Renzi, a Firenze in bici, a Washington in limousine

Stella (PdL): “Renzi, a Firenze in bici, a Washington in limousine”
“La trasferta del settembre 2011 costata ai fiorentini 1.700 euro al giorno”

“Il sindaco Renzi, lo stesso che propugna i tagli ai costi della politica, e un rinnovamento epocale, quando si tratta di se stesso smette i panni del moralizzatore, e veste quelli della rockstar. Dallo studio delle determine di spesa per la trasferta a Washington dal 18 al 21 settembre 2011 ora spunta la spesa di 2.168 euro per l’utilizzo di una limousine (così negli Stati Uniti viene definita una vettura di lusso con conducente), 87 dollari l’ora per un totale di 34 ore di utilizzo. Il conto totale della trasferta – per il solo sindaco, senza contare il suo accompagnatore da Empoli –, per quattro giorni, è stato di 6.764 euro, 4.043 per il volo aereo, 552 per il soggiorno al Four Season, 2.169 per il noleggio auto: 1.691 euro al giorno”. Questa la dichiarazione del capogruppo PdL Marco Stella.
“Ci siamo sinceramente stufati delle lezioncine morali di un sindaco che a Firenze gira in bici e in America viaggia in limousine – ha aggiunto Stella –. Le alternative, al sindaco che, ricordiamo, era impegnato in una serie di riunioni per reperire risorse per la ricerca della Battaglia di Anghiari, non mancavano. Prendendo un auto a noleggio senza conducente, ad esempio, anche la più cara, avrebbe speso 521 euro, risparmiando (e facendo risparmiare ai fiorentini) 1.648 euro. Ma ammettiamo pure che Renzi non se la sentisse di guidare per le strade di Washington, ebbene, utilizzando i taxi, con la stessa cifra spesa per l’auto con conducente avrebbe effettuato 86 corse, 21 al giorno, considerando una spesa media di 25 euro a corsa”.
“Il nostro è un sindaco che mentre in tv predica la sobrietà e il rinnovo della politica 2.0, nella realtà si comporta secondo i modelli della più vecchia politica conosciuta, quella dei faraoni egizi – ha concluso il capogruppo PdL –. Ma a noi resta una curiosità: quale tipo di auto con conducente ha utilizzato Renzi? Per questo presenteremo un’apposita interrogazione in consiglio comunale. A Renzi intanto dobbiamo fare però anche un altro rilievo: al titolo del suo ultimo libro ha dimenticato di aggiungere prima di Stil Novo l’aggettivo Dolce. Dolce come la sua vita da sindaco di Firenze che vola in business, dorme in hotel a cinque stelle e viaggia in limousine”.


San Lorenzo, Stella (PdL): «Prevalga il buon senso e la politica trovi un punto di mediazione

 «Su San Lorenzo prevalga il buon senso e la politica trovi un punto di mediazione». E’ l’invito rivolto da Marco Stella, capogruppo del PdL.

«Non ci siamo demoralizzati dopo la sentenza del tribunale amministrativo regionale che rifiutava la sospensiva per lo spostamento dei banchi dalla piazza – ha commentato l’esponente del centrodestra – come oggi non esultiamo per la decisione del consiglio di stato che invece l’accoglie».
«Su questa vicenda – secondo Stella – ha fallito la politica e la capacità di trovare punti di equilibrio tra diverse esigenze. Crediamo che sull’area di San Lorenzo vi sia molto da fare, partendo dall’eliminazione del degrado e del commercio abusivo. Abbiamo sempre sostenuto, però, che soltanto con la partecipazione di tutti i soggetti che lavorano e operano su San Lorenzo sarà possibile dare vita nuova al quartiere».
«Ora – ha proseguito il capogruppo del PdL – spetta all’amministrazione comunale mettere insieme tutti i soggetti e lavorare per fare di San lorenzo un quartiere speciale. Gli operatori avevano presentato al Comune un progetto che può rappresentare un punto di equilibrio tra le varie esigenze. Tuttavia, se questo non soddisfa l'amministrazione, non si abbandoni la trattativa ma si cerchino nuove soluzioni»
«Spostare 80 attività dalla piazza – ha concluso Stella – significa mettere sul lastrico 80 imprese ed oltre 200 famiglie.
Ora la politica ha una vera occasione di dare una risposta concreta ai problemi, non la getti al vento». (fn)


