TAV Firenze, Stella: "Finalmente PD su nostre posizioni, attraversamento in superficie
"Si faccia presto, carenza infrastrutturale città penalizza lo sviluppo"
"Finalmente il Pd si accorge che non è più pensabile perdere altro tempo sull'alta velocità ferroviaria. Firenze ha assolutamente bisogno di un moderno sistema di Tav, e per questo da tempo sosteniamo che occorre abbandonare il progetto della stazione sotterranea e pensare a sviluppare l'attraversamento cittadino in superficie, con gli opportuni aggiustamenti, considerati pure i problemi di smaltimento delle terre di scavo, i costi lievitati, i rischi di stabilità per gli edifici".
Lo afferma il coordinatore fiorentino di Forza Italia, Marco Stella, vicepresidente del Consiglio regionale della Toscana.
"A questo punto - sottolinea Stella - evitiamo di sprecare i soldi per la stazione Foster nell'area ex Macelli, e adeguiamo lo scalo di Campo di Marte, che ha il vantaggio di essere ampio a sufficienza, e bidirezionale rispetto a Santa Maria Novella, che invece è monodirezionale. Con i fondi risparmiati, circa 500 milioni di euro, potremmo portare a compimento una rete ferroviaria metropolitana di superficie degna di questo nome, e investire sulle imprese, per creare lavoro".
"Non è solo la Tav il problema di Firenze, sono troppe le grandi opere necessarie alla città ancora ferme al palo - spiega il coordinatore fiorentino di Forza Italia -. A cominciare dalla pista dell'aeroporto, per arrivare all'ammodernamento del polo fieristico. Chi governa a Firenze deve capire che le infrastrutture efficienti sono fondamentali per il rilancio e la crescita economica del territorio, e il tempo speso finora è stato troppo: occorre una decisa inversione di tendenza".
BALNEARI, STELLA E MALLEGNI (FI): Invece di impugnare la legge Toscana, il Governo salvi le imprese con una norma nazionale
"L'unica soluzione è proroga concessioni 75 anni come Spagna e Portogallo"
"Il Governo ha perso l'ennesima occasione per aiutare i balneari. Invece di impugnare la legge regionale 31/2016 della Toscana, l'Esecutivo salvi le imprese del settore facendo una legge nazionale chiara". Lo affermano il vicepresidente del Consiglio regionale della Toscana, Marco Stella (Forza Italia), e il sindaco di Pietrasanta (Lucca), il vicecoordinatore vicario di FI Toscana Massimo Mallegni, commentando la decisione del Governo Renzi di impugnare la legge toscana del 9 maggio 2016 sul demanio marittimo.
"L'unica vera soluzione per le imprese balneari - sottolineano Stella e Mallegni - è rinnovare ai gestori degli stabilimenti le concessioni esistenti per 75 anni, come hanno già stabilito le norme approvate in Spagna e Portogallo, dando ai gestori uscenti il diritto di prelazione. In Portogallo nel 2007, recependo la direttiva Europea 2000/60/CE, è stata approvata la 'Lei de Agua', dove troviamo il diritto del concessionario uscente ad essere preferito rispetto ad altri concorrenti (è lo stesso articolo che la Commissione Europea ha fatto abrogare all'Italia con la procedura di infrazione del 2009). Stessa cosa in Spagna, dove la 'Ley de Costas' del 2013 prevede una proroga secca da 30 a 75 anni delle concessioni in essere, senza procedure di evidenza pubblica imposte invece per l'Italia"
"Nel nostro Paese, invece - accusano i due esponenti azzurri - i balneari vivono il periodo più incerto e buio della loro secolare storia arrestando gli investimenti, a causa del clima d'incertezza creatosi. Ci chiediamo che senso abbia questa guerra del Governo alle imprese balneari, che creano benessere e occupazione, e sono un fiore all’occhiello dell’offerta turistica toscana e italiana”.
Appalti, Stella (FI): “Non ci siano equivoci sulla correttezza delle procedure del Comune di Firenze
Questo l’intervento del capogruppo di Forza Italia Marco Stella
“Alla luce di quanto sta succedendo a Roma, non vi devono essere dubbi sulla correttezza delle procedure adottate dal Comune di Firenze sulla gestione degli appalti.
