Consorzi di bonifica, Stella (FI): "Convocheremo presidente CB Medio Valdarno in commissioni Consiglio regionale"

PD voti la nostra mozione. Assurdo solo 38% risorse per opere manutenzione fiumi

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"Chiederemo alle commissioni competenti del Consiglio regionale della Toscana di convocare in audizione il presidente del Consorzio di Bonifica Medio Valdarno, Marco Bottino, perché ci dia alcune delucidazioni sui bilanci del Consorzio, in particolare sulla ripartizione dei 28 milioni di budget annuale: di questi, soltanto 11 milioni vanno in maniera diretta per la manutenzione e la bonifica dei fiumi e torrenti. Come mai soltanto il 38% del bilancio viene dedicato alle opere idrauliche?". Lo annuncia il vicepresidente del Consiglio regionale della Toscana, Marco Stella (Forza Italia).

"Ci sono anche altre voci che riteniamo meritino una spiegazione - prosegue Stella -. Tutti gli 11 milioni destinati alla manutenzioni sono dati in appalto come si evince dalla voce 'acquisto di servizi'. Per la voce 'spese per relazioni istituzionali, comunicazione e di rappresentanza' vengono messi a bilancio 300 mila euro che dovrebbero servire a spiegare ai nuovi consorziati perché devono pagare, ma le cartelle sono arrivate prima della comunicazione. E ancora: il Consorzio ha 153 dipendenti, 5 dirigenti, 18 quadri, 81 impiegati ma soltanto 49 operai specializzati, nel 2017 sono previste altre 15 assunzioni. Per consulenze e collaborazioni sono previsti 350mila euro all'anno, che diventano 402mila con i 52mila euro messi a bilancio per consulenze varie e occasionali. I toscani e i fiorentini hanno il diritto di conoscere con quali criteri vengono spesi i loro soldi".

"Ci auguriamo - conclude Stella - che il Pd e le forze di maggioranza all'assemblea regionale toscana votino la nostra mozione che chiede l'abolizione dei Consorzi di Bonifica, e di riportare in capo all'Ente Regione la tutela dell'assetto idrogeologico. Nel 2016 i cittadini toscani hanno versato 630 milioni di tasse, sono abbastanza per pagare anche le opere di messa in sicurezza di fiumi e torrenti. Nel frattempo abbiamo messo in mano la questione a un pool di avvocati, per studiare un ricorso collettivo alla commissione tributaria, perché siamo convinti che i toscani paghino già abbastanza imposte locali".

 


Consorzi di bonifica, Stella (FI): "Chiuderli immediatamente e annullare l'inutile gabella"

“I toscani pagano già 630 milioni di tasse regionali ogni anno: perchè un'altra imposta?"

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"La nuova gabella arrivata nelle case di oltre 180mila fiorentini è una nuova tassa odiosa, mascherata da contributo per i Consorzi di bonifica. Noi abbiamo presentato due mozioni in Consiglio regionale. In una chiediamo la chiusura dei consorzi, e di riportare in capo alla Regione la gestione della tutela dell'assetto idrogeologico; nell'altra chiediamo la sospensione del pagamento fino a ulteriori verifiche". Lo ha annunciato il vicepresidente del Consiglio regionale della Toscana, Marco Stella (FI), nel corso di una conferenza stampa.

"In Toscana i Consorzi sono sei, hanno più di 500 dipendenti e bilanci per 132 milioni di euro - ha proseguito -. I toscani hanno una possibilità, quella di rimandare di 4 mesi il pagamento, la scadenza del 31 luglio non è tassativa. Nel frattempo noi abbiamo messo in mano la questione a un pool di avvocati, per studiare un ricorso alla commissione tributaria, perché siamo convinti che i toscani paghino già abbastanza tasse. Nel 2016 i cittadini della nostra regione hanno versato 630 milioni di tasse, sono abbastanza per pagare anche le opere di messa in sicurezza di fiumi e torrenti. Tralaltro i fiorentini pagano anche una delle bollette più salate d'Italia, quella di Publiacqua, che dal 2004 a oggi è aumentata del 64%, mentre la società nell'ultimo anno ha fatto 29 milioni di utili".

Altri due dati utili a inquadrare il fenomeno: "Nel 2013 - ricorda Stella - i Consorzi hanno contestato alla Corte dei Conti l'obbligo di rendicontazione. Curioso che pretendano un contributo e non vogliano dire come spendono i soldi dei cittadini. In Toscana, poi, negli ultimi due anni sono esondati 33 tra fiumi e torrenti, e francamente non si capisce quale opera di pulizia e contenimento degli argini svolgano i consorzi di bonifica, se questi sono i risultati".