Viaggi Renzi, Stella (PdL): «15mila euro per 4 trasferte. Il sindaco ‘Prima classe’ ha speso quasi mille euro al giorno»

Il sindaco Matteo Renzi ha speso 15.793 euro per quattro trasferte all’estero. A sottolinearlo il capogruppo del PdL Marco Stella.
«I dati sono quelli forniti dagli uffici del Comune di Firenze sulle trasferte intercontinentali effettuate dal sindaco dal 2009 ad oggi – ha spiegato l’esponente del centrodestra – complessivamente Renzi è stato impegnato in trasferta 18 giorni, se dividiamo la cifra per il costo complessivo scopriamo che ogni trasferta costa 877 euro al giorno. Il costo è alto anche perché il sindaco ha scelto di volare quasi sempre in business class ed alloggiare in alberghi molto lussuosi».
«Nei sui viaggi quattro viaggi intercontinentali – ha proseguito Stella - nel gennaio del 2010, dal 19 al 23, il sindaco si è recato una prima volta a Washington e New York insieme all’assessore da Empoli. Nell’aprile di quello stesso anno è andato a Chicago. Dal 7 all’11 luglio è stata la volta di Shanghai e nel settembre del 2011, insieme all’ex assessore da Empoli, Renzi si è recato in trasferta a Washington per una missione di tre giorni. In tutte le quattro trasferte ha sempre volato in business class ad eccezione del volo di andata per Washington del settembre 2011 dove ha volato in economy».
«Anche per quanto riguarda gli alberghi – ha rilevato il capogruppo del PdL – non possiamo dire si sia fatto mancare niente: per il soggiorno a Washington ha scelto un albergo molto prestigioso per il suo soggiorno, il ‘Four Season’, struttura tra le più belle e prestigiose basti pensare che le camere vanno da un minimo di 42 metri quadri passando ai 100 metri quadri delle stanze più grandi fino ai 600 metri quadri delle suite. A New York la scelta è caduta sull’hotel ‘The Michelangelo’, un albergo di lusso tutto italiano, mentre a Shangahai ha dormito al ‘Continental’, altro albergo prestigioso».
«Renzi – ha commentato Stella – si è candidato alle primarie con lo slogan ‘Prima Firenze’, ma sembra che il suo slogan da sindaco sia ‘Prima Classe’ visto che nei suoi viaggi si tratta proprio come una vera star di Hollywood. Non importa se la legge gli consente di volare in business, esiste una questione di principio: è giusto volare in business? Ci sembra veramente strano che un ‘ragazzo’ di 38 anni, che vuole rottamare la ‘casta’, annuncia di combattere i privilegi, corre la maratona, non possa volare in economy come tutti i ragazzi della sua età».
«In un momento di crisi come questa, dove la politica chiede i sacrifici a cittadini – ha concluso il consigliere dell’opposizione - la politica dovrebbe essere la prima a dare l’esempio, volare in business e dormire in alberghi a 5 stelle non crediamo che sia un buon esempio. Chiediamo chiarezza e trasparenza sulle missioni istituzionali e sui costi sostenuti. Ci rimane una ultima curiosità, Renzi ha mai volato in business per tragitti inferiori alle 5 ore?». (fn)


Mercato Ortofrutta San Lorenzo, Gruppo PdL: “Soddisfatti del lavoro svolto dal vicesindaco per inserirlo al piano terreno”

Mercato Ortofrutta San Lorenzo, Gruppo PdL: “Soddisfatti del lavoro svolto dal vicesindaco per inserirlo al piano terreno”
Stella: “Ora si lavori per rilanciare e riqualificare l’intera struttura”

