amministrazione riprenda il dialogo proprio da quel progetto.
Riteniamo che vi sia molto da fare per riqualificare l'area di San Lorenzo, ma possiamo svolgere un lavoro positivo solo se ci sarà collaborazione tra comune, ambulanti e residenti.
Condividiamo la necessità di migliorare l'area di San Lorenzo, ma siamo fermamente contrari allo spostamento delle attività dalla piazza.
Fin dall'inizio della vicenda gli ambulanti hanno sempre dimostrato grande civiltà e apertura nei confronti delle richieste dell'amministrazione, arrivando addirittura a presentare un progetto al comune pagato dagli stessi operatori.
Ora spetta al comune non interrompere la trattativa ed affossare il confronto scegliendo la strada del dialogo, se così non fosse Renzi si assume le responsabilità dei licenziamenti.
Non si può pensare di governare i processi commerciali a colpi di diktat, ci sono in gioco imprese e famiglie.
Noi crediamo che gli operatori San Lorenzo abbiano fatto un grande sforzo nel presentare il progetto per riqualificare l'intera area di San Lorenzo, ora si ascoltino le loro ragioni.


“Parte l’operazione verità, smascherate le bugie di Renzi”

03/01/2014
Stella (FI): “Parte l’operazione verità, smascherate le bugie di Renzi”
“La prima pensione d’oro da tagliare è la sua”

“Parte l’operazione verità, smascherate le bugie di Renzi”. Con queste parole il capogruppo Marco Stella annuncia la partenza della campagna di Forza Italia  per l’elezione del sindaco di Firenze. Stella, punto per punto, affronta le varie questioni. Dalle presenze del sindaco in Consiglio comunale, “89 dal 2009 su 198 sedute e poi  Renzi dice che fare il sindaco è il mestiere più bello del mondo”, alla questione infrastrutture, alla pensioni d’oro “la prima pensione da tagliare – ha specificato Stella- è proprio quella del sindaco, visto che è un dipendente in aspettativa senza paga con la qualifica di dirigente iscritto all’Inps, al Fondo Mario Negri, all’associazione Pastore e al Fasdac per un totale mensile di oltre 3,200euro”.
Per quanto riguarda le infrastrutture : “nell’ottobre 2009 Renzi – ha spiegato Stella- aveva annunciato che l’obiettivo entro il 2014 era quello di realizzare l’Alta velocità; nel 2011 aveva auspicato la realizzazione della pista parallela per l’aeroporto, nel 2011 la partenza della linea 2 della tramvia”. “Tutte bugie, come quelle sulla pressione fiscale”: “Nel marzo 2012 Renzi riduce l’addizionale Irpef dallo 0,3 per cento allo 0,2 per cento. In realtà – ha aggiunto Stella – i servizi educativi sono aumentati del 30 per cento. Sono aumentati i pasti da 3,90 a 4,90 (servizi supporto alle scuole), la formazione professionale è aumentata fra il 15 ed il 20 per cento, la Tares oltre il 40 per cento, il biglietto Ataf, i parcheggi per un aumento medio annuo per famiglia di 670euro e per impresa di 5.500 euro. Le bugie continuano – ha proseguito il capogruppo Stella- . Per quanto riguarda la cultura Renzi nel settembre 2011 aveva annunciato il pareggio della Fondazione del Maggio musicale entro il 2012, mentre in realtà c’è stato il commissariamento con un buco di 3milioni di euro. Maggiore è stato anche l’indebitamento del Comune: 480.210.043 nel 2009, 511.659.393 nel 2012. E poi la promessa di non essere un multificio quando nel 2012 i proventi delle multe sono arrivati a 51milioni e nel 2009 erano 49milioni. Infine – ha concluso Stella – l’ultima bugia: il 23 dicembre 2013 Renzi ha annunciato di ricandidarsi a fare il sindaco per cinque anni, quando sappiamo che fra un anno al massimo lascerà l’incarico per candidarsi premier” (lb)