Alluvione San Polo in Chianti, Stella (FI): "Chiudere i consorzi di bonifica"

05.10 sanpolo

"Strutture inadatte a tutelare l'assetto idrogeologico del territorio"

"Dopo la drammatica alluvione dell'8 maggio scorso a San Polo in Chianti, che solo per miracolo non ha causato vittime, torniamo a chiedere la chiusura dei consorzi di bonifica della nostra regione, che hanno mostrato la loro inadeguatezza nella tutela dell'assetto idrogeologico del territorio". Lo dichiara il vicepresidente del Consiglio regionale della Toscana, Marco Stella (Forza Italia). "L'esondazione dei torrenti Ema e Rubbiana - sottolinea Stella - ha causato allagamenti e inondazioni ovunque, in particolar modo nel centro storico del paese. L'acqua ha invaso le abitazioni private, danneggiando cantine, scantinati e garage, alcuni negozi, le attività artigianali e le piccole e medie imprese che si concentrano nella frazione grevigiana. Ora occorre verificare come sono state fatte la pulizia e la manutenzione di fiumi e torrenti, e perché questi sono esondati, causando i danni che sono sotto gli occhi di tutti".

"Per noi - prosegue il vicepresidente dell'assemblea toscana - è chiaro che i Consorzi di Bonifica non svolgono al meglio il loro ruolo e siamo convinti che la cosa migliore, per il bene di tutti, sia quella di chiuderli e di riportare in capo all'Ente Regione la tutela dell'assetto idrogeologico. I cittadini toscani versano tasse sufficienti a pagare anche le opere di messa in sicurezza di corsi d'acqua, fossi e torrenti. In Toscana, negli ultimi tre anni, sono esondati oltre 40 tra fiumi e torrenti, e francamente non si capisce quale opera di pulizia e contenimento degli argini svolgano i consorzi di bonifica, se questi sono i risultati". Sulla vicenda il vicepresidente Stella ha presentato un'interrogazione in Consiglio regionale.

 


Carrara, Lapucci e Stella (FI): "Comune spieghi cosa cambia con Imm-Carrara Fiere organizzatore Festa della Birra"

05.09 festa birra

"La tradizionale festa della birra cambia volto, non sarà più organizzata dai tedeschi di Ingolstadt ma direttamente da Imm-Carrara Fiere. La notizia, lanciata da una nota della partecipata del Comune di Carrara, spiega come gli storici organizzatori, a causa di non specificate problematiche interne alla società tedesca, non avrebbero potuto organizzare la festa per l’anno 2018, e per scongiurare che il consueto appuntamento di fine estate venisse cancellato dopo oltre 40 anni, si è fatta carico direttamente dell’organizzazione dell’evento. Sottolineando l’importanza di avere trovato una soluzione che garantisca lo svolgersi di una importante manifestazione che da tanti anni anima l’estate di Marina di Carrara, chiediamo al Comune di spiegare le ragioni del cambiamento e del tipo di impegno richiesto a Imm-Carrara Fiere". Lo chiedono il capogruppo di Forza Italia al Comune di Carrara, Lorenzo Lapucci e il vicepresidente del Consiglio regionale della Toscana, Marco Stella (FI).

I due esponenti di Forza Italia domandano di conoscere "quali sono le problematiche interne alla società tedesca che non le consentono di organizzare la festa", ma anche "se sarà un esercizio temporaneo in attesa che si risolvano i problemi dell’organizzatore tedesco o se si tratta di un’acquisizione definitiva. In tale caso, se ci sono stati esborsi o investimenti da parte di Imm-Carrara Fiere. Non avendo a disposizione il bilancio della società - osservano - è impossibile fare una valutazione sulla congruità e disponibilità dell’investimento. L’amministrazione comunale, vista la natura di azienda partecipata della Imm-Carrara Fiere della quale è socio di maggioranza, dato che non poteva non essere a conoscenza della novità, come mai non ha informato preventivamente il Consiglio comunale della nuova gestione dell’evento? Come verranno gestite le varie componenti organizzative? A chi verrà affidato il servizio cucina, le forniture di alimenti, il servizio di intrattenimento ed ogni altro elemento che era in capo agli organizzatori tedeschi? Verranno fatti dei bandi per tutti questi servizi?".