Ci domandiamo infatti perché da quasi un anno non si sia provveduto a fare il nuovo bando di gara per il servizio di pulizia degli uffici comunali.
Nel dicembre del 2013 è scaduto l’affidamento del multi service per la pulizia portierato e facchinaggio degli uffici comunali, un servizio della durata di cinque anni dal 2009 al 2013 e aggiudicato alla ATI costituita tra Manutencoop Facility Management S.p.A. e Co.l.ser. Servizi s.c.r.l.
Nel gennaio del 2014 si sarebbe dovuta svolgere una nuova gara per lo stesso servizio e per la stessa durata cioè cinque anni per un impegno di spesa complessivo per il comune di Firenze di € 19.361.608, ma per ora nessun bando è stato fatto ed i servizi continuano ad essere aggiudicati senza bando ma affidati in maniera diretta alla vecchia Ati costituita da Manutencoop Facility Management S.p.A. e Co.l.ser. Servizi s.c.r.l., perché?
Come si legge dalla determina n. 10889 del l ottobre 2014, i servizi vengono affidati in maniera diretta. La determina recita: “di affidare il servizio sopra citato, ai sensi dell’art. 57, comma 5), lettera b), del Decreto Legislativo n. 163/2006, ad integrazione dell’appalto aggiudicato dalla Direzione Risorse Finanziarie per multiservice – pulizia, portierato e facchinaggio – per Uffici Comunali nel quinquennio 2009 - 2013, a seguito di procedura aperta, con Determinazioni Dirigenziali n. 7806 del 12 agosto 2009 e n. 9710 del 5 ottobre 2009, interpellato conseguentemente il referente dell’R.T.I. fra Manutencoop Facility Management SPA e Co.l.ser. Servizi s.c.r.l., aggiudicatario del Lotto 1 della suddetta procedura comprendente il Cantiere 1.1- Museo di Palazzo Vecchio e 1.6 Museo di S. Maria Novella, in considerazione del fatto che nelle more dell’espletamento della procedura per l’individuazione di un nuovo soggetto affidatario di cui alla DD. 13/10109, l’appalto in essere è stato prorogato con determina n.11455 per il periodo gennaio – febbraio 2014, con DD. 14/1550 per il bimestre marzo-aprile 2014, con DD 14/3143 per i mesi di maggio e giugno 2014, con DD. 14/4464 per i mesi di luglio - agosto 2014, con DD.14/6239 per il mese di settembre 2014, on DD. 14/6816 per il mese di ottobre 2014 e con DD.14/7394 per il periodo novembre-dicembre 2014”.
Perché la gara non viene fatta?
Ci domandiamo poi se la Manutencoop alla quale noi affidiamo il servizio di pulizia degli uffici comunali sia la stessa Manutencoop che ha visto il proprio presidente, Claudio Levorato, indagato nell’inchiesta sugli appalti Expo 2015, ed inoltre se è la stessa Manutencoop che detiene il 49% delle azioni, insieme alla Veneta servizi, della cooperativa Roma Multiservizi, una delle Cooperative coinvolte nella cosiddetta inchiesta Mafia Capitale. Vi sono collegamenti tra le due cooperative?
Chiediamo massima trasparenza nella gestione della cosa pubblica, soprattutto oggi, alla luce di quanto sta succedendo a Roma. Non possiamo permetterci che vi siano equivoci sulle procedure e sulle cooperative alle quali affidiamo i servizi”.
(fdr)
MAGGIO MUSICALE FIORENTINO, “Nel 2013 persi oltre 9 milioni" DI CHI è LA COLPA?
Questo l’intervento del capogruppo di Forza Italia Marco Stella
“Negli ultimi quattro anni il bilancio della Fondazione del Maggio Musicale è stato sempre in rosso, arrivando a perdere oltre 31 milioni di euro dal 2010 ad oggi.
Un risultato che ha una responsabilità precisa: quella di chi ha guidato la Fondazione e scelto i sovrintendenti, una responsabilità politica di fronte alla quale prima Renzi ed ora Nadella non possono tirarsi indietro.
