LIBRI: STELLA (FI) PRESENTA "MARITE' NON MORDE"
TESTIMONIANZA MADRE BAMBINA CON SINDROME DI DOWN. "La politica deve essere capace di dare risposte. Noi prendiamo impegno".
È attraverso gli occhi di Maritè, una bambina con la sindrome di Down, che Veronica, la sua mamma, impara a vivere in maniera più viva, profonda e vera. "Maritè non morde" (Aliberti Compagnia Editoriale, pp.140) è la dichiarazione d’amore di una mamma per sua figlia raccontata fin dalla nascita, il momento esatto in cui ne scopre la disabilità. Veronica Tranfaglia, l'autrice, ha presentato il volume oggi in Consiglio regionale con il vicepresidente dell'Assemblea, Marco Stella.
Non si nasconde, la Tranfaglia, nel raccontare pagina dopo pagina le sue paure e i suoi preconcetti iniziali, i luoghi comuni sulla disabilità che via via riuscirà a demolire e i timori nel dover portare a compimento “una missione che non hai scelto”, quella di crescere un figlio disabile. "Maritè non morde" è un romanzo autentico e immediato, scevro da enfasi o da rielaborazioni figlie del politicamente corretto. Sono centoquaranta pagine scritte di getto, genuine, che non tentano di ‘addolcire’ quella pillola amara che l'autrice, insieme alla sua famiglia, ha dovuto ingoiare.
Tra i tanti timori dell’autrice – “Quando non ci sarò più io, come farà? Chi l’aiuterà?”. Proprio su questo punto è intervenuto il vicepresidente Stella: "La politica - ha detto - è chiamata a dare delle risposte. Bisogna intervenire in maniera forte e rassicurante sul "dopo", su quando non ci saranno più i genitori dei bambini con sindrome di Down. Su questo tema l'Italia è molto indietro, e noi ci prendiamo oggi l'impegno dalla Toscana a portare avanti iniziative legislative che colmino questo gap".
Parte dei proventi del libro saranno devoluti alla ricerca scientifica: in particolare, si punta a realizzare uno studio clinico sui nutraceutici, molecole di origini naturali che potrebbero far migliorare il quadro clinico complessivo e la qualità della vita dei pazienti. Un progetto che porta la firma della biologa molecolare Rosa Vacca, del Cnr di Bari, anche lei mamma di un bimbo con la sindrome di Down.
Dopo 18 anni di lavori e 60 mln spesi, apre il bypass del Galluzzo
E' lungo appena 3,5 km, ma per realizzarlo ci sono voluti 18 anni e 60 milioni di euro. E' il bypass del Galluzzo, che verrà inaugurato in pompa magna a fine mese, il 29 maggio per l'esattezza. Diventerà una bretella affollatissima, permettendo a migliaia di automobilisti che entrano ed escono dalla città in direzione Firenze, Siena o Tavarnuzze di saltare il Galluzzo e mandare in pensione il ponte Bailey. Viaggiando su due corsie con un limite di 70 chilometri all’ora e sgombrando i polmoni del rione da veleno delle marmitte e code chilometriche. Le auto infatti, superata la galleria delle Romite (255 metri), completata tre anni fa di fronte alla rotonda per Le Bagnese, potranno tirare dritto verso il bypass e attraversare il ponte sulla Greve. Poi entrare nel tunnel Poggio Secco (1.231 metri) e dopo in quello del Colle (660 metri) fino al raccordo con l’uscita Firenze-Impruneta dell’A1 o con l’Autopalio.
L’ultimo diaframma di roccia della collina dove si fa strada il bypass è stato abbattuto l’11 febbraio 2016. Un colpo di piccone che fece ripartire i lavori, iniziati 18 anni fa e congelati dal 2014 dopo il crac di Impresa Spa al quale era subentrata la società Pavimental. Oggi i quasi 50mila metri quadrati di pavimentazione sono stati completati e all’appello sono presenti anche i 2.500 metri quadri di rivestimenti in pietra. Sicuramente un bel sollievo per gli automobilisti che percorrono quelle strade, e per gli abitanti del Galluzzo. Ma 18 anni e 60 milioni di euro per 3,5 km di strada, sono davvero tanti...
