Il voto non deve essere fuga, la politica non deve essere illusione.

Il voto non deve essere fuga, la politica non deve essere illusione.

Io credo che il voto non debba essere fuga.

In fuga dovrebbero essere tutti qui politici che hanno dato un pessimo esempio, tutti quei politici che non sono riusciti a dare risposte.

A meno di tre giorni dalle elezioni, invece, ho come la sensazione che per molti il voto sia fuga; fuga dai problemi, fuga dai partiti, fuga dalla politica.

Ma dove trova rifugio la fuga degli elettori?

Io sono convinto che il voto non debba essere fuga, ma consapevolezza della propria scelta, e non si sceglie mai contro, si sceglie sempre per qualcosa; non si dovrebbe mai scegliere per chi distrugge, ma per chi costruisce.

Oggi sono a chiedervi di votare PDL, non per le promesse che facciamo, ma per quello che abbiamo fatto in questi anni, per i valori che abbiamo rappresentato.

E’ vero, sono stati commessi molti errori, e credo il più grave sia stato non aver chiesto scusa per questi; si può anche sbagliare, ma bisogna avere il coraggio di ammettere gli sbagli.

Non si dovrebbe mai fuggire, vale per la politica che non dovrebbe mai fuggire dalle proprie promesse e dalle proprie responsabilità, vale per gli elettori che non dovrebbe mai considerare il voto come una fuga.


PERCHE' TI CHIEDO DI VOTARE PDL

Ciao,

Sapete che sono stato candidato alla Camera dei deputati, non lo considero certo un traguardo, ma il raggiungimento di uno degli obiettivi che soltanto grazie al vostro sostegno sono riuscito a raggiungere.

Non mi interessa come andrà a finire, non sono preoccupato se sarò eletto o no, perché ho sempre pensato che la politica fosse passione, impegno e servizio per la collettività, ed ho sempre creduto che la politica non finisce certamente il giorno delle elezioni.

Vi ho chiesto di sostenermi quando sono stato candidato al Consiglio di Quartiere, poi al Consiglio comunale ed oggi vi chiedo di sostenermi anche in questa nuova avventura, il vostro aiuto non è mai venuto meno.

Le prossime elezioni politiche sono un passaggio fondamentale per il nostro paese, per la nostra stessa vita, perché c’è una grande verità, “anche se voi non vi occuperete della politica, la politica si occuperà sempre di voi”.

Molti sono schifati dalla politica di questi ultimi anni, anche io.

I casi Fiorito, Lusi, Belsito, tanto per citare alcuni esempi di tutti i partiti sono la punta di un sistema che non funziona più, sono l’emblema di una classe politica che ha fallito il suo compito.

Ma io non ci sto a chi dice che siamo tutti uguali, lo dice con l’obiettivo di non far cambiare niente, io ed altri come me non siamo come loro, vogliamo cambiare proprio perché ci sono loro.

E’ vero, dobbiamo cambiare la legge elettorale, dimezzare il numero dei parlamentari, abolire il finanziamento pubblico, dobbiamo mettere in carcere e far rendere i soldi a chi ha rubato approfittandosi del ruolo che ricopriva, io credo che comunque questo non può bastare.

La politica, la buona politica deve riappropriarsi del ruolo che gli compete, ha l’obbligo di dare risposte concrete ai bisogni dei cittadini, ha il dovere di aiutare chi è rimasto indietro.

Alle prossime elezioni abbiamo da un lato Bersani e Vendola che vogliono governare con Casini Monti e Fini una vera armata Brancaleone, dove troviamo di tutto da chi vuole mettere la patrimoniale, da mettere nuove tasse, a chi pensa che le liberalizzazioni siano l’unica ricetta per rilanciare l’economia, i no tav e i no global troviamo ex democristiani, ex fascisti, ex comunisti, ex magistrati che non potendo più arrestare nessuno decidono di fare politica.

Dall’altra parte abbiamo i nostri valori di sempre, la difesa della famiglia, il supporto allo sviluppo delle nostre imprese, la convinzione profonda che non vi debba essere uno stato di polizia fiscale, che si debbano abbassare le tasse, una scelta chiara dei rapporti internazionali.

