Coronavirus/Toscana, Stella (FI): "Rossi riapra le aziende invece di scrivere a Conte"

Invece di scrivere a Conte o tirare sempre in ballo il Governo nazionale, il Presidente della Regione Toscana Enrico Rossi si assuma le sue responsabilità e riapra finalmente le aziende. Farlo significa far ripartire la nostra economia così provata dall'emergenza Covid-19. Ditte e fabbriche devono riaprire, ovviamente garantendo la tutela della salute dei lavoratori, altrimenti gli sforzi fin qui fatti da tutta la popolazione saranno stati vani. Ma tornare alla produzione è fondamentale per la nostra economia: se non riaprono le imprese, la loro quota di mercato sarà erosa dai concorrenti di altri Paesi, che invece hanno tenuto aperte le loro fabbriche". E' quanto chiede il vicepresidente del Consiglio regionale della Toscana, Marco Stella (Forza Italia).
"Le imprese toscane che si sono fermate in questo periodo - ricorda Stella - producevano un valore aggiunto di oltre 800 milioni di Euro la settimana. Con il provvedimento di chiusura sono coinvolti oltre 390mila lavoratori dipendenti ed altri 200mila lavoratori autonomi, che rappresentano circa il 38% del totale dell'occupazione toscana. Il Pil prodotto da tali settori rappresenta circa il 41% dell'intero Pil regionale. Sono numeri importanti, che ci fanno capire quanto sia fondamentale tornare al più presto alla piena produttività, ovviamente nel rispetto dei protocolli di sicurezza sanitaria. Non ci si nasconda dietro i provvedimenti governativi, Rossi faccia di tutto per contribuire a rimettere in piedi l'economia toscana".


Coronavirus, Bergamini e Stella (FI): "In Toscana episodi poco chiari su distribuzione mascherine"

Sul territorio toscano si stanno verificando da stamani episodi non chiari sulla distribuzione delle mascherine, che da oggi sono obbligatorie in tutta la Toscana". Lo affermano l'on. Deborah Bergamini, deputata di Forza Italia eletta nel collegio di Massa Carrara, e il vicepresidente dell'Assemblea toscana, Marco Stella (FI), che stanno presentando interrogazioni rispettivamente alla Camera e al Consiglio regionale, circa la distribuzione delle mascherine, che la Regione Toscana sta effettuando in queste ore su tutto il territorio regionale.
"Nelle farmacie le mascherine vengono 'smarcate' - sottolineano Bergamini e Stella - perché viene utilizzata la tessera sanitaria dell'utente che va a ritirarle (5 per ogni utente, come da ordinanza), pertanto si conosce con esattezza il numero esatto delle mascherine donate. E fin qui, nulla di male, almeno apparentemente. La situazione cambia quando ci si reca presso i supermercati della Gdo. In diversi supermarket non vengono smarcate le mascherine che vengono consegnate, perché è ovvio che un supermarket non abbia la possibilità di registrare i codici fiscali delle persone, quindi non si sa quale sia l’esatto numero di mascherine consegnate. Si corre il rischio che diverse persone tornino tre, quattro, cinque volte a prenderle, visto che nessuno vigila sulle quantità donate, lasciandone altre senza dispositivi di protezione".
"La cosa che lascia più perplessi, però, è che le mascherine non vengono consegnate agli utenti, se non fanno la spesa - spiegano l'on. Bergamini e il vicepresidente Stella -. Se un cittadino si reca al supermercato e le chiede, non gli vengono consegnate se non entra e non fa degli acquisti. A quel punto, alla cassa, consegnano le mascherine. Sembra una sorta di fidelizzazione del cliente, non una campagna di salvaguardia della salute dei cittadini toscani".
Nelle interrogazioni presentate nelle due rispettive assemblee elettive, pertanto, sia la deputata di Forza Italia che Stella chiedono se "la Regione Toscana abbia effettuato un accordo commerciale con la Gdo per la distribuzione di queste mascherine; quali criteri abbia adottato per la distribuzione di esse; in quali e quanti Comuni della Toscana vengano registrate tali anomalie, e per quale motivo già in mattinata le mascherine risultavano esaurite quasi ovunque sul territorio toscano".


