Sanità/Firenze, Stella (FI): "A centro prelievi Careggi pazienti in fila per ore sotto il sole, si installi subito un tendone"
Al centro prelievi di Careggi c'è una situazione vergognosa e gravissima, persone in coda per ore sotto il sole per fare analisi e controlli, molti di loro sono malati e anziani: mi chiedo come una Regione civile possa consentire cose del genere: basterebbe installare un tendone di quelli che hanno installato diversi supermercati per proteggere i clienti dal sole battente, e la situazione sarebbe già risolta. Dopo aver visto queste scene sono furioso, e invito l'Aoup di Careggi e la Regione Toscana a risolvere la situazione". Lo afferma il vicepresidente del Consiglio regionale della Toscana, Marco Stella (Forza Italia).
"Come ogni tre mesi vado a Careggi a fare le analisi post chemioterapia - spiega Stella -. Quello che ho trovato stamani è indegno per una società civile e irrispettoso per i tanti malati. Non si possono lasciare le persone sotto il sole per fare la fila, siamo tutti qui per necessita, non per nostra volontà. In coda ci sono molti anziani, persone immunodepresse, malati cronici, malati oncologici e tanti con varie patologie. È una vergogna, ho chiamato immediatamente chi ha responsabilità per chiedere che risolva immediatamente la situazione, perché venga installato un tendone lungo il percorso della coda. Ringrazio medici ed infermieri per la loro professionalità dimostrata anche in una situazione complicata come questa".
Bufera Mukki Latte, Stella (FI): "Soci pubblici si facciano sentire. Tutelare allevatori toscani"
Il passaggio della Mukki al gruppo emiliano Newlat sta già portando i primi seri problemi a quella che un tempo era la Centrale del Latte della Toscana: il presidente Paolo Campinoti e il consigliere Petretto si sono dimessi a seguito della sfiducia nei confronti del cda di Mukki da parte del nuovo proprietario. Già a maggio avevamo invitato a tenere alta la guardia, adesso l'evoluzione degli eventi ci preoccupa. Invitiamo i soci pubblici di Mukki a intervenire e a vigilare affinché vengano tutelati gli allevatori, salvaguardando le produzioni di latte toscano". Lo chiede il vicepresidente del Consiglio regionale della Toscana, Marco Stella (Forza Italia). I soci toscani di Mukki sono il Comune di Firenze (11,91%), Fidi Toscana (6,21%), il Comune di Pistoia (5,3%) e Camera di Commercio (2,31%).
"Già dopo l'acquisizione della Mukki da parte di Newlat - ricorda Stella - è stato chiesto ai fornitori del Mugello uno sconto di cinque centesimi fino a dicembre 2020 sul costo del latte, da 0,41 a 0,36 € il litro. Avevamo anche rimarcato che doveva esserci, da parte della politica tutta, in particolare dell'Amministrazione Regionale, una speciale attenzione affinché, anche con la nuova proprietà, si continuasse a guardare all'utilizzo di latte locale, garanzia di qualità e di controllo di un prodotto sano".
"Auspichiamo che il nuovo assetto societario di Mukki significhi tutela della filiera del latte toscano, con la prosecuzione del rapporto tra l'azienda e gli allevatori della nostra regione, soprattutto del Mugello, che storicamente riforniscono di latte di altissima qualità la Mukki. Invitiamo i soci pubblici della Mukki a vigilare su questo aspetto assolutamente non secondario della questione - conclude Stella -. Sono ben 60 le aziende toscane di allevamento che ogni anno conferiscono 300.000 litri di latte alla Mukki, aziende che negli anni hanno fatto grande investimenti, anche grazie al Programma di sviluppo rurale. Questo rapporto deve proseguire, a tutela della qualità e del legame con il territorio".
Regionali/Toscana, Stella (FI): "In bocca al lupo a Susanna Ceccardi, ora tutti a lavoro per sua vittoria"
In bocca al lupo a Susanna Ceccardi, candidata ufficiale della coalizione di centrodestra per la Presidenza della Regione Toscana. Susanna può rappresentare davvero la svolta di cui ha bisogno questa regione per uscire dall'immobilismo a cui l'hanno condannata 50 anni di giunte di sinistra". Lo afferma il vicepresidente del Consiglio regionale della Toscana, Marco Stella (Forza Italia).