Tra Washington e Mosca noi non abbiamo mai avuto dubbi da che parte stare.

Tra le Brigate Rosse e lo Stato noi non abbiamo ami avuto dubbi da che parte stare.

Tra le nostre forze dell’ordine ed i manifestanti incappucciati chele aggrediscono noi non abbiamo ami avuto dubbi da che parte stare.

Noi non abbiamo mai sostenuto che siamo tutti uguali, abbiamo sempre combattuto perché tutti avessero uguali possibilità, le stesse condizioni di partenza, poi ce la giochiamo chi è più bravo va avanti.

Noi siamo per il merito, ed è quello che abbiamo inserito nella nostra riforma della scuola, noi non crediamo che si debba far carriera perché si conosce qualcuno, ma perché si conosce qualcosa, non perché si è figli di, ma perché si è meglio di.

Questa è la scelta che siamo chiamati a fare alle elezioni del 24 e 25 febbraio, la tua scelta sarà decisiva, tutti i sondaggi oggi ci danno molto vicini al centrosinistra, è la stessa situazione del 2006 quando siamo partiti in svantaggio di oltre 10 punti percentuale, ebbene lo sapete poi come è andata a finire? Abbiamo perso soltanto di 30mila voti.

Oggi il tuo voto come capirai potrà essere decisivo, per questo ti chiedo non solo di votare pdl e combattere una battaglia di libertà, ma di cercare di convincere tutte quelle persone indecise che nel 2008 avevano votato centrodestra e che per i più svariati motivi oggi non vogliono votare, a dare nuovamente il loro voto al popolo della libertà per non consegnare il paese in mano alla sinistra.

La vittoria è vicina, io ci credo.

In bocca al lupo a tutti noi.


TARES, INSOSTENIBILE PER FAMIGLIE ED AZIENDE!

Subito un tavolo con associazioni sulla Tares.
Il Comune non applichi l'aumento dello 0,40
Occorre evitare in tutte le maniere l'aumento del costo della tariffa sui rifiuti per famiglie ed aziende che potrebbe derivare dal passaggio da TIA a TARES.
In un momento di crisi come questo famiglie ed imprese non possono subire ulteriori aumenti dalla tasse che significherrebbe mettere ulteriormente in crisi i bilanci.
Così come è stata modulata la TARES non è giusta ne equa, perchè non tiene conto nella formulazione della tariffa di vari fattori, l'ubicazione dell'attività, la tipologia merceologica, la capacità di effettuare raccolta difefrenzaita tanto per fare alcuni esempi.Se a questo ci aggiungiamo che il Comune di Firenze sembrerebbe intenzionato ad applicare il massimo consentito di aumento cioè lo 0,40% questa sarebbe una vera stangata per i fiorentini.
Chiediamo l'apertura imemdiatat di un tavolo con le associazioni di categoria per promuovere una serie di correttivi al testo al prossimo geverno che si insedierà dopo le lezioni di Febbraio.
Oggi le aziende e le famiglie hanno bisogno di sostegno, di politiche fiscali eque, di aiuto, non di ulteriori tasse.

No all’aumento del biglietto ATAF, le incapacità manageriali dell’azienda non devono ricadere sull’utenza

 

