Moschea Firenze, Stella (FI): "O Nardella è inadatto a fare il sindaco, o prende ordini da Renzi"

moschea-indietro-tutta-nardella"O Nardella è inadatto a fare il sindaco di Firenze, o prende ordini da Renzi. Non c'è una terza opzione, visto come ha gestito, anzi 'non gestito' la vicenda della moschea all'ex caserma Gonzaga, ai confini tra il capoluogo toscano e il Comune di Scandicci". Lo dichiara il vicepresidente del Consiglio regionale della Toscana, Marco Stella (Forza Italia), commentando il dietrofront del sindaco sulla localizzazione del tempio di culto islamico alla Gonzaga, dietrofront arrivato a poche ore di distanza dal 'no' al progetto pronunciato dall'ex primo cittadino Matteo Renzi.

"Eppure - ricorda Stella - nelle ultime settimane Nardella ha parlato quasi solo di moschea, assicurando che la location individuata era quella definitiva. 'Io, con questa proposta della moschea all'ex Gonzaga, ho fatto dieci passi avanti - sono dichiarazioni del sindaco - e non possiamo bruciare un’idea dietro l'altra'. Come mai questo incredibile e repentino cambio di direzione?"
"Oggi - sottolinea l'esponente di FI - Nardella fa marcia indietro, guarda caso a poche ore dal pronunciamento contrario del suo predecessore Renzi. E lo fa parlando di 'problemi tecnico urbanistici che in effetti risultavano ai nostri uffici'. Quindi, le cose sono due: o prende ordini dall'ex premier, oppure non è adatto a fare il sindaco. Se c'erano problemi tecnici, doveva saperlo prima di indicare quel luogo per farci la moschea. Se questo è il pressappochismo con cui fanno le cose a Palazzo Vecchio, non è un caso che l'Amministrazione Nardella perda tutti i ricorsi al Tar".


Commercio: Stella (FI), spostare banchi da San Lorenzo resta decisione errata

"Persi posti di lavoro e incassi, piazza piena di auto private"

ambulanti

"Purtroppo si è lasciato alla magistratura l'incarico di pianificare la città a colpi di sentenze, perché la politica miope della maggioranza di centrosinistra non ne ha voluto sapere di trovare un accordo che tenesse conto degli interessi di tutti. Spostare i banchi dal perimetro di piazza San Lorenzo è stato un errore, si sono persi tanti posti di lavoro e sono diminuiti gli incassi, senza che la piazza ne abbia guadagnato a livello estetico, visto che viene attraversata in continuazione da mezzi privati". Così il vicepresidente del Consiglio regionale della Toscana, il coordinatore fiorentino di Forza Italia Marco Stella commenta la sentenza del Consiglio di Stato che dà il via libera allo spostamento dei banchi.

"Da quando, oltre tre anni fa - spiega Stella - la Giunta comunale spostò gli 83 banchi del mercato di San Lorenzo dal perimetro della basilica a piazza del Mercato Centrale e in via Panicale, gli ambulanti hanno perso oltre 10 milioni di euro di fatturato, visto che gli incassi sono diminuiti del 70%. Un quadro economico disastroso che ha portato alla chiusura di 15 attività, passate da 83 a 68, e che ha determinato il licenziamento di 45 persone. Il trasloco ha causato e sta causando seri problemi economici a oltre 80 famiglie".

"Il flop non si limita all'aspetto economico - aggiunge Stella - ma ha anche a che fare con il punto di vista estetico. Se Renzi scelse questa via per liberare la piazza puntando sulla bellezza di San Lorenzo, oggi la piazza, in assenza di controlli, è diventata un parcheggio aperto al transito dei mezzi privati”. Per l'esponente di Forza Italia "è arrivato il momento di ripensare l'organizzazione complessiva del commercio ambulante a Firenze partendo proprio dagli 83 banchi che sono stati spostati, integrandoli con quelli di piazza San Firenze", per trovare poi una sistemazione "a 106 attività ma su minori metri quadri occupati".