Prima di sentire altri slogan, vogliamo vedere lunedì in Consiglio Comunale il piano varato dal Sovrintendente, e così sapremo se siamo di fronte all’ennesimo piano fallimentare oppure se stavolta c’è una seria e ponderata riflessione sul futuro del Maggio collegata ad un vero piano industriale.
Ci ricordiamo ancora gli slogan di renziana memoria sul pareggio di bilancio, ma oltre gli slogan, ora che Renzi se ne è andato, rimangono soltanto i buchi di bilancio.
Nel 2010 la perdita fu di 8.358.042 euro, nel 2011 ci fu un meno 3.339.275 euro, per passare all’esercizio chiuso nel 2012 dove la perdita secondo il commissario Bianchi doveva essere di 3 milioni di euro ed invece fu di € 10.282.656, e ora arriviamo all’ultimo bilancio chiuso: quello del 2013 dove la perdita si è attestata a € 9.303.147.
E’ vero che le disgrazie del Maggio partono da lontano, dalle scellerate gestioni del centrosinistra fiorentino prima di Renzi, ma Renzi, la Colombo e gli altri sono entrati nel solco di questa infausta tradizione ed ora il commissario Bianchi sembra non cambiare strada.
Il Piano presentato da Bianchi fatto soltanto di tagli non porterà assolutamente da nessuna parte, i dati sono lì a dimostrarlo.
Oggi si fanno pagare soltanto ai dipendenti gli errori gestionali dei passati amministratori che hanno chiuso i bilanci in perenne perdita, l’unica soluzione trovata è licenziare i dipendenti: troppo poco e troppo facile.
Chi si assume le responsabilità delle scelte fatte fino ad oggi?
Ora occorre impegnarsi tutti insieme per salvare il Maggio, occorre rigore, serietà e un piano industriale concreto e credibile, non si può far ricadere le scelte sbagliate delle gestioni solo sui lavoratori. Siamo convinti che i lavoratori saranno i primi, come sempre, a dimostrare serietà al tavolo delle trattative, ma occorre tagliare gli sprechi, ottimizzare le risorse, rivedere le scelte strategiche, solo così sarà possibile salvare il nostro teatro.
Se occorrono ulteriori risorse per salvare il Maggio saremo i primi ad andare a Roma a chiedere soldi aggiuntivi, a condizione che siano una tantum e che vi sia un piano industriale serio per il futuro del teatro”.
(fdr)
Tasi, Stella(FI): Ecco arrivata la stangata
"Cominciano ad arrivare le prime cartelle della Tasi e si conferma una vera e propria stangata per i fiorentini.
Ad un cittadino residente a Brozzi e proprietario di una abitazione a Brozzi è arrivata una cartella della Tasi di € 699, una vera follia.
Come si può chiedere quasi 700 euro per una abitazione a Brozzi? Quante cose avrebbe potuto comprare per i figli con quei soldi?
Oggi - spiega il capogruppo di Forza Italia in Consiglio comunale Marco Stella - a maggior ragione dobbiamo impegnarsi per eliminare la Tasi sulla prima casa, farlo è possibile come hanno dimostrato alcune città in Italia ed in Toscana.
I fiorentini sono i cittadini piu tassati d’Italia, infatti il comune di Firenze ha deciso di applicare l’aliquota massima per la Tasi, il 3,3per mille.
E’ in arrivo una vera e propria stangata per i fiorentini.
Il raffronto tra la vecchia Imu e la nuova Tasi è impietoso, i fiorentini pagheranno di più.
In un momento in cui le famiglie hanno grandi difficoltà a causa della grave crisi economica era necessario da parte del comune mettere in atto tutte quelle misure a sostegno delle famiglie e delle imprese compreso l’abbassamento delle imposte comunali, è stata fatta la scelta completamente opposta.
A Firenze la Tasi prima casa che equivale a 40 milioni di euro. Azzerarla è possibile, è’ un obiettivo importante, lo sappiamo, ma sappiamo come per coprire questo sforzo.
