L’emergenza Coronavirus rischia di mettere in ginocchio l’economia toscana, tra contrazione dell’export, moda, outlet, vino ed enogastronomia, e presenze turistiche. Per questo torniamo a insistere sulla necessità che la Regione Toscana chieda lo stato di calamità turistica”. Lo affermano il vicepresidente del Consiglio regionale della Toscana, Marco Stella, e il capogruppo di Forza Italia a Palazzo del Pegaso, Maurizio Marchetti, che hanno presentato una mozione che verrà discussa in aula. “Prendiamo il turismo: in Toscana – ricordano, citando uno studio di alcuni giorni fa – è previsto un calo di 695 mila arrivi, di oltre 1,8 milioni di presenze e una contrazione della spesa turistica pari a circa 778 milioni di euro”.
“Come se non bastasse – proseguono i due esponenti di Forza Italia – l’allarme Coronavirus sta svuotando gli outlet di lusso presenti nel nostro territorio, che vedono i cinesi come prima nazionalità per gli acquisti nel settore, con servizi di pullman a loro dedicati per raggiungere le destinazioni. Nelle prime due settimane di febbraio si è registrato un calo allarmante di accessi di visitatori e compratori. Pesanti anche le ricadute per l’export in Cina, in particolare per il comparto vitivinicolo toscano. Le misure adottate in Cina per tamponare il Coronavirus hanno costretto ad annullare alcuni dei più attesi appuntamenti per le aziende vitivinicole, cioè le fiere del vino in programma nel Paese che costituisce una destinazione importante dell’export toscano”.
Per questo, Stella e Marchetti nella mozione chiedono che la Giunta Regionale “reclami lo stato di calamità turistica chiedendo al governo l’inserimento, a consuntivo di stagione, di un sostegno economico per assistere gli operatori turistici, alimentare le strategie di promo-commercializzazione nei mercati internazionali più sensibili e – si legge nel testo – incentivare politiche di scontistica dei vettori aerei, per rilanciare gli spostamenti dei viaggiatori verso le nostre destinazioni turistiche regionali”.