Troviamo inaccettabile che dopo il successo della fase sperimentale del pagamento del biglietto Ataf tramite sms che ha attratto circa 3500 utenti al giorno, si porti improvvisamente il costo da 1,20 a 1,50 € così gli entusiasmi di coloro che avevano apprezzato questa nuova modalità di acquisto e che ne avevano tratto benefici. Ci domandiamo come mai il biglietto via sms dovrebbe costare di più? Con il biglietto elettronico non ci sono le spese per la stampa del biglietto e la percentuale garantita ai rivenditori, casomai dovrebbe costare di meno. Riteniamo che il maggior costo di emissione del ticket responsabile della lievitazione del prezzo dovrebbe essere riassorbito da Ataf s.r.l mediante la stipula di contratti ad hoc con i gestori telefonici al fine di favorire il diffondersi di nuove tecnologie a costo zero per l’utenza, sulla quale comunque già grava il costo aggiuntivo dell’invio dell’sms per l’acquisizione del titolo di viaggio. Peraltro se l’azienda non è in grado di garantire un servizio innovativo a vantaggio dei cittadini né di offrire un ventaglio di offerte in grado di attrarre il maggior numero di clienti possibile, almeno salvaguardi le rivendite dei ticket cartacei che stanno progressivamente diminuendo. Infatti ai rivenditori è garantita una media del 2% lordo di guadagno, con fasce di merito che premiano le attività che fanno maggiori ordinativi, con la conseguenza che si stanno riducendo i punti di distribuzione dei titoli di viaggio cartacei con la progressiva riduzione degli utili. Una politica aziendale miope – continuano Stella ed Alessandri – che conferma il fallimento delle scelte operate dall’Amministrazione con la cessione della gestione del servizio di trasporto pubblico nelle mani di Trenitalia alla quale ci eravamo nettamente opposti in Consiglio Comunale. Lo scenario che si prospetta con gli aumenti tariffari - che potrebbero riguardare anche il tagliando cartaceo - ovvero con ulteriori tagli alle linee e/o alla frequenza delle corse rappresentano uno schiaffo nei confronti di una vasta e variegata utenza che necessita di usufruire del servizio pubblico specialmente in un periodo di grave crisi economica, nella quale Ataf dovrebbe viceversa svolgere un ruolo sociale proprio nel contenimento delle tariffe. Senza contare che la disaffezione dell’utenza contrasta con le esigenze di limitare il traffico privato ed il conseguente inquinamento ambientale sulla cui necessità c’è corale accordo. Chiediamo pertanto con forza che l’Amministrazione si opponga all’ennesima stangata sui servizi e garantisca una qualità adeguata agli standard delle grandi capitali italiane ed europee; per questo presentiamo le nostre proposte contenute all’interno di una mozione che sottoporremo al voto del Consiglio Comunale

Il biglietto ordinario orario di Ataf sia riportato al prezzo di € 1,00

• lstituzione di abbonamenti trimestrali per studenti e lavoratori

• Istituzione del biglietto “Shopping” al costo di € 2,00 valido per 5 ore dal momento della convalida

• Fra gli abbonamenti annuali, mensili e trimestrali sia prevista la formula “Abbonamento impersonale”

• Il titolo di viaggio acquistato a bordo dei mezzi abbia lo stesso costo di quello rivenduto presso gli esercizi abilitati

• Creazione di una formula per gli studenti che comprenda il periodo effettivo di durata della scuola

• Che sia alzata la soglia di reddito che consente l’accesso alle agevolazioni tariffarie per gli ultra 65enni

• Che sia inserito tra le tipologie di abbonamento con tariffe agevolate l’abbonamento per coloro che hanno perso il lavoro, precari e disoccupati

• Che sia istituito il biglietto serale, al costo di € 2,00, valido fono alla fine del servizio senza limiti di viaggi su tutta la rete

• Che sia istituito il biglietto per le donne in stato di gravidanza a tariffe agevolate

• Che sia istituito il biglietto “Family” per i giorni festivi, valido fino a 4 persone ( padre, madre, e due figli)

• Che sia istituito l’abbonamento a tariffa agevolata per coloro che si sono iscritti all’università della terza età

• Si prenda in considerazione l’ipotesi di istituire un biglietto dedicato ai turisti con tariffe diversificate


"Ancora una consulenza per 200mila euro, quanto dovranno ancora pagare i fiorentini?"

Swap, gruppo PdL: "Ancora una consulenza per 200mila euro, quanto dovranno ancora pagare i fiorentini?"
Stella: "Dal 2008 ad oggi persi oltre 70 milioni di euro. Ecco la scommessa del Comune di Firenze"

“Quanto dovranno ancora pagare i fiorentini per le scelte sbagliate fatte dagli amministratori? Abbiamo sempre sostenuto che era una scelta sbagliata sottoscrivere swap e che i fiorentini avrebbero pagato per molti anni quella scelta, avevamo ragione. Non solo commissioni occulte, interessi, ma i fiorentini sono costretti a pagare anche consulenze per i derivati”. E’ quanto dichiara il capogruppo del Pdl Marco Stella.