Stella e Lapucci chiedono anche di sapere "se sono stati messi a conoscenza della novità i rappresentanti nel cda della Regione Toscana, che ha il 36% di quote di Imm-Carrara Fiere" e "se la decisone è stata presa dal Cda della società partecipata. Vorremmo sapere se la società tedesca ha pagato totalmente il dovuto per la locazione dell’area Imm-Carrara Fiere negli anni scorsi o ci sono pendenze in essere tra le due società. Inoltre, visto che organizzare direttamente un evento del genere comporta l’assunzione di un rischio di impresa da parte della società partecipata, nel caso non venissero coperte le spese di realizzazione della festa della birra e si creasse un passivo nel bilancio della Imm-Carrara Fiere, la società sarebbe in grado di coprirlo autonomamente o occorrerebbe l’intervento del Comune a ripianare il bilancio della partecipata? Forza Italia - concludono i due esponenti azzurri - richiede chiarimenti in merito agli aspetti sopra citati ai fine di fare chiarezza sul cambiamento avvenuto e auspica il proseguimento della tradizionale festa della birra per questo anno e per il futuro".


Turismo, Stella (FI): “Gap infrastrutturale penalizza la Toscana, sinistra ha gravi colpe”

05.10

Voto contrario a modifica Testo Unico: "Svantaggiati rispetto a nostri competitor"

“La gestione del turismo da parte della Regione Toscana è inadeguata alle esigenze del momento. Non ci sono idee per promuovere la Toscana da parte di chi amministra, basta fare un paragone con un’altra Regione come il Veneto, che ha 63 milioni di presenze l’anno contro le 44 della Toscana: è inaccettabile, ed è chiaro che il problema è eminentemente politico”. Lo afferma Marco Stella (Forza Italia), commentando la votazione favorevole da parte del Pd e della maggioranza di sinistra alla modifica al Testo Unico sul Turismo varato a dicembre 2016, e approvata oggi nell’aula del Consiglio regionale della Toscana.

“Il punto – sottolinea Stella – è che, a differenza di regioni come il Veneto, noi abbiamo qui un gap infrastrutturale enorme, che penalizza la promozione e l’appetibilità turistica, a fronte di un patrimonio di arte, natura e mare che può competere con chiunque. Centri congressuali, aeroporti, ferrovie, sistema dei porti, autostrade: su questo fronte la Toscana parte dietro ai competitor del centro-nord, e questa è una responsabilità della sinistra che da decenni amministra la Regione e i Comuni. Occorre fare in fretta e dare il via al Master Plan aeroportuale che prevede la riqualificazione dello scalo di Firenze”.

Il vicepresidente dell’Assemblea regionale si dice “critico nel complesso con il sistema turismo così come previsto dalle modifiche al Testo Unico, pur condividendo alcuni articoli della legge. Ad esempio, l’apertura alle attività di centro benessere è positiva mentre esprimo apprezzamento con riserva alla possibilità, per gli alberghi, di offrire il servizio di ristorazione anche ai non alloggiati. Se infatti questo può essere un beneficio per le grandi città, nei piccoli centri potrebbe creare concorrenza tra attività. Mancano comunque investimenti nel settore turistico – conclude Stella – aspetteremo la presentazione del bilancio regionale per capire dove poter intervenire”.


