“Così residenti scapperanno e le botteghe artigiane chiuderanno”
“Hanno ragione commercianti, artigiani e residenti: la pedonalizzazione di piazza del Cestello sarebbe un vero e proprio colpo di grazia per l’Oltrarno”. Lo afferma il vicepresidente del Consiglio regionale della Toscana, Marco Stella, coordinatore fiorentino di Forza Italia, commentando l’ipotesi avanzata dall’Amministrazione comunale per bocca dell’assessore Giorgetti. “Piazza del Cestello – ricorda Stella – oggi ha 86 posti auto, di cui 73 per i residenti e 13 a pagamento. Sono uno ‘sfogo’ importante per un’area rilevante dell’Oltrarno e in particolare di San Frediano, uno dei pochi rioni del centro in cui ancora sopravvivono botteghe artigiane storiche e negozi di vicinato. Se venisse pedonalizzata la piazza, assisteremmo a quel che è accaduto in altre zone del centro, ovvero la fuga di residenti e artigiani e l’arrivo in massa di pizzerie, kebab e take-away. Non è così che si tutela l’identità di una città”.
“Anche l’Oltrarno – prosegue Stella – rischia di pagare presto le scelte miopi di una Giunta che non ha avuto il coraggio di fare due opere fondamentali per la funzionalità del centro storico, ovvero i parcheggi interrati di piazza del Carmine e di piazza Brunelleschi, per timore di mettersi contro comitati che rappresentano solo se stessi, e non certo le necessità di residenti e artigiani. Già adesso, come denunciano gli esercenti del rione, molti clienti disdicono le prenotazioni nei ristoranti o arrivano in ritardo agli appuntamenti nelle botteghe perché non sanno dove lasciare l’auto, e perdono ore alla ricerca di un parcheggio”.
“Con la pedonalizzazione di piazza del Cestello, poi – conclude il vicepresidente dell’Assemblea toscana – sarebbero penalizzati anche i residenti: ma l’Amministrazione non si chiede dove possono lasciare la macchina, se vengono tolti anche i pochi posti auto esistenti? Senza contare gli operai che lavorano nel rione e i corrieri che consegnano merci e documenti. Purtroppo l’idea di città della sinistra è quella di una Disneyland del Rinascimento, in preda a un turismo mordi-e-fuggi, nemica di residenti, artigiani ed esercenti”.