Riso: Stella (FI), parte da Toscana campagna per chiedere etichettatura prodotto

Consiglio regionale ha approvato mozione per proteggere qualità

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Parte dalla Toscana la campagna per tutelare la qualità del riso e per chiedere l'etichettatura del prodotto. Il Consiglio regionale della Toscana ha approvato all'unanimità una mozione, che vede come primo firmatario Marco Stella (Fi), oltre a Simone Bezzini (Pd), che chiede di "proteggere la qualità e l'immagine del riso e dei prodotti derivati, fondamentali per l'economia di alcune aree della Toscana come la Maremma". L'atto, ricordando come "nel 2016 è arrivata in Italia un'enorme quantità di riso straniero", e che "sono state riscontrate partite di riso pericolose per la salute dei consumatori per la presenza di residui antiparassitari e tossine oltre i limiti di legge", impegna anche la Giunta ad "aumentare l'attenzione e il controllo sulla produzione e sul commercio di riso, con un opportuno monitoraggio dei prodotti importati".

"Quello dell'etichettatura del riso - sottolinea Stella - è un obbligo che va disciplinato per legge, come per il latte e il grano, e salutiamo positivamente l'annuncio della sperimentazione per l'origine dell'etichetta per il riso annunciata oggi dal ministro Martina. Il Dossier #SosRisoItaliano, elaborato della Coldiretti su dati Istat, ci informa dell'aumento di importazioni di riso dai Paesi asiatici. Un pacco di riso su 4 venduto in Italia è straniero ma non si vede per la mancanza dell'obbligo della provenienza in etichetta. Occorre invece indicare al consumatore la provenienza del prodotto, per informarlo e renderlo consapevole della scelta".


Moschea all’ex Gonzaga, Cellai e Stella (FI): “Pasticcio ‘metropolitano’ di Nardella, decisione unilaterale"

"Ignorato il percorso di partecipazione coi cittadini pagato con i soldi pubblici, perchè?"

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“La decisione unilaterale del sindaco di Firenze e della città metropolitana Nardella di utilizzare l’ex caserma Gonzaga, al confine con Scandicci, per la nuova moschea, ha prodotto un pasticcio difficilmente comprensibile. Si ignora un percorso partecipativo (pagato con soldi pubblici) che aveva individuato tutt’altre funzioni, si dice che lo spazio sarà utilizzato solo per il prossimo Ramadan, ma che forse potrebbe diventare la sede definitiva. L’unico a dirsi contento è l’imam Izzedin Elzir, che non a caso ha subito chiarito che l’ex caserma va bene, a patto che diventi la sede definitiva”. Questo il commento del capogruppo a Palazzo Vecchio di Forza Italia Jacopo Cellai insieme al consigliere regionale e coordinatore cittadino del partito Marco Stella.

“Le questioni aperte da questa scelta del sindaco PD sono molteplici. Intanto: chi si aggiudicasse la possibilità di realizzare il progetto nato dal bando scaturito dal percorso di partecipazione, che garanzie avrà, se nell’ex caserma sorgerà invece una moschea? – attaccano i due esponenti dell’opposizione –. Senza contare il corto-circuito creato con Scandicci, col sindaco Fallani che dichiara di aver saputo della decisione di Nardella dai giornali. Due sindaci PD all’interno della città metropolitana che, a quanto pare, non parlano tra di loro. E poi: che garanzie di sicurezza ci sono per un utilizzo dal prossimo mese della struttura in disuso da anni? Per quanto riguarda poi il percorso coi cittadini, chiederemo di conoscere quali siano stati esattamente i costi sostenuti”.

“Basta improvvisazioni: per quanto riguarda la sede definitiva della moschea, Nardella avanzi proposte credibili e fattibili. I fondi li hanno, devono solo individuare un immobile, compatibilmente con le esigenze della città e dei cittadini, e procedere al suo acquisto. E in tutto ciò l’amministrazione comunale deve esercitare il suo ruolo guida, tenendo conto di quanto già deciso insieme ai cittadini per gli immobili dismessi, non certo buttare lì idee a casaccio pur di chiudere la questione”, concludono Cellai e Stella.