Coronavirus/Toscana, Stella (FI): "Riaprire aziende tutelando la salute dei lavoratori"

La riapertura di alcune tipologie di aziende, in Toscana, è un fatto positivo e auspicabile, perché significa far ripartire la nostra economia così provata dall'emergenza Covid-19. Ditte e fabbriche dunque possono riaprire, ma devono garantire la totale e assoluta tutela della salute dei lavoratori, altrimenti gli sforzi fin qui fatti da tutta la popolazione saranno stati vani. Ma ripartire è fondamentale per la nostra economia: se non riaprono le imprese, la loro quota di mercato sarà erosa dai concorrenti di altri Paesi, che invece hanno tenuto aperte le loro fabbriche". E' quanto chiede il vicepresidente del Consiglio regionale della Toscana, Marco Stella (Forza Italia).
"Le imprese toscane che si sono fermate in questo periodo - ricorda Stella - producevano un valore aggiunto di oltre 800 milioni di Euro la settimana. Con il provvedimento di chiusura sono coinvolti oltre 390mila lavoratori dipendenti ed altri 200mila lavoratori autonomi, che rappresentano circa il 38% del totale dell'occupazione toscana. Il Pil prodotto da tali settori rappresenta circa il 41% dell'intero Pil regionale. Sono numeri importanti, che ci fanno capire quanto sia fondamentale tornare al più presto alla piena produttività, ovviamente nel rispetto dei protocolli di sicurezza sanitaria".


Coronavirus, Stella e Giannelli (FI): "Notizie preoccupanti, chi controlla centro di quarantena di Bivigliano?"

Le notizie sul centro quarantena di Bivigliano, istituito nell'Hotel Giotto dal Sindaco della Città Metropolitana di Firenze Dario Nardella, con decisione unilaterale, nonostante il parere contrario di tutta la comunità locale, si susseguono ogni giorno, dando luogo a preoccupazioni sempre maggiori per i cittadini". Lo afferma il vicepresidente del Consiglio regionale della Toscana, Marco Stella, insieme al vicecoordinatore provinciale di Forza Italia Firenze, Giampaolo Giannelli.
"Avevamo infatti denunciato - sottolineano Stella e Giannelli - il grave episodio di un giovane migrante, dell'età di 16/17 anni, uscito tranquillamente dal centro di quarantena, creando allarme e grande preoccupazione nella popolazione; abbiamo appreso ieri dalle dichiarazioni del Sindaco di Vaglia Borchi, che nei giorni scorsi diverse persone in isolamento hanno lasciato il Centro senza aver completato il periodo d’osservazione. Una situazione quindi fuori controllo. Sempre ieri abbiamo appreso che il sindaco di Vaglia ha inviato una lettera alla responsabile dell'Ufficio Igiene della ASL facendo notare che al momento la struttura non è controllata da nessun servizio sanitario pubblico, nonostante la richiesta effettuata due settimane fa all’Assessore regionale alla Sanità e che è rimasta senza risposta".
"Una situazione quindi gravissima, che necessita di un chiarimento definitivo e di attribuzioni di responsabilità certe. La popolazione - sottolineano Stella e Giannelli - è sempre più preoccupata, e non bastano certo a rassicurarla le dichiarazioni che i minori non accompagnati, fermati a Firenze dalle forze dell'ordine, non saranno più portati al centro di Bivigliano. E' palese che la situazione è totalmente fuori controllo e che le risposte continuano a non arrivare. Siamo fortemente preoccupati per l'evoluzione della situazione e saremo a fianco della comunità, in ogni modo e con ogni mezzo, affinché vengano ripristinate le doverose garanzie di sicurezza e tutela della salute pubblica".


Coronavirus, Stella (FI): "Su cancelleria e fiori Regione Toscana penalizza negozi di vicinato"

È inammissibile la decisione della Regione Toscana di autorizzare la vendita di materiale di cancelleria, giocattoli, fiori e piante all'interno dei supermercati e dei centri della grande distribuzione. Questa decisione è una palese ingiustizia che penalizza cartolerie e cartolibrerie, fioristi e negozi di giocattoli. E' chiaro che siamo in una situazione anomala e di emergenza, ma non si possono fare provvedimenti discriminatori tra due diverse tipologie di attività commerciale". Lo afferma il vicepresidente del Consiglio regionale della Toscana, Marco Stella (Forza Italia).
"Tante cartolerie - spiega Stella - si sono attrezzate con la consegna a domicilio, sia per offrire un reale servizio ai propri clienti rimasti sprovvisti di articoli di cancelleria, sia per continuare in qualche modo la loro attività. Lo stesso hanno fatto negozi di fiori e di giocattoli. Ora però, con questa decisione, la Regione Toscana di fatto va a favorire la grande distribuzione, annullando gli sforzi dei negozi di vicinato. Chiediamo al governatore Rossi e all'assessore Ciuoffo di ritornare sui loro passi e annullare questo provvedimento discriminatorio".