Livorno, un anno per risonanza a malata oncologica. Stella-Bottino-Pieraccioni (FI): "Scandaloso"

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"Liste d'attesa lunghe sono vera emergenza della sanità toscana"

Un anno di attesa per fare un esame di risonanza magnetica a una malata oncologica. Protagonista della disavventura una signora di 85 anni residente a Castagneto Carducci (Li). L'anziana è la madre della consigliera del Quartiere 1 di Firenze, Roberta Pieraccioni (Forza Italia). "Ho chiamato ad aprile il CUP di Livorno - racconta la consigliera Pieraccioni - per richiedere una risonanza magnetica per mia mamma, una donna anziana e malata oncologica. Mi sono sentita rispondere che la prima data utile sarebbe stata ad aprile 2019, cioè fra un anno. Mi chiedo come questo sia possibile in un Paese civile europeo".

Sulla vicenda intervengono il vicepresidente del Consiglio regionale della Toscana, Marco Stella (Forza Italia) e la coordinatrice provinciale del partito a Livorno, Maristella Bottino: "Quella delle liste d'attesa troppo lunghe - dichiarano - è un'emergenza che squalifica il sistema sanitario toscano. Ormai non passa giorno senza che in Toscana non si registrino casi di pazienti costretti ad aspettare mesi, o addirittura oltre un anno, per poter fare esami diagnostici importanti. Chi può permetterselo, si rivolge alla sanità privata, gli altri sono costretti a stare alla sorte. Ci chiediamo come sia possibile che una Regione come la nostra, che spende 6,3 miliardi di euro all'anno per la sanità, non sia in grado di fornire i servizi essenziali".

"E' inaccettabile offrire servizi del genere a cittadini che pagano tasse altissime - accusano gli esponenti di Forza Italia -. Come fa Rossi a parlare di sistema sanitario all'avanguardia, con tempi di attesa così lunghi? E nel frattempo, il governatore e la sua giunta si permettono anche il lusso di stanziare 2 milioni di euro per le cure dentistiche ai migranti. Gravi disservizi del genere si stanno moltiplicando ogni giorno di più, ricordiamo qualche giorno fa l'anziana di Aulla che si è vista prospettare 20 mesi per una mammografia, o il pensionato pistoiese a cui hanno detto di attendere 18 mesi per una visita endocrinologica. Il diritto alla salute è un diritto basilare, fondamentale, ed è gravissimo che la Toscana non riesca a garantirlo".


Sanità, Stella (FI): "Ormai un caso ogni giorno, liste d'attesa sono emergenza in Toscana"

A Empoli paziente costretto a rivolgersi a una clinica privata per esami urgenti

Sanità

"Ormai non passa giorno senza che in Toscana non si registrino casi di pazienti costretti ad aspettare mesi, o addirittura oltre un anno, per poter fare esami diagnostici importanti. Quella delle liste d'attesa è un'emergenza che non può passare sotto silenzio, la Giunta Rossi ha il dovere di dare risposte in merito". Lo chiede il vicepresidente del Consiglio regionale della Toscana, Marco Stella (Forza Italia), che ha presentato un'interrogazione in merito alla vicenda di un uomo di Empoli, costretto a rivolgersi a una clinica privata per fare due esami, visti i tempi eccessivamente lunghi che gli erano stati prospettati all'Asl. Il paziente è stato costretto, ovviamente, a una spesa maggiorata.

"All'uomo erano state prescritte un’ecografia all'addome e una radiografia al torace, e sulle richieste era scritto 'urgente' - sottolinea Stella -. Ha provato a prendere l'appuntamento il 2 maggio scorso. Ma dall'Asl gli è stato detto che per il primo esame la disponibilità c'era da metà giugno e per il secondo addirittura il 20 di luglio. In sostanza, due visite che avrebbero dovuto essere garantite entro dieci giorni sono state fissate una dopo quaranta giorni, e l'altra dopo due mesi e mezzo. Così è stato costretto a rivolgersi al privato con disponibilità immediata, ma con una spesa di circa 150 euro a fronte di un costo che tramite Asl sarebbe stato di nemmeno 80 euro. Così non va, perché non tutti sono in grado di sostenere spese del genere, è una situazione vergognosa. Altro che sanità all'avanguardia, qui siamo a livelli quasi da Terzo Mondo".