Questo l’intervento del capogruppo PdL Marco Stella

“Esprimiamo soddisfazione per l’inserimento di tutti i banchi dell’ortofrutta al piano terreno del mercato di San Lorenzo, ed apprezzamento per il lavoro svolto dai tecnici comunali nel realizzare la nuova area verde che ospiterà l’ortofrutta.
Non abbiamo condiviso la scelta di ‘sdemanializzare’ il primo piano del mercato centrale di San Lorenzo, decidendo di fatto di non far più tornare gli operatori dell'ortofrutta al primo piano, ma possiamo ritenerci soddisfatti per l’esito raggiunto.
Dobbiamo lavorare tutti insieme per far tornare il mercato centrale di San Lorenzo un punto di riferimento per la nostra città.
Crediamo che molto ci sia da fare e ribadiamo che nel futuro al primo piano non debbano essere inserite attività che siano in conflitto o in concorrenza con le attività del piano terreno.
Il raggiungimento dell’obiettivo di oggi con l’inserimento di tutti al piano terreno è il frutto di un lungo lavoro e merito di chi si è impegnato per trovare una soluzione condivisa e che andasse incontro alle esigenze degli operatori”.


Lando Conti, approvata mozione del capogruppo PdL Stella per intitolare una stanza di Palazzo Vecchio all’ex sindaco ucciso dalle BR

Il consiglio comunale ha approvato oggi la mozione presentata dal capogruppo PdL Marco Stella per intitolare una stanza di Palazzo Vecchio alla figura dell’ex sindaco di Firenze Lando Conti, assassinato dalle BR il 10 febbraio del 1986. Di seguito il testo dell’intervento in aula da parte di Stella, e la mozione a sua firma.

(fdr)

Un cittadino che faceva politica, un esempio per i giovani.

“Accetto questo incarico con umiltà ma anche con coraggio, con decisione, ma senza presunzione, e credo che questo Consiglio e la città abbiano un preciso bisogno di rilancio morale, politico e culturale. Sono dell'opinione che nei prossimi mesi sia meglio andare di più nella città e non limitare il dibattito al Palazzo”.
Con queste parole il Sindaco Lando Conti apriva il saluto che egli rivolse al Consiglio Comunale il 18 Aprile 1984 che lo eleggeva Sindaco di Firenze; continuava sempre parlando al Consiglio: «abbiamo posto come primo punto la questione morale: la difenderemo perché questione morale vuol dire anche difesa della certezza del diritto».
Questa era parte del programma del Sindaco Conti; nel suo programma si poteva percepire l'arte del buon governo ed i principi su cui fondare la propria azione.
Alle cinque del pomeriggio del 10 febbraio 1986, in via Faentina, un gruppo delle Brigate Rosse fece fuoco diciotto volte con una calibro 7,65 stroncando la vita di un uomo ancora giovane, che fino a pochi mesi prima era stato Sindaco di Firenze, di un uomo che era anche un marito e un padre affettuoso.
Lando Conti quel giorno stava venendo in Palazzo Vecchio per partecipare ad una seduta del Consiglio Comunale.
Sono passati 26 anni da quel tragico delitto ed ancora a pensarci oggi sembra impossibile.
L’immagine di Lando con il capo reclinato sul volante della sua auto non potrà mai essere cancellata per chi ha avuto la fortuna di conoscerlo o semplicemente per chi ha apprezzato la sua azione politica, e niente potrà mai cancellare l’orrore per quel delitto.
Colpire Lando Conti significava colpire un uomo simbolo del Partito Repubblicano , molto vicino con l’allora Ministro della Difesa Giovanni Spadolini, significava anche colpire la linea dell’intransigenza del Partito Repubblicano verso il terrorismo.
Lando Conti fu ucciso anche per la sua presunta diretta attività nel campo delle armi, una sua piccola partecipazione nella fiorentina Sma, ereditata dal padre, che si occupava di produzione di radar militari e civili, bastò per definirlo “mercante di morte”.
Lando Conti incarnava il coraggio della politica, come quando si recò da Sindaco in una sala del tribunale per incontrare i dissidenti di Prima Linea, ai quali disse:
“la Repubblica perdona in omaggio alle leggi della giustizia che ci anno consentito di vincere il terrorismo, senza mai venir meno alla libertà, ma non dimentica”,
questa sua scelta apparve una sfida alle Brigate Rosse.
Era il richiamo alla non violenza, la linea della fermezza unità alla capacità del perdono, l’amore per le istituzioni a fare paura alle Brigate Rosse, la sua passione per la politica trasformò Lando in un bersaglio.
Lando Conti incarnava il ritratto del perfetto amministratore, onesto, sempre attento ai bisogni della collettività che amministrava, era uomo del dialogo e di profonda sensibilità istituzionale, sempre nel suo discorso di insediamento evidenziò come “ le opposizioni hanno doveri e diritti e che la maggioranza deve garantire l’esercizio pieno di questi diritti” .
Lando Conti era il Sindaco del dialogo, che parlava e ragionava più che come un politico di professione, come un cittadino che fa politica, che credeva nella certezza del diritto, nella tolleranza e nel corretto agire sino ad affermare il primato della morale ad ogni livello.
Per questa coerenza ha pagato il prezzo più alto, quello della vita”.


