“Strutture inadatte a tutelare l’assetto idrogeologico del territorio”
“Dopo la drammatica alluvione dell’8 maggio scorso a San Polo in Chianti, che solo per miracolo non ha causato vittime, torniamo a chiedere la chiusura dei consorzi di bonifica della nostra regione, che hanno mostrato la loro inadeguatezza nella tutela dell’assetto idrogeologico del territorio”. Lo dichiara il vicepresidente del Consiglio regionale della Toscana, Marco Stella (Forza Italia). “L’esondazione dei torrenti Ema e Rubbiana – sottolinea Stella – ha causato allagamenti e inondazioni ovunque, in particolar modo nel centro storico del paese. L’acqua ha invaso le abitazioni private, danneggiando cantine, scantinati e garage, alcuni negozi, le attività artigianali e le piccole e medie imprese che si concentrano nella frazione grevigiana. Ora occorre verificare come sono state fatte la pulizia e la manutenzione di fiumi e torrenti, e perché questi sono esondati, causando i danni che sono sotto gli occhi di tutti”.
“Per noi – prosegue il vicepresidente dell’assemblea toscana – è chiaro che i Consorzi di Bonifica non svolgono al meglio il loro ruolo e siamo convinti che la cosa migliore, per il bene di tutti, sia quella di chiuderli e di riportare in capo all’Ente Regione la tutela dell’assetto idrogeologico. I cittadini toscani versano tasse sufficienti a pagare anche le opere di messa in sicurezza di corsi d’acqua, fossi e torrenti. In Toscana, negli ultimi tre anni, sono esondati oltre 40 tra fiumi e torrenti, e francamente non si capisce quale opera di pulizia e contenimento degli argini svolgano i consorzi di bonifica, se questi sono i risultati”. Sulla vicenda il vicepresidente Stella ha presentato un’interrogazione in Consiglio regionale.