“Ecco infatti che uno degli ultimi provvedimenti dirigenziali del 2012, il numero 15629 del 31 dicembre, riguarda una consulenza per 202.000 euro relativa gli swap, ed in particolare una maggior spesa per incarico allo studio Gregory Rowcliffe Milners di Londra, che segue per il comune di Firenze il ricorso presso l’alta corte di Londra”.
Stella si chiede: “Dopo aver speso dal 2011 oltre 300mila euro di consulenze per gli swap, perché oggi nuove spese? A cosa servono? Occorre fare chiarezza e dire a che punto siamo, ma soprattutto quali sono le prospettive e le intenzioni di questa amministrazione. E' intenzione di questa amministrazione trovare una soluzione trattando con le banche? E quali sono i termini della trattativa? Ancora oggi troppe sono le incertezze sulla stipula dei contratti in derivati che pesano sulle casse del comune e sui fiorentini, occorre mettere un punto fermo”.
“Siamo molto preoccupati per le ripercussioni che la questione swap potrebbe avere sul prossimo bilancio del comune di Firenze, infatti il mark to market ha raggiunto la stratosferica cifra di 84.539.801 euro, una cifra mai toccata prima e che prospetta una vera voragine nei conti del Comune di Firenze. Il mark to market, ovvero il 'costo corrente' dei derivati finanziari, ha registrato un vero e proprio record: ad aprile 2008 aveva un saldo negativo di 16,9 milioni di euro, a dicembre 2009 era diventato di 50milioni di euro,nel 2010 è passato a quasi 55milioni di euro, ad Aprile 2012 è arrivato a 68 milioni di euro, e oggi ad agosto 2012 scopriamo che è arrivato a 84 milioni di euro. Il dato è veramente preoccupante; in soltanto 4 mesi abbiamo perso quasi 20 milioni di euro, se poi il calcolo lo facciamo in un periodo più lungo ci rendiamo conto come dal 2008 ad oggi, in soli 4 anni, abbiamo perso 70 milioni di euro. L'analisi sui dati forniti non lascia spazio ad equivoci rispetto agli swap sottoscritti, sono stati un vero azzardo finito male. Il Comune, quindi i cittadini, grazie alla scommessa fatta dagli amministratori del centrosinistra, su un capitale investito di 270milioni di euro sta perdendo, anche se virtuali, oltre il 30%. Oltre al saldo negativo del mark to market, ogni anno l’amministrazione ci rimette milioni di euro in interessi passivi: nel 2009 abbiamo speso oltre 5 milioni di euro, nel 2010 oltre 10 milioni; nel 2011 più di 9 milioni di euro, e nel 2012 oltre 8 milioni di euro, più di 30 milioni in quattro anni”. Il capogruppo del Pdl continua: “Inoltre, nel marzo 2012 il Comune di Firenze ha affidato ad una società una consulenza tecnico-finanziaria sui contratti in derivati per 14.459 euro. Ci chiediamo: perché una nuova consulenza? Il Comune di Firenze aveva già affidato nel dicembre del 2010 ad un avvocato del foro di Milano, avvocato Iaquinta, una consulenza esterna della durata di 120 giorni per € 24.957, al fine di accertare se se i contratti in derivati sottoscritti dal comune sono regolari. L’avvocato ha addirittura steso per il Comune di Firenze una copiosa relazione, molto dettagliata dove denunciava come il Comune di Firenze avrebbe pagato dal 2006 ad oggi quindi missioni occulte complessive alle banche per 16.440.661 euro e oneri non dovuti per 7.087.585 euro. Se sommiamo le commissioni occulte e gli oneri non dovuti, si arriva alla cifra di 23.528.246 euro di spese sostenute dal Comune di Firenze che avrebbero potuto benissimo essere risparmiate”.
“Siamo seriamente preoccupati per le ripercussioni che potrebbe avere tutta la vicenda sul bilancio del Comune – conclude Stella - abbiamo sempre sostenuto che scommettere i soldi dei fiorentini era un vero errore, ora i fatti ci danno ragione”