"Da oggi siamo tutti impegnati sul territorio - sottolinea Stella - per sostenere Susanna Ceccardi. Crediamo fermamente che il centrodestra unito possa sconfiggere, per la prima volta nella storia, le forze di sinistra e portare il rinnovamento liberale in una terra che, a causa dello statalismo di sinistra, è sempre più ingessata".
Maggio Musicale, Stella (FI): "Compenso 240.000 € sovrintendente Pereira assolutamente ingiustificato"
Il compenso di 240.000 euro annui per il sovrintendente del Maggio Musicale Fiorentino, Alexander Pereira, è assolutamente ingiustificato. Doveva rilanciare il teatro e incrementare il numero degli spettatori, non sta mantenendo fede alle promesse. Le sue politiche sui biglietti sono assolutamente errate, e i numeri sono impietosi. I biglietti a 100 euro per assistere al concerto inaugurale di alcuni giorni fa diretto dal Maestro Zubin Mehta, sono un’offesa ai fiorentini e a tutti gli appassionati di teatro, in un momento di grave crisi economica come quella seguita al Covid. Non è un caso che sui 200 posti disponibili, appena 90 fossero occupati, meno della metà". Lo ha affermato il vicepresidente del Consiglio regionale della Toscana, Marco Stella (Forza Italia), in aula.
"Non si può negare il contratto a un socio quale è la Regione Toscana, dicendogli di venire in sede a vedere il contratto - ha proseguito Stella citando un passaggio della risposta alla sua interrogazione - è inaccettabile questo atteggiamento, oltre che profondamente irrispettoso. Io non sono pregiudizialmente contro gli stipendi alti per i manager, purché portino risultati e utili. Il sovrintendente prende il massimo consentito dalla legge, e nessuno tra i suoi predecessori aveva mai raggiunto il tetto dei 240.000 euro di compenso annuale. Giovedì mattina andrò alla sede della Fondazione del Maggio per prendere visione del contratto del dottor Pereira".
“Pereira farebbe bene a ricordare – ha evidenziato Stella – che i finanziamenti che ogni anno riceve il Teatro del Maggio Musicale Fiorentino sono per l’80% provenienti da istituzioni pubbliche. Ne consegue che l’offerta culturale deve essere pubblica, anche a livello di costo dei biglietti. Il sovrintendente ha poi speso 8.555 euro in viaggi, soggiorni e ristoranti soltanto nei mesi di dicembre 2019, gennaio e febbraio 2020, una media di quasi 3mila euro mensili: ci chiediamo se siano spese consone, soprattutto in questo periodo di crisi economica. Chiederemo una riduzione del compenso del sovrintendente e delle sue spese personali, che non riteniamo giustificabili. Spendere 255 euro a notte quando viaggia e soggiorna in albergo, fare cene da 100 euro, è inaccettabile, sono soldi dei contribuenti".
Toscana, Stella (FI): "Nella Regione rossa Vietato criticare il sistema. Asl reintegri subito il dipendente licenziato"
L'emergenza Coronavirus ha fatto saltare l'equilibrio fra canoni di locazione e incassi, e moltissimi commercianti non sono più in grado di pagare l'affitto dei loro negozi. Per aiutare le imprese colpite da questa grave crisi di liquidità, occorre che la Regione Toscana stanzi subito risorse a fondo perduto per sostenere gli affitti commerciali, che sono 6mila solo a Firenze e decine di migliaia in tutta la Toscana. Soltanto nel capoluogo regionale sono 1.500 gli affitti a rischio contenzioso. I contratti non sono più congrui agli incassi dei negozi e i titolari di attività commerciali rischiano di non reggere". Lo afferma il vicepresidente del Consiglio regionale della Toscana, Marco Stella (Forza Italia).
"Molti negozi non hanno riaperto, schiacciati dalle difficoltà economiche - ricorda Stella - ma diverse attività che sono tornate a lavorare, vedono gli incassi ridotti anche del 70%, con lo stesso canone di affitto. E' evidente che se le cose andranno avanti così, preferiranno fermarsi e tirare giù il bandone della saracinesca. Chiediamo dunque alla Regione Toscana di seguire l'esempio di altre regioni, ovvero lo stanziamento di soldi a fondo perduto. Ma anche di reinserire la cedolare secca ai locatori che abbassano il canone. E al Governo chiediamo un abbattimento dell'Iva e un prolungamento da sei ad almeno dieci anni per la scadenza delle restituzioni dei prestiti alle banche. Il mondo delle attività commerciali ha bisogno di misure concrete e urgenti".