"La sentenza 12576 della Cassazione del giugno 2016 - sottolinea il vicepresidente del Consiglio regionale della Toscana - stabilisce che l'impugnazione del piano di classifica da parte del cittadino obbliga il consorzio di bonifica a provare la vantaggiosità dell’attività consortile. Altre sentenze in materia sono tutte sulla stessa linea, e per questo invitiamo i cittadini a non pagare e a fare ricorso. I nostri uffici sono a disposizione per le istanze legali. Chi vuole potrà scriverci a scrivi@marcostella.it o contattarci allo 055/2387750, oppure al nostro numero Whatsapp 331/5279611".


Stella (FI): "Abolire i consorzi di bonifica. Pd ha raddoppiato l'importo ed esteso platea contribuenti"

Ztl estesa, Stella (FI): “Comune la sospenda subito, cali presenze nei locali fino al 70%

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"Il Pd, con la riforma dei consorzi di bonifica, ha permesso che venisse raddoppiato l'importo dei contributi (in molte cartelle arrivate in questi giorni ai fiorentini la tassa è l'esatto doppio di quella chiesta l'anno scorso), ha esteso la platea dei contribuenti, aggiungendo l'ennesima imposta. Noi chediamo di abolire questi enti inutili e riportare la gestione della tutela dell'assetto idrogeologico direttamente alla Regione. Basta gabelle e contributi a carico della proprietà". Lo chiede il vicepresidente del Consiglio regionale della Toscana, Marco Stella, coordinatore fiorentino di Forza Italia.

"In questi giorni - spiega - siamo stati tempestati di telefonate di cittadini, scandalizzati giustamente dalle cartelle di pagamento ricevute dal Consorzio di Bonifica del Medio Valdarno. In moltissimi casi la tassa da pagare era il doppio di quella dell'anno scorso. Il Consorzio ci deve delle spiegazioni, e ci deve spiegare soprattutto nel dettaglio come utilizza questi fondi, come userà il surplus di denaro che affluirà nelle sue casse"

"In particolare - chiede Stella - vorremmo sapere quanto costerà il progetto partito in questi giorni, lanciato dal Consorzio di bonifica del Medio Valdarno, che vede per tre mesi, una volta alla settimana, 150 migranti fare pulizia sulle sponde dell'Arno, dopo aver effettuato un corso di formazione su sicurezza e differenziazione dei rifiuti. Su impulso della Regione Toscana, il Consorzio di bonifica Medio Valdarno ha coinvolto anche i Consorzi Alto e Basso Valdarno, per una nuova edizione del progetto che prevede la copertura sostanzialmente di tutto il fiume Arno e dei suoi principali affluenti, da Arezzo a Pisa.

 


Ztl estesa, Stella (FI): "Comune la sospenda subito, cali presenze nei locali fino al 70%"

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"Diciamolo chiaramente, senza tanti giri di parole: per locali, ristoranti ed esercizi commerciali del centro storico, la Ztl estesa dal giovedì mattina al sabato pomeriggio è stata una sconfitta, con cali enormi delle presenze e dei fatturati. Per questo chiediamo al sindaco di sospenderla subito, per evitare di rovinare ulteriormente a livello economico gli esercenti fiorentini". Lo afferma il vicepresidente del Consiglio regionale della Toscana, Marco Stella (Forza Italia).

"Le organizzazioni di categoria - sottolinea Stella - hanno tracciato un bilancio a tinte fosche a un mese dall'entrata in vigore della delibera. Le presenze nei locali del centro sono calate del 60-70%, i fatturati hanno subito una contrazione superiore al 30%. Sono numeri drammatici, ed è inaccettabile che Nardella abbia fatto sapere che non ha nessuna intenzione di tornare indietro. Noi sosteniamo negozianti ed esercenti del centro e chiediamo il ritiro immediato di una norma senza senso".

"Tralaltro - aggiune Stella - la chiusura del centro della città ha dimostrato di non avere alcun valore a livello pratico nell'eliminazione delle soste selvagge, e non ha incentivato minimamente l'uso di mezzi pubblici o bus navetta, il cui servizio non a caso è stato sospeso. Si è trattato di una norma dannosa e inefficace, come avevamo previsto sin dal giorno in cui il sindaco l'ha annunciata".