Nuovi cittadini a 4 zampe, Stella (FI) punta al decalogo per la Regione
"Scacco matto in 10 mosse alle tensioni con la coda per spazi urbani sempre più a misura di cane"
Da Marco Stella una mozione: "Pronto soccorso veterinario, aree cimiteriali e strumenti di raccolta per gli escrementi: percorso unico con Regione protagonista"
Dall’ingresso del cane trovatello nei canili sanitari fino al suo ricovero nei rifugi e poi ancora all’adozione, con l’inserimento in famiglia e nella società dove i nuovi cittadini a quattro zampe sono, in Toscana, in media uno ogni sei persone, con fisiologico incremento della densità negli spazi urbani dove – se le aree di sgambamento non sono mai abbastanza – fin troppe invece sono le liti a causa di cani lasciati gironzolare senza guinzaglio, escrementi non raccolti, conduzioni negli spazi pubblici troppo spesso affidate al buon senso individuale con picchi di creatività non sempre appropriati: di tutto questo si occupa la mozione con cui il Vicepresidente del Consiglio regionale Marco Stella (Forza Italia) punta a dare scacco matto alle tensioni che, specie nelle città, si generano tra persone e persone, persone e cani, cani e cani a causa di una socialità forzata che non per tutti, non sempre, è una scelta.
«Le leggi – ricorda Stella – sia a livello regionale che nazionale esistono. Così come esistono i regolamenti comunali. Certo, vanno applicate. Ma non solo per la parte repressiva. Non si può pensare di affidare la formazione di una coscienza cinofila condivisa unicamente alle regole e alla repressione, come avvenuto di recente con l’azione di vigilanza e sanzionatoria messa in campo dal Comune di Firenze: la cultura della corretta convivenza uomo-cane va costruita e coltivata, sostenuta anche. Ecco perché propongo alla Regione di assumere un ruolo da protagonista che la renda ente guida rispetto ai Comuni con azioni di controllo rispetto ad esempio allo stato strutturale e gestionale dei canili, ma anche promuovendo misure pratiche e semplici come l’installazione di distributori di quanto necessario alla raccolta degli escrementi».
Dieci, si diceva, le mosse individuate da Stella per sbrogliare la matassa della convivenza a sei zampe in città e che coprono ogni età e fase della vita del cane. Eccole, in breve: istituzione di un team multidisciplinare per effettuare controlli sullo stato strutturale e gestionale dei canili sanitari e dei rifugi autorizzati presenti sul territorio regionale; il loro censimento in un data base pubblico e costantemente aggiornato, come già accade in altre Regioni; attivazione di un Ufficio Diritti degli Animali regionale e nei singoli Comuni; vincolo per gli enti locali a prevedere un’area di sgambamento all’interno di ogni nuovo parco urbano realizzato; installazione di una rete di distributori di sacchettini e palette per la raccolta di escrementi; misure di sostegno alle famiglie meno abbienti per le spese veterinarie di sterilizzazioni e vaccini; pronto soccorso veterinario regionale; percorsi univoci di formazione cinofila per il patentino e di Buon cittadino a 4 zampe; individuazione di aree cimiteriali dedicate agli animali d’affezione. Il tutto includendo i nuovi professionisti della cinofilia quali educatori, istruttori, centri cinofili e associazioni.
ZTL no stop Firenze, Forza Italia: "Comune tira dritto, noi proseguiamo raccolta firme"
"Un errore non correggere il provvedimento, norma senza senso”
"L'Amministrazione Nardella dimostra ancora una volta la sua arroganza e scarsa capacità di dialogo, e nella riunione di Giunta di oggi pomeriggio tira dritto, confermando la ZTL no stop con cui dal 1° giugno chiuderà il centro dalle 7:30 del giovedì alle 16:00 del sabato, penalizzando le attività commerciali e isolando ancora di più i residenti. Una decisione senza senso: per questo proseguiamo la raccolta di forme per tutto il mese di maggio". Lo annunciano il coordinatore fiorentino di Forza Italia, Marco Stella, insieme al gruppo consiliare a Palazzo Vecchio presieduto da Jacopo Cellai, a tutti i membri del coordinamento comunale del partito e ai consiglieri del Quartiere 1 Alessandro Delfino e Roberta Pieraccioni.
"Sabato scorso, in poche ore - ricordano gli esponenti azzurri - abbiamo raccolto 500 firme al banchino di via Roma. La raccolta firme proseguirà con altri gazebo, porta a porta e sarà possibile firmare anche presso le sedi dei gruppi consiliari del partito a Palazzo Vecchio, e in Consiglio regionale. Purtroppo siamo di fronte a un'Amministrazione che cede alla volontà di comitati che, oltre ad aver fatto saltare i parcheggi sotterranei in centro, non rappresentano le istanze della popolazione, di cui si autoproclamano paladini. Tantissimi sono i residenti che ci sollecitano ad andare avanti e combattere questa norma insensata".
