A Empoli paziente costretto a rivolgersi a una clinica privata per esami urgenti
“Ormai non passa giorno senza che in Toscana non si registrino casi di pazienti costretti ad aspettare mesi, o addirittura oltre un anno, per poter fare esami diagnostici importanti. Quella delle liste d’attesa è un’emergenza che non può passare sotto silenzio, la Giunta Rossi ha il dovere di dare risposte in merito”. Lo chiede il vicepresidente del Consiglio regionale della Toscana, Marco Stella (Forza Italia), che ha presentato un’interrogazione in merito alla vicenda di un uomo di Empoli, costretto a rivolgersi a una clinica privata per fare due esami, visti i tempi eccessivamente lunghi che gli erano stati prospettati all’Asl. Il paziente è stato costretto, ovviamente, a una spesa maggiorata.
“All’uomo erano state prescritte un’ecografia all’addome e una radiografia al torace, e sulle richieste era scritto ‘urgente’ – sottolinea Stella -. Ha provato a prendere l’appuntamento il 2 maggio scorso. Ma dall’Asl gli è stato detto che per il primo esame la disponibilità c’era da metà giugno e per il secondo addirittura il 20 di luglio. In sostanza, due visite che avrebbero dovuto essere garantite entro dieci giorni sono state fissate una dopo quaranta giorni, e l’altra dopo due mesi e mezzo. Così è stato costretto a rivolgersi al privato con disponibilità immediata, ma con una spesa di circa 150 euro a fronte di un costo che tramite Asl sarebbe stato di nemmeno 80 euro. Così non va, perché non tutti sono in grado di sostenere spese del genere, è una situazione vergognosa. Altro che sanità all’avanguardia, qui siamo a livelli quasi da Terzo Mondo”.
“E’ inaccettabile offrire servizi del genere a una persona che paga tasse salate ogni anno. I tre quarti del bilancio della Regione Toscana – ricorda Stella – vanno al sistema sanitario: come è possibile che esistano tempi di attesa così lunghi? E nel frattempo, il governatore Rossi e la sua giunta si permettono anche il lusso di stanziare 2 milioni di euro per le cure dentistiche ai migranti. Gravi disservizi del genere si stanno moltiplicando ogni giorno di più, ricordiamo qualche giorno fa l’anziana lunigianese che si è vista prospettare 20 mesi per una mammografia, o il pensionato pistoiese a cui hanno detto di attendere 18 mesi per una visita endocrinologica. Il diritto alla salute è un diritto basilare, fondamentale, ed è gravissimo che la Toscana non riesca a garantirlo”.