Firenze/mense scolastiche: petizione con 1.087 firme in Comune per cambiare menu

Stella (FI): “Stop a bambini digiuni e cibo sprecato, reintrodurre piatti graditi"

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Ben 1.087 firme raccolte e messe in calce a una petizione presentata al Comune di Firenze, per chiedere all'Amministrazione di togliere i cibi che i bambini non mangiano, e reintrodurre piatti graditi. A illustrare la petizione alla stampa sono state tre mamme promotrici dell'iniziativa, insieme al Vicepresidente del Consiglio regionale della Toscana, Marco Stella (FI). La petizione - è stato annunciato oggi - è stata depositata lo scorso 1 giugno e quindi, in base allo Statuto Comunale, Palazzo Vecchio ha tempo fino al prossimo 15 luglio per dare una risposta motivata e anche, auspicabilmente, incontrare una delegazione dei proponenti.

"Sono mesi che insieme alle mamme denunciamo un fatto gravissimo - ricorda Stella - e cioè che i bambini non mangiano, ci sono dei piatti che hanno uno scarto altissimo, del 90%, come certificato durante l'anno dalle varie Commissioni mensa dei singoli istituti. I nostri figli, spesso, escono da scuola completamente digiuni, e a casa si abbuffano di merendine e schiacciata: mi domando se questa è corretta alimentazione. Noi crediamo di no, crediamo che sia ingiusto lasciare i bambini digiuni, ne va della loro salute, del loro rendimento scolastico e sportivo, e soprattutto così non si fa una buona educazione alimentare".

Il Comune di Firenze "deve rivedere le sue decisioni in tema di mense scolastiche - afferma il Vicepresidente dell'assemblea toscana -. Deve sì tenere una linea di indirizzo, come previsto dalle norme stabilite dal Consiglio regionale, che contempli un giusto bilanciamento tra verdure, carne e carboidrati. Ma siamo convinti che a mensa i bambini debbano vedersi proposti piatti sani e di loro gradimento. Nella petizione viene chiesto di eliminare i piatti con scarti al 90% come tortino di verdure, orzotto, zuppa di cipolle, polpettone di spinaci, zuppa cavolo e patate, vellutata di zucca con quinoa, cecina e seppie in inzimino; e al contempo viene chiesta la reintroduzione di pasta al tonno, pollo arrosto, carne rossa (almeno 1 volta la settimana), platessa dorata, bastoncini di pesce, vitella, coniglio, schiacciata, pane bianco (almeno 2 volte la settimana)”.

Il bando comunale per le mense di 160 scuole materne ed elementari del Comune di Firenze vale 11.640.000 euro (20mila pasti al giorno realizzati in 15 centri di cottura) ed è in proroga da tre anni. "Le norme - sottolinea Stella - prevedono che non si possa prorogare un bando per più di 36 mesi. Siamo in attesa dunque del nuovo bando, di cui però ancora non si ha notizia. Quel che chiediamo, è che i nostri figli abbiano un menu equilibrato, ma anche cibi graditi, e che si metta fine a questo spreco diseducativo di cibo".

 


Mense Firenze, Stella (FI): "Ok menu centri estivi, si reintroducano cibi tolti durante anno scolastico"

“Il Comune faccia marcia indietro e ascolti finalmente le famiglie"

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"Apprendiamo con soddisfazione dalle mamme che hanno iscritto i loro figli ai centri estivi del Comune di Firenze, che i menu della mensa sono tornati a essere quelli di una volta, con pasta, carne, bastoncini di pesce e vari alimenti graditi ai ragazzi. A questo punto, sorge spontanea una domanda che giriamo a Palazzo Vecchio e all'assessore Giachi: perché le pietanze tolte dai menu durante l'anno scolastico in quanto giudicate erronee dal punto di vista nutritivo e calorico, vanno bene invece a giugno e luglio?". Lo afferma il vicepresidente del Consiglio regionale della Toscana, Marco Stella (Forza Italia).

"Questa - prosegue Stella - ci sembra un'incongruenza. D'inverno vengono banditi pasta e riso al burro, pollo arrosto, bastoncini di pesce fritti, sugo alla puttanesca e ragout di pesce, e d'estate invece questi stessi cibi vengono proposti ai ragazzi, che infatti mostrano di apprezzarli. Non è un caso che in questo periodo gli scarti a mensa sono al minimo storico, segno che le pietanze piacciono. Durante l'anno scolastico invece, è bene ricordarlo, la maggiorparte dei piatti proposti (minestra di farro, zuppa di quinoa, farinata gialla e cavolo, spinaci e pesce lessi) hanno visto scarti dal 70 al 90 per cento, come attestato in documenti ufficiali redatti dalle Commissioni mensa dei vari istituti".