RIVEDERE I POTERI DI EQUITALIA

“La revisione dei poteri di Equitalia è un punto fondante del nostro programma. Oltre ad essere un necessario provvedimento di giustizia e di ridefinizione del rapporto tra stato e cittadini, infatti, è anche a tutti gli effetti un atto che ci aiuterà ad uscire dalla recessione.
Non può, infatti, un governo delegare la politica fiscale ad un’agenzia, tanto più quando, come nel nostro caso, si è già spogliato di quella monetaria. Non si può aggredire la crisi senza frecce nel proprio arco, e non si può continuare a lasciare che siano i cittadini e le imprese ad essere aggrediti dallo stato.
Questo non significa non lottare contro l’evasione fiscale. Il governo Berlusconi, nel 2011, ha recuperato 12,8 miliardi di euro all’evasione. Il governo Monti, nel 2012, ha raccolto 12 miliardi. Cioè meno di quanto si era fatto l’anno prima senza utilizzare metodi terroristici e proclami demagogici che hanno avuto soltanto l’effetto di rallentare ulteriormente i consumi“.


SUBITO UNA STANZA DI PALAZZO VECCHIO PER LANDO CONTI

Lando Conti, Stella (pdl): dopo 1 anno ancora Renzi non ha dedicato una stanza di Palazzo Vecchio all’ex Sindaco, così come votato dal Consiglio Comunale.

 

Il 2 febbraio dello scorso anno il Consiglio Comunale di Firenze ha approvato una mia mozione che chiedeva di intitolare una stanza di Palazzo Vecchio al Sindaco di Firenze Lando Conti trucidato dalle Brigate Rosse il 10 febbraio del 1986, dopo un anno esatto ancora Renzi non ha mantenuto l’impegno preso.

Ora basta, in occasione dell’anniversario della morte dell’ex Sindaco chiedo che si rispetti l’impegno preso e che nel Consiglio di Lunedi 11 febbraio oltre a ricordare Lando Conti il Sindaco annunci che è stata presa la decisione, individuata la stanza ed intitolata.

Non è accettabile che debba passare 1 anno per fare una cosa semplice ma nello stesso tempo piena di significato.

Lando Conti  è stato una testimonianza di profonda umanita' che ha dato volto alla vera politica, quella che si impegna con ragione e passione al servizio delle persone, deve essere ricordato a Palazzo Vecchio dove ha svolto il suo impegno politico ricoprendo la massima carica istituzionale della città il ruolo di Sindaco.

 


MARCO STELLA CANDIDATO ALLA CAMERA DEI DEPUTATI - ELEZIONI POLITICHE 2013

Comitato elettorale per

MARCO STELLA

CANDIDATO ALLA CAMERA DEI DEPUTATI

 

Ciao,

con grande orgoglio Ti informo che sono stato candidato per la Camera dei Deputati alle elezioni politiche che si svolgeranno il prossimo 24 e 25 Febbraio.

Ho sempre creduto che la politica fosse passione e servizio, per questo ho sempre coniugato il mio impegno politico con la mia attività professionale; non sono uno dei soliti politici di professione.

Tutto quello che fino ad oggi sono riuscito a fare nel mio percorso politico è stato anche grazie al Tuo aiuto e al Tuo sostegno, senza i quali sicuramente oggi non sarei candidato al Parlamento Italiano.

Per questo motivo, oggi sono a chiederTi di sostenermi anche in questa nuova avventura e di sostenere il PDL ed il nostro programma elettorale con il Tuo importante voto.

Vogliamo far ripartire l’Italia, ridando fiducia agli italiani con provvedimenti semplici ed efficaci: aboliremo l’Imu, metteremo fine allo stato di polizia fiscale, aboliremo il finanziamento pubblico ai partiti e dimezzeremo il numero dei parlamentari.

Ti chiedo di non cedere alla sfiducia; non credere a chi dice che niente potrà mai cambiare. Cambiare si può, dipende anche da Te.

Cambiare è possibile, io ci credo.