Toscana, Stella (FI) e Casucci (LN): "Incomprensibile bocciatura mozione corsi autodifesa donne"

PD e sinistra fanno ideologia, noi vogliamo risolvere problemi concreti

Domestic Violence

"E' grave, e incomprensibile, la bocciatura da parte del Pd e della sinistra della nostra mozione che impegnava la Giunta regionale a promuovere corsi di autodifesa femminile. Ancora una volta hanno prevalso posizioni ideologiche datate, su un tema che invece non ha nulla di ideologico, ma che risponde a una necessità reale in una società in cui i crimini e le violenze contro le donne sono in costante aumento”. Lo affermano il vicepresidente del Consiglio regionale della Toscana, Marco Stella (Forza Italia) e il consigliere regionale della Lega Nord, Marco Casucci, commentando la bocciatura in aula della mozione (primo firmatario Stella) che chiedeva di incentivare i corsi di autodifesa femminile.

"Il trend delle violenze sulle donne, sia domestiche che esterne, è costantemente in crescita, e che anche nella nostra regione sono quotidiane le denunce di aggressioni subite da donne  - ricordano Stella e Casucci -. La lotta alla criminalità, alle violenze e ai soprusi deve essere, oggi ancor di più, una priorità per chi governa. Per questo chiedevamo, tramite la mozione, un'attenzione particolare per questo tema. Facciamo davvero fatica a capire come il Pd e la sinistra si siano rifiutati di approvare un indirizzo che invece è già stato approvato da Comuni di ogni colore politico, da Milano, a Torino, da Livorno ad Arezzo (in quest'ultimo caso, grazie a una mozione presentata dallo stesso Casucci nelle vesti di consigliere comunale aretino)".

"I corsi di autodifesa femminile possono aiutare in molti casi le donne a difendersi da eventuali aggressori, e indubbiamente accrescono la sensazione di sicurezza e protezione", sottolineano i due consiglieri regionali, che nella mozione chiedevano alla Giunta Regionale Toscana di "aumentare l’attenzione nei confronti del tema delle violenze sulle donne, sia domestiche che esterne, incentivando il sistema di protezione sociale, le politiche di welfare e quelle di sicurezza", e di "attivarsi urgentemente per organizzare e promuovere corsi di autodifesa femminile, programmando in contemporanea relative campagne informative".


Moschea Firenze, Stella e Cellai (FI): "No a uso edifici e terreni pubblici"

"In ex caserma Gonzaga allorggi ERP. Serve referendum consultivo"

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"La comunità islamica e il Comune di Firenze si stanno accordando per realizzare una moschea nell'ex Caserma Gonzaga. Forza Italia riafferma la propria contrarietà a una Grande Moschea a Firenze, e dice no a soldi pubblici e a terreni o edifici gratis per l’edificio di culto islamico: nel caso, individuino un’area, la acquistino e chiedano una variante al piano urbanistico, poi si vedrà”. Lo affermano Marco Stella, coordinatore cittadino di Forza Italia e vicepresidente del Consiglio regionale della Toscana, e Jacopo Cellai, capogruppo a Palazzo Vecchio. “In linea generale – sottolineano Stella e Cellai – siamo contrari a un’opera impattante dal punto di vista urbanistico e di identità paesaggistica per la nostra città, che è patrimonio Unesco da 35 anni"

"Senza contare - proseguono i due esponenti di Forza Italia - che le ex caserme sono state concesse ai Comuni per la realizzazione di case popolari, ed è a questa funzione che devono essere destinate. L'imam di Firenze Izzedin Elzir ha dichiarato di aver ricevuto una donazione dal Qatar di 25 milioni di euro, tramite la Ong Qatar Charity, per la costruzione di 33 moschee in Italia. Con tutti questi soldi a disposizione, presentino un progetto e l'amministrazione comunale lo esamini, non si capisce dove stia il problema".