Coronavirus/Toscana, Stella (FI): "Regione apra a test in strutture private, serve libertà di scelta"

La Regione Toscana apra davvero alla possibilità, per gli istituti di analisi privati, di effettuare test sierologici rapidi che potrebbero garantire un vero screening di massa. I provvedimenti parziali e condizionati di queste ore non vanno bene e non sono chiari. Oltre che un aggravio ulteriore per la macchina sanitaria pubblica, il provvedimento costituisce un evidente impedimento all'esercizio della libertà di scelta dei cittadini. Ci auguriamo che nelle prossime ore il governatore Rossi dia il via libero definitivo in questa direzione". Lo chiede il vicepresidente del Consiglio regionale della Toscana, Marco Stella (Forza Italia).
"Ci sono laboratori di analisi toscani, di alto livello che hanno strumentazioni in grado di fare test automatizzati, che garantiscono una grande precisione a livello diagnostico. Questi istituti sanitari privati - sottolinea Stella - hanno centinaia di richieste di poter fare questi test da parte di singoli cittadini, ma anche di aziende che prima di riprendere l'attività vogliono fare uno screening dei loro dipendenti. E' veramente incomprensibile questa mentalità statalista che vuole escludere i privati, quando invece una sana collaborazione tra pubblico e privato aiuterebbe a velocizzare le operazioni di screening, rispettando la libertà di scelta dei cittadini".


Coronavirus, Stella e Becattini (FI): "Istituzioni sostengano le famiglie con figli disabili"

Le Istituzioni approntino seri e continuativi progetti alternativi per la disabilità che possano mantenere gli stessi standard riabilitativi ed educativi anche in questa fase di emergenza da Covid 19. Abbiamo ricevuto segnalazioni di genitori sia di figli autistici, che affetti da disabilità di vario genere sia psichiche che motorie, che in questo periodo emergenziale sottolineano come i loro figli accusino maggiormente lo stress dovuto all'applicazione delle misure di contenimento e alla interruzione, o quasi, delle attività che svolgono normalmente". Lo affermano il vicepresidente del Consiglio regionale della Toscana, Marco Stella, e il responsabile regionale Dipartimento Disabilità di Forza Italia Toscana, Marco Becattini.
"Si tratta, infatti, di ragazzi che abitualmente svolgono attività scolastica, servizi educativi, riabilitativi, indispensabili per la loro vita presso apposite strutture, per cercare di mantenere un equilibrio psico-fisico accettabile – spiega Becattini – e la chiusura di queste strutture rischia di creare a questi soggetti danni irreparabili alla loro sfera relazionale e al loro equilibrio. Non si può pensare, per questi soggetti che sia sufficiente sostituire queste attività con la didattica a distanza, che spesso non sono in grado di fare, oppure con una assistenza domiciliare a tempo ridotto; occorre ristabilire la normale routine".
"Ecco perché – continuano Stella e Becattini – la Regione Toscana e i Comuni devono approntare seri e continuativi percorsi alternativi per la disabilità che possano mantenere gli stessi standard riabilitativi ed educativi anche in questa fase emergenziale. Da parte nostra, ci rendiamo disponibili a collaborare assieme all'Assessorato competente della Regione Toscana alla redazione di un progetto, da avviare in tempi brevi, visto che purtroppo occorrerà ancora tempo prima che l'emergenza da Coronavirus termini.  Occorre agire subito, affinché questi bambini e ragazzi non debbano subire gravi conseguenze, e auspichiamo che la Regione recepisca il nostro appello".


Infrastrutture, Stella (FI): "In Toscana ci sono 632 ponti a rischio, Regione e Governo intervengano"