I revisori dei conti di Palazzo Vecchio ci dicono che nel bilancio del Comune di Firenze, che ammonta complessivamente a circa un miliardo di euro, alla voce dei residui attivi c’è un tesoretto da 586 milioni.
In campagna elettorale avevo promesso se fossi diventato sindaco l’azzeramento della Tasi, oggi ribadisco che è possibile non far pagare i fiorentini e porteremo in Consiglio comunale la nostra ricetta.
Si tratta, in pratica di quelle partite messe a bilancio da Palazzo Vecchio ma che il Comune non riscuote, perché questa amministrazione ha perso la concezione del bene comune.
Qualche esempio? Il Comune nel 2013 ha messo a bilancio la riscossione di 50 milioni di euro di multe ma ne ha incassati solo 16 e complessivamente sono 141 milioni di multe non riscosse dal 2009 a oggi. Quarantaquattro sono i milioni di Tares non pagata, 15 da affitti non riscossi.
Non possiamo lasciare questo tesoretto intonso. Per questo occorre creare una task force per la riscossione dei residui attivi. Se riusciremo a ottimizzare questa azione e incassare anche solo il 7% in più avremo la copertura delle tasse sulla prima casa a Firenze.
Per Nardella - conclude Marco Stella - i fiorentini sono un vero e proprio bancomat per coprire i buchi di bilancio.
Come era una favola quella che ci ha raccontato Renzi sull'aver abbassato le tasse a Firenze, oggi Nardella ne è il degno prosecutore"
Movida: Ma che città è diventata Firenze dove viene permesso tutto?
In oltre 5 anni di governo il centrosinistra non è riuscito a produrre nessuna idea concreta per regolamentare e gestire la movida a Firenze, 5 patti in 5 anni sono lì a dimostrare il fallimento L’unica soluzione proposta è stata quella di chiudere i locali, di ridurre gli orari, di responsabilizzare gli esercenti. Da parte del Comune nessuna idea.
Per colpa del centrosinistra - spiega il capogruppo di Forza italia in Consiglio comunale - siamo arrivati a questo punto, potrebbe essere un punto di non ritorno.
Ma che città siamo diventati dove durante la notte viene permesso tutto?
Se non si capisce che il problema non sono i locali ma i controlli non si arriverà da nessuna parte. Sono 10 anni che viene data la colpa ai locali per quello che succede durante la notte, e il problema non viene risolto, possiamo provare a pensare che il problema è di ordine pubblico? Possiamo provare a pensare che il problema sono i controlli?
Questo nuovo patto sarà un nuovo fallimento e a rimetterci come al solito sarà Firenze.
Come abitudine di questa amministrazione si tende a scaricare tutte le responsabilità sulle attività, e questo è inaccettabile oltre che offensivo nei confronti di imprese e lavoratori. Nel frattempo però le imprese sono in crisi e una ha addirittura chiuso. Se l’unica idea è far chiudere le attività noi diciamo subito no, sarebbe un errore e anche concorrenza sleale, si cominci a far chiudere i minimarket che danno da bere ad ogni ora alcolici.
A Firenze abbiamo un problema di controlli - ha proseguito il capogruppo -: non possono essere i gestori a fare servizio di ‘security’ fuori dai propri locali. Ciò che accade per strada, ad opera soprattutto di giovani che l’alcol lo acquistano, non nei locali incriminati, ma nei minimarket, deve essere monitorato in primis dalla Polizia municipale, coordinandosi nei modi più efficaci con le Forze dell’ordine.
Ecco le nostre proposte
1) z.t.l. notturna estiva ridotta al solo periodo 15 giugno / 15 settembre
2) ridotta negli orari, dalle 24.00 alle 2.00,
3) ridotta nel perimetro coincidente con quello della z.t.l. diurna, e non estesa come quella attualmente in vigore.
4) Tariffe agevolate nei parcheggi di struttura
5) servizio di navette gratuito dai parcheggi di struttura,
6) servizio taxi convenzionato a tariffe agevolate dentro il perimetro della z.t.l.
7) numero unico per le segnalazioni di schiamazzi notturni e degrado,
8) riunione ogni lunedì mattina con gli organi competenti e le associazioni dei cittadini per fare il punto sulla situazione.