"A questo punto, è evidente - osserva il vicepresidente dell'Assemblea toscana - che i bambini non mangiano cibi sgraditi. Sarebbe opportuno che il Comune reintroducesse i piatti tolti per motivazioni ideologiche, e andasse incontro a quello che è il volere delle famiglie, che fino a prova contraria sono il primo soggetto responsabile dell'educazione dei figli, come prevede anche la Costituzione Italiana. Ci sono ragazzi che in quest'ultimo anno scolastico sono dimagriti di 2-3 chili, che hanno avuto svenimenti in quanto digiuni a pranzo a causa delle pietanze proposte a mensa. Ci aspettiamo un’urgente marcia indietro di Palazzo Vecchio".

 


Firenze, Stella (FI): "Comune sani degrado ex sede Equitalia in via Baracchini"

“E' diventato ricovero e dormitorio sbandati, si trovi soluzione”

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"L'ex sede di Equitalia in via Baracchini, a Firenze, abbandonata da due anni, è diventata ormai un ricovero e un dormitorio per sbandati di ogni tipo, un luogo di degrado che attira in un quartiere già difficile persone spesso ai limiti della legalità. Chiediamo a Palazzo Vecchio e alle istituzioni preposte di sanare questa situazione di oggettiva illegalità, e trovare una soluzione per il palazzo in questione". Lo chiede il coordinatore fiorentino di Forza Italia, Marco Stella. "Sono 67 gli edifici occupati a Firenze, un numero inconcepibile - accusa Stella - in una città che si candida a capitale dell'illegalità. Non basta qualche sgombero spot una volta ogni tanto per ripristinare il rispetto della legge. L'amministrazione comunale faccia una mappatura completa di tutti i palazzi e gli edifici occupati, e proceda a un piano celere di sgomberi. Questi luoghi sono ricettacolo di degrado e spesso di criminalità, luoghi in cui trovano rifugio clandestini e spacciatori. Non è più tollerabile andare avanti così, a Novoli come in tutti gli altri quartieri di Firenze interessati dal fenomeno. Auspichiamo che l'istituzione del vigile di quartiere annunciata dal sindaco possa invertire almeno parzialmente la rotta sul fronte del controllo capillare del territorio".


Firenze, Stella (FI): "Presidio fisso antiabusivismo alla stazione di S.M. Novella"

"E' pessimo il primo impatto dei turisti con la città, serve giro di vite"

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"Facchini abusivi, molestatori delle macchinette, borseggiatori, tassisti abusivi, venditori di ogni genere di merce, spacciatori: il primo impatto che un turista ha con Firenze avviene alla stazione centrale di Santa Maria Novella, ed è davvero deprimente notare la situazione di assoluto degrado e abusivismo che regna dentro e fuori lo scalo ferroviario. Serve una task force antiabusivismo in servizio permanente". Lo chiede il coordinatore fiorentino di Forza Italia, il vicepresidente del Consiglio regionale della Toscana, Marco Stella.

"A Firenze il Comune sta perdendo la battaglia contro l'abusivismo commerciale e la criminalità - avverte Stella -. Non è più tollerabile che questo avvenga senza che le Istituzioni tutelino visitatori e pendolari da chi delinque, e che categorie come i tassisti e i facchini debbano subire questa concorrenza sleale, che mette tra l'altro a rischio la sicurezza degli ignari clienti, spesso stranieri, che in buona fede si affidano agli abusivi".

"A rimetterci, per questa situazione, sono gli utenti della stazione - sottolinea il vicepresidente del Consiglio regionale della Toscana - ma anche e in particolare l'immagine di Firenze. L’unica ricetta è quella che noi chiediamo da anni, inascoltati: un presidio fisso h24 e una task force permanente anti-abusivismo, non provvedimenti spot che durano qualche giorno. La situazione si è fatta davvero preoccupante, Nardella non perda altro tempo".


