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E’ lungo appena 3,5 km, ma per realizzarlo ci sono voluti 18 anni e 60 milioni di euro. E’ il bypass del Galluzzo, che verrà inaugurato in pompa magna a fine mese, il 29 maggio per l’esattezza. Diventerà una bretella affollatissima, permettendo a migliaia di automobilisti che entrano ed escono dalla città in direzione Firenze, Siena o Tavarnuzze di saltare il Galluzzo e mandare in pensione il ponte Bailey. Viaggiando su due corsie con un limite di 70 chilometri all’ora e sgombrando i polmoni del rione da veleno delle marmitte e code chilometriche. Le auto infatti, superata la galleria delle Romite (255 metri), completata tre anni fa di fronte alla rotonda per Le Bagnese, potranno tirare dritto verso il bypass e attraversare il ponte sulla Greve. Poi entrare nel tunnel Poggio Secco (1.231 metri) e dopo in quello del Colle (660 metri) fino al raccordo con l’uscita Firenze-Impruneta dell’A1 o con l’Autopalio.

L’ultimo diaframma di roccia della collina dove si fa strada il bypass è stato abbattuto l’11 febbraio 2016. Un colpo di piccone che fece ripartire i lavori, iniziati 18 anni fa e congelati dal 2014 dopo il crac di Impresa Spa al quale era subentrata la società Pavimental. Oggi i quasi 50mila metri quadrati di pavimentazione sono stati completati e all’appello sono presenti anche i 2.500 metri quadri di rivestimenti in pietra. Sicuramente un bel sollievo per gli automobilisti che percorrono quelle strade, e per gli abitanti del Galluzzo. Ma 18 anni e 60 milioni di euro per 3,5 km di strada, sono davvero tanti…