Cave, Stella-Bergamini-Mallegni (FI): "Proroga legge non risolve i problemi"
"Centrodestra al governo della Toscana valorizzerà distretto marmo"
"Forza Italia ha votato (in II Commissione del Consiglio regionale) a favore della proroga della legge 35/2015 in materia di cave, per consentire ai Comuni di rilasciare le autorizzazioni alla coltivazione delle cave. Abbiamo votato per senso di responsabilità, ma siamo consapevoli che una proroga non risolve i problemi. Quando il centrodestra arriverà al governo della Regione Toscana, il distretto del marmo sarà valorizzato in modo adeguato". Lo affermano il vicepresidente del Consiglio regionale della Toscana, Marco Stella (Forza Italia), insieme a Deborah Bergamini e Massimo Mallegni, rispettivamente deputata e senatore di FI eletti in Toscana.
"E' l'impianto legislativo a dover essere modificato nel suo complesso - sottolineano i tre esponenti azzurri -. Non vogliamo aste per le cave. Non è possibile mettere in discussione anni di impegno, lavoro ed investimenti. Quindi è impossibile mantenere in essere una norma come la legge 65 e il Pit che, piuttosto che inserire criteri di premialità per le aziende che fanno escavazione e lavorazione, prevede solo una lunga serie di divieti e obblighi. Non sono questi gli strumenti per favorire il 50% della lavorazione in loco ed il conseguenze mantenimento della filiera".
"La filosofia è completamente sbagliata e anacronistica - accusano Mallegni, Bergamini e Stella -. Le leggi 65, il Pit e la Legge 35 così come concepite, sono contrarie alla storia e alla cultura delle aziende del distretto apuo-versiliese. La legge 35 è sorpassata, non è al passo con i tempi. Dobbiamo mettere le aziende nelle condizioni di avere incentivi ancora più importanti per la lavorazione in loco. L'unico modo per cambiare la Toscana in maniera radicale è cambiare la governance della Regione e portare il centrodestra alla guida di Palazzo Sacrati Strozzi".
Tramvia Firenze, Stella e Razzanelli (FI): "Si chiariscano responsabilità per foresta di pali"
"C'era progetto senza pali del 2013, perché è stato approvato l'obbrobrio attuale?"
"Un progetto preso in esame dai tecnici di Palazzo Vecchio nel 2013 prevedeva la possibilità di utilizzare la nuova tecnologia 'tramwave', cioè la possibilità di alimentare il tram da terra evitando l'invasiva catenaria di pali già utilizzata per la linea 1. Perché è stato poi scelto il sistema attuale, che ha prodotto la foresta di pali neri che deturpa la zona della stazione ferroviaria di Firenze? Chiediamo che l'Amministrazione comunale stabilisca le responsabilità per quella scelta, e chi è colpevole paghi per questa grave ferita inferta al nostro patrimonio architettonico e urbanistico". Lo chiedono il vicepresidente del Consiglio regionale della Toscana, Marco Stella, coordinatore fiorentino di Forza Italia, e il vicecapogruppo di FI al Comune di Firenze, Mario Razzanelli.
"Senza i pali, e con la tecnologia tramwave - sottolineano Stella e Razzanelli - non solo ci avrebbe guadagnato l'estica, ma la sede stradale occupata dalla tramvia si sarebbe ridotta da 7,50 a 6 metri. E un metro e mezzo di carreggiata libera in più nelle strette strade fiorentine sarebbe stata cosa buona e utile. Infine, la nuova tecnologia senza pali avrebbe consentito un risparmio energetico, mantenendo per i tram la stessa velocità commerciale. Perché, a fronte di vantaggi così chiari emersi durante un incontro di 5 anni fa a Palazzo Vecchio, gli amministratori hanno lasciato che si portasse avanti il progetto poi messo in pratica? Sarebbe un atto di grande onestà intellettuale prendersi le proprie responsabilità, invece di giocare a scaricabarile sui giornali, come sta avvenendo in questi giorni".
"Quella bruttura rovina la vista della stazione, capolavoro dell'arte razionalista di Michelucci, e del complesso della basilica di Santa Maria Novella. I pali vanno tolti - ribadiscono i due esponenti fiorentini di Forza Italia -. Ci auguriamo che per eventuali progetti futuri di attraversamento del centro storico, la Giunta comunale prenda in seria considerazione il progetto di micrometropolitana, come andiamo dicendo da anni. Solo passando sotto la superficie stradale si possono evitare danni come quelli alla stazione e lasciare libera la sede stradale, combattendo così davvero il traffico. Anche in questa occasione, la sinistra ha dimostrato tutta la sua inadeguatezza a governare e amministrare Firenze".
