“Quanto dovranno ancora pagare i fiorentini per le scelte sbagliate fatte dagli amministratori? Abbiamo sempre sostenuto che era una scelta sbagliata sottoscrivere swap e che i fiorentini avrebbero pagato per molti anni quella scelta, avevamo ragione. Non solo commissioni occulte, interessi, ma i fiorentini sono costretti a pagare anche consulenze per i derivati”. E’ quanto dichiara il capogruppo del Pdl Marco Stella.
“Ecco infatti che uno degli ultimi provvedimenti dirigenziali del 2012, il numero 15629 del 31 dicembre, riguarda una consulenza per 202.000 euro relativa gli swap, ed in particolare una maggior spesa per incarico allo studio Gregory Rowcliffe Milners di Londra, che segue per il comune di Firenze il ricorso presso l’alta corte di Londra”.
Stella si chiede: “Dopo aver speso dal 2011 oltre 300mila euro di consulenze per gli swap, perché oggi nuove spese? A cosa servono? Occorre fare chiarezza e dire a che punto siamo, ma soprattutto quali sono le prospettive e le intenzioni di questa amministrazione. E’ intenzione di questa amministrazione trovare una soluzione trattando con le banche? E quali sono i termini della trattativa? Ancora oggi troppe sono le incertezze sulla stipula dei contratti in derivati che pesano sulle casse del comune e sui fiorentini, occorre mettere un punto fermo”.
“Siamo molto preoccupati per le ripercussioni che la questione swap potrebbe avere sul prossimo bilancio del comune di Firenze, infatti il mark to market ha raggiunto la stratosferica cifra di 84.539.801 euro, una cifra mai toccata prima e che prospetta una vera voragine nei conti del Comune di Firenze. Il mark to market, ovvero il ‘costo corrente’ dei derivati finanziari, ha registrato un vero e proprio record: ad aprile 2008 aveva un saldo negativo di 16,9 milioni di euro, a dicembre 2009 era diventato di 50milioni di euro,nel 2010 è passato a quasi 55milioni di euro, ad Aprile 2012 è arrivato a 68 milioni di euro, e oggi ad agosto 2012 scopriamo che è arrivato a 84 milioni di euro. Il dato è veramente preoccupante; in soltanto 4 mesi abbiamo perso quasi 20 milioni di euro, se poi il calcolo lo facciamo in un periodo più lungo ci rendiamo conto come dal 2008 ad oggi, in soli 4 anni, abbiamo perso 70 milioni di euro. L’analisi sui dati forniti non lascia spazio ad equivoci rispetto agli swap sottoscritti, sono stati un vero azzardo finito male. Il Comune, quindi i cittadini, grazie alla scommessa fatta dagli amministratori del centrosinistra, su un capitale investito di 270milioni di euro sta perdendo, anche se virtuali, oltre il 30%. Oltre al saldo negativo del mark to market, ogni anno l’amministrazione ci rimette milioni di euro in interessi passivi: nel 2009 abbiamo speso oltre 5 milioni di euro, nel 2010 oltre 10 milioni; nel 2011 più di 9 milioni di euro, e nel 2012 oltre 8 milioni di euro, più di 30 milioni in quattro anni”. Il capogruppo del Pdl continua: “Inoltre, nel marzo 2012 il Comune di Firenze ha affidato ad una società una consulenza tecnico-finanziaria sui contratti in derivati per 14.459 euro. Ci chiediamo: perché una nuova consulenza? Il Comune di Firenze aveva già affidato nel dicembre del 2010 ad un avvocato del foro di Milano, avvocato Iaquinta, una consulenza esterna della durata di 120 giorni per € 24.957, al fine di accertare se se i contratti in derivati sottoscritti dal comune sono regolari. L’avvocato ha addirittura steso per il Comune di Firenze una copiosa relazione, molto dettagliata dove denunciava come il Comune di Firenze avrebbe pagato dal 2006 ad oggi quindi missioni occulte complessive alle banche per 16.440.661 euro e oneri non dovuti per 7.087.585 euro. Se sommiamo le commissioni occulte e gli oneri non dovuti, si arriva alla cifra di 23.528.246 euro di spese sostenute dal Comune di Firenze che avrebbero potuto benissimo essere risparmiate”.
“Siamo seriamente preoccupati per le ripercussioni che potrebbe avere tutta la vicenda sul bilancio del Comune – conclude Stella – abbiamo sempre sostenuto che scommettere i soldi dei fiorentini era un vero errore, ora i fatti ci danno ragione”