9) più rastrelliere per bici in concomitanza con i parcheggi, e tutta una serie di servizi al fine di dare la possibilità alle famiglie fiorentine di riappropriarsi del Centro Storico della propria città
10) forte lotta all’alcolismo sfrenato imponendo la chiusura alle ore 21 di tutti i minimarket la cui proliferazione incontrollata e senza regole ha portato al degrado.
11) finanziamenti per l’installazione di doppi vetri e climatizzatori per le unità abitative in prossimità degli esercizi notturni.
12) Task Force di vigili urbani per il controllo del territorio nelle ore notturne
13) Servizio di Steward fuori dai locali collegati con la centrale delle forze dell’ordine per poter segnalare in tempo reale episodi di criminalità e disturbo della quiete pubblica
14) Implementazione del sistema di videosorveglianza.
Tramvia, Forza Italia: 20 proposte per salvaguardare le attività commerciali
avrebbe dovuto farlo il Sindaco, i lavori della Tramvia sono partiti ma nessuno ha detto quali sono gli aiuti per i commercianti che si trovano lungo i cantieri, stamani lo abbiamo fatto noi.
20 proposte concrete che porteremo in Consiglio Comunale
Tramvia, Forza Italia: 20 proposte per salvaguardare le attività commerciali
“Dalla maggioranza nessuna idea. Siamo gli unici ad avere idee chiare per Firenze. Deludente l’assessore Bettarini”
I consiglieri di Forza Italia in Palazzo Vecchio Marco Stella, Mario Razzanelli, Jacopo Cellai e Mario Tenerani, con i consiglieri di Quartiere Bruno Zoppi e Guido Castelnuovo Tedesco ed il consigliere regionale Tommaso Villa, hanno presentato i 20 punti per aiutare le imprese commerciali che subiranno gravi danni economici dai cantieri delle linee 2 e 3 della tramvia. I lavori della linea 1 della tramvia dovevano durare tre anni, sono durati sette anni ed hanno visto chiudere 300 attività commerciali. Sono oltre mille le attività interessate dai lavori delle linee 2 e 3 della tramvia. “Altri comuni come Torino e Bologna ed altre realtà hanno deciso per l’abbattimento della Tia e della Cosap. In alcuni Comuni le attività commerciali interessati da lavori non pagano l’Imu – spiega il capogruppo di Forza Italia in Consiglio comunale – allora noi che siamo Forza di governo chiediamo di intervenire subito per andare incontro alle esigenze per salvaguardare un tessuto produttivo importante della nostra città. Abbattiamo Tia, Cosap, Cimp ed Imu, convochiamo un consiglio comunale per parlare esclusivamente di questi problemi e convochiamo Consigli di Quartiere aperti alla cittadinanza per informare i cittadini sui disagi, sui parcheggi, sulla nuova viabilità. Non basta mettere a disposizione un tecnico una volta alla settimana a rispondere ai quesiti dei cittadini che ancora non hanno capito cosa accadrà. Questa amministrazione – conclude Stella con gli altri consiglieri di Forza Italia – ha iniziato la cantierizzazione nel modo sbagliato. Noi ci stiamo impegnando a favore dei cittadini”.
