Bilancio, Gruppo PdL: “Il morto è la città di Firenze e ad ucciderla è stato Renzi”
Stella: “Tasse, indebitamento record e multe, ecco il bilancio di Renzi. E i fiorentini pagano”
Questo l’intervento del capogruppo PdL Marco Stella
“L’assessore Petretto, in merito all’approvazione dell’assestamento di bilancio, dice che si chiuderà l’anno 2012 senza “morti o feriti”, ma dove vive? Sulla luna?
Qui un morto c’è ed è la città di Firenze, e ad ucciderla è stato proprio il Sindaco Renzi e la sua amministrazione ricoprendo Firenze e i fiorentini di tasse.
Tasse, indebitamento record e multe: ecco il bilancio di Renzi.
Quello appena approvato è un bilancio fondato sull’innalzamento della pressione fiscale, pensiamo alla scelta di applicare le aliquote massime sull’Imu per i proprietari di seconde case e fondi commerciali, che dovranno pagare fino a quasi 3.000 euro di Imu in base alle dimensioni: una scelta irresponsabile che provocherà gravi danni per famiglie ed imprese.
Non scordiamoci che Renzi nel suo primo bilancio aveva già aumentato tutte le tariffe, dalla Cosap ai cimiteri, per arrivare alla Tia e ai servizi mensa per le scuole.
Nonostante le promesse di Renzi in campagna elettorale, quando sosteneva che Firenze non doveva essere un multificio, il bilancio 2012 vede ancora oltre 51 milioni di euro di proventi dalle multe, proventi che saranno destinati a crescere, vista l’introduzione del nuovo meccanismo introdotto dal Comune per fare multe alle macchine in doppia fila.
Non solo. Si sceglie di continuare ad indebitare il Comune e i fiorentini facendo ricorso ai mutui e arrivando a oltre 553 milioni di euro di indebitamento; se a questo aggiungiamo altri 80 milioni di euro che Renzi ha messo in preventivo per i prossimi due anni, si arriva alla cifra record di oltre 630milioni di euro di indebitamento, che ricadranno sulle generazioni future e bloccheranno il Comune per i prossimi decenni.
Ma sembra che il bilancio sia veramente l’ultima preoccupazione per Renzi, molto più preso a pensare a fare il leader nazionale che il sindaco”.