Negli ultimi mesi del 2018 e nel corso del primo semestre 2019 si è registrato un aumento di positività, oltre l’atteso, di batteri dell’ordine Enterobacterales produttori di beta lattamasi del tipo New Delhi (Cpe-Ndm) nel territorio dell’Azienda Usl Toscana Nordovest. Il fenomeno può rappresentare un problema di sanità pubblica rilevante, dal momento che i carbapenemi costituiscono la classe di antibiotici di riferimento per le infezioni invasive da Gram negativi multi resistenti, la mortalità è elevata (30-40%), la diffusione tra i pazienti si sviluppa con facilità e la resistenza ai carbapenemi può essere trasmessa anche da plasmidi»: con queste motivazioni la direzione generale della Asl Toscana Nord Ovest ha deliberato ieri, 5 settembre, il recepimento del decreto dirigenziale regionale 12772 del 26 luglio scorso sul contrasto al superbatterio New Delhi e l’attivazione di una unità di crisi.
A trovare la delibera aziendale pubblicata in albo pretorio della Asl è Forza Italia, che adesso interviene con il Capogruppo Maurizio Marchetti (che già nei giorni scorsi aveva prodotto un’interrogazione destinata al question time della prossima seduta consiliare) e il Consigliere Marco Stella (Vicepresidente dell’Assemblea Toscana): «Le valutazioni cliniche che leggiamo nella delibera non fanno che asseverare i contenuti dell’allerta diffusa sul caso Toscana a tutta Italia con circolare ministeriale il 30 maggio scorso e le conseguenti valutazioni avanzate il successivo 6 giugno dall’Istituto superiore di sanità. Proprio l’Iss intravede il rischio contagio per l’intera zona euro. La Regione, dinanzi a tutto questo, ha taciuto, ha decretato linee guida solo mesi dopo, ovvero il 26 luglio, e più di un altro mese è passato perché la Asl dove si sono sviluppati focolai pericolosi per l’intero Stivale le recepisse e attivasse un’unità di crisi. Il tutto nel silenzio più riprovevole».
Marchetti ha già chiamato Rossi a riferire in aula nella seduta fissata tra martedì e mercoledì prossimi, intanto però Forza Italia non tace: «Qui siamo in presenza di una grave sottovalutazione tutta toscana. In tutta Italia i focolai in Asl Nord-Ovest erano oggetto di azioni di contrasto, e qui invece erano oggetto di silenzio e oscurantismo. Invece il pericolo per la popolazione esiste ed è alto. Sui giornali si legge di decessi plausibilmente riconducibili a questo tipo di contagio, ma al di là dei nessi causali resta quanto affermato dalla Asl N-O: il tasso di mortalità è del 30-40%, il problema è di sanità pubblica e la governance sanitaria ha taciuto. Taciuto, capito? E nicchiato. E’ una responsabilità grave che non intendiamo lasciar edulcorare in alcun modo da parte del Pd».