Tramvia, Stella (FI): “Foresta di pali danno incalcolabile a patrimonio architettonico e urbanistico Firenze”
"Ancora una volta si dimostra inadeguatezza sinistra ad amministrare"
“La foresta di pali neri che è spuntata in zona stazione rappresenta un danno incalcolabile al patrimonio urbanistico e architettonico di Firenze. Quella bruttura rovina la vista della stazione, capolavoro dell’arte razionalista di Michelucci, e del complesso della basilica di Santa Maria Novella. Il tutto nell’area dello scalo ferroviario principale di Firenze, che dovrebbe essere il biglietto da visita della città, dal quale ogni anno transitano milioni di turisti. Dov’erano gli amministratori quando si approvava questo progetto invasivo?”. Lo afferma il vicepresidente del Consiglio regionale della Toscana, Marco Stella, coordinatore fiorentino di Forza Italia.
“Vedere le foto dei sistemi tramviari di altre città italiane come Padova e Bologna, o straniere, dotati di mezzi che viaggiano senza pali e fili, ma con batterie e sistema wireless con alimentazione proveniente dal basso, è un colpo al cuore – sottolinea Stella -. Si poteva fare così anche da noi, se solo gli amministratori locali avessero prestato attenzione al progetto. Ancora una volta la sinistra ha dimostrato la sua inadeguatezza a governare, soprattutto una città come Firenze il cui centro storico è da decenni patrimonio artistico dell’umanità, protetto dall’Unesco”.
Toscana, Stella (FI): "La sinistra ha scelto di fare le moschee in spregio a ogni norma"
"Servono leggi chiare a livello urbanistico e di convivenza civile"
"E' grave che la maggioranza di sinistra abbia bocciato la proposta di legge della Lega sulle 'Norme per la realizzazione di edifici di culto e di attrezzature destinate a servizi religiosi'. La sinistra ha deciso di fare le moschee in Toscana in spregio a ogni norma. La pdl in questione ha l'obiettivo di impedire che possano venire realizzati luoghi di culto (come avvenuto negli ultimi anni), senza che questi siano stati sottoposti alle necessarie valutazioni sia di tipo ambientale che legate ai servizi necessari, e senza un confronto preventivo con i cittadini, senza offrire le necessarie rassicurazioni in materia di sicurezza pubblica e di convivenza civile. Ancora una volta, una visione ideologica e preconcetta della realtà, impedisce alla sinistra di fare scelte razionali". Lo afferma il vicepresidente del Consiglio regionale della Toscana, Marco Stella (Forza Italia), commentando la bocciatura in aula della Pdl 103.
"Il centrodestra chiedeva cose semplici e di buon senso - sottolinea Stella -. Ad esempio: la presenza di strade di collegamento adeguatamente dimensionate; la presenza di adeguate opere di urbanizzazione primaria; distanze adeguate tra le aree e gli edifici da destinare alle diverse confessioni religiose; uno spazio da destinare a parcheggio pubblico in misura non inferiore al 200% della superficie lorda di pavimento dell'edificio da destinare a luogo di culto; l'accessibilità alle strutture anche da parte di disabili e la congruità architettonica e dimensionale degli edifici di culto previsti con le caratteristiche generali e peculiari del paesaggio toscano".
"I cittadini devono poter partecipare in fase decisionale - chiede Stella - non possono ritrovarsi vittime di decisioni prese nei palazzi della politica, quando si tratta della costruzione, ad esempio, di moschee. Come sappiamo, la moschea è anche un luogo in cui si fa politica e proselitismo. Non dimentichiamo che dal 2015 a oggi, in Europa, oltre 2mila persone sono morte per mano dell'estremismo musulmano: non possiamo far finta di niente. Il tempio islamico previsto tra Firenze e Sesto, inoltre, non può essere impattante con il paesaggio e non può confliggere a livello sociale e di convivenza civile con il tessuto dell'area circostante. Evidentemente, alla sinistra toscana va bene così.
Firenze, Stella (FI): "Si conferma 'multificio', Comune fa cassa sulla pelle dei cittadini" "Per 2018 previsto nuovo record, in bilancio sanzioni per 66 mln"
Per 2018 previsto nuovo record, in bilancio sanzioni per 66 mln"
"Firenze si conferma ancora una volta una città 'multificio', dove l'Amministrazione comunale fa cassa sulla pelle dei cittadini. Il record italiano certificato dall'annuale classifica del 'Sole 24 Ore' vede la nostra città prima in Italia per numero e importo di contravvenzioni: ogni abitante o turista ha versato nelle tasche del Comune 129 euro, portando nelle casse di Palazzo Vecchio circa 47,28 milioni di euro. Sono numeri a nostro avviso inaccettabili". Lo dichiara il vicepresidente del Consiglio regionale della Toscana, Marco Stella, coordinatore fiorentino di Forza Italia.
