“Giustamente Federalberghi Firenze e Assohotel Confesercenti Firenze hanno presentato ricorso al Tar della Toscana contro l’aumento dell’imposta di soggiorno deciso dal Comune, ed entrato in vigore dal 1° aprile. Gli aumenti sono considerevoli, si va dai 3,50 euro a notte per gli hotel a una stella e i campeggi, fino agli 8 euro degli alberghi a 5 stelle, con una previsione di incasso per il 2023 di 69 milioni di euro, ben 12 milioni di euro in più rispetto allo scorso anno. Palazzo Vecchio deve imparare ad ascoltare le categorie e non procedere unilateralmente nelle decisioni, che riguardano un settore primario per la nostra città, come quello turistico”. Lo afferma il capogruppo di Forza Italia al Consiglio regionale della Toscana, Marco Stella.

“Come sottolineato dalle associazioni degli albergatori – evidenzia Stella – si tratta di una misura che non rispetta i criteri di progressività e di proporzionalità previsti dalla legge. Senza contare il fatto che l’aumento è di fatto entrato in vigore da subito, incidendo sulle prenotazioni già effettuate. Oltretutto, non sono stati presi in esame possibili criteri che potevano rendere gli aumenti più equi, come la zonizzazione e la stagionalità. In altre città italiane la tassa è legata alla tariffa e non alle stelle degli alberghi, anche perché è evidente che ci possano essere dei 3 stelle in centro che costano come o di più di un 4 stelle in periferia. Oppure ci sono località turistiche in cui è consentito abbassare ridurre l’imposta in bassa stagione”.