"Inoltre, vista la rilevanza del progetto, è fondamentale che si arrivi a un referendum consultivo sull'opera, strumento previsto dal nostro statuto comunale - aggiungono Stella e Cellai -. Con la realizzazione di una grande moschea, si aprono poi una serie di questioni non secondarie, da non sottovalutare: la condivisione dei valori su cui è fondata la nostra civiltà, il rispetto dei diritti della donna, la necessità di tenere le prediche in italiano e il rifiuto netto della sharia. Su tutti questi temi occorrono chiarezza e fermezza".


Ztl notturna, Stella e Cellai (FI): "Niente di nuovo. Grave non aver avvertito in tempo cittadini e commercianti"

“Scarso preavviso porterà a una impennata di multe. Forse era questo l'obietivo?”

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"Il provvedimento sulla ztl notturna, oltre che nel merito, presenta una pecca di metodo: è grave che l'Amministrazione comunale abbia annunciato la scelta di partire con la chiusura del centro al traffico con appena 24 ore di preavviso, senza avvertire per tempo la cittadinanza e le numerose attività commerciali del centro storico". Lo affermano il capogruppo di Forza Italia al Comune di Firenze, Jacopo Cellai e il vicepresidente del Consiglio regionale della Toscana, Marco Stella. Da stasera, infatti, dal giovedì al sabato, per le auto dei non residenti non sarà possibile accedere al centro dalle 23 alle 3 del giorno successivo.

"Si tratta del solito provvedimento che viene ripresentato da anni. Sarebbe stato opportuno e necessario - sottolineano i due esponenti di Forza Italia - avvertire la città con almeno una settimana di anticipo, per consentire a tutti di organizzarsi. Molti fiorentini (e non), invece, che non sono ancora informati visto lo scarso preavviso, entreranno in centro e prenderanno una multa. Forse era questo l'obiettivo di un provvedimento varato in fretta e furia? Per fortuna ci sono le luci semaforiche sulle porte telematiche, ottenute alcuni anni fa grazie a una nostra battaglia".

"La ztl notturna - osservano Stella e Cellai - poteva avere un senso se si fosse realizzato un adeguato sistema di parcheggi scambiatori con navette a servizio del centro storico. Ma soprattutto, se ne sarebbe anche potuto fare a meno, o mitigarla, se fossero stati costruiti i parcheggi interrati al Carmine e in piazza Brunelleschi, a cui Palazzo Vecchio ha rinunciato. La ztl notturna serve soltanto a riempire i parcheggi di prossimità della ztl, quelli della Firenze Parcheggi. Ed è grave che non venga prevista neppure una sola staffa di penetrazione per consentire la sosta breve, quella di cui potrebbe avere bisogno un genitore per riprendere un figlio in centro, ad esempio".


Novoli, Stella-Cellai (FI): "Quartiere degradato, qui Comune Firenze assente"

"Sindaco pensi ad amministrare, non a titoli sui giornali"

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"Il sindaco Nardella dovrebbe pensare ad amministrare la città, e in particolare i quartieri lasciati da anni in uno stato di degrado e abbandono come Novoli. Invece, annuncia iniziative buone solo per avere qualche titolo sui giornali". Lo affermano il vicepresidente del Consiglio regionale della Toscana, Marco Stella (FI) e il capogruppo di Forza Italia a Palazzo Vecchio, Jacopo Cellai, in merito all'annuncio del sindaco del capoluogo toscano, che sta valutando la costituzione di parte civile del Comune di Firenze sulla vicenda del 38enne romeno che da tempo compie atti di vandalismo e di molestie ai danni di auto, negozi e persone del quartiere di Novoli, alla periferia Nord di Firenze. L'uomo era stato arrestato nei giorni scorsi, ma il gip non ha convalidato l'arresto e lo ha rimesso in libertà, decisione su cui la procura ha fatto ricorso sia in Cassazione, sia al tribunale del riesame.

"Nardella, da sindaco - proseguono Stella e Cellai - avrebbe dovuto innanzitutto disporre il Tso per questo soggetto. Ma in generale, sarebbe stato suo compito prestare attenzione alle situazioni di palese degrado del quartiere: prostitute sui viali, spaccio ai giardini di via Baracca, episodi ripetuti di criminalità. Invece quella zona è stata lasciata a se stessa, trattata da quartiere di serie B. Non è mai troppo tardi per correre ai ripari e creare un vero assessorato alla Sicurezza, come Forza Italia chiede da anni, inascoltata".

