Estendere la priorità vaccinale a tutti i pazienti oncologici in follow up. E’ quanto chiede il capogruppo di Forza Italia al Consiglio regionale della Toscana, Marco Stella in una lettera al ministro della Sanità, Roberto Speranza, nella sua duplice veste di consigliere regionale e malato oncologico. “Anche nella mia Regione, fra le priorità, in relazione al Piano vaccinale anti Covid 19 – scrive Stella al ministro Speranza – sono state inserite le persone estremamente vulnerabili. Fra queste sono ovviamente ricomprese le persone con patologie oncologiche, ovvero i pazienti con patologica tumorale maligna in fase avanzata non in remissione e i pazienti oncologici e onco-ematologici in trattamento con farmaci immunosoppressivi, mielosoppressivi o a meno di sei mesi dalla sospensione delle cure. Proprio questo ultimo aspetto, relativo ai sei mesi dalla soppressione delle cure, mi ha particolarmente colpito e spinto a verificare se si trattasse di una scelta della mia Regione o di una decisione precedentemente compiuta a livello nazionale e successivamente mutuata dalla Toscana. Ad una successiva verifica ho potuto quindi appurare come tale decisione fosse già prevista dalle tabelle pubblicate e approvate dal Ministero della Sanità”.
“Mi permetto di osservare – prosegue Stella – come la scelta di escludere dalla platea vaccinale tutti i pazienti oncologici in follow up, ovvero coloro i quali abbiano ricevuto una diagnosi di tumore e abbiano affrontato i trattamenti per cercare di eliminare la malattia nei precedenti cinque anni, rischi di arrecare loro un grave danno, esponendoli al rischio di contrarre il Covid con tutte le conseguenze del caso. La fase del follow up riveste infatti un’enorme importanza, perché grazie a questi esami e a questo percorso è possibile, per esempio, riuscire a identificare eventuali recidive in fase precoce e migliorare alcuni sintomi che a lungo termine potrebbero avere un impatto negativo sulla qualità di vita del paziente”.
“Secondo i dati del Ministero della Sanità, i malati cronici sono quelli più a rischio di sviluppare forme gravi di Covid – evidenzia Stella -. Il report dell’Istituto Superiore di Sanità chiarisce inoltre come, fra le più comuni malattie croniche diagnosticate prima di contrarre l’infezione da SARS-CoV-2 nei pazienti deceduti, ci siano i tumori attivi negli ultimi cinque anni, in una percentuale pari al 16,7%. Quella percentuale rappresenta più concretamente un altissimo numero di persone che rischia di perdere la vita e questo, noi, non possiamo permettercelo. Confido nella Sua sensibilità e nel Suo aiuto per sanare quella che, a mio avviso, è e sarebbe una grave ingiustizia se non fosse corretta in itinere. Lo chiedono i tantissimi pazienti oncologici italiani e lo chiede il diritto alla salute che, in una fase tanto delicata come quella che stiamo vivendo, deve essere, a maggior ragione ed ancor di più, tutelato per tutti e per ognuno”.