"E' inaccettabile offrire servizi del genere a una persona che paga tasse salate ogni anno. I tre quarti del bilancio della Regione Toscana - ricorda Stella - vanno al sistema sanitario: come è possibile che esistano tempi di attesa così lunghi? E nel frattempo, il governatore Rossi e la sua giunta si permettono anche il lusso di stanziare 2 milioni di euro per le cure dentistiche ai migranti. Gravi disservizi del genere si stanno moltiplicando ogni giorno di più, ricordiamo qualche giorno fa l'anziana lunigianese che si è vista prospettare 20 mesi per una mammografia, o il pensionato pistoiese a cui hanno detto di attendere 18 mesi per una visita endocrinologica. Il diritto alla salute è un diritto basilare, fondamentale, ed è gravissimo che la Toscana non riesca a garantirlo".


Aeroporto Firenze, Stella a manifestazione pro Vespucci: "Ultima chiamata, si faccia presto"

05.07"Grazie a tutti gli organizzatori della manifestazione di questa sera, per aver riportato al centro dell'attenzione la questione della nuova pista dell'aeroporto di Firenze, indispensabile porta d'accesso internazionale: è assolutamente prioritario che venga realizzata, non può più subire ritardi, perché costituisce un bene pubblico irrinunciabile per le 443.999 imprese attive in Toscana e un elemento indispensabile per 1.582.445 cittadini che vi lavorano". Così il vicepresidente del Consiglio regionale della Toscana, Marco Stella (Forza Italia) fa suo l'appello del Comitato per l'aeroporto di Firenze, partecipando all'iniziativa per sostenere la costruzione della nuova pista dell'Amerigo Vespucci. Stella era presente alla manifestazione del Palaffari, insieme a centinaia di fiorentini e di rappresentanti delle associazioni di categoria della città.

"Alcuni sindaci, tra cui quelli della Piana e il sindaco di Prato e presidente Anci Toscana Matteo Biffoni - ha ricordato Stella - hanno annunciato ricorso contro il decreto di valutazione di impatto ambientale per lo scalo. Chi si oppone all'ammodernamento, dica chiaramente che non gli interessano lo sviluppo economico e le nuove prospettive occupazionali dell'area metropolitana. Il manifatturiero ha bisogno di porte internazionali di accesso diretto alla città, così come il turismo e le fiere. Firenze deve essere messa nelle condizioni di crescere, non possiamo più sopportare gap infrastrutturali che frenano la ripresa. Non è più pensabile andare avanti così, con 1.000 voli dirottati e decine di migliaia di passeggeri persi a causa di condizioni meteo avverse. Con la nuova pista da 2.400 metri tutto ciò non avverrebbe. Questo chiedono imprenditori, commercianti e businessmen, che con l'ammodernamento del Vespucci potranno fare voli diretti su città finora irraggiungibili. Ne beneficeranno turismo, affari e occupazione. Inoltre, i passeggeri raddoppieranno da 2.2 a 4.5 milioni e avremo 5300 posti di lavoro in più, come ha calcolato Enac affidandosi agli studi di una prestigiosa società internazionale".

"Senza l'aeroporto di Firenze ammodernato, sarà tutto il PIL della Toscana a soffrirne, come ha stimato l'Irpet in un suo studio. Mi chiedo - ha concluso Stella - come sia possibile che ci sia ancora chi, dopo 20 anni che se ne parla, lavori contro l'ampliamento del Vespucci, con tutti i benefici economici e occupazionali che deriverebbero dal suo rilancio. Perdere un'occasione simile sarebbe una follia imperdonabile. È il momento delle scelte e non è pensabile perdere questa occasione storica dopo decenni di dibattiti e chiacchiere, dovuti all'immobilismo della sinistra toscana e fiorentina. Quella di stasera è l'ultima chiamata, si faccia presto".