                                                                                                            Marco Stella

Per votare: ti verranno consegnate due schede una per la Camera dei Deputati e una per il Senato basta fare una X sul simbolo del PDL; non si possono esprimere preferenze.

 

Per partecipare alla campagna elettorale o far parte del mio comitato contattami:

Marco Stella Capogruppo PDL Comune di Firenze scrivi@marcostella.it  - www.marcostella.it  

facebook : Marco Stella - Twitter: @ScriviStella - cellulare 338.5713555

 

Se vuoi aiutarmi puoi contribuire alla mia campagna elettorale sul conto corrente n. 1013322 intestato a S. Baldi “mandatario elettorale di Marco Stella” CODICE IBAN IT82W0572802805392571013322. Ricordati di mettere le tue generalità e come causale “Contributo per la campagna elettorale di Marco Stella”


Derivati Monte dei Paschi di Siena e Comune di Firenze

Derivati, Stella(pdl): il comune di Firenze ha titoli del Monte dei Paschi di Siena? Derivati, Stella(pdl): il comune di Firenze ha titoli del Monte dei Paschi di Siena? La sottoscrizione dei derivati ha aperto una voragine nei conti del Comune, quali ripercussioni sui fiorentini? Dopo lo scandalo Monte dei Paschi di Siena, e vista la situazione del Comune di Firenze la domanda è d’obbligo, il Comune ha sottoscritto derivati con il Monte di Paschi? Il Comune di Firenze ha infatti investito 270 milioni di euro in Swap sottoscrivendo 13 contratti in derivati, e ogni anno paga milioni di interessi passivi, senza tenere conto che la scommessa del Comune ha prodotto un mark to market di oltre 84milioni di euro di perdite. Il mark to market, ovvero il 'costo corrente' dei derivati finanziari, ha registrato un vero e proprio record: ad aprile 2008 aveva un saldo negativo di 16,9 milioni di euro, a dicembre 2009 era diventato di 50milioni di euro,nel 2010 è passato a quasi 55milioni di euro, ad Aprile 2012 è arrivato a 68 milioni di euro, e oggiAggiungi un appuntamento per oggi è arrivato a 84 milioni di euro. L'analisi sui dati forniti non lascia spazio ad equivoci rispetto agli swap sottoscritti, sono stati un vero azzardo finito male. Il Comune, quindi i cittadini, grazie alla scommessa fatta dagli amministratori del centrosinistra, su un capitale investito di 270milioni di euro sta perdendo, anche se virtuali, oltre il 30%. Ora è necessario sapere se anche il Comune di Firenze ha legami con il Monte di Paschi di Siena e con lo scandalo che ha travolto l’istituto bancario. Purtroppo ancora una volta i fatti ci danno ragione, sono anni che denunciamo la questione legata agli swap, ora serve la massima chiarezza. La sottoscrizione dei derivati ha aperto una voragine nei conti del Comune, quali ripercussioni sui fiorentini? Dopo lo scandalo Monte dei Paschi di Siena, e vista la situazione del Comune di Firenze la domanda è d’obbligo, il Comune ha sottoscritto derivati con il Monte di Paschi? Il Comune di Firenze ha infatti investito 270 milioni di euro in Swap sottoscrivendo 13 contratti in derivati, e ogni anno paga milioni di interessi passivi, senza tenere conto che la scommessa del Comune ha prodotto un mark to market di oltre 84milioni di euro di perdite. Il mark to market, ovvero il 'costo corrente' dei derivati finanziari, ha registrato un vero e proprio record: ad aprile 2008 aveva un saldo negativo di 16,9 milioni di euro, a dicembre 2009 era diventato di 50milioni di euro,nel 2010 è passato a quasi 55milioni di euro, ad Aprile 2012 è arrivato a 68 milioni di euro, e oggiAggiungi un appuntamento per oggi è arrivato a 84 milioni di euro. L'analisi sui dati forniti non lascia spazio ad equivoci rispetto agli swap sottoscritti, sono stati un vero azzardo finito male. Il Comune, quindi i cittadini, grazie alla scommessa fatta dagli amministratori del centrosinistra, su un capitale investito di 270milioni di euro sta perdendo, anche se virtuali, oltre il 30%. Ora è necessario sapere se anche il Comune di Firenze ha legami con il Monte di Paschi di Siena e con lo scandalo che ha travolto l’istituto bancario. Purtroppo ancora una volta i fatti ci danno ragione, sono anni che denunciamo la questione legata agli swap, ora serve la massima chiarezza.