Coronavirus, Stella (FI): "Regione sostenga affitti commerciali, urgenti stanziamenti a fondo perduto"
L'emergenza Coronavirus ha fatto saltare l'equilibrio fra canoni di locazione e incassi, e moltissimi commercianti non sono più in grado di pagare l'affitto dei loro negozi. Per aiutare le imprese colpite da questa grave crisi di liquidità, occorre che la Regione Toscana stanzi subito risorse a fondo perduto per sostenere gli affitti commerciali, che sono 6mila solo a Firenze e decine di migliaia in tutta la Toscana. Soltanto nel capoluogo regionale sono 1.500 gli affitti a rischio contenzioso. I contratti non sono più congrui agli incassi dei negozi e i titolari di attività commerciali rischiano di non reggere". Lo afferma il vicepresidente del Consiglio regionale della Toscana, Marco Stella (Forza Italia).
"Molti negozi non hanno riaperto, schiacciati dalle difficoltà economiche - ricorda Stella - ma diverse attività che sono tornate a lavorare, vedono gli incassi ridotti anche del 70%, con lo stesso canone di affitto. E' evidente che se le cose andranno avanti così, preferiranno fermarsi e tirare giù il bandone della saracinesca. Chiediamo dunque alla Regione Toscana di seguire l'esempio di altre regioni, ovvero lo stanziamento di soldi a fondo perduto. Ma anche di reinserire la cedolare secca ai locatori che abbassano il canone. E al Governo chiediamo un abbattimento dell'Iva e un prolungamento da sei ad almeno dieci anni per la scadenza delle restituzioni dei prestiti alle banche. Il mondo delle attività commerciali ha bisogno di misure concrete e urgenti.
Covid, Stella (FI): "Grave chiusura sede INPS Firenze, cittadini e imprenditori abbandonati a sé stessi"
La chiusura della sede INPS di Firenze, che perdura ormai da tre mesi, è una grave penalizzazione per tutti quei cittadini, quegli imprenditori e quei lavoratori che hanno bisogno dei servizi dell'Istituto previdenziale e che sono lasciati abbandonati a sé stessi. Siamo in una situazione di emergenza, con centinaia di migliaia di persone che hanno bisogno di presentare domande e chiedere informazioni, e l'INPS è chiuso. Siamo esterrefatti, vogliamo spiegazioni". Lo chiede il vicepresidente del Consiglio regionale della Toscana, Marco Stella (Forza Italia), che stamani ha effettuato un sopralluogo davanti alla sede INPS di viale Belfiore a Firenze, raccogliendo le lamentele di diversi cittadini che necessitavano di servizi.
"Il Presidente dell'INPS - ricorda Stella - ha detto in tv che le aziende non aprono per pigrizia o per opportunismo. Non è così, caro presidente. Le aziende non aprono perché c'è una grave crisi economica a seguito della pandemia. E anche perché chi dovrebbe fare il suo dovere, in quest'epoca di ricostruzione post-Covid, non lo fa. Per essere chiari: come mai in Toscana su 30mila domande di cassa integrazione in deroga, ben 20.000 risultano ancora inevase? E come mai la sede centrale di viale Belfiore è ancora chiusa? Sono queste le risposte che i cittadini, gli imprenditori e i lavoratori vogliono sapere".
Covid, Stella (FI): "Test su mascherine Toscana fatti con aerosol da 19,90 €. Rossi non scappi e faccia chiarezza"
La prova di laboratorio per testare il modello denominato 'mascherina Toscana 1' è stata effettuata dal dipartimento di Chimica dell'Università di Firenze, al polo scientifico di Sesto Fiorentino, con un aerosol liquido da 19,90 €. Sulla bocchetta di uscita del generatore di aerosol è stata applicata prima una mascherina chirurgica e poi una mascherina 'Toscana 1', misurando ogni volta la capacità di filtraggio sulle particelle di diverso diametro. Credo che questo aspetto aggiunga un ulteriore tassello alla totale mancanza di serietà con cui la Regione Toscana ha gestito tutta la vicenda delle mascherine protettive, su cui è in corso un'inchiesta della GdF di Prato". Lo dichiara il vicepresidente del Consiglio regionale della Toscana, (Forza Italia).