Erp Toscana, Stella (FI): "Nardella sostenga nostra pdl su 10 anni residenza stranieri"

"Pd nel 2015 bocciò la legge regionale proposta dal centrodestra..."

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"Piacevolmente stupiti, leggiamo della proposta del sindaco di Firenze, Dario Nardella, che finalmente riconosce una cosa che noi diciamo da sempre, e cioè che per la graduatoria degli alloggi popolari ci sono troppi stranieri, e pertanto propone una soglia di 10 anni di residenza in Italia per riequilibrare il rapporto tra stranieri e toscani. Bene, allora Nardella sostenga la nostra pdl e dica ai consiglieri del Pd di votarla, visto che l'attuale legge regionale (che limita a 5 gli anni di residenza nel nostro Paese) è stata voluta dal Pd, il suo partito, nel marzo 2015, e che sempre il suo partito ha bocciato la proposta di Forza Italia che chiedeva proprio di innalzare a dieci anni la soglia di residenza". Lo afferma il vicepresidente del Consiglio regionale della Toscana, Marco Stella (Forza Italia).

"All'epoca, si parla di tre anni fa - ricorda Stella - la proposta del nostro gruppo consiliare era volta a 'premiare significativamente i nuclei familiari legati, per residenza o per lavoro, ad uno specifico comune', e a riequilibrare il rapporto tra stranieri e italiani nell'accesso agli alloggi popolari, proprio per evitare che continuasse ad avvenire ciò di cui si accorge soltanto ora il sindaco Nardella. Noi, per aver presentato quella proposta, fummo tacciati come al solito di xenofobia e intenti discriminatori. Dunque, quelle che prima erano leggi 'razziste e di destra', ora sono provvedimenti buoni e giusti: evidentemente, la batosta elettorale ha fatto rinsavire i dirigenti del Pd, a cominciare dal sindaco di Firenze, che ora può riparare agli errori di valutazione commessi, sostenendo la pdl del centrodestra sugli alloggi Erp".


Firenze/Corso Italia, Stella (FI) incontra prefetto: "Situazione degrado all’attenzione degli organismi competenti"

05.03 Corso Italia

Il vicepresidente del Consiglio regionale della Toscana, Marco Stella ha incontrato nel pomeriggio il Prefetto di Firenze, per segnalargli la situazione di profondo disagio che i cittadini residenti in Corso Italia, via Montebello e via Solferino si trovano a vivere da qualche tempo. "L'incontro è stato molto cordiale - sottolinea Stella, che era accompagnato da alcuni cittadini che abitano in quelle strade -. Abbiamo illustrato al prefetto quanto succede in quella zona, un tempo residenziale e ora in preda al degrado. La mancata riqualificazione dell'ex teatro comunale ha portato a un aumento di sbandati e spacciatori. A questi si aggiungono ubriachi che siedono sulle panchine e che spesso importunano e minacciano i passanti. Molti cittadini subiscono atti di danneggiamento alle loro auto, tra vetri spaccati, specchietti rotti e incisioni nelle carrozzerie: la situazione sta diventando insostenibile".

"Ringraziamo il prefetto per la sua sensibilità alle nostre sollecitazioni, che abbiamo chiesto di portare all'attenzione del comitato per l'ordine pubblico e la sicurezza - aggiunge Stella -. Noi nel frattempo chiederemo un incontro all'assessore Gianassi e al comandante della polizia municipale, in spirito collaborativo: contiamo sulla loro sensibilità, per lavorare insieme a risolvere la situazione. Quando si parla di Firenze e dei fiorentini, il colore politico non conta. Bastano alcuni accorgimenti, secondo noi, per migliorare tutto: nuove telecamere di sorveglianza; potenziare l'illuminazione; più auto dei vigili urbani a fare pattugliamento, vista anche la vicinanza della zona con il comando centrale della Polizia Municipale. Con la collaborazione di tutti i soggetti coinvolti, contiamo di riuscire a contrastare il degrado nella zona".