Prevenzione stradale

Prevenzione stradale, Gruppo PdL: “La Corte dei conti boccia il Comune sull’uso dei proventi della contravvenzioni”
Stella : “Nel 2011 spesi soltanto 30.000 euro per l’educazione stradale pari allo 0,09%, e zero per le piste ciclabili. Mattei smetta di prendere in giro i fiorentini e chieda scusa”

“La Corte dei Conti boccia i conti del Comune di Firenze, ed in particolare sulle spese finanziate con i proventi delle multe il giudizio è severissimo.
Scrivono i magistrati contabili: «si rileva il mancato rispetto del vincolo di destinazione dei proventi dalle multe, con particolare riferimento a 5 milioni per spese di notifica e a 7 milioni per servizi aggiuntivi al Tpl». Non è possibile infatti, a norma di legge, utilizzare i soldi delle multe né per inviare le multe stesse, né per finanziare il trasporto pubblico locale.
Oltre 10 milioni di euro sono contestati dalla Corte dei conti.
Abbiamo sempre sostenuto che il Comune non spendeva i soldi come la legge impone, e soprattutto le risorse vere dedicate alla sicurezza stradale erano insufficienti.
I dati dimostrano che avevamo ragione, ora anche la Corte dei conti ci dà ragione.
Nel 2011 solo 30mila euro all’anno, lo 0,09% del totale dei proventi dalle multe, viene utilizzato dall’amministrazione comunale per educare i giovani alla guida e al rispetto del Codice della strada.
Il Comune di Firenze ha incassato nel 2011 oltre 51 milioni di euro dalle sanzioni per infrazioni al codice della strada, e dispiace dover constatare ancora una volta come, allo stesso modo che negli anni precedenti, una percentuale ridicola sia stata dedicata a quella che a nostro parere dovrebbe essere una delle voci fondamentali di utilizzo di questi soldi dei cittadini: l’educazione alla sicurezza sulla strada che ogni anno miete decine di giovani vittime.
Leggendo i numeri inseriti in bilancio consuntivo del 2011 si vede esattamente in quale inaccettabile maniera siano stati spesi i soldi, infatti vi sono voci quantomeno discutibili come il pagamento di “prestazioni di servizi per servizi aggiuntivi di trasporto pubblico locale” per 8.369.998 euro, oppure “prestazioni di servizi per oneri gestione della tramvia” per 4.010.000 euro, o gli oltre 800.000 euro dati alla società partecipata SAS per gli assistenti al territorio.
La legge fissa termini ben precisi per l’utilizzo dei proventi dalle multe, indicando di privilegiare la manutenzione stradale, studi, ricerche e propaganda per la sicurezza stradale, oltre alla realizzazione di interventi a favore della mobilità ciclistica e degli utenti deboli (pedoni, ciclisti, bambini, anziani e disabili).
E’ arrivato il momento di investire veramente in sicurezza stradale e usare i proventi delle multe come dice la legge e come viene richiamato dalla Corte dei conti.
L’assessore Mattei smetta di prendere in giro i fiorentini e chieda scusa, con la sicurezza stradale non si scherza”.