multe autovelox

Autovelox, Stella (pdl) “Subito una moratoria, si faccia chiarezza”
“Il Comune continua a perdere i ricorsi, basta con il multificio a spese dei fiorentini”

“Occorre immediatamente una moratoria sulle multe elevate tramite gli autovelox. Ogni giorno assistiamo a sentenze che annullano le multe elevate con da questi apparecchi; si metta un punto fermo su questa vicenda per chiarezza nei confronti dei fiorentini”. Questa la dichiarazione del capogruppo PdL Marco Stella

“I fiorentini hanno il diritto di sapere se gli autovelox così come installati oggi possono elevare contravvenzioni oppure no.  Pensiamo a tutti quei fiorentini che non hanno fatto ricorso e che hanno pagato le multe; potrebbero aver pagato una multa elevata in maniera errata? Chi renderà a loro i soldi?
Non possono esserci equivoci sulla bontà dell’azione amministrativa. Ad oggi vi sono molti dubbi che alcuni autovelox possano elevare multe senza la presenza di un vigile accanto, infatti i fiorentini stanno vincendo i ricorsi ed anche il perito incaricato ha affermato alcune considerazioni che vanno in questa direzione.
La consulenza tecnica del perito incaricato è stata chiarissima nel merito, dando parere negativo su 7 autovelox, che sarebbero installati su strade che non hanno le caratteristiche minime di strada urbana di scorrimento, e per questo tutte le contravvenzioni elevate senza la presenza del vigile accanto all'autovelox sarebbero da annullare. Soltanto l’impianto del viadotto Marco Polo avrebbe le caratteristiche di strada urbana di scorrimento. Gli autovelox in questione sono proprio quelli che hanno elevato il maggior numero di contravvenzioni nel 2010, 114.450 su un totale di 175.463, quindi il 65 % dei verbali potrebbero essere illegittimi? Dal 1 gennaio al 31 dicembre 2010 sono state elevate 175.463 contravvenzioni così suddivise: viale Etruria 66.299, viale Gramsci 6.187, Indiano 11.496, viale Lavagnini 18.811, viale Marco Polo 44.584, viale Matteotti 17.505, via Senese 5.648, viale XI agosto 4.933”.
“La scelta del sindaco Renzi di non aggiornare il PGTU non permettendo al Consiglio Comunale di esercitare le proprie specifiche competenze, ha contribuito in modo grave a creare questa forte incertezza sull'effettiva regolarità degli autovelox che lascia con il fiato sospeso migliaia di cittadini. Il PGTU del Comune con la classificazione delle strade - che per legge dovrebbe essere aggiornato ogni due anni - è fermo da più di 10 anni, e proprio questo pare essere un elemento decisivo per i giudici di pace che hanno accolto positivamente alcuni ricorsi, che adesso rischiano di avere riflessi gravissimi anche sul bilancio comunale. Nel bilancio preventivo 2011 sono state oltre 52 milioni di euro le multe preventivate dal Comune di Firenze. ‘Prevenire prima di multare’ dovrebbe essere lo slogan dell'amministrazione comunale, mentre oggi si usano le contravvenzioni per fare cassa. Su questa battaglia non molliamo, anzi rilanciamo, invitando il Comune a fare almeno un tentativo per dimostrare che ciò che gli preme realmente è la prevenzione e l'educazione alla legalità. Anche alla luce dei ricorsi accolti dal giudice di pace chiediamo chiarezza sugli autovelox, vogliamo essere sicuri che siano stati installati così come previsto dal codice della strada, il baluardo di un vero stato democratico di diritto sta proprio nel diritto di tutti i cittadini di pretendere che la legge valga per tutti, anche per il Comune” .