“Leggo oggi sui quotidiani che il senatore di Rignano come al solito, non essendo mai presente, non venendo mai in Commissione, non venendo mai in Senato, si erge a salvatore dello stadio di Firenze, dicendo che grazie a lui è stato approvato un emendamento che permetterebbe di salvare l’Artemio Franchi. Renzi si arroga meriti non suoi, e occorre chiarire come sono andate le cose”. Lo afferma il senatore Massimo Mallegni, commissario regionale di Forza Italia Toscana.
“E’ bene sapere – spiega Mallegni – che il sottoscritto e tutti i componenti di Forza Italia della I e dell’VIII Commissione di Palazzo Madama hanno apposto da subito la loro firma all’emendamento 55.0.12 presentato al Senato, al testo originale. Ma siccome Pd, M5S e Italia Viva non vanno d’accordo neanche sulla scelta del tipo di caffé, hanno dovuto fare un secondo testo sullo stadio, annacquando la norma, e noi abbiamo firmato anche quello. Non paghi, hanno dovuto fare anche un terzo testo, altrimenti non sarebbe mai stato approvato l’emendamento, e noi abbiamo firmato pure questa terza versione, che è all’acqua di rose rispetto alla versione iniziale, che avrebbe davvero dato una risposta seria alla questione dello stadio di Firenze, e non soltanto a quello del capoluogo toscano”.
“Quindi, caro Renzi, è inutile che ti lanci sui giornali – chiosa il senatore forzista -: fai meno chiacchiere, intanto vieni in aula e vieni in Commissione a lavorare, partecipa alle riunioni, leggi i testi, e quando dici che hai fatto qualcosa firmata anche dagli altri, ricordalo. Perché il lavoro che facciamo in Parlamento non è proprietà di qualcuno, ma è un lavoro fatto nell’interesse degli altri, nell’interesse della comunità. Sono stati fatti tre testi proprio perché la maggioranza di governo è una maggioranza abborracciata, che proprio Renzi ha voluto, creando il Governo più a sinistra della storia della Repubblica, che sempre di più si sta configurando come una zavorra per lo sviluppo del Paese e del territorio”.