Lunigiana, Stella e Mastrini (FI): "Pd non può dare ordini su spostamento ditta rifiuti Albiano Magra"

05.02 costa rifiuti"Il Pd non può pretendere di dare ordini e decidere di spostare la ditta di rifiuti 'Costa' da Albiano Magra in un nuovo sito. E' finita l'epoca in cui il Partito Democratico in provincia di Massa Carrara faceva il bello e il cattivo tempo, sottraendosi al confronto tra cittadini e istituzioni". Lo affermano il vicepresidente del Consiglio regionale della Toscana, Marco Stella e il coordinatore provinciale di Forza Italia Massa Carrara, Matteo Mastrini, in merito alla presa di posizione del Pd sulla vicenda della ditta 'Costa Mauro' di Albiano Magra, che la segreteria provinciale dei Democratici correbbe spostare nell'area industriale di Boceda, nel Comune di Mulazzo, a seguito degli incendi che hanno colpito l'azienda.

"La ditta in questione - sottolineano Stella e Mastrini - svolge da anni un'attività importante nel ciclo dei rifiuti urbani, sia perla Lunigiana sia per le aree limitrofe. Lavora con grande serietà e professionalità, e mantiene prezzi contenuti per l'attività di smaltimento dei rifiuti. Prima di prendere qualunque decisione in merito a uno spostamento dell'azienda, occorre convocare un tavolo istituzionale che veda la presenza di tutti i soggetti coinvolti, da quelli istituzionali a rappresentanti della ditta e dei lavoratori. Soltanto così potranno essere prese decisioni democratiche e condivise, nel migliore interesse del territorio e dei soggetti produttivi. I diktat non servono e non portano da nessuna parte, ma avvelenano soltanto il dibattito".

 


Firenze, Stella (FI): "Ex ippodromo 'Le Mulina' nuovo covo per spacciatori, Comune intervenga"

"Parco delle Cascine allo sbando, Masterplan mai messo in pratica"

05.02 ippodromo

"L'ex ippodromo 'Le Mulina' alle Cascine è sempre più in preda all'incuria, al degrado e all'abbandono, e le ultime operazioni delle forze dell'ordine hanno messo in rilievo che la struttura è ormai diventata un covo per gli spacciatori. Ci chiediamo quanto ancora intenda aspettare l'Amministrazione comunale di Firenze per intervenire e per presentare un piano di risanamento per un'area che si presta a essere valorizzata in diversi modi. Vorremmo sapere anche da Palazzo Vecchio a che punto sono i contenziosi con la società che aveva rilevato in concessione dal Comune l'ex ippodromo, e quali progetti si prevedono per l'area". Lo chiede il vicepresidente del Consiglio regionale della Toscana, Marco Stella, coordinatore fiorentino di Forza Italia, dopo il blitz dei carabinieri che hanno scovato e arrestato una banda di pusher nordafricani che utilizzava l'area dismessa delle Mulina come base per l'attività di spaccio.

"A sei anni dall'annuncio del piano Renzi per il Parco delle Cascine - sottolinea Stella - possiamo parlare di una scommessa persa, di un piano rimasto in gran parte sulla carta. Il Masterplan delle Cascine, approvato dalla Giunta nella seduta dell'11 agosto 2012, è composto da una serie di 35 progetti: il parco doveva essere rivitalizzato e reso nuovamente a dimensione di bambino e di famiglia, doveva diventare un luogo per trascorrere la domenica tra divertimenti, servizi e spazi liberi attrezzati. Cosa è rimasto dell'annuncio renziano sulle Cascine come il Central Park fiorentino, con le porte telematiche e le recinzioni, le aree ludiche, gli immobili da recuperare? Purtroppo nulla. Da fiorentini spiace dirlo, ma alle Cascine regna sempre il degrado, ora esteso anche all'area dell'ex ippodromo, con gli spacciatori che ne hanno fatto una loro base operativa".