"Fa impressione notare - osserva Stella - che da un anno all'altro, tra 2016 e 2017, l'introito di Palazzo Vecchio è aumentato di quasi un terzo: +32,3%. Quanto alla sosta, le sanzioni colpiscono per metà i residenti (50,55%) e per metà non residenti e stranieri, sanzionati invece pesantemente da porte telematiche (solo il 17,11% è la quota delle infrazioni contestate ai residenti) e autovelox (solo il 13,87% delle sanzioni raggiunge i fiorentini). Il fatto che i cittadini paghino multe per la sosta è indice che in questa città mancano i parcheggi, e il Comune ha colpe evidenti, essendosi rifiutato di portare avanti i progetti per i maxi parcheggi interrati in centro. E che i turisti siano colpiti dalle multe per l'ingresso in Ztl, significa che le porte telematiche non sono ben segnalate".
"Ma non è finita qui - sottolinea il vicepresidente dell'Assemblea toscana -. A dicembre scorso il sindaco ha annunciato che per il 2018 verranno inseriti in bilancio di previsione 66 milioni di euro solo dalle multe: se l'annuncio venisse confermato, si tratterebbe di un vero e proprio record. Invece di tartassare i fiorentini, un'Amministrazione che vanta di avere un rapporto trasparente con i cittadini dovrebbe tagliare drasticamente consulenze, incarichi esterni e soldi a fondo perduto per alimentare la rete di potere locale. Ci sarebbe un tale risparmio di risorse pubbliche, che non ci sarebbe più il bisogno di far cassa con mezzi del genere".
Publiacqua, Stella (FI): “Inaccettabili bollette così care con acquedotto che disperde 41% acqua”
"Società fa utili per 9 milioni di euro, li investa per cambiare tubature"
"E' inaccettabile che una società come Publiacqua, che ha tra le bollette più care d'Italia, e che fa utili, abbia un acquedotto che disperde circa il 41% dell'acqua, come dichiarato nelle scorse ore dall'assessore alle Partecipate del Comune di Firenze. Si tratta di 23 milioni di metri cubi l'anno, ovvero 23 miliardi di litri che vengono dispersi ogni anno. Mi chiedo cosa si aspetti a correre ai ripari". Lo afferma il vicepresidente del Consiglio regionale della Toscana, Marco Stella, coordinatore fiorentino di Forza Italia.
"Nel 2016 l'acqua in bolletta è rincarata per gli utenti di Publiacqua, fiorentini in testa, del 4%, per l'aumento deliberato dall'Autorità idrica toscana. Dal primo gennaio del 2017, è scattato un ulteriore aumento del 2,9% - ricorda Stella -. E' stata anche dimezzata la 'fascia di consumo agevolata' (cioè quella entro la quale l'acqua consumata costa meno) che l'anno scorso è passata da 60 a 30 metri cubi d'acqua. Una penalizzazione di fatto per le famiglie numerose, che consumano più acqua".
"Chiediamo a Publiacqua di iniziare immediatamente i lavori per il cambio delle tubature - avverte Stella - e chiediamo che questi interventi non aggravino già una bolletta che è tra le dieci più care d'Italia, visto che Publiacqua fa utili per 9 milioni di euro. Nei prossimi mesi verificheremo a che punto sono i lavori, quali obiettivi sono stati raggiunti e chiederemo conto di tutte le inefficienze. L'acqua è un bene essenziale, sempre più scarso ed è intollerabile che nel 2018 in una città come Firenze vengano disperse nel nulla quasi mille bottiglie d'acqua al secondo".
Firenze/Ztl notturna, Stella (FI): "Provvedimento inutile che penalizza le attività del centro"
"Da stasera a Firenze torna in vigore la ZTL notturna estiva. Si tratta del solito provvedimento inutile che viene ripresentato da anni. Poteva avere un senso se si fosse realizzato un adeguato sistema di parcheggi scambiatori, con navette a servizio del centro storico. Ma soprattutto, se ne sarebbe anche potuto fare a meno, o mitigarla, se fossero stati costruiti i parcheggi interrati al Carmine e in piazza Brunelleschi, a cui Palazzo Vecchio ha rinunciato". Lo afferma il vicepresidente del Consiglio regionale della Toscana, Marco Stella, coordinatore fiorentino di Forza Italia. Fino a domenica 1 ottobre nelle sere di giovedì, venerdì e sabato sarà vietato l'accesso nel centro storico della città dalle 23 alle 3 del giorno successivo. Saranno riattivate le porte telematiche poste ai confini della ztl e predisposti controlli specifici della polizia municipale.
"La ztl notturna - osserva Stella - serve soltanto a riempire i parcheggi di prossimità della ztl, quelli della Firenze Parcheggi. Ed è grave che non venga prevista neppure una sola staffa di penetrazione per consentire la sosta breve, quella di cui potrebbe avere bisogno un genitore per riprendere un figlio in centro, ad esempio. In passato, almeno, era possibile individuare alcune 'finestre' che consentivano a chi vive in centro di poter condurre una vita normale, senza restrizioni eccessive".