"Comitati e residenti sono in larghissima parte furiosi per questa decisione di ZTL allungata - sottolineano Stella, Cellai, i consiglieri e i membri del coordinamento azzurro -. Chi abita in centro si trova di fatto 'prigioniero' in casa propria, isolato da amici e parenti che vivono fuori dalla ZTL. Chi ha attività commerciali perderà tutti i clienti a cui viene vietato continuativamente l'ingresso per tre giorni di fila. Ancora una volta la Giunta Nardella si dimostra lontana dalle esigenze di cittadini e commercianti, puntando su provvedimenti-spot, privi di logica. In una città devastata dai cantieri stradali, sarebbe stato gesto minimo di buon senso aspettare almeno la conclusione dei lavori”.
TERRORISMO, STELLA (FI): "TOGLIERE IL SEGRETO DI STATO SU ANNI DI PIOMBO"
"Un vero ricordo delle vittime chiede la verità"
Ormai i tempi sono maturi per togliere il segreto di Stato sugli anni di piombo. La Repubblica Italiana lo deve in primis ai famigliari delle vittime, e a tutta la comunità nazionale”. E’ quanto chiede il vicepresidente del Consiglio regionale della Toscana, Marco Stella, coordinatore fiorentino di Forza Italia, in occasione della Giornata mondiale per le vittime del terrorismo, che ricorre oggi. “Chiediamo giustizia e verità storica, occorre fare luce su accadimenti di quegli anni che sono rimasti ancora senza un colpevole – spiega Stella -. Per questo sarebbe necessario togliere il segreto di Stato da tutti i documenti degli Anni di Piombo. Come disse Nelson Mandela dopo la fine dell’apartheid: la verità storica prima di tutto. Noi stiamo con le vittime del terrorismo".
Stella ha presentato una mozione che chiede alla Giunta regionale della Toscana di impegnarsi presso il Governo nazionale affinché venga tolto il segreto di Stato sugli anni di piombo, mozione che è stata approvata in aula nei mesi scorsi: "Eppure - sottolinea il vicepresidente del Consiglio regionale toscano - da allora non si è mosso niente. Noi, prima di ogni altra cosa, vogliamo la verità e il rispetto per la sofferenza dei familiari delle vittime, e togliere il segreto di Stato sui fatti di quegli anni bui può essere fondamentale per far luce su omicidi insoluti come quello di Lando Conti, ex sindaco di Firenze trucidato dalle Br nel 1986, e di oltre 140 vittime del cui assassinio non è stato individuato il colpevole. Un vero ricordo chiede la verità
Forte Belvedere, Forza Italia: "Scandaloso far pagare di nuovo l'ingresso ai fiorentini, PD senza vergogna"
Cellai, Tenerani, Tani e Razzanelli con il coordinatore Stella: "Pronti a raccogliere le firme dei cittadini se non ci sarà un dietro front. Anni di nostre battaglie vanificate dalla giravolta del sindaco Nardella"
E' bastato un anno a Nardella per rimangiarsi la parola data. Dopo aver fatto dietro front sui 2 euro per l'ingresso ai residenti a Firenze, ed aver concesso la gratuità esattamente un anno fa, dopo la nostra battaglia portata avanti nelle commissioni e in consiglio comunale, oggi il sindaco fa un'altra giravolta e si inventa la 'card' da 2 euro da far pagare a tutti i fiorentini per entrare al Forte nella prossima stagione estiva. È inaccettabile". Questo il commento del capogruppo di Forza Italia Jacopo Cellai e del coordinatore cittadino del partito Marco Stella insieme ai consiglieri a Palazzo Vecchio Mario Tenerani, Luca Tani e Mario Razzanelli.
