Questo l’intervento del capogruppo PdL Marco Stella
“I ritardi e le continue discussioni interne al centrosinistra toscano e fiorentino hanno fatto perdere al nostro territorio oltre 1.600 posti di lavoro ed oltre 20 milioni di ricavi per la società che gestisce lo scalo fiorentino, un danno di proporzioni colossali per la nostra regione e per Firenze, sia in termini occupazionali che di competitività.
Secondo alcuni studi, e come confermato anche da Renzi, ogni milione di passeggeri in più sono circa 800/900 posti di lavoro che vengono assicurati al territorio; oltre al dato occupazionale vi è anche un dato puramente economico, infatti ogni milione di passeggeri in più porterebbe 10 milioni di ricavi per la società che gestisce lo scalo di Firenze, suddivisi tra ricavi aeronautici e non aeronautici.
Basta fare due conti per capire cosa abbiamo perso in questi anni e cosa rischiamo di perdere se non si cambia la direzione della pista dell’aeroporto di Firenze.
Oggi i passeggeri che arrivano in città sono circa 1.900.000, secondo i dati forniti con la nuova pista potrebbero arrivare a Firenze 2 milioni di passeggeri in più, arrivando a circa 4 milioni di passeggeri. Con queste stime si creerebbero 1.600 posti di lavoro sul nostro territorio e 20 milioni di ricavi in più.
Non solo stiamo perdendo una grande occasione occupazionale e di sviluppo per il territorio, ma l’indecisione della sinistra e l’instabilità hanno creato anche ripercussioni sul titolo azionario di Aeroporti di Firenze spa. Infatti dal 2009 ad oggi le quotazioni del titolo sono crollate, passando da € 18,10 del 2009 agli attuali € 9,90 della quotazione di ieri.
Un danno incredibile, basti fare l’esempio del’Ente Cassa di risparmio di Firenze, che nel 2009 ha comprato il 17,50% di Adf spendendo oltre 28 milioni di euro con il titolo quotato a € 18,10, ed oggi invece le azioni valgono soltanto € 9,90.
Non abbiamo più tempo, il nostro territorio non può più aspettare, gli investitori chiedono certezze, la politica ha l’obbligo di dare risposte.
Ci domandiamo, in base anche a questi dati, come sia possibile vincolare lo sviluppo di Peretola alla costituzione della Holding unica tra Firenze e Pisa: l’aeroporto di Firenze ha bisogno di cambiare la pista a prescindere.
Crediamo che sia necessaria una integrazione tra i due aeroporti per costituire un polo toscano dove vincano le sinergie e non le appartenenze, ma se Peretola non si sviluppa a perdere sarà la Toscana”.
(fdr)