Firenze, Stella (FI): "Dal Comune guerra senza senso agli ambulanti"

"Sono in gioco decide di posti di lavoro. Famiglie sul lastrico"

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"E' gravissima e inaccettabile la decisione del Comune di Firenze di sospendere le concessioni per quattro mesi agli ambulanti di piazza San Firenze, dopo la sentenza del Tar che annulla il provvedimento di Palazzo Vecchio di trasferire i banchi dalla piazza al Lungarno della Zecca Vecchia. Si tratta di 13 banchi che danno lavoro ad altrettante famiglie, ed è assurdo che Nardella impedisca loro di lavorare per 4 mesi: è l'ennesimo atto della guerra della Giunta di sinistra agli ambulanti, dopo gli 80 banchi spostati da San Lorenzo, con conseguenti gravi danni economici per centinaia di persone". Lo afferma il coordinatore fiorentino di Forza Italia, Marco Stella, vicepresidente del Consiglio regionale della Toscana.

"Spostare i banchi da piazza San Firenze al Lungarno della Zecca Vecchia vuol dire farli chiudere - avverte Stella -. L'amministrazione comunale rifletta attentamente, non faccia salti nel vuoto ed eviti scelte avventate. A Firenze ci sono 3500 banchi che fanno commercio su suolo pubblico, dando lavoro a oltre diecimila persone. Questo è l'unico tema che dovrebbe interessare un'amministrazione pubblica seriamente preoccupata per la crescita e il benessere dei suoi cittadini".

Il coordinatore fiorentino di Forza Italia ricorda che insieme al partito si sta battendo contro la Bolkestein "per escludere dalla dicitura ‘risorse naturali limitate’ il suolo pubblico, e quindi far uscire dall’ambito di applicazione della direttiva Ue appunto mercati, fiere e chioschi. Gli ambulanti, infatti 'occupano' anziché 'sfruttare' il suolo pubblico, lo fanno solo per poche ore alla settimana e non vendono 'risorse naturali limitate', ma semplicemente la loro merce: includere gli ambulanti nella Bolkestein è un grave errore. Come grave è il piano del Comune di Firenze: invitiamo Nardella a tornare sui suoi passi e a non colpire un settore che porta ricchezza e occupazione".


Bolkestein/Toscana, pdl FI e Lega: proroga 30 anni concessioni, e marchio di qualità per imprese

Stella e Montemagni: "Solo il centrodestra difende comparto trainante economia regionale"

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Proroga di 30 anni delle concessioni demaniali agli stabilimenti balneari esistenti, durata tra i 20 e i 30 anni per le nuove concessioni. E ancora, creazione di un marchio di qualità per le imprese balneari toscane, e istituzione di un fondo apposito per la gestione e la manutenzione della costa. Sono i punti fondanti di due proposte di legge presentate oggi dal vicepresidente del Consiglio regionale della Toscana, Marco Stella, e dalla vicepresidente del gruppo regionale Lega Nord, Elisa Montemagni. In Toscana, il settore balneare conta 918 stabilimenti, 2736 addetti, 15 porti turistici, per un fatturato totale a livello regionale di circa 149 milioni di euro.

"Si tratta di un comparto trainante per la nostra economia regionale - sottolineano Stella e Montemagni - e non possiamo dare incertezze alle imprese del settore. Il Governo, sul tema delle imprese balneari, delle concessioni demaniali e più in generale della Bolkestein è ancora fermo, la Regione Toscana non può aspettare. Il centrodestra toscano, unito, come in Liguria presenta dunque due proposte di legge per chiedere il prolungamento di 30 anni delle concessioni demaniali, la richiesta per l'assegnazione di nuove concessioni demaniali per almeno 20 anni, e l'istituzione di un marchio di tutela e garanzia per le imprese balneari toscane. Il centrosinistra da anni sulla Bolkestein non sta facendo niente, noi come centrodestra vogliamo colmare questo gap normativo che lascia nell'incertezza migliaia di lavoratori e imprese".

"E' un settore portante per l'economia toscana - evidenziano Montemagni e Stella - con tutto l'indotto costituito da ristoranti e alberghi, ma anche per la nostra tradizione culturale, e per questo abbiamo voluto inserire in legge la definizione di 'impresa balneare toscana'. Vogliamo anche creare un fondo apposito per la manutenzione e la gestione della costa, visto che i balneari svolgono anche un ruolo di tutela ambientale. Per noi questo settore deve essere non solo difeso e tutelato, ma anche valorizzato nella sua specificità, con la creazione di un marchio di qualità che certifichi l'eccellenza delle imprese balneari toscane anche a livello internazionale".