"Considerati i 30 milioni di euro che il Comune incassa dalla tassa di soggiorno ogni anno, chiedere anche solo un centesimo a chiunque sarebbe ingiusto. Almeno la parte esterna del Forte dovrebbe essere gratuita per tutti, figuriamoci poi per i fiorentini. Il giardino di Boboli, statale, è gratuito per i fiorentini e il Forte, comunale, a pagamento: assurdo – aggiungono gli esponenti azzurri –. Forza Italia negli anni scorsi aveva portato avanti questa battaglia, soprattutto per i fiorentini che si erano visti sottrarre per anni uno dei luoghi più belli della città. Nel 2014 avevamo infatti votato contro in consiglio comunale alla delibera che fissava in 2 euro la tariffa di ingresso agli spazi esterni del Forte per tutti, fiorentini compresi. Fino al 28 aprile 2016, quando finalmente Nardella ci aveva ripensato. Ora siamo daccapo: il PD paladino dei diritti e della cultura per tutti si inventa una nuova gabella per chi risiede a Firenze e comuni limitrofi, e cerca perfino di farla passare come una cosa bella, come fosse una gentile concessione".
"Noi non ci stiamo. Siamo pronti anche a raccogliere le firme dei cittadini se la giunta Nardella non ci ripenserà. E sarà comunque troppo tardi: il vero volto del PD che mette ogni volta che può le mani nelle tasche dei cittadini si è già mostrato. Forse anche stavolta, come per la moschea alla caserma ex Gonzaga, dobbiamo sperare in una parolina buona da parte di Renzi" concludono Cellai, Stella e i consiglieri.
ZTL no-stop Firenze, Stella e consiglieri FI iniziano raccolta firme: "Va cancellata"
"Con residenti e commercianti contro la decisione del Comune"
"Da oggi Forza Italia inizia la distribuzione dei moduli per la raccolta firme contro la ‘ZTL no stop’ che, nelle intenzioni del Comune, chiuderà il centro dalle 7:30 del giovedì alle 16:00 del sabato, penalizzando le attività commerciali e isolando ancora di più i residenti. Una decisione senza senso, di cui chiediamo la cancellazione tout court". Lo annuncia il coordinatore fiorentino di Forza Italia, Marco Stella, insieme al gruppo consiliare a Palazzo Vecchio presieduto da Jacopo Cellai, a tutti i membri del coordinamento comunale del partito e ai consiglieri del Quartiere 1 Alessandro Delfino e Roberta Pieraccioni.
"Per tutto il mese di maggio - spiegano gli esponenti di Forza Italia - raccoglieremo le firme porta a porta, davanti ai locali e con gazebo e banchini, il primo sarà sabato prossimo in via Roma. Sarà possibile firmare anche presso le sedi dei gruppi consiliari del partito a Palazzo Vecchio, e in Consiglio regionale. Purtroppo siamo di fronte a un'amministrazione che cede alla volontà di comitati che, oltre ad aver fatto saltare i parcheggi sotterranei in centro, non rappresentano le istanze della popolazione, di cui si autoproclamano paladini".
"Comitati e residenti sono in larghissima parte furiosi per questa decisione di ZTL allungata - sottolineano Stella, Cellai, i consiglieri e i membri del coordinamento azzurro -. Chi abita in centro si trova di fatto 'prigioniero' in casa propria, isolato da amici e parenti che vivono fuori dalla ZTL. Chi ha attività commerciali perderà tutti i clienti a cui viene vietato continuativamente l'ingresso per tre giorni di fila. Ancora una volta la Giunta Nardella si dimostra lontana dalle esigenze di cittadini e commercianti, puntando su provvedimenti-spot, privi di logica".
ZTL no-stop Firenze, Stella e Gruppo FI: "Nardella isola il centro e danneggia il commercio"
Commercio, Toscana: Regione riconosce categoria buying offices
"Il provvedimento della Ztl no-stop, dal giovedì mattina al sabato pomeriggio, è una cosa folle: non ci sono altri termini per definire una scelta amministrativa che isolerà ancora di più i residenti e gli esercenti del centro, penalizzando in modo grave le attività commerciali. E' poi inaccettabile tirare in ballo, come fa l'assessore, presunte volontà dei residenti, quando invece si tratta di qualche comitato composto al massimo da 3-4 persone". Lo affermano Marco Stella, vicepresidente del Consiglio regionale della Toscana e il Gruppo di Forza Italia a Palazzo Vecchio.
"Si tratta della prima volta di un provvedimento che vieta l'accesso in centro h24, anzi h56 in questo caso - osservano gli esponenti di FI -. La sperimentazione scatterà dal 1° giugno e prevede la chiusura dell'area protetta dalle telecamere della Ztl, senza finestre, con un allungamento anche il sabato mattina, quindi dalle 7.30 di giovedì fino alle 16 di sabato. A rimetterci saranno i residenti, che saranno isolati da amici e parenti per 3 giorni a settimana, e tutti i commercianti che hanno la loro attività in centro. Ci chiediamo con quale logica sia stato varato un provvedimento del genere, che tra l'altro non è stato neanche illustrato nella seduta di consiglio di ieri. Chiediamo al sindaco di venire in aula martedì prossimo e di fare una comunicazione, chiedendo all'assemblea comunale di esprimersi".