"Per il tramite di Estar – ricorda Stella – la Regione Toscana ha investito oltre 3 milioni di soldi pubblici per mascherine inutili a livello di protezione individuale e prodotte da un gruppo irregolare. L'emergenza non giustifica che si siano stipulati contratti milionari con il distretto parallelo del tessile cinese, quello stesso che le istituzioni hanno il dovere di contrastare. Per di più questa vicenda fa il paio con quella relativa ai 7 milioni di euro spesi sempre da Estar per 250 ventilatori polmonari mai arrivati. Tutto a spese dei cittadini toscani. Dispiace e colpisce che ieri il governatore Enrico Rossi e l'assessore alla Sanità non abbiano trovato neppure un quarto d'ora per venire in aula e riferire su questa brutta vicenda. Il governatore non scappi e faccia chiarezza
Toscana, Stella (FI): "Rossi chiarisca accuse pesanti. Gara TPL andava sospesa o annullata"
Le accuse di cui deve rispondere il governatore toscano sono pesanti. Enrico Rossi ha il dovere di chiarire e dare spiegazioni davanti a tutti i cittadini toscani. Attendiamo una sua comunicazione in aula". Lo chiede il vicepresidente del Consiglio regionale della Toscana, Marco Stella (Forza Italia), a seguito dell'iscrizione del Presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, nel registro degli indagati nell'inchiesta sulla gara regionale per il trasporto pubblico locale aperta dalla Procura di Firenze. Oltre a quello di Rossi, ci sono altri sei indagati. La gara, da 4 miliardi di euro, è stata assegnata ad Autolinee Toscane, società controllata dai francesi del gruppo Ratp. Nell'inchiesta sono contestati, a vario titolo, ai sette indagati i reati di turbativa d'asta, falso, abuso d'ufficio, induzione indebita a dare o promettere utilità. La contestazione mossa dalla Procura di Firenze nei confronti di Enrico Rossi è turbativa d'asta.
"Secondo i pm - ricorda Stella - Rossi avrebbe 'anticipato' in un'intervista del 13 novembre 2015 l'esito dell'aggiudicazione della gara del trasporto pubblico locale vinta poi da Autolinee Toscane. Ovviamente l'inchiesta della magistratura farà il suo corso. A livello politico, però, resta da capire se questa gara per il TPL con un lotto unico per tutta la Regione, sia stata la scelta giusta, e soprattutto bisognerebbe riflettere sul fatto che sarebbe stato opportuno prevedere la sospensione o l'annullamento della gara, cosa che già nei mesi scorsi chiedevano diversi soggetti coinvolti".
Covid/Toscana, Stella (FI): "Rossi scappa dalla discussione sulle mascherine"
Dispiace sinceramente vedere che il governatore Enrico Rossi non abbia trovato neppure 30 minuti per presentarsi in Aula e riferire sulla posizione della Regione Toscana in merito all'inchiesta della GdF di Prato sulle mascherine, e che neppure l'Assessore alla Sanità si sia fatta vedere, mandando in rappresentanza la vicepresidente della Giunta Monica Barni. Vorremmo sapere per quale motivo Rossi sia scappato dal confronto su una vicenda così grave. Le spiegazioni della Giunta sono comunque insufficienti e non rispondono ai nostri quesiti". Lo ha detto in aula il vicepresidente del Consiglio regionale della Toscana, Marco Stella (Forza Italia).
"Per il tramite di Estar – richiama Stella – la Regione Toscana ha investito oltre 3 milioni di soldi pubblici per mascherine inutili a livello di protezione individuale e prodotte da un gruppo irregolare. L'emergenza non giustifica che si siano stipulati contratti milionari con il distretto parallelo del tessile cinese, quello stesso che le istituzioni hanno il dovere di contrastare. Per di più questa vicenda fa il paio con quella relativa ai 7 milioni di euro spesi sempre da Estar per 250 ventilatori polmonari mai arrivati. Tutto a spese dei cittadini toscani".
"Noi vorremmo sapere dal presidente Rossi - chiede Stella - chi ha scelto le aziende produttrici, come è stato assegnato l’appalto, quante mascherine sono state ordinate alle aziende oggetto dell'indagine e quante ne hanno effettivamente prodotte. Ma anche a che prezzo sono state acquistate e dove sono state distribuite. Sono tutti interrogativi che necessitano di risposte urgenti. I toscani vogliono sapere come sono stati spesi i loro soldi, e perché sono finiti ad aziende cinesi con lavoratori in nero, che hanno realizzato dispositivi non a norma".