Questi i 20 punti:
1. Attivarsi presso i gestori dei servizi, acqua, gas, energia elettrica al fine di garantire una moratoria nei pagamenti per le attività commerciali interessate dai cantieri della tramvia, fino alla fine dei lavori;
2. a stanziare 1.000.000 di euro, derivanti dall’imposta di soggiorno a sostegno delle imprese, per esempio per pagare i contributi Inps alle attività commerciali interessate dai lavori della tramvia che si impegnano a non licenziare;
3. ad attivarsi presso la proprietà del nuovo centro commerciale nato in via di Novoli, al fine di agevolare l’ingresso di attività commerciali interessate dai lavori della tramvia all’interno del centro commerciale;
4. a garantire il rispetto dei tempi dei cantieri per la realizzazione della Linea 2 e 3 della tramvia;
5. a dar vita ad un tavolo permanente sulla linea 2 e 3 della tramvia con il compito di eseguire un monitoraggio costante dei lavori;
6. a convocare a suddetto tavolo, così come promesso, i rappresentanti dei commercianti, degli artigiani e dei residenti;
7. ad allargare il tavolo ad un rappresentante per ogni forza politica presente in Consiglio Comunale,
8. a predisporre al più presto abbattimenti per la Tia per le attività commerciali interessate dai lavori della tramvia, il limite massimo rimborsabile del 100% dei canoni riconoscibile nel caso in cui venga impedito totalmente l’esercizio dell’attività. In tutti gli altri casi si provvederà secondo una percentuale in relazione al grado di disagio provocato;
9. a predisporre al più presto abbattimenti per la Cosap per le attività commerciali interessate dai lavori della tramvia, il limite massimo rimborsabile del 100% dei canoni riconoscibile nel caso in cui venga impedito totalmente l’esercizio dell’attività. In tutti gli altri casi si provvederà secondo una percentuale in relazione al grado di disagio provocato;
10. a predisporre al più presto abbattimenti per la Cimp per le attività commerciali interessate dai lavori della tramvia, il limite massimo rimborsabile del 100% dei canoni riconoscibile nel caso in cui venga impedito totalmente l’esercizio dell’attività. In tutti gli altri casi si provvederà secondo una percentuale in relazione al grado di disagio provocato;
11. a prevedere una riduzione minimo del 20% dell’Imu fino ad un massimo dell’80% per artigiani e commercianti lungo i cantieri della linea 2 e 3 della tramvia nel caso in cui siano titolari degli immobili nei quali è svolta l’attività;
12. A regalare le bici che si trovano presso al depositeria comunale ai residenti ed ai commercianti che si trovano lungo i lavori della tramvia;
13. A studiare insieme ad Ataf forme di incentivo per clienti delle attività commerciali interessate dai lavori della Tramvia che scelgono di utilizzare il trasporto pubblico, prevedendo anche sconti sulle tariffe;
14. Ad attivarsi con gli istituti bancari al fine di aprire linee di credito a tasso zero per le attività commerciali interessate dai lavori della tramvia;
15. Ad individuare soluzioni per le attività commerciali che si trovano all’altezza della strettoia di via di Novoli, che saranno completamente oscurate dai cantieri della tramvia.
16. A prevedere per suddette attività anche lo spostamento in immobili di proprietà comunale senza nessun costo di locazione;
17. Ad attivarsi con l’immobiliare Novoli al fine di mettere a disposizione a titolo gratuito nelle ore notturne il parcheggio sotto il Parco di San Donato per i residenti interessati dal taglio dei posti auto a seguito dei lavori della tramvia;
18. Ad attivarsi con l’immobiliare Novoli al fine di mettere a disposizione per i clienti delle attività commerciali della zona il parcheggio sotto il Parco di San Donato a tariffe agevolate
19. Attivarsi presso agenzia delle entrate per stabilire un tavolo di confronto sulle imprese interessate ai cantieri, probabili diminuzioni di incassi in relazione agli studi di settore
20. A prevedere forme di pubblicità per le attività lungo i cantieri della tramvia a spese del Comune di Firenze utilizzando tutti i mezzi possibili anche di proprietà dell’amministrazione.
San Lorenzo, Stella (FI): “Il tempo delle chiacchiere è finito, trovare una soluzione immediata che consenta alle imprese di svolgere il proprio lavoro”
“La sistemazione così come decisa dal Comune di Firenze per le attività spostate da Piazza San Lorenzo è una condanna a morte per 80 imprese. Ora è necessario trovare una sistemazione che consenta alle attività di lavorare”. Lo afferma Marco Stella, capogruppo di Forza Italia in consiglio comunale.
“Abbiamo sempre sostenuto che piazza del Mercato centrale non era il luogo giusto per mettere le attività – spiega Stella - , dopo 5 mesi i fatti ci danno ragione, e anche il sindaco Dario Nardella in campagna elettorale aveva dichiarato che sarebbe stato necessario trovare una soluzione alternativa. Qual è la soluzione che il Comune vuole proporre agli operatori di San Lorenzo, ma soprattutto quando? Gli operatori chiedono soltanto di lavorare, perché non dargli questa possibilità?”.
