“Dunque la tramvia senza pali era possibile. Eppure quando, lo scorso anno, abbiamo denunciato lo scempio di piazza Stazione, il Comune ci rispose sprezzante che quello era il progetto, che non si poteva fare altrimenti, e che la Soprintendenza aveva dato parere favorevole. Ora invece, come per miracolo, scopriamo che per la tramvia che andrà a Gavinana e Bagno a Ripoli, non ci saranno pali, ma alimentazione da terra. Cosa è cambiato? Forse le nostre denunce sono servite a qualcosa”. Lo afferma il vicepresidente del Consiglio regionale della Toscana, Marco Stella (FI), commentando l’annuncio dell’Amministrazione comunale sui progetti relativi alla linea 3.2, che sarà quasi interamente realizzata a batteria.
“Un progetto preso in esame dai tecnici di Palazzo Vecchio nel 2013 – ricorda Stella – prevedeva la possibilità di utilizzare la nuova tecnologia ‘tramwave’, cioè la possibilità di alimentare il tram da terra evitando l’invasiva catenaria di pali già utilizzata per la linea 1. Perché è stato poi scelto il sistema attuale, che ha prodotto la foresta di pali neri che deturpa la zona della stazione ferroviaria di Firenze? Chi è colpevole paghi per questa grave ferita inferta al nostro patrimonio architettonico e urbanistico. La foresta di pali va smantellata, e noi vigileremo perché sulla linea 3.2 Palazzo Vecchio tenga fede alle promesse fatte”.