"Ci chiediamo - proseguono - se davvero i residenti del centro sono d'accordo, e ne dubitiamo fortemente. Prima era possibile individuare alcune 'finestre' che consentivano a chi vive in centro di poter condurre una vita normale, senza restrizioni eccessive. Purtroppo siamo di fronte a un'amministrazione che cede alla volontà di comitati che, oltre ad aver fatto saltare i parcheggi sotterranei in centro, non rappresentano le istanze della popolazione, di cui si autoproclamano paladini. Tanto vale fare la Ztl sette giorni su sette e far prendere le decisioni direttamente dai comitati, invece che dagli assessori".
"Oltre tutto - aggiungono Stella e i consiglieri comunali fiorentini - colpisce il pressappochismo con cui è stata studiata la norma: non viene neanche detto fino a quando sarà in vigore, lasciando nell'incertezza i fiorentini. Ancora una volta la Giunta Nardella si dimostra lontana dalle esigenze di cittadini e commercianti, puntando su provvedimenti-spot buoni solo per avere i titoli sui giornali. Del resto, da un assessore che pensa di risolvere i problemi drammatici del traffico invitando i fiorentini a lasciare a casa l'auto, non potevamo aspettarci di più".
Commercio, Toscana: Regione riconosce categoria buying offices
Giani e Stella: "Istituzioni vicino alle imprese, impulso a import/export"
Importante riconoscimento da parte della Regione Toscana per i buying offices, che da oggi vengono iscritti al “repertorio regionale della figura professionale del buyer". L’iniziativa è stata illustrata oggi in conferenza stampa a Palazzo del Pegaso, alla presenza del presidente del Consiglio regionale della Toscana Eugenio Giani, del vicepresidente dell’assemblea Marco Stella, e del presidente di Anibo (Associazione Nazionale Italiana Buying Offices), Carlo Mazzoli.
“Si tratta di un riconoscimento importante e meritato – ha detto Giani – per una categoria che da ora in poi potrà essere partner ufficiale istituzionale nelle politiche di internazionalizzazione della Regione Toscana ed in generale alle iniziative volte a promuovere l’export del Made In Tuscany. Ci rende orgogliosi il fatto che la sede nazionale di Anibo sia a Firenze, città da sempre vocata alle relazioni culturali e commerciali internazionali”. Il presidente dell’assemblea regionale toscana ha anche ricordato quando – ai tempi dell’alluvione del 1966 – l’Anibo fu in prima fila per raccogliere fondi per far ripartire le imprese danneggiate, raccogliendo somme importanti presso i gruppi di acquisto americani.
Nel ringraziare “le strutture della Giunta e gli uffici dell’assessore Ciuoffo per il riconoscimento dei buying offices”, il vicepresidente Stella ha evidenziato come “con l’inizio della X Legislatura l’Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale della Toscana si è aperto sempre di più alle professioni e alle associazioni di categoria. Le imprese – ha aggiunto Stella – ci chiedono sempre di più di essere seguite nella promozione dei prodotti toscani all’estero, e le istituzioni devono essere pronte ad accompagnare le aziende nel trovare nuove strade e nuovi mercati. Oggi, con il riconoscimento dei buyers, si aggiunge un nuovo tassello importante”.
Anibo è stata fondata nel 1956 a Firenze. I soci fondatori erano in parte degli uffici privati e in parte delle filiali italiane aperte dai grandi magazzini americani dopo la seconda guerra mondiale. I grandi department stores americani, nel secondo dopoguerra decidono di riversare i loro interessi negli acquisti dei prodotti italiani e aprono degli uffici di loro proprietà, con personale italiano loro dipendente che li aiuti nelle procedure degli acquisti. Nascono i buying offices. “Nonostante la crisi, c’è un grande appeal per il made in Italy e il made in Tuscany – ha affermato il presidente di Anibo, Carlo Mazzoli -. Noi buyers costituiamo gli occhi e le orecchie dei clienti stranieri in Italia, e tramite i 200 dipendenti Anibo lo scorso anno abbiamo movimentato 821 milioni di euro di merce esportata all’estero, 275 milioni dei quali dalla Toscana