 


Violenza donne: Stella (FI), a Firenze stati generali contro femminicidio

Governi Berlusconi hanno fatto leggi fondamentali per parità di genere

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"Lanciamo ufficialmente la richiesta di fare a Firenze gli Stati Generali contro la violenza sulle donne. C'è un clima culturale ancora preoccupante, che i fatti di cronaca confermano drammaticamente. Solo lavorando a livello culturale ed educativo potremo sperare di invertire una tendenza negativa, che vede le donne vittime di violenze fisiche, psicologiche e verbali: occorre debellare la piaga del femminicidio, e tutti la società insieme alla politica deve sentirsi impegnata in questa battaglia di civiltà". E' l'appello lanciato oggi dal vicepresidente del Consiglio regionale della Toscana, Marco Stella, coordinatore fiorentino di Forza Italia, al convegno "Prima le donne", a cui hanno preso parte le parlamentari azzurre Deborah Bergamini, Mara Carfagna e Elena Centemero.

"Vorrei ricordare, che su questo delicato tema - ha aggiunto Stella - sono stati i governi Berlusconi a fare importanti provvedimenti normativi. Siamo stati noi a fare la legge contro lo stalking per proteggere le donne, ed è stato il nostro Governo a introdurre per legge l'obbligo di prevedere almeno il 30% di donne nei cda delle aziende pubbliche e quotate in Borsa. Senza dimenticare che grazie all'impegno di Forza Italia in Parlamento, da quest'anno ci saranno le risorse per sostenere gli orfani delle donne vittime di femminicidio".

 


Mense scolastiche Firenze, Stella (FI): “Scarti al 90%, ispettori ASL verifichino”

"Lo prevedono le linee di indirizzo. Alcuni piatti vanno cambiati"

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Ennesima visita del vicepresidente del Consiglio regionale della Toscana, Marco Stella (FI) alle mense scolastiche fiorentine, ed ennesimo risultato: scarti elevati, che nel caso del secondo e del contorno hanno superato il 90%. All'ora di pranzo, Stella si è recato alla scuola elementare statale Santa Maria a Coverciano, in via Salvi Cristiani. Accompagnato da alcune mamme della Commissione mensa, il consigliere regionale ha assistito alla distribuzione dei pasti, intrattenendosi con il personale scolastico e con gli addetti alla preparazione del cibo (“che ringraziamo per la loro preparazione e professionalità”).

"A fine pasto - ha dichiarato Stella - abbiamo tratto un bilancio purtroppo negativo. Come accertato dalla Commissione Mensa, il riso alla zucca è stato scartato dal 60% dei bambini, ma il polpettone con verdure e il contorno di spinaci non sono stati quasi toccati, con percentuali di scarto del 90%. Vedere tutto quel cibo sprecato, praticamente intonso, sui tavoli, e poi gettato via, è uno spettacolo davvero poco edificante; solo oggi in questa scuola sono stati gettati via oltre mille euro di cibo. Senza contare poi che i ragazzi se ne tornano in classe affamati, e come ci ha detto una mamma, quando arrivano a casa vogliono mangiare qualcosa di sostanzioso".

Il vicepresidente dell'assemblea toscana chiede che "come prevede la normativa in materia, gli ispettori dell'Asl facciano dei controlli nelle mense. Al punto 4.3 delle linee di indirizzo regionali, è previsto infatti che le Asl - ricorda Stella citando il documento - controllino 'il gradimento dei pasti, le modalità di gestione di aspetti importanti ai fini del gradimento da parte degli utenti', e che 'la valutazione in campo dovrà essere prioritariamente effettuata nelle mense'. Noi rinnoviamo l'appello al Comune, a Nardella e all'assessore Giachi: cambiate il menu, sostituendo i piatti che non vengono mangiati con pietanze ugualmente sane, ma che incontrano il favore dei ragazzi. Basta poco".