Il crollo del ponte di Caprigliola è un drammatico campanello d'allarme, che ci ricorda che ci sono 632 ponti, cavalcavia e viadotti della Toscana che necessitano interventi a priorità urgente o alta, e messi in sicurezza, su un totale di 1845 opere infrastrutturali della nostra regione che vanno monitorate. Enti locali e Governo si devono attivare immediatamente per reperire i fondi e approntare un crono-programma dei lavori, la sicurezza degli automobilisti è una priorità assoluta: ci aspettiamo risposte celeri da parte delle autorità competenti". Lo afferma il vicepresidente del Consiglio regionale della Toscana, Marco Stella (Forza Italia), commentando il crollo del ponte stradale di Caprigliola sul fiume Magra, al confine tra Liguria e Toscana, in località Albiano Magra (Massa Carrara).
"Occorre un piano di azione urgente delle Istituzioni locali e nazionali - è l'invito di Stella - per trovare le risorse necessarie a portare avanti questo processo di progressiva messa in sicurezza delle infrastrutture, e riuscire a non arrivare a situazioni di reale emergenza che prevedano la chiusura o la limitazione del transito. Non possiamo sottovalutare l'allarme lanciato già lo scorso anno dagli esperti dell'Università di Pisa, da cui risulta che c'è un tarlo che sta erodendo i ponti toscani. Un bug di progettazione con cui è stato costruito oltre il 95% dei piccoli e medi cavalcavia e sovrappassi in tutta la regione fra gli anni '60 e '70, e che da tempo costringe Comuni, Prefetture, Province a chiuderli o a interdirli ai mezzi pesanti proprio per il rischio di crolli".


Coronavirus, Stella (FI): "Finalmente Rossi su mascherine accoglie nostro invito al buonsenso"

Fa piacere sentire il governatore toscano Enrico Rossi raccogliere il nostro invito al buonsenso sulla vicenda delle mascherine obbligatorie, come disposto da un'imminente ordinanza in tal senso che il Presidente della Giunta regionale sta firmando in queste ore. Rossi voleva rendere esecutiva l'ordinanza prima di aver verificato che tutti i Comuni della Toscana avessero effettivamente distribuito i dispositivi di protezione a tutti i cittadini; oggi fa dietrofront e spiega che il suo provvedimento entrerà in vigore quando tutti i toscani avranno ricevuto le mascherine, come avevamo chiesto noi ieri. Bene, è un passo in avanti positivo". Lo afferma il vicepresidente del Consiglio regionale della Toscana,Marco Stella (Forza Italia).
"Voglio anche ringraziare la Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze - aggiunge Stella -. L'ente guidato da Luigi Salvadori ha anticipato 22 milioni per pagare le mascherine e il materiale sanitario destinato agli ospedali toscani acquistato dalla Regione, materiale in arrivo dalla Cina insieme con quello comprato e donato dalla stessa Fondazione di origine bancaria, da Toscana Aeroporti e dall'associazione Amici del Pronto soccorso. Adesso i Comuni distribuiscano con procedure d'urgenza le mascherine alla popolazione, in modo che tutti siano protetti. Chiediamo che la Regione dia incentivi a tutte le ditte (operanti nella nostra regione) che vogliono riconvertire in parte la loro produzione e mettersi a produrre maschere protettive, in modo da non dover dipendere dagli acquisti in altri Paesi".

foto IPP
03-04-2020
emergenza coronavirus - la beffa della mascherine prodotte in italia che non possono essere distribuite perchè non hanno ancora ricevuto l'autorizzazione da parte dell'istituto superiore della sanità

Coronavirus, Stella (FI): "Dopo 14 aprile riaprire con cautela ditte sistema moda, o rischio estinzione"

Dopo il 14 aprile va programmata in sicurezza, gradualmente e con tutti gli accorgimenti sanitari, la riapertura della filiera del sistema moda. Senza questa riapertura, la filiera produttiva è a rischio estinzione, molte ditte hanno ordinativi per i prossimi due-tre mesi, ma se questi ordini venissero annullati, per molte aziende sarebbe il colpo finale, non sarebbero in grado di riaprire". E' quanto propone il vicepresidente del Consiglio regionale della Toscana, Marco Stella (Forza Italia), che raccoglie il grido d'allarme lanciato in tal senso dalle imprese della sezione Moda di Confindustria Firenze.
"Già adesso le perdite di fatturato, dopo un mese di chiusura delle ditte, si aggirano intorno al 40% e oltre - osserva Stella -. La situazione rischia di aggravarsi irreparabilmente, tanto che sono gli stessi dipendenti a chiedere agli industriali di riaprire le ditte. Qui sono in gioco la sopravvivenza di migliaia di posti di lavoro, e quel capitale di competenze e conoscenze che fanno del polo della pelletteria fiorentina e delle aziende della moda toscane vere eccellenze del made in Italy. Per questo occorre tornare a produrre, ovviamente in totale rispetto delle norme di tutela e sicurezza dei lavoratori".