"Purtroppo - sottolinea il vicepresidente dell'Assemblea toscana - siamo di fronte a un'amministrazione che cede alla volontà di comitati che, oltre ad aver fatto saltare i parcheggi sotterranei in centro, non rappresentano le istanze della popolazione, di cui si autoproclamano paladini. Come emerso già negli anni precedenti, il provvedimento della ztl notturna penalizza le attività economiche del centro, dai ristoranti ai locali notturni, in quanto disincentiva i clienti a recarsi nell'area Unesco. Non si amministra così una città, con provvedimenti frettolosi e privi di logica".
Versilia, Mallegni-Bergamini-Stella (FI): "Regione Toscana conceda dilazione debito CAV"
"La Regione Toscana conceda una dilazione del pagamento del debito di 5 milioni che il Consorzio Ambiente Versilia ha nei suoi confronti. Si tratta di un settore e di un frangente delicato per il Consorzio e per i Comuni associati, e non è certo con un decreto ingiuntivo che gli Enti Locali possono affrontare questioni che riguardano l'ambiente e la salute dei cittadini". Lo chiedono il senatore Massimo Mallegni, la deputata Deborah Bergamini e il vicepresidente del Consiglio regionale della Toscana, Marco Stella, tutti esponenti di Forza Italia, in merito all'accordo di transazione tra il Consorzio ambiente Versilia (CAV) e TMe-Termomeccanica, società alla quale i comuni della Versilia devono 13 milioni di euro (di cui appunto 5 milioni sono già stati anticipati dalla Regione): la somma inizialmente dovuta era di oltre 15 milioni, scesa a 13 grazie alla transazione siglata il 9 settembre 2015 con l'azienda.
Il termine per la restituzione dei 5 milioni alla Regione era stato prorogato al 31 dicembre previa però presentazione di fideiussione entro il 28 febbraio 2018. La legge regionale prevede che la Regione operi una compensazione dei debiti nei confronti dei Comuni che compongono il Cav. "Le recenti garanzie rilasciate pro quota dai Comuni della Versilia - sottolineano gli esponenti di Forza Italia - permetteranno al CAV di ottenere da Mediocredito spa un mutuo di 8 milioni di euro per chiudere la vicenda con TMe e rimborsare buona parte parte del prestito concesso a suo tempo dalla Regione Toscana. Si tratta di fissare una data e attendere che la transizione finanziaria possa concludersi serenamente. Non era necessario il decreto con cui la Regione, per vie legali, intima al CAV di pagare i 5 milioni di euro: tra Istituzioni ci si può parlare e trovare una soluzione condivisa nell'interesse dei cittadini".
Toscana Promozione, Stella (FI): "Inconcepibile promuovere la Toscana in Toscana, 200mila euro per pubblicità nei nostri aeroporti"
"Forza Italia ha votato 'No' al bilancio preventivo 2018 di Toscana Promozione, l'agenzia di promozione economica della Toscana. Le spese per promuovere la nostra regione all'estero sono state fatte con criteri sbagliati e irrazionali. Mi chiedo, ad esempio, che senso abbia spendere 199,500 euro per attività promozionali della Toscana non all'estero, ma nei due aeroporti di Pisa e Firenze". Lo ha detto il consigliere regionale di Forza Italia, Marco Stella, vicepresidente dell'assemblea toscana, parlando in aula durante le dichiarazioni di voto.
"Credo sia sacrosanto che i cittadini toscani sappiano che Apet ha pagato 129.000 euro all'aeroporto di Pisa per 10 spazi pubblicitari su 12 mesi - sottolinea Stelle - e 55.500 euro per quattro spazi pubblicitari allo scalo fiorentino di Peretola, in un anno. Qual è il criterio di questa scelta? Come giustificare 38.120 euro per una missione di 9 giorni in Australia e Nuova Zelanda? O ancora, 29.500 euro per promuovere Pinocchio a Berlino, ci sembrano un po' troppi. Si tratta pur sempre dei soldi dei cittadini toscani".
"Un capitolo a parte merita poi il settore delle consulenze e degli incarichi esterni conferiti da Apet negli anni passati - osserva il consigliere regionale di Forza Italia -. Si tratta di 2.674.000 euro, tra cui spiccano spese decisamente eccessive, come 484mila euro per un architetto per progettare stand fieristici e spazi espositivi, o i 360mila euro a due studi legali per consulenze in materia di commercio e trasporti internazionali. Vorremmo sapere di più su un incarico di docenza a un professore per 29.622 euro per un masterclass sull'identità competitiva. O diverse decine di consulenze per cifre tra i 24.000 e i 36.000 l'una, a supporto delle imprese. E' chiaro che così non si può andare avanti".