“Il Comune – prosegue - ha scelto di spostarli, ora deve metterli in condizione di svolgere la loro professione. Ci sono famiglie, lavoratori, imprese che hanno sottoscritto impegni, hanno acceso mutui ed hanno il suolo pubblico da pagare, come potranno far fronte agli impegni se non possono lavorare? Non esiste lo spazio fisico per le oltre 50 attività che dovrebbero essere collocate in piazza del Mercato centrale, troppo stretto il posto a loro riservato, fisicamente tutte lì non entrano. I banchi non possono aprire i loro teli, hanno difficoltà ad aprire gli scaffali, il compattatore della nettezza genera un puzzo incredibile, gli allacci alla corrente sono pericolosi perché i fili rimangono esterni e rappresentano un pericolo per gli avventori che potrebbero inciamparci”.
“Gli ambulanti – conclude hanno deciso di avere buon senso, spostarsi senza proteste clamorose, anche a fronte di una disponibilità del neo sindaco di intavolare una nuova trattativa, ma nel frattempo dobbiamo garantire il posto di lavoro. Occorre trovare una soluzione immediata sia alla sistemazione sin da domani per far aprire le attività, sia per la sistemazione definitiva, il tempo delle chiacchiere è finito”.
Tramvia,Stella(F.I): “Grave ritardo nel proporre le azioni per le attività, subito in commissione sviluppo economico i provvedimenti a favore dei commercianti”
“La prima convocazione della seduta della commissione sviluppo economico sia dedicata alle iniziative che il Comune di Firenze ha intenzione di intraprendere a favore delle attività commerciali interessate dai lavori delle linee della tramvia”. E’ quanto chiede Marco Stella, capogruppo di Forza Italia.
“Sono anni che assistiamo alle promesse del centrosinistra sugli aiuti alle attività commerciali coinvolte dai lavori della tramvia, ma ancora oggi non esiste niente di certo, nessuno sa quali saranno e per quale importo – spiega Stella -. A questo punto sia la commissione sviluppo economico a farsi promotrice di un tavolo con i commercianti e studi al più presto insieme alle associazioni di categoria misure a sostegno dei commercianti. Si rende conto il Sindaco che questo ritardo mette in seria difficoltà i commercianti e la stessa sopravvivenza delle attività? Cosa aspetta questa amministrazione a varare dei provvedimenti? Forse l’esperienza della linea 1 non è servita? Decine di attività che si trovavano lungo i lavori della linea 1 sono state costrette a chiudere, impoverendo il nostro tessuto commerciale e di fatto causando la perdita di posti di lavoro”.
“Sulla linea 2 e 3 non si faccia lo stesso errore – prosegue Stella -. Senza certezze si mette in crisi un tessuto commerciale importante come quello interessato dai lavori della Tramvia, in particolare penso ai centri commerciali naturali di Novoli e Piazza Dalmazia, ma più in generale a tutte le attività commerciali lungo i tragitti delle due linee tramviarie. I tempi sono fondamentali per le imprese, sapere su quali sgravi fiscali possono contare e quali incentivi metterà a disposizione il comune significa la sopravvivenza o la chiusura per decine di attività”.
“L’amministrazione – continua l’esponente di Forza Italia - aveva promesso di studiare forme di collaborazione con i gestori dei servizi, acqua, gas, energia elettrica per studiare forme di agevolazione nei pagamenti; queste società partecipate dal Comune sono mai state contattate? Si sono trovate forme per agevolare i commercianti? Inoltre era stato garantito proprio da Nardella quando era vicesindaco che si sarebbe impegnato per studiare forme di sconto sulle tariffe comunali, Tia e Cosap: quali sono le proposte dell’amministrazione? Quali agevolazioni sono state previste per i commercianti che si trovano interessati dai cantieri? I lavori sono partiti, ma i commercianti ancora non sanno niente: occorre rimediare al più presto”.
“Non possiamo non notare infine – conclude Stella – che i lavori sono partiti proprio nei giorni di Pitti: visto che si sono persi anni si poteva a questo punto aspettare un’altra settimana per non creare ulteriori disagi ai cittadini”.
(edl)